Nba Coach Casey fischiato, i tifosi non vogliono Bargnani!

Fossi il presidente di un club, non avrei  dubbi nella scelta dell’allenatore, in Italia lasciamo stare i nomi che vanno di moda, firmerei Umberto Vezzosi per la vista lunga e la scuola tecnica-morale che infonde nei giovani. Nella NBA firmerei un contratto a vita con Dwane Casey, uno che ha fatto la gavetta, impeccabile nell’eleganza, la “pochette” bianca nel taschino, la silhouette d’atleta mica come certi ciccioni o la giacca larga che toccano terra dell’ingrugnito Thobodeau. E’ perfetto, interessante e profondo il moro coach dei Raptors  nei ragionamenti, tiene la schiena ritta,è  un self made man di stile, non un arrampicatore.

Può darsi, come scritto nei giorni scorsi, che i Raptors gli abbiano chiesto di fare del tutto per aiutare Bargnani a riprendersi per cercare di  limitare i danni della svalutazione al momento di un trade scontato la prossima estate, E siccome sa  prendersi le proprie responsabilità,  piuttosto di infierire su Bargnani  regalandogli ben 32 minuti profumatamente  ripagato con …uno zero nella casella rimbalzi (record da Guiness per un gigante di 212 centimetri e 6 anni di NBA) e assist, 8 punti, 3 canestri  su 7 e 2 liberi, -14  nell’indice di valutazione rispetto all’avversario. Perché, se rovesciamo il discorso, era facile prendersela col Mago.

Bargnani ammette i problemi dei Raptors “La situazione è critica”

La brutta caduta sul gomito e la schiena a Portland  non dovrebbe impedirgli di giocare contro Brooklyn, la sua media è scesa a 16,6 per gara. Intanto Amir Johnson si è scusato perla reazione con l’arbitro: “E’ stata solo una ragazzata”.

Lanciato da Lowry sulla sinistra, al 7′ di gara, 10-13 per i Raptors  Bargnani sul terzo  passo d’entrata ha cercato di staccare per la schiacciata che è andata lunga sull’anello di ferro scontrandosi con Will Burton che aveva già preso correttamente posizione in difesa, ed è caduto pesantemente per terra. L’arbitro ha fischiato lo sfondamento, il giocatore è stato per terra una decina di secondi, poi ha preso la via dello spogliatoio con le sue gambe toccandosi il gomito destro. E’ ricomparso solo dopo la gara per spiegare in un video di 53” di essere caduto sul  al gomito e poi sulla schiena.

Mezzo Bargnani e triplo Calderon, così Toronto vince a Indiana

Tre soli canestri e 8 punti per l’azzurro, 14 punti, 10 rimbalzi e 10 assist per lo spagnolo: dopo aver perso con 133 punti  a Utah  i Raptors vincono con 74 dimostrando di saper difendere. Mike D’Antoni assiste in Tv alla nuova sconfitta dei suoi Lakers

Gli Spurs vincono a Los Angeles con tripla  di Denny Green che a sorpresa si prende il tiro decisivo, e due rimbalzi difensivi di Tiago Splitter, promosso starter , il secondo sul tiro finale  di Pau Gasol che va lungo sul ferro. Si  tratta ancora dei Lakers dell’”emergenza  Bickerstaff” , ironia della sorte,  il  nuovo coach che dovrà guarire la squadra  che questa stagione  doveva far tremare il mondo, è a sua volta in via di guarigione per l’operazione al ginocchio. Mike D’Antoni era davanti alla Tv,   potrà uscire di casa solo fra qualche giorno e imbarcarsi sul volo per Los Angeles dove l’attende una squadra da ricostruire nel gioco e nell’orgoglio.

Altro stop per il problema al polpaccio: Bargnani stagione chiusa?

A Chesapeake dove i Toronto Raptors hanno perso  71-95 contro i Thundercity Andrea Bargnani  ha giocato solo 13 minuti prima di andare in panchina da dove non è più rientrato nel secondo tempo.

Il problema occorsogli è nuovamente quello che interessa il suo polpaccio sinistro, il romano se lo porta dietro da due anni e in questa stagione si è ripresentato molto seriamente e in ben due occasioni che sono poi coincise con due lunghi stop che gli hanno fatto saltare ben 27 gare su 57 e che hanno implicato la compromissione di una stagione cominciata alla grande, fra i primi 5-6 marcatori della NBA con 24,5 punti di media.

Senza il suo miglior tiratore, Toronto non ha potuto sfruttare la crescita di Josè Calderon come regista e l’esplosione di DeMar DeRozan, ma tecnicamente la cura di Dwane Casey si è vista e l’anno prossimo arriverà nelle loro fole anche il lituano Valanciunas.

Bargnani vuole l’All Star Game

Dopo una serie di prestazioni da applausi inanellate nel corso delle prime gare di regular season di Nba, Andrea Bargnani (settimo marcatore della Lega americana) sta prendendo per mano i Toronto Raptors e comincia a pensare in grande. Il Mago vede una strada ancora lunga e tortuosa ma sta dimostrando di poter competere con i migliori cestisti a stelle e strisce e ora sogna l’All Star Game.

E’ lo stesso romano, al termine della sfida vinta contro Cleveland (in cui ha messo a referto il massimo stagionale, 31 punti, e che sta viaggiando a una media di quasi 28 punti a partita nelle ultime quattro gare) a rendere pubblici i desideri:

“L’All Star game è un sogno. È ovvio, vorrei arrivarci: l’unico modo per riuscirci è continuare a lavorare, lavorare, lavorare. La cosa più importante è continuare a vincere. Ho tirato molto bene nel secondo tempo, ma il merito è di tutta la squadra: non ho avuto bisogno di forzare, avevo a disposizione tiri aperti perchè la palla arrivava sempre al momento giusto”.

Nba, Bargnani: “Dai che si comincia”

Se Danilo Gallinari vive queste fasi di ritrovata armonia nell’Nba, con il più che probabile avvio di stagione 2011/2012 nel giorno di Natale, Andrea Bargnani – che non si è accasato in nessun altro club ma ha preferito vivere il periodo del lockout allenandosi tra Roma e Toronto – non vede l’ora di tornare sul parquet. Il commento e l’opinione del lungo dei Raptors è affidata ai social network: sulla pagina facebook del romano, un pensiero diretto.

“Dai che forse si comincia!”.

Pare che in cinque parole Bargnani riesca a esprimere il proprio pensiero rispetto all’intesa preliminare raggiunta da giocatori e proprietari in merito al rinnovo del contratto collettivo. La regular season sarà di 66 partite.

Bargnani alla Stella Azzurra… per allenarsi

Nba ferma per lockout, i grandi campioni hanno ora due obiettivi e altrettante scadenze. Primo step: verificare cosa verrà deciso nella riunione – DICONO SIA CAMPALE – del prossimo martedì. In caso di serrata confermata, da lì al secondo passo il tragitto è breve.

E la seconda tappa è proprio conseguenziale: accasarsi da qualche parte per garantire, a prescindere dall’Nba, che le proprie entrate siano sane e salve. O quanomeno, seppur ridimensionate, ancora a sei zeri. Nel frattempo, chi ha deciso di non perdere il tempo che passa è Andrea Bargnani, il quale ha lasciato Toronto per continuare ad allenarsi temporaneamente in Italia. E dove altro se non presso la società in cui il cestista si è formato?

Tant’è: Bargnani si tiene in forza presso i campi della Stella Azzurra, nella sua capitale. Il Mago ha indossato per due anni la maglia della società capitolina vincendo il torneo di Piombino ed esordendo a soli 16 anni nella prima squadra, allora impegnata nel campionato dilettantistico della B2. Bargnani si è detto contento ma vuole tornare a giocare:

“Let us play! Stay United. Fateci giocare! Restiamo uniti”.Questo il messaggio che ha scritto su Twitter.

Bargnani su Twitter: “Going to Milan”. Minuti di panico

Immaginatelo soltanto. Perchè non è che un teorema che alla fine smonteremo. Anzi, l’ha smontato il diretto interessato. Andrea Bargnani. Complice l’uso smodato e la passione che anche il campione Nba dei Toronto Raptors ha mostrato di avere in più di una occasione,

RICORDATE QUELLA FOTO CON LOOK A UOVO?

a un certo punto si pensava che quel gran genio che sta ai vertici dell’Armani Jeans Milano avesse piazzato il dioppio colpo: dopo Danilo Gallinari, anche l’altro italiano più forte in circolazione. Sarebbe stata grande Olimpia, Sergio Scariolo lo credevamo già lì a guardare tutti di soppiatto.

Mentre rideva con quell’espressione ambigua che a volte pare rida anche quando sta sbraitando.  Bargnani a Milano è stata un’illusione? Semmai, un’incomprensione. E’ bastato che il talento nostrano dell’Nba scrivesse tre paroline magiche su Twitter.

“Going to Milan”.

Nba, super Bargnani non basta a Toronto

A Toronto, il lato positivo coincide con la prova offensiva di Andrea Bargnani. Il ‘magò è perfetto in attacco con 26 punti e con soli 3 errori al tiro (12/15 dal campo). Troppo poco, però, per fermare i Phoenix Suns che passeggiano 110-92 all’Air Canada Centre. Il lungo azzurro, miglior marcatore della serata, non produce però granchè a rimbalzo (solo 4 sotto il proprio tabellone). I Raptors continuano però ad avere seri problemi in difesa incassando la 43esima sconfitta di una stagione complicata (16-43).

Nba, Bargnani sveglia Toronto che torna alla vittoria

Andrea Bargnani si sveglia e l’incubo di Toronto finisce. Il ‘mago’ segna 30 punti e trascina i Raptors al successo casalingo per 111-100 contro i Minnesota Timberwolves. La formazione canadese, che non vinceva dal 2 gennaio e che ora ha un record di 14-37, interrompe finalmente la serie di 13 sconfitte consecutive, la seconda peggior striscia della propria storia. Bargnani, reduce da 4 partite mediocri, arriva a 30 punti nonostante una prestazione rivedibile al tiro (10/26 dal campo e 3/7 da 3 punti).  Toronto sfrutta la serata speciale di Josè Calderon, che distribuisce 19 assist (con 6 punti). Lasciano il segno anche DeMar DeRozan (20 punti) e Amir Johnson (19 punti e 12 rimbalzi). Minnesota (11-38) si conferma una delle peggiori squadre della lega e il solito Kevin Love (20 punti e 15 rimbalzi) non basta per evitare l’ennesimo passo falso.

Nba, risultati e classifiche all’11 dicembre

I New York Knicks di uno strepitoso Danilo Gallinari (gioca più di 37 minuti e mette a referto 16 punti, 5 rimbalzi e 3 assist) continuano a volare e suonano la settima sinfonia superando Washington e portandosi al quinto posto della Eastern Conference con ben sei partite di vantaggio sulla nona e prima esclusa dai playoff. E’ andata male invece ai New Orleans  di Marco Belinelli, che è andato anche in doppia cifra, (1 5 punti) ma non è riuscito ad evitare la sconfitta. Ko casalingo per i Raptors che all’Air Canada Centre si inchinano per 116-123 ai Nuggets. Lo score di Andrea Bargnani è di 24 punti, 3 assist e 3 rimbalzi nei 39 minuti di gioco. Grande sorpresa è stata la caduta dei campioni Los Angels Lakers, mentre continua a vincere San Antonio:

NBA: i risultati della notte

Chicago Bulls-Los Angeles Lakers 88-84
Golden State Warriors-Miami Heat 84-106
Indiana Pacers-Charlotte Bobcats 100-92
Milwaukee Bucks-Houston Rockets 97-91
Minnesota Timberwolves-Detroit Pistons 109-99
New Orleans Hornets-Oklahoma City Thunder 92-97
Phoenix Suns-Portland Trail Blazers 94-101
San Antonio Spurs-Atlanta Hawks 108-92
Toronto Raptors-Denver Nuggets 116-123
Utah Jazz-Orlando Magic 117-105
Washington Wizards-New York Knicks 95-101

Classifiche NBA: