Da Chris Paul un brusco stop a LeBron James

I Clippers squadra del giorno con Oklahoma (sconfitta in casa da Milwaukee) grazie allo show del suo folletto che segna 14 punti consecutivi negli ultimi 4 minuti del 3° tempo, poi i campioni vanno sotto di 19. Chicago di Belinelli vince al supplementare a Phoenix.

Cambiano i venti e le gerarchie in questo inizio di stagione  della NBA, si colgono precisi segnali importanti di cambiamento, piangono infatti i ricchi di Miami e Oklahoma protagonisti dell’ultima finale. Sconfitta n.3  (nelle prime 9) netta e in trasferta per le favorite contro  Clippers e  Memphis, le squadre del giorno con una striscia di 4 e 6 vittorie.

Mezzo Bargnani e triplo Calderon, così Toronto vince a Indiana

Tre soli canestri e 8 punti per l’azzurro, 14 punti, 10 rimbalzi e 10 assist per lo spagnolo: dopo aver perso con 133 punti  a Utah  i Raptors vincono con 74 dimostrando di saper difendere. Mike D’Antoni assiste in Tv alla nuova sconfitta dei suoi Lakers

Gli Spurs vincono a Los Angeles con tripla  di Denny Green che a sorpresa si prende il tiro decisivo, e due rimbalzi difensivi di Tiago Splitter, promosso starter , il secondo sul tiro finale  di Pau Gasol che va lungo sul ferro. Si  tratta ancora dei Lakers dell’”emergenza  Bickerstaff” , ironia della sorte,  il  nuovo coach che dovrà guarire la squadra  che questa stagione  doveva far tremare il mondo, è a sua volta in via di guarigione per l’operazione al ginocchio. Mike D’Antoni era davanti alla Tv,   potrà uscire di casa solo fra qualche giorno e imbarcarsi sul volo per Los Angeles dove l’attende una squadra da ricostruire nel gioco e nell’orgoglio.

NBA con San Lebron e show di russi e slavi

Con 38 punti la star di Miami evita la seconda sconfitta consecutiva, Minnesota vince grazie al montenegrino Pekovic e ai russi Kirilenko e Shved e Phoenix con lo sloveno Dragic e il pol,acco Gortat, serata amara invece per i 3 azzurri.

La serie positiva di Denver di 4 vittorie dopo le 3 sconfitte iniziali e col sigillo del miglior Gallinari della stagione si è conclusa a Phoenix che ha indovinato a puntare in regia su Goran Dragic (top scorer con 21 punti e 7 assist) il giovane mancino sloveno esploso  a Houston  nel finale di stagione, con la malattia di Lowry.

Euroleague, per Siena e Cantù operazione recupero, Milano al bivio

Settimana cruciale per le 3 squadre italiane impegnate in trasferta nella prima di ritorno  per conquistare punti preziosi per arrivare fra le prime 4.

L’Euroleague al giro di boa con le tre italiane in piena operazione recupero,  Milano dopo le tre ultime sconfitte  ha bisogno di una vittoria importante per neutralizzare il ritorno del Caja Laboral che ha recuperato gli infortunati (in campionato domenica importante esplosione del play francese Fabien Causer) e vinto l’andata.

Vincere sul campo dell’Efes, squadra forte ma irregolare, non è impossibile, ma per la squadra di Scariolo nulla è impossibile nel bene e nel male, come si è visto, perché ha vinto a Siena e perso con più di 100 punti da Venezia il turno successivo.

Riecco Mike D’Antoni, preferito a Jackson per rilanciare i Lakers

Ecco tutti i retroscena del suo clamoroso ritorno dopo un’operazione al ginocchio, ha firmato un contratto di 4 anni per 12 milioni di dollari e aspetta l’ok del medico mentre i Lakers vanno in campo stasera con San Antonio e venerdì con Phoenix.

Gran trambusto dalle parti del’abitazione di Mike D’Antoni, al nord di New York, al confine con Connecticut, dopo due settimane tremende, senza luce per i danni provocati dal passaggio dell’urgano  Sandy   e il “nostro” bloccato in casa dopo la ricostruzione della rotula di un ginocchio è arrivata la bella notizia. E’ proprio vero che nella vita non bisogna mai abbattersi, e che alle spalle di Mike D’Antoni  il venticello sella fortuna no manca mai. Venerdì è stato licenziato Mike Brown, la squadra è stata affidata a Bernie Bickerstaff,  a furor di popolo  si chiedeva il ritorno per la terza volta di Phil Jackson, col gradimento di Kobe Bryant e Artest  ma intanto la società aveva fatto una telefonata a Mike per sapere la sua disponibilità e informarsi sul  rapporto in essere con i Knicks dopo il divorzio e metà della scorsa stagione. Kupchack era stato chiaro, c’è un forte interesse e una forte pressione per Phil Jackson ma lui è reduce da un’operazione di protesi all’anca e deve vedere se se la sente di tornare in panchina.

Lakers è D’Antoni il nuovo coach

Si attende solo l’ufficialità ma gli spifferi dei bene informati hanno fatto trapelare anche i dettagli: sarà Mike D’ Antoni il nuovo allenatore dei Los Angeles Lakers. Lo scrive il ‘Los Angeles Times‘ nell’edizione online.

D’Antoni prenderà il posto di Mike Brown, esonerato pochi giorni fa. In passato ha allenato i Phoenix Suns e i New York Knicks. Il contratto di Mike D’Antoni sarà quadriennale. Conosciuto per il suo gioco d’attacco, l’ex allenatore di Denver, Phoenix e New York sostituisce Mike Brown esonerato venerdì dopo appena cinque partite della regular season e ben 4 sconfitte.

Toni Cappellari, il presidente Menegin non aveva D’Antoni che gli passava la palla

Sono sceso in campo per rappresentare Lnp perché pensavo che la mia persona potesse mettere d’accordo tutti, un delegato ha detto che venivo da Marte…Legabasket deve contare. Milano non difende, non corre e tira solo da fuori”

Intervista di Enrico Campana

–          Toni Cappellari, partiamo dall’inizio per spiegare ai lettori  la vicenda di cui è protagonista… Alla vigilia dell’assemblea  lo sconcertato  direttivo di Lnp  scopre il blitz “con destrezza” della Toscana che rastrellato  deleghe in tutta Italia  e ufficializzato il candidato per la squadra di Petrucci, già sicuri  di avere la maggioranza fra i delegati che voteranno a  Roma, tenta di mettere l’assemblea davanti al fatto compiuto, l’esecutivo reagisce, un gruppo di club la mette in pista  per parare questo “colpo grosso” e poi, dopo uno scontro interno, decide che il rappresentante nel Consiglio federale sarà scelto nel proprio interno.

–          “Sì forse le persone che mi hanno coinvolto pensavano che la mia persona potesse mettere d’accordo tutti. Ma un delegato ha detto che non ero espressione delle società di LNP e venivo da Marte, io penso che la pallacanestro sia una sola”

–          – Lei ha dato la disponibilità  ufficializzando la sua candidatura con un’intervista, per quale ragione è rimasto sotto traccia?

I Lakers vincono per Phil Jackson

Nel giro di 72 ore col coach-tappabuchi Bickerstaff, 68 anni, e senza Nash sono arrivate le prime 2 vittorie consecutive, ma il pubblico vuole il guru dei 5 titoli.

Una notte delle streghe per i campioni della NBA sballottati come un veliero intrappolato in  una tempesta oceanica, 15 punti di scarto alla fine dei primi due quarti(56-41) quando lo scatenato  Wayne Ellington, l’eroe della partita entrato come quarto cambio, ha già iniziato il suo bombardamento (alla fine 7 triple su 11), fino ad arrivare al massimo scarto,  + 24 (101-77) con lo show finale di Rudy Gay, che marcato da LeBron gli fa omaggio di una schiacciata sul capo prendendogli il tempo in entrata. E’ una sicurezza Zach Randolph, grande grosso puntuale e  tecnico  che alla fine lascia sempre il segno, mancano i punti di Marc Gasol (2 soli) che deve andare in panchina per una brutta scivolata con tutto il peso sopra il ginocchio destro ripiegato.

Mike Brown licenziato dai Lakers, torna Jackson o arriva Mike D’Antoni

Svolta nella grande crisi della squadra che era favorita per il titolo, il grande guru ha presentato le sue richieste, ma intanto è stato contattato anche l’ex coach di Milano e Treviso.

Il tragico inizio dei Lakers è costato la panchin a a Mike Brown la cui panchina scricchiolava già dall’anno scorso, e il pubblico dello Staples Center  ha invocato a gran voce il ritorno di Phil Jackson, soluzione richiesta anche da Kobe Bryant e Pau Gasol. Il guru della panchina, operato all’anca, nicchia, si è riunito col general manager Mitch Kupchack e Jim Buss, il figlio del proprietario  che gli hanno offerto la squadra ma senza avere risposte e il meeting è aggiornato nei prossimi giorni mentre la squadra è stata affidata ad interim a Bernie Bickerstaff.

Rivoluzione nel basket, dal 2017 europei e World Cup ogni 4 anni

Approvata dal Board della FIBA, qualificazioni nei 2 anni precedenti per garantire visibilità nei vari paesi alle squadre nazionali. “Siamo d’accordo, dobbiamo far conoscere la squadra azzurra”.

Storica svolta nei format e le date dei massimi tornei di basket a partire dal 2017. Da quel momento gli europei avranno cadenza quadriennale e non più biennale, mentre la  World Cup, la cui prima edizione sarà quella del 2014 in Spagna (e sarà valida anche come qualificazione olimpica),   dal 2019 proseguirà ogni quattro anni.

L’ha deciso a Kuala Lumpur  (Malesia) il Direttivo (Central Board) della FIBA, dopo le consultazioni con le varie federazioni nazionali e in base a uno studio di fattibilità, comprendente parametri economici, commissionato a un’agenzia specializzata .

Gallinari si regala una notte da match winner

L’ala dei Nuggets ha segnato tutti i canestri decisivi della rocambolesca vittoria esterna con i Warriors, compresa la tripla e i 2 liberi della spettacolare rimonta (11-0).

L’Italia stava svegliandosi domenica mattina  10 novembre quando Danilo Gallinari metteva la sua firma sulla vittoria rocambolesca  di Denver a Golden State in una partita intensissima, interminabile, con continui rovesciamenti di fronte durata 3 ore buone fra time outs, replay chiarificatori voluti dagli arbitri  e un’interruzione per riparare una retina.

Non sarà esterno il candidato di Lnp per la squadra di Petrucci

La raccolta delle deleghe per eleggere il toscano Marco Pertini ha avuto un finale scontato, la scelta cadrà fra i 10 del direttivo, il compito di tirare le fila sarà del presidente Bruttini.

L’avventura della Toscana per entrare nell’esecutivo di Gianni Petrucci protagonista di un tentativo di scalata “con destrezza” alla carica di rappresentante di Lnp  è finita bruscamente. Dopo un direttivo sembra molto animato, effetto scontato del tentativo di blitz (raccolta di deleghe allo scopo di avere la maggioranza nel direttivo e fra i delegati  per l’elezione del presidente del prossimo quadriennio e controllare l’assemblea), ha vinto quel sacro principio di fisica per il quale “a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria”.

I Knicks simbolo della rinascita di New York

L’amore della città ferita dall’uragano Dandy si è riversato sulla squadra di basket che ha battuto anche Dallas tornando dopo tantissimi anni al 1°posto di Atlantic Division.

Dopo aver afferrato la palla  sul ferro per un errore di Antohny e averla schiacciata, Tyson Chandler è saltato in aria, si è battuto il petto con la mano, come uno scimmione gasato scaldando il Madison che per larghi parti della gara aveva sostenuto la sua squadra al grido incessante di “defense-defense-defense). E’ stato per il centro premiato l’anno scorso come Miglior Difensore dell’anno e starter del Dream Team a Londra, ex di Dallas,  il  secondo canestro decisivo,  premiato anche con un tiro libero di bonus.

La “cattiva” Tv di Siena-Milano è solo un caso?

Il big-match del campionato ha riproposto il modello Anni ’70,  converrebbe parlarsi e stabilire un format comune.

Come per un buon vino i giudizi vanno fatti decantare, sopratutto quando, di primo acchito, la tentazione sarebbe di sparare ad alzo zero. É facile capire che mi riferisco alla partita più importante di questa giornata, Siena vs Milano, giustamente selezionata per il posticipo televisivo e ingiustamente maltrattata in video ed in audio.

Ricordate che scrivevo di un miglioramento su standard accettabili da parte delle partite mandate in onda da RaiSport? Ecco, vedendo questa partita potete cancellare quasi tutto: persino Coach Michelini che fa da trait d’union nel turnover di registi/conduttori/bordocampisti non si é espresso con la solita capacità narrativa…