Nba torna Nash, per i Lakers comincia una nuova era?

Mike D’Antoni può giocare finalmente con la squadra al completo  recuperando Steve Nash, fuori 24 partite per un problema al ginocchio,  e i Lakers vincono gara2 sul campo dei Warriors, la più bella novità della stagione coi suoi giovane di talento, dopo essere stati sotto di 14 punti nel 4° tempo, aver avuto l’occasione di vincere con un tiro di Bryant e sfruttando l’enorme  esperienza nell’overtime finito, come sublimazione dello spettacolo,  con la tripla del possibile pareggio di Stephen Curry, circondato da 3 difensori,  leggermente lunga sul ferro.

Si è capito che gli astri  sabato notte  erano dalla parte dei  Lakers quando recuperati 14 punti, i gialloblù  sono tornati  avanti proprio sul filo   con 2 canestri da 3 e   nell’overtime Koby Bryant che  stava per perdere palla si è trovato a palleggiare in ginocchio riuscendo a rialzarsi per segnare  un canestro psicologicamente importante in una delle gare più pazze della sua incredibile carriera riuscendo a segnare per la 15esima volta quest’anno più di 30 punti, con 41 tiri, di cui 16 realizzati. Un dato da Guinnes, perché  ha tirato  ben 41 volte, pensate 10 più dei 31 di massimo stagionale contro Houston!.

Nba north-west, le novità sono il damerino Lillard, JJ Hickson e il russo Shved

La Northwest  è la concentrazione più equilibrata –  se non più forte – di squadre  fra le varie Divisions, e non solo perché la sua punta di diamante sia Oklahoma che a un terzo del cammino guida il  ranking con l’84 per cento perdendo tuttavia a Minneapolis giovedì notte, contro la squadra che gli sta alle spalle,  dopo una serie di 12 vittorie, vicina al suo record assoluto . Comunque la formazione  di Kevin Durant resta  ancor oggi  l’unica sopra l’80% .

Giovedì notte erano in programma due  atesissimi scontri  diretti  fra le  squadre di NW. A sorpresa, alla vigilia di un tour che comincia a Natale a Miami, Oklahoma ha perso  contro una delle sue vittime preferite, perché  i   Volwes  venivano da 13 sconfitte  consecutive  con i i Thundercity.

Nell’altro match la posta era fra due formazioni in crescendo, reduci da 3 vittorie consecutive, fra Portland  e Denver al Rose Garden dove nel ’77 Bill Walton, forse il più grande centro bianco della storia, portò i Trail Blazers al primo e unico successo in quattro finali.  Senza la sua star, LaMarcus Alridge, Portland   sembrava  spacciata, è sempre stata in testa complice invece lo 0/22 della squadra di Gallinari da 3 punti a  soprattutto per la  conferma della crescita costante di JJ  Hickson,  e l’esplosione di Damian Lillard,  il n.1 dei  rookies  in questa prima parte della stagione.

Belinelli bestia nera dei Knicks, si ripete al Madison

Di Enrico Campana

Prendiamola alla lontana, la maledizione dei Maya passa, è una delle tante bufale inventate nel corso dei secoli (prima della terra si distruggeranno gli uomini…), Marco Belinelli resta. E si conferma la bestia nera segnando nuovamente 22 punti ai Knicks nel giro di due settimane, l’impresa della sua vita che ha svoltato verso la favola da quando messo in quintetto il 5 dicembre la sua squadra ha vinto 7 partite su 9 e lui è andato sempre in doppia cifra confermandosi un uomo-Bulls che è come la Juve del basket in attesa del rientro della star Derrick Rose che ha cominciato con l’allenamento individuale dopo 9 mesi e un’operazione al ginocchio complessa e piena di incognite.

La maledizione dei Maya colpisce il Gallo, Denver 0/22 nelle triple a Portland

La maledizione dei Maya per ora  ha colpito solo nel tiro da 3 punti alcune squadre NBA, e dopo aver vinto 92/74  tirando con 0/22 contro Toront, giovedì notte al Rose Garden  nello scontro fra due squadre reduci da 3 vittorie consecutive Portland ha vinto grazie allo 0/22 di Denver nelle triple, fatto da Guinness per la Lega e che mette a nudo questo aspetto del gioco che per i cestisti del Colorado è una mezza croce, perché loro sono la squadra del run&gun, del “corri e tira”. Bisogna dare quindi conto di questa notte agghiacciante, con 0/6 Iguodala, 0/4 Lawson, 0/3 C.Brewer, 0/3 Hamilton, 0/2 Gallinari, 0/2  Miller, 0/2 Fournier .

Sulla natura bugiarda delle  statistiche si permette, vinta la gara in cui la squadra avversaria è stata superiore in tutto, si permette di fare filosofiaTerry Stotts, l’ex giocatore di Cantù scelto per costruire come coach il futuro di Portland e che dimostra di saperci fare, basta guardare all’innesto della matricola Damian Lillard che vanta numeri da bigs della NBA nella stagione d’esordio pur essendo un piccoletto (1,88) che non schiaccia e fa acrobazie e funambolismi. A volte le statistiche si devono gettare nel fuoco,  non importa tanto  quanto si gioca bene, ma il modo in cui gioca.”, dice mentre il collega sconfitto, George Karl, ammette le proprie carenze forse perché ama il nbel gioco vintage: “Il gioco prevede anche il tiro da 3, e se segni col 33 per cento vinci, e noi non ci siamo riusciti”

Senza Bargnani, i Raptors sono alla quarta vittoria grazie a Calderon e alla difesa

Il Natale porta tante  buone notizie ai  Clippers che festeggiano il record delle 11 vittorie consecutive da quando la franchigia ha lasciato la fredda Buffalo per la calda Los Angeles che li vede per la prima volta davanti ai Lakers grazie all’acquisto la scorsa stagione di Chris Paul, il genio della lampada che ha salvato, come sappiamo,  nelle finale delle Olimpiadi il Dream team dalla sconfitta con la Spagna di Colderon, i Gasol e Ibaka.

I Clippers, in una crescita di squadra marcata (“adesso siamo una squadra che può vincere le partite anche con la difesa”, afferma Paul) pi che imperiosa, legata alle sue star,   sono diventati  con 19/6 al primo quarto della stagione  la seconda formazione della NBA raggiungendo i Knicks Antony-dipendenti nonostante la ricaduta di Billups dopo 8 mesi di assenza. L’altra piacevole notizia è arrivata dal tribunale di Los Angeles che ha respinto la richiesta di risarcimento di 17,3 milioni di dollari  di un’attrice che aveva citato per danni  David Sterling, il padrone (di origine ebraica) dei Clippers, per aver perso tutti i suoi effetti personali  causa il difettoso sistema anti-incendio dell’immobile di Hollywood  di cui Sterling è proprietario.

Nba Gallinari superstar, è lui l’italiano dell’anno

Con 28 punti dell’azzurro, Denver batte gli Spurs di Parker-Duncan-Ginobili e sale al 2° posto della sua Divisione.Per Pallarancione.com è lui il n.1 azzurro. Vince ancora Belinelli, senza Bargnani Toronto vince la terza gara consecutiva.

Superstar night, lo definisce l’intervistatore Tv, passandogli il microfono  che tocca  sempre di diritto al MVP della serata. E’ un’altra  serata  importante per il Gallo da combattimento che fa pendere la bilancia  per Denver. Formazione che dimostra di poter battere chiunque e dovunque, vedi i successi in trasferta con le  rivelazioni della stagione, Memphis e Golden State, e contro gli Spurs  ai quali non basta un Duncan senza età  (31 punti, 18 rimbalzi) per  vincere in Colorado  con  Danilo Gallinari in veste di trascinatore, autore delle due bombe consecutive che tagliano le gambe alla rimonta di  una delle quattro  bigs della Lega.

Kemp lascia Siena, a Milano torna Bremer

Arrivi e partenze nel campionato italiano, Siena chiude il rapporto con Marcelus Kemp (28, 1,85, Univ.of Nevada) che ha giocato una sola gara  di campionato (2nounti, 1 rimbalzo) 3 di  Euroleague (13 punti, 2,7 rimbalzim 1,3 assist) e dopo varie maglie italiane (Livorno, Banco di Sardegna e Virtus Bologna) è approdato a Siena attraverso un’ottima stagione col Besiktas che ha dominato in Turchia. Siena aveva già sciolto il contratto con il centro croato Mario Kasun.

All Star Game Tv, se i mezzi non giustificano il fine

Vivere sperando…con quel che segue. Mi sono messo davanti a due televisori, non uno, per vedere come veniva affrontato in simulcast da La7d e Sportitalia2 quello che dovrebbe essere il clou del basket divertissment italico e non: l’All Star Game.  Il tutto con la speranza di vedere qualche cosa di diverso dalla routine settimanale.

Parentesi: questa é un’occasione per la quali una rete televisiva cerca d’inventarsi qualcosa, un pò di sale sul pane sciapo, tipo microfoni sugli arbitri o gli allenatori, delle telecamere posizionate differentemente o altri gadgets. Purtroppo il collega che ne ha diretto le riprese, a occhio, ha dovuto fare uso delle “tradizionali” cinque più una: cinque manovrate da operatori ed una fissa sul totale. Si integrava con un’altra telecamera  a spalla per mettere i faccioni (in gergo inquadrare i telecronisti o degli ospiti) sul segnale di La7d. Il resto ce lo ha messo l’organizzazione con i soliti momenti di contorno dell’ ASG: gara del tiro da tre punti, la gara delle schiacciate più qualche numero a riempire.

Primarie Lnp, verdetto chiaro: Marco Tajana 76 voti, Petrini 12

Questo il comunicato pubblicato sul sito di Lnp alla chiusura delle primarie alle ore 22 di lunedì 17 dicembre, per il voto richiesto a tutti i presidenti  dei club di A, B e C dilettanti (si è votato dalle 10 di  sabato mattina alle 22 di lunedì, in via telematica“).

La consultazione  on line, promosso dal Consiglio Direttivo di LNP per fornire un orientamento ai delegati per l’elezione del Consigliere Federale in rappresentanza delle società nazionali, ha avuto il seguente esito: 76 voti Marco Tajana, 12 voti Marco Petrini “.

Impropriamente Lnp definisce il voto una “consultazione” e l’esito dello stesso un “orientamento”. Si tratta  forse  di un errore di forma  di chi ha redatto il comunicato o del vertice dell’organismo  che magari non l’ha controllato e soppesato e non ha demandato il proprio  legale  una verifica e la  più appropriata  stesura ,  per  soppesare  bene i fatti e usare  le “locuzioni” per il loro esatto valore e significato,  ma è stato chiarissimo l’esito del voto delle primarie-lampo volute dal direttivo di Lnp ricompattatosi alla fine di fronte a un’autocandidatura esterna  del tutto anomala. Con la stima che si deve a ciascun individuo che desideri portare il suo contributo,  deve però presentarsi prima all’istituzione  prima di fare certi passi.

MVP Europeo 2012, fra i 10 candidati Gallinari unico italiano

Danilo Gallinari (Denver  Nuggets) è il solo e unico italiano candidato per i migliori giocatori europei del 2012. Fra i 10 l’unico che non gioca nella NBA è il greco Vassilli Spanoulis (Olympiacos), gli altri sono  gli spagnoli Marc Gasol (Memphis) e  Pau Gasol (LA Lakers), il russo Andrei Kirilenko (Minnesota), lo sloveno Goran Dragic (Phoenix), il polacco Marcin Gortat (Phoenix), il montenegrino Nikola Pekovic (Minnesota), il turco Omer Asik (Houston) e il francese Tony Parker. Trascurati gli spagnoli Josè Calderon (Raptors) questa stagione unico a firmare ben due “triple-doppie”e Ricky Rubio (Minnesota), il francese Nicolas Batum (Portland) e il turco Yliasova (Bucks) che nell’ultima stagione era fra i candidati al titolo di Miglior Sesto Uomo.

Nba primo stop casalingo dei Knicks, fermati i Bulls di Belinelli

Il lunedì, il giorno della famiglia nella NBA, è triste per le squadre dell’Est, perché New York paga l’assenza di Anthony con la prima sconfitta casalinga contro Houston di James Harden e  Jeremy Lin, l’ex meteora che l’anno passato fu l’emblema della riscossa dei Knicks di Mike D’Antoni e fece deflagrare la “febbre gialla”, quando si apprestava a toccare l’80 % di vittorie, Chicago perde a Memphis e non c’è nulla da fare per Detroit coi lanciatissimi Clippers che con 10 successi consecutivi migliorano il primato dal club da quando si spostò da Buffalo a Los Angeles.

Per l’Est vince solo Orlando (11/13)  che perso Dwight Howard non si è stracciata le vesti e non manca di afferrare le occasioni propizie con i collaudati Glenn Davis e Jameer Nelson e la bella sorpresa di Nikola Vucevic, il giovane  svizzero-montenegrino che nel giro dei pivot che ruotava attorno a Howard a Los Angeles sembrava il pezzo meno importante, sacrificato dai Sixers assieme a Iguodala per avere Andrew Bynum che non ha ancora messo piede in campo  mentre il 2,13 di sangue slavo, figlio di un ex giocatore-globetrotter e poi coach, è un secondo anno che corre per il titolo del Giocatore Più Progredito (Most Improved Player).

Mezzo dietrofront Armani: Frates rimane solo nel ruolo di capo-scout?

Adesso il caso Frates verrà in qualche modo ricomposto, è tutto talmente grossolano per la sostanza e la forma di un club che sbandierato novità nella comunicazione che magari  daranno la colpa ai giornalisti inficiando il senso del provvedimento. Come ha già tentato di fare qualcuno nel pomeriggio di lunedì  – mi raccontano – non sapendo che la notizia è giornalisticamente documentata, la norme sulla stampa proteggono le fonti d’informazione, ma si può sempre andare davanti a  un giudice e cercare un reato di diffamazione che va provato e qui non c’è.

La notizia che a Frates  hanno detto  al telefono che doveva rimanere a casa è più che confermata,  lo hanno convocato   per le  14.30 di trovarsi in sede  per spiegargli le ragioni del provvedimento da Guinnes, perché mai un assistente ha pagato le colpe del capo, ha peccato di infedeltà. Difatti all’assistente di Scariolo, che non ha parlato di questo problema e se esiste non esiterà a farlo, gli è stata fatta arrivare anche la motivazione ufficiosa e fumosa, che sarebbe questa: “una mancata comunicazione alla società delle problematiche riguardanti la squadra”.

Il racconto dell’All Star game che non avete visto…

La vittoria della B azzurra sugli stranieri, la sorpresa di Gentile su MVP, la paura di una collisione fra Meneghin e Boni, le trame politiche, Petrucci che non vede la partita e Dominic James che in ginocchio nella gara delle schiacciate consegna l’anello alla fidanzata…

Di Antonio Trevigiano

Ecco alcune considerazioni dell’All Stars Game vinto dalla B azzurra senza Pianigiani rimasto in Turchia per salvare la ghirba, se è vero che i giocatori turchi gli fanno la fronda…:
Capitolo A

In Spagna Real imbattibile, quinta sconfitta per il Barcellona

Valencia ha stabilito il primato del punteggio (107 punti) e annunciato la firma di Michel Gelabale, francese della Guadalupa (29 anni, 2,01, guardia-ala) che ha iniziato la stagione al Cedevita Zagabria (13,5 punti e 5 rimbalzi) eliminata dall’Euroleague. Nel Valencia hanno giocato ben 9 giocatori, fra i quali i più famosi sono stati Rigaudeau, Occansey, DeColo e da ultimo Lauvergne (dall’Elan Chalon firmato anche lui dopo l’uscita dall’Euroleague) e appunto Gelebale, un prodotto dello Cholet,  che scelto da Seattle (n.48)  preferì la chiamata del Real Madrid di Maljkovic e poi giocò 100 partite fra NBA e DLegue e starter della nazionale francese.

L’Unicaja, primo assieme al Maccabi nel girone di qualificazione di euroleague, e davanti alla Mps  rischia di stare fuori dalla Coppa del Re avendo perso pesantemente di 18 punti a Saragozza che sta disputando una bella stagione grazie alla crescita dell’olandese  Hank Norel (21 punti, 10/14 e 8 rimbalzi, 26 di valutazione). Sono tornati Jasmin Repesa e Kruno Simon, i due croati che avevano saltato la gara settimanale di coppa per misteriosi motivi burocratici. Deludenti al tiro Marcus Williams (1/5 e 1/4) e Calloway (0/da 3) , l’Unicaja ha padellato nelle triple, 18% con 4/21.