Nba Belinelli uomo-Bulls, Gallinari non basta a Denver, fermo Bargnani

Secondo ko casalingo dei campioni di Miami, il colpo è firmato dai Warriors che vincono la quinta partita consecutiva e contendono il primato della Pacific Division ai lanciatissimi Clippers.

Chicago riesce a passare a Filadelfia, la seconda squadra dell’Atlantic Division e  conferma il suo primato nella Central Division grazie all’ingresso di Belinelli in quintetto che da quando ha sostituito Rip Hamilton è la guardia più prolifica e ha chiuso una partita di carattere in doppia cifra, mentre il trio Faried-Gallinari-Lawson non ha avuto molta collaborazione da Iguodala, star offuscata che ha chiuso con 2 soli punti peccando troppo al tiro (1/9, 0/2 da 3), da Andre Miller e dai due lunghi Koufos e McGee che in due hanno segnato 15 punti e preso 10 rimbalzi contro i 22 punti e 11 rimbalzi del montenegrino Nikola Pekovic, miglior centro europeo, e Kevin  Love che ha tirato male per la polemica che ha fatto capire alla sua società che vuole andarsene, ma ha compensato con 14 rimbalzi. Faried da matricola di lusso adesso è un All Star, anche se la sua doppia-doppia non è stata bastata,  e Gallinari nel ritrovare il tiro (9/13, 4/5 dall’arco) sperava di avere miglior sorte e non voleva perdere questo match per salire sopra il 50 % di vittorie e dare strada a Minnesota che alla vigilia del ritorno di Rubio sorpassa la squadra di Karl al 3° posto della Northwest.

Euroleague, ultimo giro di roulette per Milano e Cantù

Per l’Armani venerdì non basterà il successo sul campo  dei campioni d’Europa dell’Olympiacos, mentre i brianzoli passerebbero vincendo  giovedì di 1 in Turchia col Fenerbahce di Pianigiani. Siena giù qualificata col 3° posto sempre l’ unica certezza.

Chiude la regular season nelle prossime 24 ore, 9 gare giovedì 13 dicembre col ritorno dei gironi A, B e D e Cantù e Siena in campo e le ultime 3 col  ritorno del Girone C con Milano in trasferta sul campo dei campioni d’Europa. Siena è già sicura, anche se la qualificazione per le Top 16 è stata meno facile delle precedenti volte. Chi sta peggio è Milano che con la palla persa  nel finale di Vitoria di Omar Cook e il canestro di Huertel, e  i rimbalzi di Lampe con Melli al posto di Bourousis incredibilmente dimenticato  in panchina, perché battere l’Olympiacos non è impossibile ma il Cedevita dovrebbe vincere a Vitoria, squadra in pieno rilancio che ha vinto a Istanbul (Efes), recuperato l’americano Rochestie che ha saltato la prima parte della stagione e dato una mano alla squadra domenica per salire al 2° posto della Liga Endesa.

Nba non basta Belinelli bomber, Gallo decisivo a Detroit

I Lakers di D’Antoni rilanciano anche i Cavaliers della pulce Irving (28 punti e 11 rimbalzi), e oggi sono solo la 21ma squadra della NBA.

La squadra che avrebbe dovuto far tremare il mondo, costruita attraverso un mercato durato quasi due anni, un tempo maggiore di certe spinose  trattative diplomatiche degne di maggior causa della palla a spicchi,  ha riservato a Mike D’Antoni la settima sconfitta su 11 gare. Mike non ha trattenuto una boccaccia di disgusto, durante l’amara gara, nel vedere i suoi Lakers bombardati dall’alto dai Cavaliers, con Varejao che riceva la palla, finta e sul secondo passo d’entrata schiaccia sul capo di Howard e Artest e orchestrata dalla pulce atomica Kyrie Irving che ha scritto 28 +11 assist al rientro dopo la frattura di un dito, costata  un’assenza di 11 giornate.

Bargnani ammette i problemi dei Raptors “La situazione è critica”

La brutta caduta sul gomito e la schiena a Portland  non dovrebbe impedirgli di giocare contro Brooklyn, la sua media è scesa a 16,6 per gara. Intanto Amir Johnson si è scusato perla reazione con l’arbitro: “E’ stata solo una ragazzata”.

Lanciato da Lowry sulla sinistra, al 7′ di gara, 10-13 per i Raptors  Bargnani sul terzo  passo d’entrata ha cercato di staccare per la schiacciata che è andata lunga sull’anello di ferro scontrandosi con Will Burton che aveva già preso correttamente posizione in difesa, ed è caduto pesantemente per terra. L’arbitro ha fischiato lo sfondamento, il giocatore è stato per terra una decina di secondi, poi ha preso la via dello spogliatoio con le sue gambe toccandosi il gomito destro. E’ ricomparso solo dopo la gara per spiegare in un video di 53” di essere caduto sul  al gomito e poi sulla schiena.

Bargnani infortunato, i Raptors toccano il fondo

Solito crollo finale, – 18 contro Portland rimaneggiata e protagonista di un record di 0 triple su 20. Squadra sfiduciata, difficile trovare chi si accolli il contratto da 35 milioni di dollari del Mago.

Con 74 punti  i Raptors avevano vinto a Indiana, unica trasferta positiva sulle 15 di  questa stagione . Con 74 punti hanno invece  perso al Rose Garden di Portland  la gara n.14 in una serata a dir poco disgraziata, quando potevano approfittare del record negativo  dei Blazer nelle triple, con 0 su 20, e delle assenze dei titolari Wesley Matthews e Nicholas Batum che hanno costretto Terry Stott a richiamare precipitosamente  dalla D-League lo spagnolo Victor Claver (trovatosi a sorpresa nel quintetto) e Will Barton, lanciare i giovani (interessante la matricola Meyers Leonard, gigante bianco di 2,16 dal fisico armonico arrivato da Illinois,  3 canestri e  in 11 minuti) e puntare su Alekandar Pavlovic (29 anni, 2,01) in ala. Con 10 punti, 5/7 in area, 7 rimbalzi e 5 assist ha ripagato la fiducia del  suo coach il meno quotato dei tre montenegrini della NBA arrivato in Oregon per la sua nona stagione da sopravissuto (5 punti e 1,8 rimbalzi, con la nuova maglia 1,8 e 1,2) passando da Utah, Cleveland, Minnesota, Dallas, New Orleans e Boston.

Arriva l’All Star Game, la partita dello spettacolo

Linea di galleggiamento raggiunta. Mi riferisco al fatto che con i mezzi a disposizione dei miei colleghi che stanno lavorando sulle partite del campionato, quelli tecnici, non organizzativo-giornalistici, ora le partite sono mediamente comprensibili. Si vede quello che succede e questo, rispetto a quelle d’inizio, che tra commento e riprese, sembrava di giocare a nascondino, é veramente un buon livello.

L’unico rischio é che sia in casa Rai che in quelle del Simulcast ( la7d) c’é un turnover di registi, anche se per motivi differenti e questo puó provocare cali e differenze nelle riprese. In casa Rai per la seconda volta a dirigere le riprese é stato Spoletini, che ha mantenuto lo stesso standard, pulito, senza particolari picchi ma anche senza grandi errori, narrando correttamente la partita nel rinnovato cupolone del Taliercio a Mestre.

Battaglia in Lega per eleggere il favorito di Petrucci

Legabasket sceglie l’11 dicembre a Bologna il candidato per la squadra della Fip, Minucci avrà come concorrente il veneziano Brugnaro?

Vertice di Legabasket domani mattina, 11 dicembre,  a Bologna per  decidere il candidato che rappresenterà i  16 club della serie A. E sarà il favorito di Petrucci. La riforma dei criteri di eleggibilità prevede solo 10 posti nella squadra del Re Sole dello sport italiano che uscirà dall’urna il 12 gennaio a Roma e non più la presenza automatica dei presidenti delle Leghe. Il  proprio rappresentante deve essere infatti stavolta votato dai rispettivi organismi anche se vedendo il caso scellerato di Lnp non sarebbe così, considerata l’”opa ostile” portata dalla Toscana  (ma quale, se è lecito?) che cerca – col beneplacito della Fip? – l’ultimo strapuntino nell’esecutivo del prossimo quadriennio.

Niente Coppa Italia bis a Castellanza per una gara di ballo

I Knights Legnano devono passare la mano, la manifestazione si potrebbe fare a Torino dove cresce l’interesse per il basket.

Sfumata un’edizione-bis  a Castellanza della Coppa Italia dilettanti, molto attesa dopo la brillante organizzazione curata dal team dei Knights Legnano che attualmente sono in testa dopo 11 giornate nel proprio girone del campionato di B2. Legnano era l’unica candidata ufficiale, il problema è sorto per  la mancanza di un impianto per il basket nella città di Alberto da Giussano che organizzò l’evento nel comune di Castellanza trasformando un impianto per l’occasione, con grande successo e vari eventi fra cui un clinic con 500 allenatori.

Gallinari fa tremare i Knicks, Artest rovina D’Antoni

Con 21 punti, 9 rimbalzi, 9 liberi rivaleggia con un Anthony determinato (34 punti), e Denver perde il comando delle operazioni quando Karl lo lascia in panchina. Bergnani 12 punti e nessun libero, i Raptors beccano 15 punti nel 4° tempo.

Un Gallo spettacolare,  da combattimento , fa tremare  nel 3° quarto (16 punti, 23 alla fine)  i Knicks che nel loro Madison  devono sudare le sette camicie  per evitare la prima sconfitta aggrappandosi al rientro di Melo Anthony (34 punti dopo le due gare fuori per una ferita a un dito) e alle unghie e al cuore dell’eterno Jason Kidd (17 punti, record stagionale per il nonno della regia). Andrea Bargnani, ormai  “Mister Indifferenza”  più che Mago, partecipa invece con 12 punti (33 minuti, 5/15, 2/5 da 3, 0 liberi, 2 rimbalzi, 2 assist) alla sconfitta n.11  nelle ultime 12 gare maturata  col solito crollo finale (10/25 nel 4° tempo) contro i Clippers. No, pardon,  contro le scatenate riserve della squadra di Vinnie Del Negro il quale alla sua seconda stagione sta acquisendo personalità,  e per vincere la sesta partita consecutiva  decide di mettere  in panchina i titolari nel 4° tempo, come aveva fatto nella gara precedente con Phoenix.

L’Armani vince a sorpresa la sfida italo-slava del Tigullio

Nell’11° Torneo internazionale Under17 di Santa Margherita i milanesi hanno battuto Olijmpia Lubiana e Partizan, sorpresa anche per il 3° posto dell’Assigeco Castelpusterlengo.

Nella sfida italo-slava Under17  proposta dall’11esima edizione del Torneo dell’Immacolata di Tiguallio Sport Team l’EA7 Armani porta lustro all’evento e alla sua tradizione, essendo il club più titolato della pallacanestro italiana con i 25 scudetti e anche un lungo elenco di scudettini.

Dopo lo stop nelle eliminatorie al Partizan, il club dei Divac, Danilovic, Paspalj, Obradovic, Pekovic, successo a  sorpresa ma con merito per i milanesi  nella finale che dopo un avvio equilibrato riescono ad allungare e a mantenere per tutto l’incontro un margine che oscilla tra i 10 e i 16 punti di vantaggio. L’Olimpia Lubiana risulta peraltro sottotono rispetto alle partite travolgenti dei giorni prima e nella finale  incappa in una serata no al tiro. L’ impresa riesce  grazie ad una grande energia che si traduce in una  difesa aggressiva e in tanti rimbalzi in attacco.

U17 internazionale, a Santa Margherita finale Armani-Olijmpia Lubiana

Nell’11° Torneo dell’Immacolata organizzato da Tigullio Sport Team gli sloveni favoriti per il successo, per il 3° posto a sorpresa l’Assigeco Casalpusterlengo sfida il Partizan Belgrado.

Olimpia italiana contro Olijmpia slovena, ovvero le più  gloriose  società europee (con l’Olympiacos greca detentore dell’Euroleague) a contendersi l’11esima edizione del torneo internazionale Under17 dell’Immacolata organizzata dalla Tigullio Sport Team. Alla fine  confermando  il proposito di  voler offrire una sfida italo-slave, si contenderanno il trofeo le due squadre imbattute nei tre incontri di qualificazione: l’Armani e l’Olijmpia Lubiana.

L’Armani  è stata brava a evitare una fina-slava in Liguria. I milanesi, infatti, si sono fatti largo  battendo a sorpresa nella giornata inaugurale  il Partizan Belgrado, uno dei vivai che ha dato più giocatori alla NBA, da ultimo Nikola Pekovic dei Minnesota e nel 2010 col Panathinaikos campione d’Europa, e nel doppio turno di sabato hanno battuto di 20 e 21 punti la Virtus Bologna campione d’Italia e Moncalieri.

Notte da star per Belinelli in maglia Bulls

La guardia azzurra segna anche da metà campo e con 22 punti Chicago ferma la corsa dei Knicks reduci da 5 vittorie. Stop casalingo di Memphis, adesso n.1 del ranking  è San Antonio (17/4).

Super-Belinelli  ferma i Knicks reduci da 5 vittorie consecutive, indiscussi leader della Atlantic Division  e protagonisti nei giorni scorsi di  una vittoria importante con i campioni di Miami. Paga ancora la mossa di coach Thibodeau di puntare come starter sulla guardia bolognese (che ha scelto la maglia n.8, come Gallinari)  nel prestigiosissimo club dei 6 titoli di Michael Jordan.

Under17 internazionale sul Tigullio: Sloveni a valanga, l’Armani batte il Partizan

Il torneo con 8 formazioni si conclude domenica nelle sedi di Santa Margherita e Rapallo, favorita l’Olijmpia Lubiana.

L’11° edizione del torneo internazionale Under17 dell’Immacolata organizzata dalla Tigullio Sport Team è iniziata con la bella sorpresa della vittoria dell’Armani contro il Partizan uno dei vivai che ha dato più giocatori alla NBA, da ultimo Nikola Pekovic dei Minnesota e nel 2010 col Panathinaikos campione d’Europa e miglior giocatore della competizione. Nello stesso girone la Virtus Bologna campione d’Italia in carica Under17 (oltre che U19) ha vinto di un solo punto con la sorprendente formazione torinese di Moncalieri. Nel girone di Rapallo, l’Olijmpia Lubiana ,un altro dei grandi serbatoi d’Europa che in Euroleague  con la squadra più giovane con i vari Prepelic, Muric, Omic e Rupnik ha battuto due volte Cantù, ha presentato le sue credenziali vincendo di ben 27 punti, con 109 punti la lombarda Assigeco.

Milano fuori dall’Eurolega, si spezza ma non si… spiega

Ennesimo harakiri dopo il regalo della settimana scorsa in Spagna che ha rilanciato il Caja Laboral, non basta vincere ad Atene, Siena passa col 3° posto, Cantù spera ma è difficile.

Un altro turno rosso per le squadre italiane, anche se Cantù  squadra guastafeste fra picchi positivi e negativi giustificati dal problema del play,  dopo aver fermato il Real Madrid vincendo anche per un sol punto a Istanbul  potrebbe mettere fuori il Fenerbahce a meno di una vittoria improbabile dell’Olijmpia Lubiana a Madrid. Che, caso paradossale,  rimetterebbe in gioco i turchi per la classifica avulsa.