Serie A domenica 1′ di silenzio per commemorare Sauro Bufalini

Il presidente della Federazione italiana pallacanestro, Dino Meneghin, ha decretato un minuto di silenzio su tutti i campi per onorare la memoria di Sauro Bufalini, scomparso domenica scorsa. Nato nel 1941 a Pisa, Bufalini é stato negli anni Sessanta giocatore della nazionale italiana e di Ignis Varese, Partenope Napoli e Reyer Venezia.

 

Serie A1 2012, é polemica tra la Federazione e coach Scariolo

Scoppia la polemica tra la Federazione Italiana Pallacanestro e Sergio Scariolo, tecnico dell’Armani EA7 Milano. E’ infatti arrivata immediata la precisazione di Dino Meneghin in merito alle dichiarazioni rilasciate dal coach bresciano, che aveva criticato la scelta di affidare ad un tecnico part time, ovvero Simone Pianigiani della Montepaschi Siena, la guida tecnica della Nazionale.

Non condividiamo le dichiarazioni di Sergio Scariolo apparse sui giornali: riteniamo che allo stato attuale la scelta di un commissario tecnico part-time sia la migliore per quelle che sono le realtà del nostro movimento. Reputiamo infatti che con il ct Pianigiani, a cui va tutto il nostro appoggio e la nostra fiducia, e con il sostegno convinto di tutta la nostra pallacanestro, come abbiamo recentemente ribadito anche al raduno di Pesaro per l’Edison All Star Game il basket italiano possa tornare ad essere protagonista in Europa.

Meneghin bacchetta Scariolo, parte l’inchiesta federale

Nei prossimi giorni è previsto una missione milanese del Procuratore del basket per ascoltare Sergio Scariolo in merito alle dichiarazioni rilasciate  al rotocalco radiofonico d’approfondimento di “Radio 24”.

Il  j’accuse del coach bresciano Sergio Scariolo, ripreso da tutti i giornali, è il seguente:

«Si respira un’aria rancida, di lobby, di situazioni incancrenite, di poteri intoccabili. Un sistema ingessato nel quale chi aveva la possibilità e la responsabilità di non far cadere il basket in basso e nel degrado attuale non lo ha fatto pensando più a coltivare i propri interessi. Ho provato sulla mia pelle cose di cui tutti mi avevano parlato. Colpa di Meneghin? Assolutamente no. E’ qualcosa che riguarda le società e il mondo arbitrale. Non ci si è resi conto che il degrado andava fermato».

LegaDue 4a giornata rinviata al 15 febbraio 2012

Il presidente FIP Dino Meneghin, preso atto del fatto che sei gare del Campionato di Legadue si giocano in zone fortemente colpite dal maltempo, considerate le previsioni metereologiche, nell’intento di prevenire eventuali situazioni di disagio per giocatori, tecnici, arbitri, dirigenti e pubblico, ha disposto, sentita la Legadue, che tutte le gare della 4a giornata, previste per questo fine settimana, siano rinviate a mercoledì 15 febbraio.

Il basket cambia pelle, sparisce LegaDue

Dino Meneghin e il suo direttivo discuteranno per passare poi alla votazione  venerdì 3 (dalle 16.30)  e sabato 4 febbraio (dalle 9.30)  presso il Centro di Preparazione Olimpica “Giulio Onesti” la riforma dei campionati principale argomento all’ordine del giorno e  da tempo del rilancio del movimento. L’agenda delle due giornate prevede:  3 febbraio, 1.

Approvazione verbale riunione 16 e 17 dicembre 2011, 2. Comunicazioni del Presidente, 3. Regolamenti federali , 4. Settori, Comitati, Commissioni e Uffici, 5. Leghe di società professionistiche; 4 febbraio, 6. Pratiche legali, 7. Delibere amministrative, 8. Società sportive, 9. Varie ed eventuali. Il fatto che il comunicato stampa avverte che sabato alle 14.45 Dino Meneghin terrà una conferenza stampa per i media significa che il progetto è blindato, anche se si è messo di traverso la Lega Nazionale soprattutto perchè incalzata dalle 144 società di C  preoccupate di finire nel tritatutto  (“e in pasto ai giochi politici dei Comitati regionali”, ha tuonato il presidente Fabio Bruttini) ma non sfavorevole a una A semiprofessionistica, anche se con  qualche correttivo obbligato.

Meneghin resta presidente Fip fino al marzo 2013

Smentita un’uscita per accettare la presidenza dell’Armani, dovrà convincere la prossima settimana il basket a votare la riforma della A a 16 squadre e il taglio di Legadue, mentre  le circa 200 società dilettanti vanno alla conta con un sondaggio.

“Abbiamo parlato ieri a lungo, posso assicurare che Dino Meneghin resterà presidente fino al termine del mandato”.

Il vicepresidente vicario della Fip, Gaetano Laguardia, “blocca” Dino Meneghin che voci attendibili davano in uscita per ricoprire l’incarico di presidente dell’Armani. L’uscita anticipata di Meneghin sembrava ormai matura, e  non  crediamo tanto quale stizza del grande campione per le critiche del presidente  del CONI Gianni Petrucci deluso dalla gestione triennale della Federazione del cuore quale ex  segretario e presidente (“quando si vuole bene una persone lo si mette alla prova”, diceva un famoso filosofo…), ma perché Dino Meneghin ha ceduto un anno fa le sue società per fare il presidente a tempo pieno e con la Finanziaria erano previsti tagli pesanti allo sport, a cominciare dai dirigenti.

Dal 1° gennaio il rimborso era stato fissato in 30 euro giornaliere, ma nei giorni scorsi essendo alle porte delle Olimpiadi  pur essendo freddo nei confronti dello sport questo  Governo, alla fine si è fatto plagiare come Tremonti decidendo di rivedere la Finanziaria, addirittura con la Lega in prima liena.

FederBasket, Meneghin abdica

Dino Meneghin non si ricandiderà alla presidenza della FederBasket: è lo stesso presidente Fip a dichiararlo intervenendo ai microfoni di Radio Rai1 nel corso della trasmissione “Start” in concomitanza alla presentazione dell’autobiografia “Passi da gigante“.

La tesi di Meneghin è che sia arrivato il momento di passare il campo alle nuove generazioni:

“Occorre – dichiara – fare largo ai giovani anche perché io non ho più il tempo per seguire una Federazione così importante. Serve un presidente che ve ne si occupi a tempo pieno. Io l’ho fatto per 3 anni e mezzo stando fuori casa anche 200 giorni all’anno ma ora non posso più, devo seguire anche il mio lavoro e quindi cedo il passo a qualcuno che abbia il tempo da dedicare a questo sport meraviglioso”.

Quando gli viene chiesto chi possa raccoglierne il testimone, Meneghin non si sbilancia:

“Fare un nome significherebbe bruciarlo. Ma sicuramente ci sono moltissime persone che potrebbero ricoprire egregiamente il ruolo”.

120 anni di basket da Naismith all’Euroleague

E’ il  21 dicembre 1891  quando  nel giro natalizio  con la sua slitta  Santa Klaus  fa un dono eccezionale al mondo, nasce il basket. Che, il 21 dicembre 2011, compie quindi 120 anni. Si giocò, allora, a Springfield la prima partita dell’invenzione sportiva del secolo: tante grazie al  professor Naismith ma anche al contributo dell’Italia. Non per niente, il più grande scrittore americano vivente, Philip Roth, nel suo best seller “Pastorale Americana”, saga da una famiglia del New Jersey protagonista di una dura scalata sociale, non nasconde la passione per questo sport.

E così, del resto, tanti altri illustri americani: dal presidente Obama al regista Spike Lee e all’attore Jack Nicholson tifosissimi dei Knicks e dei Lakers. Non c’è infatti commedia cinematografica o programma Tv  statunitense di qualsivoglia argomento dove non compaia un canestro, un accenno a questo sport, alle squadre e ai campioni più famosi. Il protagonista principale del romanzo  di Roth è un campione di basket, lui lo chiama “ Svedese” per le fattezze e il fascino che ne fa l’eroe del  college. Raccontando la vita fortunata dello “Svedese” spesso gli mette in bocca questa frase: “Il basket è un’altra cosa”.

Eurobasket 2015 Ucraina unica candidata

Partite in cinque, ne resta una sola e non perché si sia giunti a una decisione ma per via del ritiro concomitante di Italia, Francia, Germania e Croazia. In lizza per ospitare i campionati europei di basket 2015 maschili e femminili resta solo l’Ucraina.

Pare di fatto che non serva più nemmeno l’assegnazione prevista nel corso della cerimonia in programma domenica 18 dicembre a Monaco di Baviera. Ad annunciare la defezione, è stato un comunicato apparso sul sito internet della Federbasket francese: stando a quanto riportato, la decisione unanime dei presidenti delle quattro federazioni interessate è motivata dalla forte polemica con la Federazione europea (Fiba), accusata di scarsa professionalità e credibilità.

Chi ha provato a spiegare qualcosa di più è il presidente della Federbasket Dino Meneghin che, contattato da Adnkronos, ha detto:

Eurobasket 2013: il girone di qualificazione dell’Italia maschile

Basket Europei 2013: il girone di qualificazione della Nazionale italiana
Gruppo F: ITALIA, Turchia, Portogallo, Repubblica Ceca e Bielorussia

Sorteggiati i gironi di qualificazione in vista dell’Europeo 2013. La cerimonia si è svolta a Freising, nei meandri di Monaco di Baviera, e in delegazione per gli Azzurri c’erano il presidente della Federbasket, Dino Meneghin, e il commissario tecnico azzurro, Simone Pianigiani. Le parole di Meneghin:

“Giocheremo per qualificarci: rispetto per gli avversari, ma dobbiamo concentrarci sulle nostre forze e pensare che l’obiettivo da perseguire è la qualificazione”.

Il coach è invece più cauto anche se concorda sull’obiettivo finale:

Basket A1 2012/2013 a 18 squadre: lo dice Meneghin

La prossima stagione di basket A1 dovrebbe essere a 18 squadre: a delineare gli scenari innovativi del campionato 2012-2013 e il presidente della Federbasket, Dino Meneghin, il quale – per la verità – rende nota una notizia che sa di ufficialità. Come dire: se lo dice lui… Non solo: Meneghin riferisce del fatto che si tratterà del primo step che intrurrà riforme graduali:

“Il nostro movimento soffre di qualche problema economico. Dobbiamo trovare delle soluzioni. Prossimo anno il campionato sarà a 18 squadre, la riforma ha bisogno di tempo per entrare a regime”.

Poi, il numero uno Fip spazia tra temi legati al contesto. Nba, Eurolega, nazionale:

“Non sarà facile il cammino delle italiane in Eurolega, ma puntiamo sempre sul carattere e sulla bravura dei nostri allenatori, poi come sempre è il campo che dice la verità. L’Italia? Ci dovremo giocare le qualificazioni per gli Europei. Speriamo di avere a disposizione i tre giocatori americani ma è importante che anche il resto del gruppo sia in grado di dare il proprio contributo. La Nba resta il top, il loro messaggio deve continuare perchè fa bene a tutto il basket”.

Federbasket, Ricchini Ct dell’Italdonne: “Opera di ringiovanimento”

L’annuncio ufficiale lo ha dato il presidente Fip, Dino Meneghin, che ha presentato il neo commissario tecnico della nazionale italiana femminile di basket, Roberto Ricchini nella conferenza stampa presso il Centro Sportivo dell’Acqua Acetosa a Roma.

Suo asssistente sarà Giovanni Lucchesi, oro a Poprad nel 2010 con la Nazionale Under 18, argento a Katowice nel 2009 con l’Under 16 e decimo posto al Mondiale 2011 in Cile.

L’obiettivo dichiarato della Federbasket e del nuovo Ct è quello di svecchiare la rosa per ribaltare il trend negativo con cui, negli ultimi anni, le Azzurre hanno dovuto fare i conti. Su tutte, la delusione della mancata qualificazione all’Europeo. Ricchini si presenta così:

I grandi del basket, Pierluigi Marzorati

Se Dino Meneghin è giocatore più titolato del basket nostrano, Pierluigi Marzorati è senza dubbio “il più americano tra i giocatori italiani”, come ebbero a dire alcuni tecnici NBA nel periodo d’oro del cestista azzurro.

Una carriera stratosferica, iniziata nel 1969 con la Pallacanestro Cantù e conclusa nel 1991 con la Clear Cantù. Ventidue anni in cui i canturini hanno cambiato più volte sponsor, ma non playmaker, visto che lui, Pierluigi Marzorati, era sempre lì a tenere alto il nome della squadra, fedele nei decenni, come la più longeva delle bandiere.

E da vera bandiera, l’idolo di Cantù ha voluto essere protagonista nella festa per i 70 anni della società, scendendo sul parquet a 54 anni suonati l’8 ottobre del 2006. Due soli minuti di gioco, ma applausi a scena aperta per colui che ha contribuito in maniera determinante ai tanti successi del club negli anni passati.

I grandi del basket: Dino Meneghin

Chi è il più forte cestista italiano di tutti i tempi? Se i titoli messi in bacheca hanno un qualche valore, allora si direbbe che il migliore in assoluto sia stato Dino Meneghin, oggi Presidente della Federazione Italiana Pallacanestro, ma fino a qualche anno fa campione indiscusso sul parquet, sia con la canotta dei club che con quella della Nazionale.

E dire che fino all’età di 13 anni Dino Meneghin non sapeva neanche cosa fosse il basket, almeno fino all’incontro con Nicola Messina, che lo notò tra il pubblico di un campionato studentesco e decise di sottoporlo ad un provino estemporaneo:

«Ehi, ma tu hai mai giocato a basket?» mi domandò a bruciapelo. Risposi balbettando un «No, non ho mai provato…». Neppure il tempo di biascicarlo ed ecco l’ordine: «Allora, prova a correre. Sì, fammi vedere come corri. Tieni pure addosso il cappotto…». Non mi misurò nemmeno, però voleva che corressi con il cappotto! Feci due o tre volte l’avanti-indietro per la palestra, quindi emise il verdetto: «Va bene, basta così. Torna domani pomeriggio con le scarpe da basket: comincerai subito gli allenamenti».