Aiap contro Cia: senza arbitri, serie A1 a rischio rinvio

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Aiap versus Cia, la Federbasket

Siamo mica gli americani. Infatti no, quella Cia c’entra ben poco. Gli arbitri tengono in scacco la serie A: prima giornata di basket A1 a rischio per il contenzioso in essere tra Aiap, il sindacato degli arbitri, e Cia, il comitato italiano arbitri. Pare un periodo sciagurato per la pallacanestro di mezzo mondo e, sebbene le difficoltà in essere non fanno che accrescere l’attesa, l’ultima news arriva tra capo e collo. E’ una nota della Legabasket a lanciare l’allarme a due giorni dall’inizio della stagione:

“A seguito delle ultime vicende riguardanti il settore arbitrale che hanno visto delinearsi le posizioni contrapposte di Cia e Aiap, in vista delle gare della prima giornata di campionato la LegaBasket ha avuto conferma che nella lista per le designazioni sono presenti, in maggioranza, arbitri di Legadue”.

A causa del braccio di ferro, dunque, pare impossibile conoscere in anticipo chi, tra gli arbitri di massima serie, garantisca la propria disponibilità. Laddove il numero dovesse essere esiguo, il campionato potreebbe quantomeno slittare. Ancora la  Legabasket:

“Siamo costretti a subire una situazione imprevista e inaccettabile che modifica l’equilibrio del campionato e le garanzie necessarie per un corretto svolgimento del massimo torneo, vetrina di tutto il movimento cestistico”.

Accorato, a chiosa dell’intervento, l’appello rivolto al presidente Fip, Dino Meneghin, affinchè si adempi per garantire

“il corretto inizio della stagione prevedendo il triplo arbitraggio con l’utilizzo esclusivo di arbitri del primo gruppo”.

La replica del Consiglio direttivo Aiap non si è fatta attendere. Risposta affidata all’ennesima nota con cui la delegazione in rappresentanza degli arbitri afferma che:

“alla luce delle ultime vicende, in particolare al comunicato a firma del Presidente di Lega Basket, ribadiamo al Presidente Meneghin la nostra disponibilità a scendere in campo sin da domenica e sostenere i test attitudinali già da sabato mattina previa la conferma da parte del Presidente Federale dell’apertura di un tavolo di trattative con i rappresentanti della nostra Associazione”.

I motivi della protesta

La protesta di Aiap nei confronti del Cia è legata a un dato su tutti: non vi è stata condivisioone rispetto ai nuovi regolamenti e criteri di valutazione che giudicano l’operato e l’attività professionale dei fischietti stessi. Non solo, le norme innovative vengono bollate come inaccettabili: i nuovi regolamenti impongono limiti di età non condivisibili.

“Un arbitro di 40 anni – fanno sapere – che viene retrocesso dalle leghe professionistiche deve smettere di arbitrare. Un arbitro che ha superato la soglia dei 40 anni non può più essere promosso”.

E’ in opposizione a un sistema di cose che ha precluso gli arbitri stessi alla definizione di novità e modifiche che si protesta:

“è giusto assumerci per primi le responsabilità del momento e della decisione – si legge nei comunicati emanati in queste ore – che è condivisa anche dai colleghi delle categorie inferiori. I giovani arbitri hanno evitato di protestare aspettando che lo facessero, come è giusto che sia, gli arbitri della categoria superiore”.

E’ succeso proprio questo. Ora, palla a due con il presidente federale. Dove sei? Che rispondi? Si tratta o si sciopera? Spiace pensare a un rinvio della A1, ma davanti allo sciopero pare sempre doveroso nutrire profondo rispetto. E il mio rispetto c’è tuttto.

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