Nba Belinelli non ferma gli Spurs che vincono a Chicago con le riserve

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Il 29 novembre San Antonio andò a Miami e perse lasciando a riposo Parker, Ginobili e Duncan e suscitando la collera di David Stern sfociata in 250 mila dollari di multa. Stavolta il commissioner dovrebbe emendarsi restituendo la somma, perché  senza il suo famoso trio dei tre anelli gli Spurs  hanno vinto a Chicago nella prima sfida diretta confermando di essere la miglior squadra della stagione, con 13 vittorie nelle ultime 14.

Il viaggio di ben 9 trasferte per i texani che hanno vinto 19 partite fuori casa prosegue con altre 6 partite on the road, il ritorno a casa è previsto il 27 febbraio con la parentesi dell’All Star Game che vedrà fra la stelle il ritorno di Tim Duncan e di Tony Parker, mister Europa 2011, 6°  negli assist e 11° fra i marcatori, il miglior giocatore del Vecchio Continente . Altra partita storta casalinga dei Bulls senza il play Hinrich, l’United Center è diventato un problema serio, soprattutto -dicono le statistiche-  quando la squadra torna da una serie di partite esterne spesso crolla a picco.

La statistica conferma anche che gli Spurs , la prima squadra Onu nella storia, con 3 francesi (Parker, De Colò), 2 australiani (Mills e Baynes), 2 sudamericani (Ginobili e Splitter) e un canadese (Corey Joseph) attualmente nella formazione-satellite in D-League, vince anche senza i bigs,  come dimostrano il 7/2 quando mancava Duncan che sta curandosi al ginocchio ,lo stesso problema di Tony Parker  senza il quale  siamo  2/1  e il 9/4 con gli stop di Ginobili che accusa acciacchi vari.

San Antonio ha vinto con un quintetto bassotto e senza bigs, con due mezzi centri,  il brasiliano Tiago Splitter , da 16 giornate in doppia cifra, il francese Diaw, l’ala Kawi Leonard che ha battuto con 26 punti il suo  record, il bomber Danny Green in grande spolvero e  in regia al posto del suo maestro Parker  ha fatto un figurone Nando De Colò, il francese di origini italiane arrivato quest’anno come matricola. La sua efficiente panchina  si è dimostrata insomma più che degna dei titolari, e si è fatto onore al solito anche Gary Neal che noi italiani ben conosciamo per la fuga da Treviso , quand’era il miglior cannoniere della Spaghetti League.

Sovrastati ai rimbalzi,  26/49,  i texani “all world”  hanno saputo difendersi bene, come dimostrano le brutte percentuali  nelle triple (2/12, 17%,)  e non si possono chiedere miracoli a Belinelli, autore di uno dei due soli canestri e visto schiacciare dopo una palla rubata degna di Arsenio Lupin.Male anche il tiro complessivo (21/63) e nelle 19 palle perse, la squadra aveva le gambe frolle, non ha difeso con intensità, sono mancati i canestri di Boozer e Deng e Noah è stato dimentica toma anche marcato bene da Splitter.

Gregg Popovic, il coach di sangue slavo  che avrà l‘onore di dirigere la squadra dell’Ovest favorita nell’All Star Game di domenica a Houston e che vedremo in Italia grazie a Sky  servito con l’antipasto stuzzicante di Miami-Oklahoma dimostra che si è avvicinato alla quadratura del cerchio. Quello di vincere senza i bigs, ma non pecca di superbia: “Uno fa sì, come allenatore, di trovare un sistema in cui che tutti possano giocare, una sfida che non è facile…”.

Buon per i Bulls che Indiana con la sua star Paul George grande peccatore (1/10)  abbia buttato alle ortiche la possibilità di battere sul proprio campo Brooklyn  diretta concorrente per uno dei primi 4 posti nella griglia dei playoff. La squadra di Carlesimo fa sempre un pensierino alla prima posizione e ha tratto vantaggio anche dallo stop, dopo 6 vittorie, di Boston dopo l’epica maratona con Denver. Fra i newyorkesi di Brooklyn mancava Deron Williams,  ha risposto il rookie Tysaun Taylor e  Reggie Evans ha dettato legge al rimbalzo, con  22 palloni.

Filadelfia ha scaricato la guardia Shelvin Mack e sta per confermare Jeremy Pargo che ha debuttato nel migliore dei modi messo alla porta da Cleveland nonostante avesse giocato alla grande un paio dig are durante l’assenza di Irving. Confermati fino al termine della stagione Chris Andersen (Miami,ala )  Mickael Gelabale (ala, Minnesota) e Chris Johnson (ala,Minnesota), bocciato Lou Amundson (Minnesota, ala).

Mercato: i Knicks hanno negato lo scambio Shumpert-Dudley, Anthony dice che la squadra va bene così, il giocatore afferma: a me interessa solo giocare. Howard cocco di papà è richiesto da Atlanta, chi l’avrebbe mai detto che Superman sarebbe stato la grande delusione della stagione?  Dopo la grande partita coi complimenti di Kevin Garnett, Danilo Gallinari potrebbe essere il richiamo per i tifosi dei Celtics?

In occasione dei 9 successi consecutivi, risultato raggiunto l’ultima volta nel 2005, Gallinari ha fatto sentire il suo peso con  19,9 punti di media e col 47,3% da 3, il suo top in carriera. Ed è salito al 27° posto fra i cannonieri con17,2 di media, come Cousins (Sacramento) e davanti a Howard, Deron Williams, Crawford.  Avesse giocato così  dall’inizio, il posto nella squadra delle stelle per Houston   sarebbe stato sicuro.  Denver completa il raid di 4 trasferte all’Ovest e dopo aver vinto a Cleveland e perso a Boston dopo 3 supplementari gioca martedì notte a Toronto e trova Bargnani  assente nella prima gara e mercoledì a Brooklyn. Intanto Melo Anthony si può consolare per il brutto passo falso casalingo contro i Clippers perché con i 42 punti è arrivato al 1° posto fra i cannonieri con 29 punti di media contro i 28,9 di Durant che domenica ha segnato solo 18 punti.

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Risultati turno lunedì 11 febbraio: Filadelfia-LA Clippers 90-107 (29 N.Young, T3 4/7, 5 a, 10, 4/14 Holiday,  9 a, 10  E.Turner, 10/14; 21 C.Paul, 9/11, 5 rec, + 10 a, 20 B.Griffin, 9 r, 20 Jam.Crawford, 8/10, 8 D.Jordan + 10 r);  Charlotte-Boston 94-91 (25 B.Mullens, 10/16, T3 4/5, 4 a +  18 r, 19 Sessions, 18 K.Walker;19 nJ.Greem, T3 5/8, tl 7/7, 16 K.Garnett + 13 r, 13, 4/12 Pierce, 8 r, 8 a, 12 Terry); Cleveland-Minnesota 92-100 (20 Irving, 7 a, 16 T.Thompson, tl 6/7; n21 Ridnour, 9/16, 16 Pekovic +10 r, 13 Rubio + 10 a, 5 r, 7 pe, 11 Gelabale, T3 3/3: Indiana-Brooklyn 84-89 dts (21 G.Hill, T3 1/7, 14 Pendergraph + 10 r, 12 Hibbert + 10 r; 25 B.Lopez, 8 r, 17 J.Johnson, 8 R.Evans + 22 r 12 T.Taylor, 5/9, 11 Wallace + 11 r); Detroit-New Orleans 86-105 (19 Stuckey, 4/12, Tl 11/13, 17 G.Monroe, 1/7 + 11 r, 13 Calderon, T3 3/6, 9 a, 4 rec; 31 R.Anderson, T3 5/9, 23 R.Lopez + n10 r, 12 A.Aminou + 14 r, 9 Vasquez + 13 as, 1 A.Davis, 0/7, 8 r, 4 st); Chicago-San Antonio 89-103 (20 N.Robinson, T3 1/5, 7 a, 16 R.Hamilton, 8/11, 11 Deng, 4/13 + 11 r, 7 Noah + 15 r, 6 Belinelli, 2/6 T3 1/3, 3 r, 2°; 26 K.Leonard, 18 D.Green, T3 3/5, tl 5/5); Milwaukee-Washington 90-102 (24 M.Ellis, T3 0/4 7 r, 8 a, 6 rec, 19 Ilyasova, 9 r; 28 B.Beal, 10/17, T3 4/5, 21, 10/13 Nenè + 13 r, 6 a, 14 Wall + 10 a, 12 Okafor + 10 r,); Dallas-Atlanta 101-105 (24 Nowitkzy, 7 r, 19 Mayo, 14  Collison, T3 0/4+ 10 a; 26, 10/15 Josh Smith + 13 r, 6 a, 21, 10/14 Horford + 10r, 20 J.Teague, 9 a)

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