Vogliamo parlare dei meriti di Aradori?

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RUBRICA CONTROCORRENTE – Pietro fondamentale per la nazionale: criticato per la sua difesa quando sa leggere come pochi gli aiuti di squadra e conquista tanti rimbalzi difensivi, invece Belinelli. Un paio di riflessioni.

Di Bepi Barbara – Allenatore

Intanto Matteo Imbrò non da Mazara del Vallo ma di Porto Empedocle: Io l’ho reclutato quando lavoravo a Trapani, ha lavorato con me un anno, poi l’ha preso Vezzosi: Trattandosi di talento puro sia tecnico che di intelligenza cestistica chiunque l’avesse allenato sarebbe comunque esploso.

Peccato che nessuno si accorge che il ragazzo ha bisogno di migliorare fisicamente se vuole eccellere ad alto livello. Ci sono giocatori che danno anima alla squadra (vedi Gallinari), ce ne sono altri che la rubano (vedi Belinelli).  E questo avviene perchè tiene troppo la palla . Nel sistema della Nazionale di Pianigiani  (bravissimo alle qualificazioni europee) potrebbe accadere cio’ perchè le caratteristiche di “Beli” mal si amalgano con la chimica della Nazionale.

A me non piace che nell’ambito della Nazionale e della qualificazione all’Eurolega di Cantù nessuno dia i giusti meriti a Pietro Aradori che a livello internazionale è la vera sorpresa. Addirittura qualcuno parla di incapacità difensiva: A mio avviso è meglio di quegli inutili e coreografici anticipi o scivolamenti difensivi di molti. Pochi guardano che il suo diretto avversario segna poco, pochi sanno leggere gli aiuti di squadra di Pietro e dei tanti rimbalzi difensivi che cattura grazie alla sua intelligenza e al suo tempismo e senso della posizione.

Sto elaborando alcune idee  riguardanti i mali della  pallacanestro giovanile e quale lettura dare al campionato di Serie A non dal  punto di vista del mercato fatto dalle squadre ma in ottica Europei sede nella quale torniamo a competere per diventare Nazionale di prima fascia.

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