L’Italia farà la spola fra Trieste e Capodistria?

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Dopo il sorteggio, la prima decisione sarà quella di stabilire il quartier generale per le eliminatorie, ma la vicinanza della cittadina slovena garantisce agli azzurri una grande tifoseria.

Sorteggio bagnato, sorteggio fortunato?. La spettacolo della bella trovata della cerimonia di lancio dell’europeo 2013 (4-22 settembre) all’interno delle famose Grosse di Postumia, una delle mete preferite della Slovenia, è stata rovinata dalla pioggia, sgocciolava  sul capo dei 600 invitati e un freddo umido entrava nelle ossa, chi stava peggio era Dino Meneghin con un  febbrone da cavallo nella sua ultima uscita internazionale che fra meno di due mesi lascerà la presidenza a Gianni Petrucci.

Forse per questo ha rilanciato un commento non molto ottimistico, perché la Russia potrebbe essere una tigre di carta senza – fortuna a parte – un maestro dell’assemblaggio e della gestione come David Blatt e bisognerà vedere se Kirilenko avendo firmato un biennale con Minnesota e tornando a giocare nella NBA 80 partite all’anno accetterà di giocare con la nazionale, idem dicasi per Mozgov (Denver).

La Turchia è  vicecampione del mondo, ma sono passati 2 anni, l’argento è stato ottenuto in casa, non si sa se i vari Turkoglu, Asik, Ilyasova, Kanter hanno voglia di passare l’estate in palestra con Tanjevic e comunque la squadra è in ricostruzione e l’Italia l’ha già battuta. La Grecia invece è in fase calante con i suoi Zisis, Diamantidis, Bourousis, Fotsis, bisognerà vedere la crescita del gruppo dell’Olympiacos (Pananikolau, Matzaris, Sloukas), mentre Koufos (Denver) e Schortanitis (Panathinaikos) non centri dominanti.

“In effetti – dicono dentro l’ambiente azzurro– ci poteva andare perché nell’ultimo giro poteva capitare la Serbia e la Svezia, e con la Serbia vogliosa di riscatto dopo le brutte qualificazioni europee e la grande rivalità che sfoga quando incontra le formazioni italiane e per la mentalità vincente sarebbe stata più dura”.

La comitiva azzurra è ripartita dopo la cena di gala e pernottato a Trieste, mentre lunedì mattina il vicepresidente Laguardia è volato a Genova per la presentazione del Trofeo delle Regioni con Gianni Petrucci. Con il suo vice si è parlato del sorteggio e delle faccende FIBA (forse chiude la sede europea di Monaco e viene accorpata a Ginevra, la casa madre, mentre è contestato dai delegati  il presidente islandese di FIBA Europa Olafur Rafnsson per la vicenda Zanolin  che ha gestito la cerimonia assieme al nuovo segretario, l’ex giocatore ceko Kamil Novak). Si scherzava sull’influsso della gestione Petrucci al quale la fortuna ha sempre dato una mano importante: con l’attuale presidente del CONI  ha vinto l’Europeo di Nantes come segretario di Enrico Vinci e l’ultimo di Parigi come presidente) e quindi viene archiviato positivamente.

Il primo argomento da affrontare, in casa azzurro, è decidere il ritiro, perché il girone D si gioca a Koper (Capodistria) che è a 20 chilometri da Trieste dove potrebbe stabilire il suo quartier generale nella fase di preparazione e nelle eliminatorie, e poi spostarsi a Lubiana. Ci sono pro e contro, in ogni caso giocare subito oltre il confine garantisce agli azzurri il vantaggio dei tifosi.

Gli altri gironi eliminatori vengono ospitati da Jesenice, Celje e Lubiana (Hala Tivoli) mentre la fase finale andrà in scenna alla Stozice Arena di Lubiana da  13 mila posti.

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