Memphis perde la grande occasione a San Antonio

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Avanti di 13 nel 4° tempo, viene raggiunta da Ginobili e  con Bayless sbaglia il tiro della vittoria.

Miami ferma Brooklyn, i Bulls non hanno bisogno di Belinelli (2 punti), Houston basket-machine, 124 punti a UtahChicago la mette sulla difesa per respingere l’attacco dei Sixers, squadra brillante che riesce a tenersi a galla in attesa che faccia il suo debutto Andtew Bynum, e riesce a spuntarla  grazie anche a un’ottima serata del suo trio Deng-Boozer-Noah mentre coach preferisce ormai come primo cambio delle guardie Butler a Belinelli che, stavolta grazie anche a un Taj Gibson meno deludente rispetto al contratto multimilionario firmato questa stagione,  ha solo 11 minuti e chiude con 2 punti e 1 su 4. Difficile giocare pochi minuti e sempre sotto esame.

Nel big match del sabato notte che riguarda le prime due del Soutwest, evidentemente scossa dal multone di 250 mila euro e gli strali di David Stern per non aver mandato i suoi quattro bigs a Miami, in una partita attesissima anche dalla Tv,  San Antonio vince per la seconda volta in stagione al supplementare dove stavolta ci arriva a fatica grazie alla tripla mancina dall’angolo dell’eroico Manu Giboli, recuperando 13 punti, parziale 27-14. Memhips, arrivata a Fort Alamo col miglior record, 85%, 2 sconfitte di cui la prima in trasferta coi Clippers nella giornata inaugurale e poi quella casalinga con il Gallinari-show, non riesce a chiudere, e organizza male anche l’azione finale, Mike Conley non se la sente di infiltrarsi in area cercando il fallo e passa la palla  della possibile tripla della vittoria al compagno sbagliato, perché affidarsi a Bayless che ha 1/7  e finisce con 0/4 dall’arco è un suicidio.

Tutti s’aspettavano il tiro finale di Rudy Gay, però introvabile, e inoltre  Marc Gasol, spalle a canestro,  ha speso ben 3 secondi prima di passare la palla a Conley, e in quelle circostanze doveva girarsi di 180 gradi, mettersi faccia a canestro per avere una maggior visuale, ma si è capito che in una serata in cui era stato implacabile al tiro era ormai cotto, come si è visto in un paio di tiri falliti, fra cui un air ball, e il rimbalzo in attacco che Ginobili gli ha scippato nell’azione del break (90-95), quella del facile canestro sbagliato da sotto da Zach Randolph, il giocatore più sicuro, in dirittura d’arrivo. Lo spagnolo ha perso palla, rimessa degli  Spurs e nuovo  canestro di Parker per il + 7 (97-90, parziale di 7-0)  a 1’30” dalla fine però con  iGrizzlies a non darsi per vinti che dopo un’infrazione di metà campo di Parker e un tiraccio di Gary Neal segnano da 3 col Conley e con 5-0 riaprono la gara quando mancano 35”. Disturbato dal solito Ginobili, Gay non riesce a sfruttare un passaggio, palla persa, rimessa di San Antonio col i 2 liberi finali di Parker della sicurezza.

Raramente la fortuna bussa due volte, e sospinta dal cuore di Ginobili che sporca molti palloni, è dovunque, finisce con 6 recuperi, e dai canestri in sospensione di Parker, micidiale tiratore (30 punti) e dalla solita grande partita di Duncan (27 punti e 15 rimbalzi) gli Speroni del  Texas (anche se in realtà la squadra è una selezione Onu, con 3 francesi, un brasiliano , un argentino, un nativo  moro australiano)  battono per la 15.a volta su 16 i Grizzlies.

L’overtime si apre e si chiude  con un canestro e i liberi di Parker che tocca i 30 punti, poi l’ultimo vantaggio di Memphis (80-90) con un’entrata e tiro libero di Mike Conley, un play di grande levatura al quale manca solo l’entrata acrobatica per essere a livello di un Paul o Derrick Rose, e la scoppiatura visibile di Marc Gasol che sotto fatica mostra i suoi limiti tecnici.

Con solito finale ruggente (20-11)  Miami nel suo regno respinge l’assalto dell’emergente Brooklyn che priva del suo miglior attaccante Brook Lopez, infortunato,  tira male da 3 punti (6/28, con 1/6 di Wallace e del 40enne Stackhause, 0/4) cede il primato della Atlantic Division ai cugini di New York.  Boston ha perso a Milwaukee con un’ottima gara di Jason Terry, acquisto indovinato, scontando il problema della seconda giornata di squalifica di Rajon Rondo (250 mila dollari per aver acceso la mini-rissa con Brooklyn) e la flessione di rendimento di Pierce e Garnett.

Milwaukee non ha vinto con le sue ottime guardie, ma coi lunghi con una doppia-doppia sorprendente di Larry Sander, 24 anni, 2,11 della Virginia, 18 punti e 16 rimbalzi, ancora tutto da scoprire dopo 3 anni di apprendistato nella NBA. E decisivo è stato anche Ilyasova, giocatore di alti e bassi, che stavolta ha segnato 15 punti che gli consentono di placare l’irritazione del suo focoso coach Scott Skyle.

Cleveland non ha approfittato dei 19 punti e 17 rimbalzi di Varejao, il re del rimbalzo brasiliano, e ha perso dopo 2 supplementari in casa con Portland. Stavolta Jeremy Pargo (3/12)  non ha fatto miracoli, meglio il rookie Lillard (24 punti e 11 assist), il n.1 fra i debuttanti in attesa del ritorno di Anthony Davis che causa sconfitte su sconfitte agli Hornets, l’ultima con Oklahoma in casa.

Dallas è tornata al successo col grigio debutto di Derek Fisher che a 38 anni, scaricato dai Thundercity, ha trovato posto in quintetto segnando 2 punti, con 1 su 8. Per fortuna aveva di fronte Detroit che ha segnato solo 77 punti.

Golden State grazie  alla crescita di Stephen Curry entrato stabilmente  nel club dei play della doppia-doppia regge il sorprendente ruolo di co-leader della Pacific Division con i Clippers che sulla via del rilancio dopo una serie imprevista di sconfitte nelle ultime trasferte hanno salutato con un successo di  35 puti il ritorno importante, dopo la rottura del tendine d’Achille e 9 mesi d’assenza,  Chancey Billups, collante prezioso, che ha segnato 6 punti. I prossimi ritorni annunciati sono quello di Rubio (Minnesota) e Nowitzky (Dallas), naturalmente quello di Nash (Lakers) mentre ancora niente su Derrick Rose (Bulls) e Andrew Bynum (Sixers)  e nuove brutte per Andrew Bogut (Golden State).

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Risultati sabato 1 dicembre:Miami-Brooklyn 102-89 ( 34 Wade, 21 L.James; 20 Blatche, 10 D.Williams + 12 as); Cleveland-Portland 117-118 2 OT (22 Gee, 19 Varejao + 17 r, 14 Zeller + 10 r; 24 Lillard + 11 as, W.Matthews 11 + 10 as, 22 Batum); Chicago-Philadelphia 93-88 (25 Deng, 12 Noah + 13 r,  12 Boozer + 12 r; 23 Holiday, 11 T.Young); New Orleans-Oklahoma 79-100 (21 R.Anderson + 10 r; 20 Durant, 19 Martin, 18 Westbrook + 10 as); Houston-Utah 124-116  (20 Patterson, 19 Parsons, 19 Lin, 18 Harden, 14 Asik + 12 r; 21 Hayward, 20 Jefferson, 20 Foye, 12 Millsap + 11 r); Milwaukee-Boston 91-88 (18 L.Sanders + 16 r, 17 M.Ellis, 15 Ilyasova; 17 Garnett, 15 J.Terry + 11 as): San Antonio-Memhips 99-95 OT (30 Parker, 27 Duncan + 15 ri, M.Ginobili 10, 6 as, 6 rec; 20 M.Gasol, 17 Z.Randolph + 12 r, 16 M.Conley + 12 a); Dallas-Detroit 92-77 (22 Mayo, 17 E.Brand + 12 r; 20 B.Knight, 10 Maxiell + 12 r, 8 G.Monroe, + 15 r); LA Clippers-Sacramento 116-81 (17 Jam.Crawford, 14 Griffin, 14 Paul; 20 M.Thonrton, 16 J.Thompson + 12 ri); Golden State-Indiana 103-92 (22 K.Thompson, 20 S.Curry + 11 as; 23 D.West, 18 G.Hill).

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