Nba Coach Casey fischiato, i tifosi non vogliono Bargnani!

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Fossi il presidente di un club, non avrei  dubbi nella scelta dell’allenatore, in Italia lasciamo stare i nomi che vanno di moda, firmerei Umberto Vezzosi per la vista lunga e la scuola tecnica-morale che infonde nei giovani. Nella NBA firmerei un contratto a vita con Dwane Casey, uno che ha fatto la gavetta, impeccabile nell’eleganza, la “pochette” bianca nel taschino, la silhouette d’atleta mica come certi ciccioni o la giacca larga che toccano terra dell’ingrugnito Thobodeau. E’ perfetto, interessante e profondo il moro coach dei Raptors  nei ragionamenti, tiene la schiena ritta,è  un self made man di stile, non un arrampicatore.

Può darsi, come scritto nei giorni scorsi, che i Raptors gli abbiano chiesto di fare del tutto per aiutare Bargnani a riprendersi per cercare di  limitare i danni della svalutazione al momento di un trade scontato la prossima estate, E siccome sa  prendersi le proprie responsabilità,  piuttosto di infierire su Bargnani  regalandogli ben 32 minuti profumatamente  ripagato con …uno zero nella casella rimbalzi (record da Guiness per un gigante di 212 centimetri e 6 anni di NBA) e assist, 8 punti, 3 canestri  su 7 e 2 liberi, -14  nell’indice di valutazione rispetto all’avversario. Perché, se rovesciamo il discorso, era facile prendersela col Mago.

Era troppo semplice mancare di rispetto alla persona Bargnani che purtroppo  mai si spiega e spesso si spezza. L’imprevedibile Dwane da Morganfield, Kentucky, allievo di Eddie Sutton, in giro per l’Europa a cercare talenti e attratto da un’esperienza in Giappone, ha quindi negato di proposito un alibi alle sue star facendogli capire quanto sia sbagliato a  isolare Bargnani. Perché succede questo? Perché guadagna più di loro, perché è stato n.1 del draft, perché forse il colore della sua è  pelle differente, perché è innamorato di una bellissima e ricchissima cover-girl di origine libanese e vorrebbe raggiungerla a Miami?  O perché disse cose sbagliate sulla squadra e sui compagni, a inizio stagione?. Quando frettolosamente  dichiarò a un giornalista italiano che i Raptors erano più o meno la peggior squadra della NBA scavandosi la fossa.  Invece,  a cominciare da Rudy Gay,  Casey ha detto fuori tutti, e si è preso i fischi per la sconfitta con una decisione più coraggiosa che saggia, cosa che  porterà a sviluppi  che si capiranno nelle prossime ore.

Dwane Casey – ha scritto il collega di www.rantsports.com/nba Shaab Khan  su questa punizione ai suoi starter-  ha avvertito in pieno l’urgenza e voluto mandare un messaggio alle sue star mettendole in panchina per la maggior parte del quarto tempo. E’ la prima volta che prende questa decisione da condividere.  Non ha risparmiato nemmeno  Rudy Gay, incurante dei fischi degli spettatori dell’Air Canada Centre quando ha lasciato in campo Andrea Bargnani”

I play off erano a portata di mano dei Raptors  solo 10 giorni fa, adesso dopo una serie  negativa che ricorda  quella dell’inizio di stagione se perdono questa notte a Milwaukee , ottava squadra con 6 gare e mezza di vantaggio, saranno ufficialmente esclusi e sarà anche quest’anno un fallimento anche con una squadra interessante. Si sono viste buone cose, ma  purtroppo in coincidenza con  la lunga assenza di Bargnani la squadra ha regalato molte soddisfazioni e al rientro del Mago c’è  stato  il goffo tentativo di tentare i Bulls per un trade-suicida (per i Bulls ovviamente…).

Ma le colpe sono anche  di aver preferito Lowry, già bocciato a Houston, a Calderon molto più regista e leader del “cicciobello” di Villanova, puntare i questo ruolo su  “crazyhorse” Lucas come cambio, aver ceduto a Memphis Ed Davis, gigante giovane do talento, e sacrificato Terrence Ross, il giovane re della schiacciata di Houston che in contropiede è micidiale.

Ecco spiegato dunque il perchè della supremazia di Indiana, netta come dicono anche le statistiche 43-30 ai rimbalzi 20/12 negli assist, + 19 massimo vantaggio)  anche se la serie è finita pari e patta (2-2)  i confronti sono stati vinti   sorprendentemente tutti a favore della squadra ospite. Se vogliano, in fondo  Gay si  è però  salvato e con 21 punti ha rivaleggiato col più motivato Paul George che ne ha segnati 22 con 4 triple, male invece DeRozan, il cecchino della stagione, con 9 punti e 2/10, Lowry (2/5), Amir Johnson notoriamente una roccia e se vogliano la generosità nei confronti di   Bargnani che ha ridotto lo spazio a Valanciunas (4 punti, 1/3, 9 rimbalzi), Gray  e Fields

“Ragazzi forza,  siete voi il  nostro cuscino”, questa è la frase con la quale Kevin Durant ha  cercato di spronare la sua panchina stitica, solo 11 punti contro 71, una vera disfatta con  60 di differenza. Recuperato dopo una settimana Gallinari che deve riacquistare la condizione dopo la botta alla coscia del match di Boston,  il quintetto iniziale di Denver si  è espresso ai minimi e dalla panchina  si è alzato Wilson Chandler per segnare 35 punti. La flemmatica ala tornata non segnava più a questi livelli dal 2010, quando ancora vestiva la maglia dei Knicks e protagonista con Gallinari e Mozgov del trade che ha portato Melo Anthony al Madison. Denver aveva un buon vantaggio, le saette di Westbrook e Durant hanno riportato sotto i Thunder che hanno pareggiato (91-91, 101-101) e per due volte non  hanno potuto mettere il muso avanti per le triple di Chandler, a Lawson (11 punti 4/14, 0/3 dall’arco) il compito di chiudere il match a 0,2 secondi dalla fine con un arresto e tiro che Sefolosha non s’aspettava, e una disperata rimessa a 0,1 secondi per cercare a schiacciata di Ibaka e Durant.

Grazie ai 27 punti dei  gemelli Morris (Marcus 16 punti, 5/8,  4 triple su 5,  Markieff 11 e 6 rimbalzi)  riunitisi a Phoenix  col trasferimento di Marcus dai Rockets, fermata la corsa degli Spurs nel supplementare i Suns  hanno vinto la terza partita consecutiva, merito del play sloveno Goran Dragic che Jeff Teague ha sofferto fisicamente, mentre Horford e Josh Smith hanno avuto difficoltà con Jermaine O’Neal   che Boston  rimpiange come Ray Allen.

Con la striscia d’oro (13 su 13)  Miami (40-13) è inattaccabile all’Est e va all’attacco di San Antonio (46-14) per vincere la regular season. New York  è alla terza vittoria, a Washington ha vinto con 30 punti e i 23 di Felton. Smith è stato l’artefice dell’allungo decisivo nel quarto tempo con 10 punti anche se poi è stato un disastro riuscendo alla fine  a mettere sulla bilancia 12 rimbalzi, record in carriera e mantiene il 2° posto (35-30) tallonata stretto da Indiana (37-22), Atlanta ha scavalcato Brooklyn al 5° posto (34-25), Chicago(33-25) e al 6° e stanotte sfida diretta all’United Center: una vittoria che pesa per sperare di arrivare al 4° posto.

Denver al 4° successo consecutivo (38-22) fa il vuoto (33-26 per i Warriors) e vede Memphis (38-19) sconfitta a Miami . E i Clippers (43-18) sono su Oklahoma  (42/16) dopo la sconfitta di Denver. Questo sabato notte  4 partite,  oltre a Bulls-Nets anche Bucks-Raptors, Sixers-Warriors e Blazers-Wolves.

Risultati turno venerdì 1 marzo : Washington-New York 88-96 (29 B.Beal + 10 r,10/21, 16 Wall, 6/14, 11 Okafor + 10 r; 30 C.Anthony, 10/24, T3 2/7, tl 8/9, 6 r, 3 st.subite, 23 Felton, 6 r, 13 JR Smith + 12 r, 5/13, T3 3/8, 12 Stoudemire, 6  T.Chandler + 10 r); Boston-Golden State 94-86 (26 Pierce, 7/11 tl, 8 r, 18 J.Green, 7 Garnett + 13 r; 25 S.Curry, 6/22, T3 3/11, tl 10/10, 6 a, 4 pe, 15 K.Thompson, T3 1/7,9 r, 10 D.Lee + 19 r, 2 Jack, 1/9, rimbalzi 44-54); Cleveland-LA Clippers 89-105 (17 C.Waiters, 15 T.Thompson + 12 r, 16 C.Miles; 24, ng Irving;  Jam.Crawford, T3 3/5, 16 Griffin + 12 r, 11 Paul + 15 as); Miami-Memphis 98-91 (22 Wade,   8 a, 18 L.James + 10 a, 4/14, T3 2/4, tl 8/12, 8 r; 24 M.Gasolò, 8/13, 9 r, 4 a, 14 Z.Randolph 6/16, 9 r, 14 M.Conley 6/13, 8 a); Brooklyn-Dallas 90-98 (24 Der.Williams, tl 8/8, 7 pe, 19  Lopez, 9 r, 0  R.Evans + 11 r; 20 Nowitzki, 8/14, 8 r, 2o V.Carter, 7/12, T3 1/5, tl 5/5, 17 Mayo, rimbalzi 44-31, 20/14 perse); New Orleans-Detroit 100-95 (25 Vasquez, 9 a, tl 7/7; 21 E.Gordon 7/8 tl, 19 R.Anderson + 13 r, 8 A.Aminou + 14 r, ng A.Davis; 27 G.Monroe + 10, 22 B.Knight 10/18, T3 2/7, 7 Calderon + 11 as, 2/5); San Antonio-Sacramento 130-102 (16 Blair,  14 Splitter + 14 r, 13 Duncan + 10 r,  8/12 9 Ginobili + 15 as, 8 giocatori in doppia cifra; 25 M.Thornton 7/7 tl, 18 I.Thomas tl 5/5; rimbalzi 43-28, assist 41-20);   Utah-Charlotte 98-68 (23 E.Kanter + 22 r, 19 D.Carrol tl 7/10: 12 Mullens, 5/14, 11 Session, 5 pe7 r; rimbalzi 62-24, 23-14 perse) ; Phoenix-Atlanta 92-87 (19 G.Dragic, T3 2/6,  6a, 15 W.Johnson, 14  O‘Neal, 20 Horford, 8/16, 7 r, 17 Korver, tl 6/6, 8 r, 6 J.Teague, 3/10, T3 0/2, 5, Josh Smith + 10 r,  2/11, T3 0/5; Toronto- Indiana 81-93 (21 Gay, 7/16, 7/7 tl, 5 r , 2a, 14 A.Anderson, 8 Bargnani 3/7, T3 0/1, Tl 2/2, 0 r, 0 a, 32’; ; 22 P.George + 1o r, 8/16, T3 4/7, 3 a,  15 D.West + 11 r, 18 Hibbert, 7/10; 43-30 rimbalzi, 20/12 assist); Denver-Oklahoma 105-103 (35 W.Chandler, 13/19, T3 6/6, Tl ¾, 14 C.,Brewerf, 7/13, 5 rec, 14 A.Miller, 6 r, 7 a, 11 Lawson, 5/14, T3 0/3, 7 Gallinari, 2/7 T3 ¼, 2 r,0 a, 1 r, 22’28”;38 Westbrook, tl 12/17, 6 r, 5 a, 25 Durant + 14 r, 9/20, T3 ¼, tl 6/6, 17 Ibaka, 8 r, 3 st; 8 Sefolosha + 12 r, 3/10 tiro, 0 Fisher, 0/2; rimbalzi 3340, perse 14-19)

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