Dino Meneghin al convegno “Cultura sportiva tra governance, società ed impresa: un secolo di basket in Italia” all’Università di Siena

  • In occasione dei Novant’anni dalla nascita della Federazione Italiana Pallacanestro, l’Università degli Studi di Siena ha organizzato per venerdì 28 ottobre il convegno “Cultura sportiva tra governance, società ed impresa: un secolo di basket in Italia” a cui parteciperà anche il presidente della FIP Dino Meneghin. Il Convegno, a cura della Facoltà di Scienze Politiche, si terrà dalle 9.00 presso l’Aula Magna del Rettorato (via Banchi di Sotto 55) e dalle 15.00 presso la Facoltà di Scienze Politiche (via Mattioli 10).
  • Il Convegno sarà concluso dalla Tavola rotonda “Il basket nel nuovo millennio” (inizio ore 16.30). Parteciperanno anche il presidente di Lega Nazionale Basket Fabio Bruttini, il CT della nazionale Pianigiani, gli ex CT della nazionale Sandro Gamba e Valerio Bianchini che cura l’angolo tecnico di “Sottocanestro”, rotocalco settimanale del venerdì di La7 (ore 24, nel prossimo numero illustrerà il gioco del pick and roll).  Per quanto riguarda il Comune di Siena, Massino Bianchi terrà una relazione sulla storia di questo sport a Siena che data dal 1907. I lavori saranno introdotti dal rettore dell’Università di Siena Angelo Riccaboni e dal preside della Facoltà di Scienze Politiche Luca Verzichelli.

Aiap contro Cia: senza arbitri, serie A1 a rischio rinvio

Aiap versus Cia, la Federbasket

Siamo mica gli americani. Infatti no, quella Cia c’entra ben poco. Gli arbitri tengono in scacco la serie A: prima giornata di basket A1 a rischio per il contenzioso in essere tra Aiap, il sindacato degli arbitri, e Cia, il comitato italiano arbitri. Pare un periodo sciagurato per la pallacanestro di mezzo mondo e, sebbene le difficoltà in essere non fanno che accrescere l’attesa, l’ultima news arriva tra capo e collo. E’ una nota della Legabasket a lanciare l’allarme a due giorni dall’inizio della stagione:

“A seguito delle ultime vicende riguardanti il settore arbitrale che hanno visto delinearsi le posizioni contrapposte di Cia e Aiap, in vista delle gare della prima giornata di campionato la LegaBasket ha avuto conferma che nella lista per le designazioni sono presenti, in maggioranza, arbitri di Legadue”.

A causa del braccio di ferro, dunque, pare impossibile conoscere in anticipo chi, tra gli arbitri di massima serie, garantisca la propria disponibilità. Laddove il numero dovesse essere esiguo, il campionato potreebbe quantomeno slittare. Ancora la  Legabasket:

“Siamo costretti a subire una situazione imprevista e inaccettabile che modifica l’equilibrio del campionato e le garanzie necessarie per un corretto svolgimento del massimo torneo, vetrina di tutto il movimento cestistico”.

Accorato, a chiosa dell’intervento, l’appello rivolto al presidente Fip, Dino Meneghin, affinchè si adempi per garantire

“il corretto inizio della stagione prevedendo il triplo arbitraggio con l’utilizzo esclusivo di arbitri del primo gruppo”.

La replica del Consiglio direttivo Aiap non si è fatta attendere. Risposta affidata all’ennesima nota con cui la delegazione in rappresentanza degli arbitri afferma che:

“alla luce delle ultime vicende, in particolare al comunicato a firma del Presidente di Lega Basket, ribadiamo al Presidente Meneghin la nostra disponibilità a scendere in campo sin da domenica e sostenere i test attitudinali già da sabato mattina previa la conferma da parte del Presidente Federale dell’apertura di un tavolo di trattative con i rappresentanti della nostra Associazione”.

I motivi della protesta

Fip e Lega Basket, la polemica continua

Neppure la diramazione dei calendari della serie A1 di basket hanno saputo essere momento distensivo capace di mettere armonia all’incrinato rapporto che insiste, da qualche tempo a questa parte, tra la Federazione Italiana Pallacanestro e la Lega Basket. Motivo della contesa, l’ammissione della Reyer Umana Venezia al massimo campionato: da lì, niente è stato come prima. E non che prima il movimento della pallacanestro italiana avesse spiccato per lungimiranza e progettualità. Lo si rimarca, tanto per essere chiari, perchè si è fermamente convinti del fatto che meno chiacchiere e più concretezza potrebbe essere una ricetta gustosa e capace di saziare. Altro che ostriche, champagne e sale riunioni. Meditate, gente, mentre mediate. A proposito, a scanso di equivoci: verba volant, si dice… Un inciso e poi vi racconto che accade tra Valentino Renzi e Dino Meneghin.

  • L’inciso: Kobe a Bologna, tutti contenti. Io per primo. Ma sia chiaro: non appena Bryant tornerà (qualora partisse mai) a Los Angeles, qui il movimento tornerà in un vuoto abissale che sarà senza uscita più di prima. Perchè? Io dico: Bryant non è un progetto. Per gli appassionati è un sogno che si realizza, per i capoccia un gran bel palliativo. Un copricapo da favola che va a coprire il nulla. Finchè, poi, in mezzo secondo la bora scoperchierà. Che tristezza. Dov’è il progetto?????

Bryant in Italia, la Fip si muove per Kobe a Bologna

Per Kobe Bryant si rimbocca le maniche anche Federbasket. Vedere il campionissimo della pallacanestro in Italiama le speranze di Bologna si stanno affievolendo – sarebbe colpo talmente importante per l’intero sistema che i vertici istituzionali hannno pensato bene di garantire appoggio incondizionato all’eventuale operazione.

Dino Meneghin, presidente della Federazione italiana pallacanestro, lo afferma senza tergiversare e fornisce un assist a Claudio Sabatini, patron della Virtus sempre in fermento per garantirsi il 24 dei Los Angeles Lakers. Meneghin esplica una speranza che è quella di tutti e la rende pubblica attraverso i microfoni di radio Sportiva:

“Vorremmo poterlo vedere giocare qui. Sabatini è un presidente vulcanico, ha avuto questa splendida idea e l’approdo di Bryant nel campionato italiano sarebbe un colpo incredibile. Incrociamo le dita, ovviamente noi faremo il possibile per favorire questa soluzione”.

Non dimentica, Meneghin, neppure gli istanti di tempo addietro, quando Kobe era un bambino e suo padre calcava i campetti della penisola con le canotte di Rieti e Reggio Emilia:

“Anche solo parlare di basket con Kobe è un piacere perchè non ho dimenticato quando ebbi la possibilità di fargli da guida per lo street ball a fine anni Novanta”.

Basterà a convincere Kobe, Nba permettendo?

Basket A1, Fip contro Lega. Meneghin: “Venezia giochi la massima serie”

Reyer Venezia inserita nel calendario A1 della stagione di basket 201172012 ma, a due settimane dall’inizio della competizione, le polemiche in coda alla decisione di ammissione dei veneti da parte della Federazione italiana pallacanestro non sono ancora sopite: la Lega basket, infatti, ha annunciato di fare causa alla Fip e impugnare la decisione davanti al Tar del Lazio.

Eppure, il provvedimento decretato dall’Alta Corte di Giustizia del Coni che ha deciso di accogliere parzialmente il ricorso per la riammissione della Reyer Venezia Mestre nel massimo campionato trova tra i propri sostenitori proprio il presidente della Federbasket, Dino Meneghin, il quale si dice sconcertato dal percorso intrapreso dalla Lega:

“Vero – dichiara Meneghin – sono sconcertato e avvilito: le date del campionato sono confermate, alla prima giornata riposerà Venezia poi il calendario è stato modificato e opportunamente adeguato. Perchè, a questo punto, la causa alla Fip da parte della Lega?”.

Sono attesi sviluppi in tempi rapidi anche perchè lo impongono le scadenze: dopo la supercoppa italiana in programma ssabato, infatti, ci si fionderà a capofitto sul campionato alle porte.

Meneghin a Pianigiani: “Il ct dell’Italia sei tu”

Dino Meneghin, istituzione più importante dell’attuale sistema basket italiano, dall’alto della sua carica presidenziale in seno alla Fip torna a parlare del futuro della nazionale azzurra e lo fa per riprendere la situazione relativa al prossimo allenatore. Che, in realtà, sarà per davvero lo stesso sdi adesso: nessuno ha intenzione di tocccare Simone Pianigiani, nel cui progetto si crede ciecamente e che ha la fiducia incondizionata di tutto l’ambiente.

Anzi, lascia intendere Meneghin, il fatto che Pianigiani si sia messo in discussione da solo in seguito al deludente europeo giocato dall’Italia diventa valore aggiunto che porta farina nel sacco dello stesso coach. Meneghin non è abituato a mezze parole, a lasciare che si legga tra le righe: le cose le dice con chiarezza disarmante. in tal senso, il presidente Fip ha ribadito – forse affinchè si chiuda ogni discorso relativo – che l’Italia ha un cittì:

“E’ lodevole che Pianigiani si sia subito messo in discussione, perchè mostra una volta di più quanto cuore ci metta e quanta passione gli appartenga nei confronti di questo sport ma non sta nè in cielo nè in terra che sia avvicendato”.

Resta ora da capire solo quali siano le intenzioni di Pianigiani, ovvero: nessun dubbio sul fatto che intenda proseguire il lavoro intrapreso ma saprà fare in modo che la Federazione gli assicuri presenza e puntualità? Saprà garantirsi un braccio alleato in caso di progettualità a medio e lungo termine? Il passato insegna che non è affatto semplice.

Meneghin plaude all’arrivo delle stelle della NBA nel campionato italiano

La firma di Gallinari per Milano, l’ipotesi prospettata da Sabatini per far giocare alcune partite a Bologna a Kobe Bryant, di un Bargnani verso Siena, è sintomo che le nostre squadre sono attive“. Dino Meneghin, attuale presidente della Federbasket ha commentato attraverso i microfoni di Sky Sport24 la firma di Danilo Gallinari per l’Emporio Armani Milano e del possibile arrivo dall’NBA della stella dei Los Angeles Lakers, Kobe Bryant. “Perché non approfittare dello stop nell’NBA per portare in Italia molte stelle di prima grandezza – aggiunge -. Quello del ‘Gallo’ è un grandissimo acquisto per Milano ed io spero che non sia solo un fatto di pochi mesi, perchè sarebbe bello vederlo giocare da noi e non in televisione. E’ giovane, ha voglia di giocare, di non stare fermo. Il suo arrivo è importantissimo per la società, per la citta’ per i tifosi che l’aspettano a braccia aperte“. Sul “lock-out” che sta di fatto impedendo l’inizio del campionato professionistico statunitense, Meneghin ha aggiunto: “Capisco che ci sono interessi enormi tra giocatori e club, ma e’ l’occasione per portare il verbo del basket dappertutto, riempiendo i palazzetti, invece di vederli in televisione“. Sull’offerta faraonica del vulcanico presidente delle “V” nere Claudio Sabatini, a Kobe per giocare alcune gare a 600 mila dollari a match (Sabatini sta provando a coinvolgere nell’operazione i maggiori imprenditori della città emiliana), il numero uno della pallacanestro italiana, ha infine dichiarato: “E’ il miglior giocatore del mondo ed è giusto che abbia questi prezzi. Io sono contento che Sabatini abbia coinvolto la città. Perché io sono convinto che per poter vedere, seppur per poche partite, un campione come lui, ci sarebbe la fila fuori dal palazzetto e sarebbe necessario montare degli schermi fuori perché l’impianto di Casalecchio di Reno non sarebbe in grado di contenere tutta la gente che vorrebbe assistere allo spettacolo“.

Morte Delle Cave, il cordoglio della Fip

Il cordoglio è unanime: le espressioni di dolore per la morte del 18enne Mario Delle Cave sono univoche e, partendo dalla “sua” Roma e dalla sua gente, giungono a coinvolgere anche la Federazione italiana pallacanestro il cui presidente, Dino Meneghin, ha espresso – tra i primi – vicinanza alla famiglia.

“Un terribile dolore”, ha ribadito la Federbasket per bocca di Meneghin mentre il comunicato emesso dalla Fip racconta di una Federazione che si è stretta immediatamente intorno alla famiglia e allo sport romano:

“Un incidente stradale ha tolto la vita a Mario Delle Cave, atleta diciottenne della Stella Azzurra di Roma e delle Nazionali Giovanili. Il presidente Dino Meneghin e la Federazione Italiana Pallacanestro si uniscono con calorosa partecipazione al terribile dolore del fratello Gianni, della famiglia di Mario e di tutta la Stella Azzurra”.

Partecipazione al dolore e cordoglio a nome della provincia tutta arrivano dall’assessore provinciale di Roma a Sport, Turismo e Politiche Giovanili, Patrizia Prestipino:

“La notizia della scomparsa di Mario Delle Cave è una tragedia che segna profondamente il mondo del basket e dello sport romano. La nostra città piange un grande talento, un ragazzo che aveva già esordito nelle nazionali giovanili sognando di emulare le gesta di Andrea Bargnani, cresciuto come lui nel vivaio della Stella Azzurra. Ai familiari, agli amici e alla società Stella Azzurra invio le più sentite condoglianze”.

Italia, Meneghin: “Pianigiani? Giusto lo sfogo”

Dino Meneghin, presidente della federazione italiana di pallacanestro, è tornato a parlare dello sfogo di Simone Pianigiani dopo che la nazionale di basket italiana ha concluso in maniera negativa l’esperienza degli Europei 2011. Torna a tenere banco il video che ha fatto il giro del web, in cui il coach italiano – nel corso della gara tra Italia-Israele – aveva abbondantemente e con pugno deciso criticato e rimproverato gli uomini della rosa. Meneghin, senza alcun dubbio, sceglie di schierarsi con Pianigiani e afferma che quello sfogo è stato giusto:

“Ha fatto bene. Qualunque allenatore lo avrebbe fatto. Le gente è interessata perchè capisce che anche nello sport ci vuole il cuore. Saremmo davvero pazzi a esonerare il ct”.

Da grande uomo di sport, che prima di occupare un posto dietro la scrivania ha incantato platee di tutta Italia, il presidente Fip prova a fare da scudo nei confronti del tecnico e ribadisce ad Adnkronos che l’intento di Pianigiani era senza ombra di dubbio volto a scuotere i suoi:

 

Italia, Pianigiani, i tre Nba e la Federazione: occorre ripartire

C’è maretta nel mondo della nazionale italiana di basket. Dopo la precoce eliminazione dagli Europei 2011, Dino Meneghin, presidente della Fip, preferisce non drammatizzare. “La squadra ha l’età anagrafica per crescere ancora. I ragazzi hanno bisogno di lavorare tanto dal punto di vista fisico e mentale. Molti non hanno esperienza internazionale: si sono trovati di fronte ad un arbitraggio più europeo e si sono resi conto che gli avversari non sono solo Francia e Germania, ma anche squadre sconosciute ai più giocano una buona pallacanestro“.

COACH PIANIGIANI NON SI DISCUTE – Al momento la panchina di Simone Pianigiani non appare in pericolo. “E’ stato scelto con l’obiettivo di migliorare la nostra pallacanestro, sta facendo un buon lavoro ed è quello di cui abbiamo bisogno. Trovo ammirevole che lui si metta in discussione, ma alla Federazione non passa neanche per l’anticamera del cervello l’idea di privarsi di Simone Pianigiani. Ha il contratto fino al 2013 e resterà assolutamente fino alla sua scadenza. Poi lui deciderà se rinnovare o meno; bisognerà anche vedere chi sarà alla presidenza“.

NESSUN DRAMMA IN LITUANIA – Per Dino Meneghin, in Lituania non c’è stato un tracollo. “Non ho visto partite disastrose, non abbiamo preso 30 punti da tutti ma ce la siamo giocata fino in fondo contro squadre più forti di noi come Serbia, Francia e Germania. Questo denota una voglia di fare positiva. Il presidente del Coni Petrucci mi ha ribadito di essere contento del lavoro di Pianigiani. E’ dispiaciuto per non andare ai Giochi Olimpici, ma lo sono anche i giocatori che ci hanno messo l’anima fin dall’inizio del raduno. Li ringrazio, così come ringrazio tutto lo staff“.

RIPARTIRE DALLE TRE STELLE NBABargnani, Belinelli e Gallinari: sono loro i nomi dai quali ripartire, nonostante non abbiano dato il contributo decisivo che tutti si aspettavano. “Sono fondamentali per questa squadra ed è importante che ci siano anche nel 2012 per le qualificazioni al prossimo Campionato Europeo. Conto che loro vengano, assolutamente. Abbiamo un buon gruppo su cui lavorare. Bisogna solo avere pazienza. I nostri avversari stanno raccogliendo i frutti di un lavoro iniziato anni fa. Quello che deve essere chiaro è che da noi c’è sempre entusiasmo. Questa è una lezione salutare per capire quanto ancora ci sia bisogno di lavorare. La squadra non è fatta solo da tre giocatori e non si può pretendere che i nostri tre Nba risolvano da soli tutti i nostri problemi. Ci vuole la squadra intera. Dietro questo gruppo non c’è il deserto“.

Europei 2011, Meneghin: “Italia, devi crescere”

Dino Meneghin, presidente della Federazione Iitaliana pallacanestro, non si nasconde: Italia fuori dall’europeo alla prima fase e uscita di scena con l’ennesima sconfitta all’attivo – contro Israele il ko è arrivato ai supplementari. Il biolancio finale è di una vittoria e quattro batoste, il che equivale a provare amarezza evidente e giustificata. Le parole di Meneghin sono in tal senso eloquenti:

“Purtroppo abbiamo fallito l’obbiettivo olimpico, ma i giocatori hanno dimostrato di giocare a testa alta con tutti. Con la Germania, la Serbia e la Francia abbiamo giocato bene tre quarti di gara, ma ci manca l’esperienza per vincere queste partite”.

Opinioni condivisibili (o meno): senza dubbio, in termini di risultati ci si attendeva di più. Si è pagata l’inesperienza? Meneghin la pensa così: “

I ragazzi si sono allenati benissimo, ma questo ci serve come spinta emotiva per capire che i giocatori dovranno lavorare sempre di più e sacrificarsi. La nostra è una squadra giovane, c’è grande voglia di lavorare da parte di Pianigiani, dello staff e dei giocatori, ma non ci sono segreti o alchimie strane, bisogna solo allenarsi al tiro. In questo momento ci manca poco per essere competitivi con i più forti”.

Basket, Meneghin vede azzurro Italia. “Agli Europei da protagonisti”

Dopo il secondo posto ottenuto negli Europei Under 20, il basket italiano sembra aver ritrovato una fiducia smarrita tanti anni fa. E alla vigilia degli Europei in Lituania, il presidente della Federazione, Dino Meneghin, cavalcando l’onda di questo nuovo entusiasmo, è convinto che anche gli azzurri senior faranno bella figura, grazie anche all’apporto che daranno, per la prima volta, le tre stelle azzurre della Nba.

“I nostri giovani sono attenti a cosa fanno oltre Oceano, sono un esempio da imitare per loro e avere tre ragazzi in America è un motivo di grande soddisfazione oltre che un modo per dire ai nostri giovani di non accontentarsi. Siamo consapevoli che il nostro percorso è molto difficile – ammette il presidente federale, riferendosi al gruppo che comprende, oltre all’Italia, colossi come Serbia, Germania, Francia, Israele e Lettonia -. Purtroppo ci sarà anche Nowitzki ma dobbiamo rispettare tutti e non avere paura di nessuno, deve essere questo il nostro motto”.

Nessuna intenzione di stare a guardare:

Fabi Shoes Montegranaro, Meneghin: “Non posso che essere contento delle scelte societarie”

Dino Meneghin, presidente della Fip, ha elogiato la Fabi Shoes Montegranaro che ieri aveva annunciato che la prossima stagione la giocherà ad Ancona, al Palarossini:

«La Sutor Montegranaro esce dal guscio e si mette a disposizione delle Marche. Ho sempre ammirato le strategie imprenditoriali della società, come presidente della Fip non posso che esserne contento. Identità precisa, attaccamento sinergico al proprio territorio, progetti in base ai budget disponibili e una ferrea volontà di valorizzare i giocatori italiani» sono per Meneghin i valori forti della Sutor: «non a caso negli ultimi anni uno o più giocatori sono sempre stati convocati in Nazionale».

Presentato a Varese l’European Basketball Challenge

E’ stato presentato a Varese l’ European Basketball Challenge, torneo a cui parteciperanno anche sei grandi squadre europee. Potranno partecipare alla competizione soltanto le squadre che hanno vinto più di dieci scudetti (per l’Italia Varese, Milano e la Virtus Bologna).

A presenziare l’evento c’era anche Dino Meneghin che davanti ai microfoni ha dichiarato:

“Spesso, da giocatore, ho partecipato all’estero a tornei di grande valore tecnico e mi sono chiesto perchè in Italia non si riuscisse a organizzarne di simili. Credo che una manifestazione come questa darà prestigio a tutto il basket italiano.”