Meneghin bacchetta Scariolo, parte l’inchiesta federale

Spread the love

Nei prossimi giorni è previsto una missione milanese del Procuratore del basket per ascoltare Sergio Scariolo in merito alle dichiarazioni rilasciate  al rotocalco radiofonico d’approfondimento di “Radio 24”.

Il  j’accuse del coach bresciano Sergio Scariolo, ripreso da tutti i giornali, è il seguente:

«Si respira un’aria rancida, di lobby, di situazioni incancrenite, di poteri intoccabili. Un sistema ingessato nel quale chi aveva la possibilità e la responsabilità di non far cadere il basket in basso e nel degrado attuale non lo ha fatto pensando più a coltivare i propri interessi. Ho provato sulla mia pelle cose di cui tutti mi avevano parlato. Colpa di Meneghin? Assolutamente no. E’ qualcosa che riguarda le società e il mondo arbitrale. Non ci si è resi conto che il degrado andava fermato».

Lette queste dichiarazioni mentre si trovavano a Pesaro per l’All Star Game, il presidente Meneghin e il vicepresidente Laguardia  hanno chiesto al Procuratore avv. Alabiso di aprire un’inchiesta in merito. Il pensiero di Meneghin su questa uscita, nella quale peraltro viene “assolto” nper il suo operato dal tecnico due volte campione d’Europa, è stato riportato da Stefano Valenti nel corso di un’intervista su Repubblica.it.

Certe frasi gettate a mezz’aria – ha commentato –  non mi piacciono. Se ha cose da dire, prove, faccia nomi e cognomi ed allora si attiverà la Procura Federale. Non apprezzo le accuse che paiono scuse, se non documentate. E non credo in strategie occulte per favorire qualcuno piuttosto che un altro”.

Meneghin ha poi fatto una virata di 180 gradi,  e con un’ironia temeraria.

Se l’aria rancida cui fa riferimento Scariolo è nel confronto con la Spagna, che lui conosce benissimo, e riguarda impiantistica sportiva, esposizione mediatica, televisiva in particolare, sponsor, lavoro nelle scuole dove la Lega dovrebbe supportare la Fip, allora sono il primo sostenitore della sua analisi“.

Come si legge a sua volta Superdino  ha tirato bacchettate a destra e manca, ma purtroppo anch’esso ha omesso “nomi e cognomi”: la politica impiantistica ( si riferiva al Governo e CONI?), il lavoro dei media (dovrebbe prendere atto dell’evoluzione tecnologica della comunicazione e della stampa, e cominciare occuparsi del suo sito, la testata federale, sottolineare che  il basket  come altri sport è diffusissimo su Internet, e poi… non mi sembra di aver letto un comunicato  Fip col quale si impegnava per non far chiudere  Superbasket testata storica che ho avuto l’onore di rilanciare…).

E, per finire, il discorso delle scuole? Mmm…… Lamentarsi del disinteresse della Lega come supporto alla Fip è un boomerang,  questa sarebbe – credo – quell’ attività istituzionale prerogativa della sua presidenza e il  CONI  di Petrucci  l’ha messo lì proprio perché andasse alla radice del problema, e non gli ha certo chiesto di fare  la madonna pellegrina.

Non si sa  perciò chi fra i due “soggetti” di questa querelle, lui e Scariolo, si sia messo in un ginepraio. Era molto meglio alzare il telefono e chiarire direttamente con un  professionista che, come lui, ha dato un contributo al basket italiano, anche se i suoi maggiori successi li ha conquistati con la Spagna. Perché come tutte le altre inchieste, anche questa lascerà purtroppo le cose come stanno.

Enrico Campana

Lascia un commento