Tutti in auto a Roma alla convention di Petrucci

Tutto quello bisognava scrivere sull’assemblea-ma forse è meglio chiamarla Convention – di sabato 12 gennaio a Roma – è già stato scritto. Inutile cercare di indovinare il programma di Gianni Petrucci:  lo illustrerà direttamente in assemblea per una questione di stile.

Fino  a lunedì  sarà infatti ancora il presidente CONI  in carica, mica poteva illustrare il suo programma di basket, usare il suo ruolo di n.1 dell’italico sport. Suvvia, lui è impeccabile, come nel rispetto delle autonomie che – detto rispettosamente anche da noi che sappiamo  – a volte finiscono per sintetizzarsi nel divide et impera (sul cui giudizio storico di veri imperitorucci  ho legittime riserve), e nel  comodo“armiamoci e partite”.

Nba la macchina Lebron si inceppa dopo 54 gare, stop anche per i Knicks

Miami non ha il passo dell’anno scorso quando LeBron vinse il suo primo titolo. Sono finiti – come per New York – i favori del calendario, in trasferta i campioni sono più vulnerabili e dopo la sconfitta col minimo stagionale (77 punti) hanno perso anche a Portand, una delle piacevoli sorprese della stagione, per una bomba di Wesley Matthews a 29” dal termine per avendo guidato per 13 punti (52-39) e avere ancora 3 punti (87-84) con 1’53” ancora da giocare.

La notte in cui si è  interrotta la serie di ben 54 partite segnando almeno 20 punti, LeBron ha sfiorato la tripla-doppia (15 punti, 10 rimbalzi, 9 assist) e non gli si può mettere certo addosso la croce della sconfitta in un finale da infarto, perché i Blazers svegliati da Nicolas Batum nel momento peggiore ci hanno sempre creduto sotto la guida della matricola dell’anno, quel Damien Lillard che ha numeri che rimandano a Iverson (75 tiri da 3 nelle prime 35 gare)  ma  meno esplosivo atleticamente dell’idolo dei Sixers,   e un quintetto fortissimo comprendente oltre all’ala francese anche i lunghi Aldridge e JJ Hickson e una guardia come Matthews che non sbaglia una partita, non forza e quando la squadra ha bisogno risolve in prima persona.

Eurolega Pianigiani tradito da Andersen, che crollo a Tel Aviv!

Non tutti i mali vengono per nuocere. La spending review della Montepaschi qualche effetto positivo l’ha avuto,  perché ha risparmiato su tre stipendi pesantissimi bocciati dalla classifica deludente del Fenerbahce. Il maggior affare è stata la cessione di David Andersen, giocatore da oltre 1 milione di dollari, il peggiore delle 4 gare di Top16 del giovedì con – 6 di valutazione, 4 falli, 2 errori di tiro, nessun canestro, il quale  sembra manifestare una scarsa  voglia di restare al Fenerbahce che si trova in un momento difficile e non sta aiutando certo Simone Pianigiani al quale si imputa questa scelta.

Questo.lunedì il Fenerbahce  ha perso nettamente il superderby con l’Efes nel campionato turco ed è stata raggiunta da due squadre, mentre a Tel Aviv  è crollato di schianto nel 4° tempo con un parziale da NBA, 38-25. Stranamente però il coach della Lupa e degli scudetti senesi  non si dispera dopo aver passato il turno per il rotto della cuffia grazie al regalo di Cantù, eliminato per lo 0/2 coi ragazzini sloveni, e di fronte alla terza  sconfitta consecutiva.

Eurolega Siena-Khimki Mosca e il record di Navarro

Turno n.3 delle Top16 nuovo formato. Sono bastate due giornate per capire che la zavorra sono il Besiktas e   le due  tedesche, in particolare incredibile  e imperdonabile errore  dell’Alba Berlino, in tabellone con una wild card, che firmò a Bobby Brown il primo contratto da professionista scordandosi il giocatore , gran colpo di Siena  3 volte MVP Bwin (quando si dice un logo perfetto B-win…), già conosciuto per un record di 44 punti in una partita di Eurocup finita al 5° overtime e  con 50 di valutazione  di Istanbul (98-92 con il fenerbahce) il 2° assoluto di ogni tempo dopo  il 54 dello sloveno Jaka Lakovic.

Petrucci “rottamerà” il giovane avvocato delle Nazionali azzurre?

Gianni Petrucci fra sabato e lunedì entrerà nel Guinness per essere stato l’unico a riunire ben 4 cariche – presidente uscente del CONI, amministratore delegato di CONI Servizi, la Spa a controllo politico dove si entra in quota, presidente del basket al terzo mandato e sindaco del Circeo.

Ho letto in un’intervista che conta di stare nello sport fino al 2024, per una seconda Olimpiade italiana, credo che allora avrà 80 anni, vita lunga al re. Novello Carlo V sul suo regno non tramonterà mai il sole. Quella di sabato all’Ergife craxiano  non sarà un’elezione ma un’incoronazione, non ci sarebbe nemmeno bisogno di votare.

Avrei già scommesso 3 anni fa che sarebbe finita così, il dottor Sottile è inarrestabile e fra due mesi potrebbe anche arrivare grazie a Casini a un ruolo di sottosegretario con delega allo sport, e magari anche ministro del turismo o dello sport per fare una riforma scolastica autentica. Nel gaudio magnum generale c’è però una sorpresa dell’ultima ora, passata inosservata: il ritorno sulla scena di un candidato che ha avuto giovanissimo, rispetto a predecessori illustri come Primo, Coccia e Rubini un ruolo primario nella storia del basket, quello di responsabile del Settore Squadre Nazionali.

Nba Gallinari sorride, Belinelli non basta ai Bulls, Lakers 0/5

Gallinari offre il consueto contributo al buon momento di Denver che vince la terza gara consecutiva con 38 punti nell’ultimo quarto partendo 9 punti sotto contro Orlando che l’aveva battuta nell’apertura stagionale. Belinelli  (9 punti,4/14, 1/2 , 3 rimbalzi, 3 assist, 3 recuperi in 31 minuti) è migliore di un Hamiltor in crisi anche se il tiro è altalenante e i Bulls senza il play Hinrich  per una botta al gomito  davanti alla prospettiva del  primo poker di successi perdono nuovamente in casa e l’occasione di entrare con 20 vittorie in area playoff .

“Abbiamo meritato per quanto fatto”, questo il commento sferzante di coach Thibodeau che non si capacita di come la sua squadra abbia  gettato alle ortiche 15 punti di vantaggio contro Milwaukee, diretta concorrente per il 2° posto della Central Division,. Una squadra  rinata  in 48 ore grazie al cambio di allenatore (Jim Boyle al posto di Scott Slyles, il suo capo allenatore)  e con due autentici show di Brandon Jennings, il golden boy della Lottomatica, che dopo i 29 punti della sera precedente ne segna 35 e con una serie da 3 riapre la gara e la decide.

Nba se i Lakers piangono, Miami non ride

Non c’è più solo un Paul, il  Chris Paul, il genio dei Clippers. Adesso c’è anche il Paul  di Indiana, Paul di nome e  di cognome  George. Parloiamo di un giovane e stupendo atleta moro di  22 anni, 2,03 ala-tuttofare uscito dalla californiana Fresno State, non una grandissima università ma ottima scuola, visitata tanti anni fa dagli azzurri ai tempi di Sandro Gamba. Raro superare in bravura un certo LeBron, ma lui  fatto la differenza in attacco e difesa, con 29 punti e 11 rimbalzi, meritandosi gli elogi della grande star  il quale  ha fatto di tutto, pur perdendo ben 7 palle sulle 14 della sua formazione, per evitare la sconfitta di Indiana. La peggiore della stagione per il minimo punteggio, 77 punti e nonostante i 30 di Wade che ne aveva già segnati 23 all’intervallo.

“L’anno scorso si era capito che era un buon giocatore, ma non lo conoscevamo capace di essere protagonista assoluto. L’ho visto  crearsi molte occasioni e gestirle con sicurezza,  diciamo che ha approfittato dell’infortunio di Danny Granger per segnare, prendere rimbalzi e dimostrare quanto vale”,

L’impianto del mondiale 2014 sarà la Plaza de Toros di Madrid

Cambiano i tempi, la tauromachia, le gesta dei leggendari torei  di Dominguin e Manolete ormai sono solo un ricordo, chiude  la Plaza de Toros, icona di questa scenografia del passato che rimanda agli spettacoli del Colosseo dei romani. Las Ventas Il magico anello di Madrid delle corride che richiamavano spettatori da tutto il mondo, il luogo che  stava a questo spettacolo tipicamente spagnolo quanto la Scala alla storia dell musica, verrà infatti traformarta in un impianto coperto da 30 mila posti per ospitare il Mondiale di basket del nuovo format, quello per il quale l’Italia sfidò nel 2009 con una sua candidatura la Spagna.

La Fip che non aveva un budget per sostenere la propria candidatura  venne finanziata da due sponsor di grande livello, la Fondazione  Montedeipaschi e la Lottomatica. Fece un ottimo lavoro, stringendo alleanze anche in Oceania, e stampando pubblicazioni e organizzando show-down  la squadra azzurra che aveva come responsabile Massimo Cilli e un Meneghin al debutto come presidente e mise in campo anche vari personaggi.

Nba Milwaukee ha licenziato Scott Skyles, Miami firma Chris Andersen

Dopo Mike Brown (Lakers) e Avery Johnson (Nets) Scott Skyles  (Bucks)  è il 3° allenatore licenziato della NBA. Aveva iniziato bene la stagione andando fugacemente al comando della Central Division, ma Milwaukee ha perso le ultime 4 partite ed è stata fatale al coack che in passato aveva allenato Phoenix  Bull  la  brutta sconfitta di  Indiana (80-95).

Skyles, 48 anni,  ha allenato agli inizi della carriera il Paok Salonicco . Come giocatore giocò più di 300 partite con Orlando stabilendo il primato degli assist in una grana, senza mai essere considerato un big di prima grandezza. E’ sempre stato un duro, anche come allenatore e al centro di frizioni con diversi giocatori. I Bucks giocano stanotte con Filadelfia in casa e mercoledì a Chicago.

Alla vigilia del ritorno al basket, per Petrucci la grana del “Marco”

Fra i candidati per la squadra di Gianni Petrucci che sabato 12 gennaio  sarà rieletto all’Ergife, il teatro dell’epopea craxiana, con gran contento del basket e gran scontento di chi pensava che le cose al CONI e nello sport andassero diversamente dalla nostra politica, ci sono ancora due X, “Marco Tajana vs.  Marco Petrini”. Lo si è  letto nel comunicato ufficiale della Fip sulle candidature, oltre al match fra due consiglieri uscenti Barnaba (Puglia) e Crotti (Veneto) per il 5° e ultimo posto dei regionali (favorito il secondo, soprannominato “Millemiglia”, nonostante sia contestatissimo per la conduzione del settore giovanile e scuola ma fedele del Palazzo,  decideranno i voti della Lombardia), questo mercoledì il direttivo  di Lnp si troverà a Bologna per chiedere un’assunzione di responsabilità ai delegati usciti da un blitz che meriterebbe un’inchiesta su certe norme-azzeccagarbugli – studiate ad hoc o ad usum delphini, perché  non sfuggano all’attenzione di Petrucci cui  piace tanto il latino –  voteranno fra il “Marco forte e il “Marco leggero”.

Novipiù Casale, quando la comunicazione vale un Oscar

REPORTAGE – Per Pallarancione.com il format lanciato dal  piccolo club   ha dimostrato di poter ottenere risultati in controtendenza, con una maggior visibilità  dopo la retrocessione in Legadue. Marco Martelli e Riccardo Robotti parlano  dei risultati di questa  esperienza.

Firmo un articolo che avrei voluto scrivere …personalmente. Sto  parafrasando in un certo senso Cesare Rubini quando mi  raccontava  di aver firmato una sua autobiografia  che lui non aveva letto, senza voler offendere libro l’ autore dell’opera che stimo.

Questa nota è dedicata a un Oscar che al basket manca, che non contempla premi in denaro, pergamene, posti di lavoro, e che in uno sport che intanto non  presenta siti istituzionali che non provocano certo… la sindrome di Stendhal. Un Oscar web, del tritatutto web,    osservando chi con un impegno costante e intelligente ha onorato al meglio la comunicazione nel basket nel 2012. Sia  come  supporto informativo ma anche stimolo ai colleghi, per la ricerca di notizie curiose, che escano dalla routine, che sappiano coinvolgere anche gli stranieri. Avete mai letto interviste di giocatori stranieri, quando ormai sono la maggioranza delle squadre?

Splendori e miserie della “mia” Virtus che tradisce il pubblico-azionista

No ci sto! Con la Virtus all’11° posto,fuori dalla Coppa Italia e la contestazione silenziosa, la forma più raggelante e dignitosa, sembra il contrappasso del presente per tutti   più tutti i bei progetti di Mister Futur Show, il Mark Cuban della Dotta  tanto simpatico a Gianni Petrucci il quale va  “sullodandolo”   dal  varo  della Fondazione (?)  l’ultima estate. Un personaggio che rispetto non solo sia per aver ripreso il club  da un fallimento,  non fosse altro per il coraggio imprenditoriale  dell’oneroso  acquisto – attraverso il, sacrificio di un mutuo, come dichiarò a suo tempo – di Casalecchio. L’unica arena moderna con standard europei sorta in Italia negli ultimi 20 anni…Con tutto il rispetto e la comprensione, proprio non ci sto!.

Nato emiliano, da emiliani, fin da quando ero ragazzino pur essendosi   la mia famiglia trasferita in  Varese (ma fiero della mia alma mater , per i trascorsi nelle giovanili dell’oratoriana  Robur et Fides), ho sempre avuto nel cuore le V-nere. A parte le ragioni del sangue  si è trattato  di un‘adozione  a distanza dovuta a un  grande regalo di Vittorio Tracuzzi. Chiamato  dall’Ignis Varese, ai tempi del secondo scudetto il Grande Innovatore siculo,  sul quale Gaetano Gebbia sta scrivendo un libro che attendo con ansia,  “sequestrata” ogni tanto la bella Giulietta Sprint azzurrina di un suo giocatore,  Sauro Bufalini, e voleva gli tenessi  compagnia nei  rischiosissimi  (guidava come Nuvolari, fortuna  non c’erano gli autovelox e viaggiavano meno camion) raid notturni Varese-Bologna.

Nba nel festival del tiro da 3 Belinelli risveglia i Bulls

Il turno di lunedì 7 gennaio  ha dimostrato quanto sia importante oggi il tiro da 3 per evitare che vinca la potenza e il gigantismo. E’ dall’arco che sono venute sentenze importanti. Ha castigato Oklahoma, la n.1 del ranking,  bombardata a Washington, l’ultima della classe,  da Webster e dalla matricola Beal (4/6 e 5/7, totale 9/13) e San Antonio (29% a New Orleans,  0/4 D.Green e 1/4 Jackson).

Ha premiato  con due vittorie sulla carta non facili  Memphis (55%, 6/7 di Ellington) a Sacramento (tradita da Isiah Thomas 0/7 e Garcia 0/3) e  Utah  (53% grazie allo smilzo Hayward, il 6° uomo, con 4/5 e 26 punti) contro Dallas. Ha salvato e permesso a Portland  di vincere nell’overtime e farsi notare come l’ultima piacevole sorpresa della NBA grazie alle bombe di Batum quando Orlando era vicina al successo,  e la stoccata di Damie Lillard che ha tagliato le gambe a Redick e J.Nelson che dall’arco avevano dato slancio alla loro squadra.

Questione arbitrale, il primo “regalo” per Petrucci

Nota di Arbiter Elegantiarum

I regolamenti sportivi, si sa,  sono fatti apposta “per complicare le cose facili e semplificare quelle difficili…”. Regolano a modo loro, insomma a seconda del soggetto, della situazione, dei tempi, al punto che il famoso aforisma di Tommaso Campanella sembra  la stella polare  della gestione di molte federazioni e di cui la Federbasket è perfetta icona. L’arguto filosofo napoletano sosteneva infatti: “la legge per gli amici si interpreta e per gli altri si applica”.

Sarà un caso, ma tanto più farraginose le norme, tanto più cresce la conflittualità e scende la qualità depauperando le cosiddette risorse umane, nel senso che l’attrattiva o il sogno di far parte di un progetto producono un senso di sfiducia cronico e relativo senso di  mancanza di certezze. Un siffatto modo  per amministrare un’istituzione produce alla fine quello che in filosofia ha un termine poco usato, antinomia, per dirla come Kant. Si tratta di  una realtà a due facce, due contraddizioni auree, non fosse che poi bisogna scegliere quella migliore. Spesso la più conveniente e  la più facile. Oppure si decide di stare nel mezzo, o meglio si sguazza nel mezzo, cosa  ancora peggio dell’eventuale errore, perché si produce confusione e disorientamento