Eurolega Maciulis scaricato da Milano lancia il Panathinaikos

Viene spalmato questa settimana in tre giornate il  turno n.4 delle Top16 New Format, e siamo già al primo giro di boa delle 14 giornate che il 5 di aprile designerà le 8 per il playoff.  Per evitare la contemporanea casalinga delle due squadre tedesche, risultato che chiaramente nessuno si aspettava, si è cominciato mercoledì con  l’Alba Berlino che ha perso la quarta partita consecutiva e dice addio anche se mancano 10 turni, l’importante è esserci stati.

Si finirà come da copione il venerdì con the last-show Montepaschi che ha occupato questo giorno della settimana per prendere due piccioni con una fava, concentrare l’attenzione su di sé  e avere la possibilità di un giorno di riposo in più ed essere fissa in Tv nel posticipo.

Nba contributo di Belinelli alla risalita dei Bulls

Torna la fiducia di coach Thibodeu per Belinelli che raccoglie più tiri liberi (6/9) fra tutti i compagni,  e si prende l’ultimo tiro del tempo regolamentare, dopo che i Bulls hanno sciupato un vantaggio di 19 punti. Entrata sulla sinistra, sospensione in ricaduta (fade away), gli arbitri abbonano il fallo a Kyle Lowry, poi nel supplementare decide con freddezza Loul Deng con  un jump da 7  metri e Calderon sbaglia il missile della vittoria.

Favolosa serata di Boozer (36 punti e 12 rimbalzi), di questi tempi un caterpillar, Noah un leone al rimbalzo, Deng puntuale, Belinelli deciso a non perdere l’occasione: queste le ragioni che permettono ai Bulls in pieno rilancio di vincere, anche se con qualche affanno che si poteva evitare la quarta gara consecutiva in trasferte e di attaccare (22/15) Indiana (24/16) che ha perso a Orlando sostenuta dal sempre più sorprendente 22enne montenegrino Vucevic, miglior centro giovane della Lega.

Giovedì a Londra Knicks-Pistons, prova di NBA in Europa

Per una settimana a  Londra non si parla di calcio ma di grande basket. Niente  Chelsea o Tottenham o Arsenal ma New York Knicks e Detroit Pistons che da lunedì sono arrivati dagli Stati Uniti nella capitale inglese per uno special event promozionale ma ufficiale per la NBA  che va in scena giovedì sera nell’arena olimpica (02) già conosciuta da alcuni giocatori, come Carmelo Anthony , Tyson Chandler che hanno fatto parte del Dream Team  vincitore dell’oro e di Pablo Prigioni play dell’Argentina.

Questo raid londinese è organizzato direttamente dalla NBA che ha curato la pubblicità e la comunicazione e creato anche un paddock nella piazza del Covent Garden, nella zona centrale della capitale inglese,  che offre gadget agli appassionati  e curato anche tutto lo spettacolo, perché cheer leaders e mascotte fanno parte del corpo di animazione dei Detroit Pistons che hanno al seguito dei Bad Boys 200 tifosi. E per il calendario la squadra di casa è quella dei Pistons, al 4° posto della Central Division con 13 vittorie e 27 sconfitte, ma con giovani interessanti, Brandon Knight, Greg Monroe (15,5) il centro e Andre Drummond, un altro big-man, e Tyshaun Prince.

Nba Gallinari mette la sua firma nella scalata di Denver

Il canestro decisivo con Portland è di Winston Chandler, ma nell’overtime c’è anche la solita zampata di  Gallinari  e il suo forte imprinting sul risultato con 25 punti, principale riferimento  della sesta vittoria consecutiva che proietta Denver fra le prime 8 squadre (24/16) , perché oltre a essere il top scorer è il migliore anche da 3 (3/6) e nei liberi (6/8) e il più utilizzato (42,25 minuti) da George Karl in una gara difficile da condurre in porto perchè  Portland  con un quintetto supoer ha dimostrato di essere una delle piacevoli novità di questa stagione. Il piccoletto  Damian Lillard, il rookie n.1,non ha tirato molto bene sbagliando la tripla per il 2° supplementare dimostrando comunque   di avere stoffa, con 16 punti, 8 rimbalzi, 5 assist.

Con  Mirza Teletovic  protagonista del break del primo tempo con 2 triple consecutive e 10 punti in 5 minuti e  meritatosi la fiducia nel finale giocando da flash pivot, Brooklyn  ha incassato la settima vittoria, il miglior record, ma Denver dopo aver perso  la seconda volta in casa il 3 gennaio contro Minnesota, la notte dell’infortunio bis di Kevin Love,  ha iniziato una serie di 6 successi  con Utah, Lakers in trasferta, Orlando, Cleveland, Golden State e Portland.

Eurolega attesa per il record di Navarro, Siena sfida i campioni d’Europa

Viene spalmato questa settimana in tre giornate il  turno n.4 delle Top16 New Format, e siamo già al primo giro di boa delle 14 giornate che il 5 di aprile designerà le 8 per il playoff. Comincia mercoledì 16  l’Alba Berlino  per evitare di giocare in casa in contemporanea con l’altra tedesca, il Bamberg e si finirà come il solito il venerdì con the last-show della Montepaschi che ha occupato questo giorno della settimana per prendere due piccioni con una fava, concentrare l’attenzione su di sé  e avere la possibilità di un giorno di riposo in più ed essere fissa in Tv nel posticipo.

Siena fa il suo gioco, ragiona in termini di comunicazione e marketing, nulla da dire se la  sua Lega lo permette, vantaggio che la Liga ACB non offre alle bigs perché il palinsesto televisivo si apre con l’anticipo del sabato e si chiude con la diretta Tv sul canale nazionale alle 19.30 per evitare il calcio. E’chiaro che giocare giovedì e venerdì comporta problemi di recupero, ma anche per questo il campionato spagnolo è più livellato, e se il Barcellona campione in carica non aveva mai perso 8 partite qualificandosi  in extremis e con l’ultimo posto, come ha fatto l’Armani, l’Unicaja ha perso in casa dopo 14 anni dal Cajasol, squadra di bassa classifica.

Coppa del Re: sorteggio pazzo, si parte con Real Madrid-Barcellona

Sorteggio pazzo per il primo turno della 77° Copa del Rey che si disputa dal 7 al 10 febbraio all’Arena Fernando Buesa di Vitoria: il Real Madrid campione uscente e dominatore della Liga Endesa si ritrova contro il Barcellona col quale ha perso l’unica gara 2 settimane fa per 96-89 in trasferta con 33 punti del suo capitano Navarro. I due club spagnoli più titolati si sono affrontati nelle ultime 3 finali del 2012, il Real ha vinto la Copa del Rey e la Supercoppa, il Barcellona il campionato.

Nba storia finita, per i Raptors Bargnani è in svendita?

Con 77 punti (e 49 su 51 totali  della squadra , che mancava ancora di Ibaka, nel 2° tempo!) del suo inarrestabile  duo Kevin Durant (41 punti, un dunk mostruoso sul capo del povero Gortat e un’entrata acrobatica incredibile per questo stupendo ragno di 2,9 centimetri) e Russell Westbrook (36 punti) Oklahoma è la prima a toccare le 30 vittorie, la prima come numero di sconfitte, la prima nel ranking, vicina , i suoi dioscuri hanno anche ritoccato i record stagionali e così anche Kendrick Perkins,  con 14 rimbalzi del suo centro mano-.quadra per eccellenza,  che è riuscito a non segnare un solo canestro.

Grande momento per i Thunder che, come promesso, hanno assorbito alla grande la cessione di James Harden, il terzo martello, e giocano indiavolati, come se ogni gara fosse un playoff spiega Kevin Durant che nonostante le lunghe leve riesce a fare cose permesse solo ai piccoletti, mentre  Miami perde la gara n.12 a Utah e ha 24 vittorie come i Knicks.

La Tv difficile ai tempi degli impianti in deroga

Ovvero il fai da te anche nei palasport: approfitto della partita andata in onda domenica tra Brindisi e Milano per soffermarmi sul problema (neanche annoso, quasi secolare) degli impianti sportivi e della televisione.

A monte di tutto, quando producevamo ancora noi di Sky le partite del campionato  di serie A di basket, alla promozione in massima serie di Brindisi, ci fu il problema di adeguare l’impianto alle norme vigenti in fatto di capienza e sicurezza. Tralasciando completamente le esigenze televisive. Parentesi quadra: quando si pensa alle esigenze televisive si pensa a follie dispendiose ed esagerate, frutto della megalomania di qualche regista. Consentitemi di dissentire.

Spagna: Barcellona pesante sconfitta, Caja Laboral 14° successo

Nel campionato spagnolo pesantissima sconfitta del Barcellona per 88-66 a Madrid contro i collegiali dell’Estudiantes trascinati dal canadese Carl English e si qualificano fra le prime 8 della Coppa del Rey. Si tratta dell’ottava della stagione, con la parziale giustificazione per l’assenza di Juan Carlo Navarro tenuto a riposo per una serie di guai fisici e sostituito dal 36enne Jasikevicus.  Deludente Ante Tomic (4 punti, 2/5, 4 rimbalzi) e sotto tono anche Mickeal (3/11), il migliore è stato Wallace (ex Benetton), un centro con 4/4 nelle triple.

Il Real Madrid che ha perso solo coi campioni uscenti del Barcellona ha chiuso a + 34 contro Hebalife Gran Canaria, la rivelazione della Liga, con  20 punti di Sergio Rodriguez, il play rientrato due anni fa dalla NBA dove vorrebbe rientrare Rudy Fernandez nonostante il triennale da 10 milioni di euro. Rodriguez, play titolare, ha giocato sol,o 16 minuti con 4/4 da 3, 2/2, 6 rimbalzi, 28 di valutazione. Comincia a farsi sentire l’innesto del centro basiliano Rafael Hettsheimeier, con 11 punti e 6 rimbalzi.

Nba il Gallo becca, scambio Bargnani-Rudy Gay?

Rientrato Howard dopo 3 giornate e sempre fuori Pau Gasol che potrebbe andare sul mercato, i Lakers nel mirino dei bigs “Anni Ottanta”  dopo le 6 sconfitte consecutive,  sono tornati al successo contro i Cavs  privi di Anderson Varejao, miglior rimbalzista della stagione, e bersagliati dagli infortuni  che  hanno vinto solo 9 partite e  banco di prova poco attendibile.

Se la vittoria è stata facile, con 30 punti di scarto come vantaggio massimo che sono diventati 20 alla fine, il segno del nervosismo e del gioco sono le 22 palle perse, ma D’Antoni con 16/21 e 43 partite davanti  ai playoff  ci crede ancora, e  per superare lo shock della pesante sconfitta casalinga con Oklahoma,  ha spronato  la squadra fiducioso:  “La nostra stagione comincia adesso”.

Howard   sostituito  dal velleitario Robert Sacre,simpatico clown ma  tutto da sgrezzare, ha sfruttato le ingenuità della matricola Zeller, e con l’infortunio di Jordan Hills D’Antoni ha riproposto come Sesto Uomo l’esperto  Jamison  ultimamente sentitosi un pò trascurato che  ha compensato la serata-nodi Artest (1/4 da 3, 8 punti).

Ecco tornato nel basket il presidente che parla col Papa

Un presidente onorevole, non un onorevole presidente. Lo si è appreso vedendo che il nome di Gianni Petrucci che lunedì rassegna, dopo 14 anni, il mandato di presidente CONI  – “a Dio piacendo”, riprendendo una locuzione a lui cara che tradotta laicamente significa “il destino è negli astri “–  mentre, notizia dell’ultima ora, non figura nelle liste che il  partito di Casini ha presentato per l’apertura ufficiale della rumba elettorale. Niente Parlamento, ma “un grande avvenire dietro le spalle”  come diceva Vittorio Gassman.

Quasi in parallelo alla corsa per la scelta di chi guiderà l’Italia nella prossima legislatura  c’è quella per  la presidenza del CONI per la quale corrono  il dottor Raffaele Pagnozzi, braccio destro di Petrucci,  e il dottor Giovanni Malagò al fianco del quale, in veste di  nume tutelare, c’è Gianni Letta in passato vicinissimo a Petrucci. A proposito,  mi dicono: e  non è escluso che ancora lo sia.. Se l’elezione al CONI premiasse la popolarità, Malagò vincerebbe a mani basse, ma la presidenza del CONI implica una proprietà di impianti e dimore storiche di inestimabile valore e  bellezza, vedi il mussoliniano Foro Italico col Parco e il Palazzo H che guarda il Tevere, un contributo del Governo per la gestione dell’organismo di 500 milioni di euro all’anno, commesse, carriere, migliaia di dipendenti, ed è chiaro che la politica procede quindi  a nominare in quote nella “SpA Coni Servizi”, un Consiglio di Amministrazione e un presidente di sua fiducia. Questa fiducia trasversale è stata ben riposta su Gianni Petrucci, nonostante dopo la bella spedizione di Pechino il personaggio  diede una bella tirata d’orecchi ai politici affermando che la sua Azzurra era davanti alla Francia e alla Spagna mentre il paese era solo al 19° posto.

Nba Chicago stregata per i Bulls, fuori fase anche Belinelli

Imprevedibile scivolone dei Clippers. Avanti di 9 punti al’inizio dell’ultimo quarto, la formazione  n.1 della Lega  non riesce ad allungare la striscia vincente  in casa di 13 partite. E soprattuttto viene battuta da Orlando arrivata allo Staples Center con 10 sconfitte consecutive, la peggior striscia della Lega. Vinnie Del Negro chiede invano il pugno del ko che non arriva, tanto che   non bastano i 30 punti di Griffin, high stagionale, e i 16 assist di Paul  come nella gara precedente, e il debutto stagionale di Grant Hall guarito dal problema al ginocchio. Viene così  gettare alle ortiche una gara che doveva essere di routine.

Orlando nell’interessante  “post-Howard” ha dimostrato che  la sua classifica è bugiarda, che sa lottare, non si dà mai per vinta. E difatti le statistiche dicono che ha vinto 6 delle 13 gare rimontando più di 10 punti, mentre Redick, autore della tripla  decisiva a 42” dalla fine rivendica il diritto alla compensazione  ricordando che nella sua serie nera  la  squadra è arrivata all’ultimo minuto a giocarsela per ben 6 volte. Il marine bianco  Redick, il cambio delle guardie, ottimo tiratore  è certamente uno dei protagonisti del blitz in California, il suolo natio di Arron Afflalo, ex  studente di Ucla, che  l’aria di casa ha esaltato.

Nba Gallinari e Belinelli protagonisti, Lakers a rischio playoff

Italiani sempre protagonisti nella lunga notte di venerdì con 22 squadre su 30 in campo, Gallinari 23 punti, top scorer di Denver con  la tripla decisiva a 34” secondi (94-89), mentre Belinelli entrato a un minuto dalla fine del 1° quarto per Rip Hamilton che stava giocando bene è stato tenuto in campo dal suo allenatore e  al Madison ha nuovamente  risposto alla fiducia con 12 punti, contributo di personalità e gioco per la vittoria n.20 dei Bulls che dopo il 3/0 nei con fronti diretti con i Knicks  adesso puntano a riprendersi la leadership della Central Division  essendo a sole 2 vittorie di Indiana e con la prospettiva del ritorno della  sua star Derrick Rose.

Oklahoma ha vinto sul campo dei Lakers, svanito l’effetto-Nash rimangono i problemi di formazione per gli infortuni di Pau Gasol, Dwight Howard e Jordan Hills ed è difficile vincere con Mr.Inaffidable (al secolo Robert Sacre,  simpatico spilungone di Syracuse per ora senza arte né parte) starter al posto di Superman. Mike D’Antoni ha riattivato Jamison e scoperto Earl Clark ma gli ha voltato le spalle la fortuna che gli aveva permesso di battere sul filo un concorrente per la panchina per il grande Jackson, il più titolato coach dell’ultimo ventennio di NBA, invocato dal pubblico.

Eurolega Tomas Ress eroico alpino, Siena ferma Mosca2

Siena ancora protagonista sfrutta  le ghiotte occasioni di un’Euroleague livellata e senza bau-bau , del fattore BB (Bobby Brown) e le mirabolanti imprese del suo eroe, il trentino Tomas Ress, addestrato in America e dopo anni di tirocinio esploso a Siena  da… over30, per la serie “non è mai troppo tardi” con la partenza di Stonerook. L’alpino segna canestri importanti nel recupero e nel finale, compresi i 2 liberi della certezza, assieme a Sanikidze regge i duelli ai rimbalzi e chiude con una doppia-doppia.

Siena è in vetta dopo 3 turni  grazie  anche al nuovo sistema di gioco, il run and gun o “corri e tira” di Luca Banchi che sta pagando con un giocatore di spinta come Bobby Brown, contropiede, 1 contro uno e tiro da fuori, e l’umiltà necessaria e le capacità tecniche per realizzare quando occorre una buona difesa e non sentire la mancanza di un pivot perché ha chiuso con Kasun e non si è fatta tentare da Mensah Bonsu dopo l’operazione al ginocchio e ogni anno in un posto diverso, segno di instabilità.