VIDEO A1 Cantù – Pesaro 66-71: Dalmonte e le due partite

Luca Dalmonte, coach della Scavolini Pesaro, analizza la gara vinta dai suoi contro una Bennet Cantù che ha saputo mettere all’angolo i marchigiani solo nel corso dei primi dieci minuti di gioco. L’esordio del tecnico è significativo: nel 66-71 finale ci sono due partite. Quella che è durata 10′ – e nel corso della quale Pesaro ha fatto solo fatica e figuracce – e l’altra.

L’altra che è persistita la bellezza dei 30′ successivi. E lì. Alla Scavolini è riuscito di affinare una zona perfetta. In difesa non scappava niente, in attacco le percentuali al tiro sono cominciate a salire fino a lasciare nel dimenticatoio quelle scialbe prestazioni con cui gli ospiti si erano presentati al cospetto dei capoclassifica. L’intervista a Dalmonte è un resoconto sincero di quanto visto su parquet:

“Fossi un altro – dice il coach nei primissimi istanti del suo intervento – vi direi che la pausa ci ha danneggiato. Cazzate: la veriità è che nella prima parte, Cantù ci ha messo in enorme difficoltà. Ma poi…”.

VIDEO EA 7 Milano – Cimberio Varese 89-75: Forum in piedi per Gallinari

Emporio Armani Milano 89
Cimberio Varese 75
(21-18, 44-40, 73-55)

  • EA7 MILANO: Cook 11, Mancinelli 10, Fotsis 10, Bouroussis 8, Nicholas 16, Melli 2, Radosevic 4, Hairston 12, Gallinari 12, Giachetti 1, Rocca, Filloy 3. All. Scariolo.
  • CIMBERIO VARESE: Hurtt 6, Ranniko 3, Diawara 26, Garri 9, Kangur 6, Stipcevic 13, Reati, Fajardo 4, Ganeto 7, Talts 1, Zattra ne, Bertoglio ne. All. Recalcati.
  • ARBITRI: Sabetta, Lo Guzzo e Bartoli.
  • Note – Tiri liberi: Milano 22/29, Varese 16/26.
    Tiri da tre: Milano 9/22, Varese 11/28.
    Rimbalzi: Milano 36, Varese 33.
    Usciti per 5 falli: nessuno. Spettatori: 8.500.

Lontano tre anni da Milano. Distante dal Mediolanum Filaforum che nel frattempo ha cambiato nome almeno quattro volte. Sponsor che arriva, nome che trovi. Rivestire così la maglia dell’Armani Milano è stata un’emozione straordinaria. E lui – Danilo Gallinari – che il derby con Varese non lo avrebbe mai potuto dimenticare dopo averlo giocato in più di una circostanza – per intensità, per rivalità  ma soprattuttop erchè lo chiedono i tifosi, di vincere il derby – ha calcato il parquet di Milano con l’emozione di un debuttante.

Poco importa che abbia avuto a che fare con la gente di Nba. E poi Sergio Scariolo: fresco di titolo europeo come tecnico della Spagna, il coach aveva voglia di farlo vedere anche agli scettici. Milan l’è ‘n gran Milan. Mamma che Armani. Gallinari – mentre il pubblico di casa – a proposito, palazzetto gremito all’inverosimile – ne seguiva movenze e assist e tiri e allunghi e penetrazioni (anche le pause in panchina, ne seguiva) è stato accolto come un Re. E Danilo ha ricambiato. Entrando a pieno titolo negli schemi locali e senza strafare per far federe chissachè: semplicemente, efficace e concreto. Poi certo, l’affondo tant per ricordare che lui gioca nei Pistons, quello è arrivato con cadenza costante.

VIDEO L’abbraccio di Roma a Kobe Bryant

Lo abbiamo raccontato nella maniera in cui la capitale ha saputo trasmetterlo. Perchè va detto: quanbdo Kobe Bryant è arrivato a Roma nel corso del secondo giorno di campagna promozionale al fianco di Nike, a un certo punto i conti non tornavano più.

Di quanta gente ci fosse (una caterva), di quanto mancasse al suo arrivo, di cosa dovesse succedere.

In realtà, il programma fregava poco o nulla: l’unica cosa nota era che alle 19 di giovedì 29 settembre Black Mamba sarebbe dovuto giungere in via del Corso dopo aver lasciato Andrea Bargnani e un popolo altrettanto festante alla sede della Stella Azzurra.

La sbornia del durante, a questo punto, meglio godersela lasciando che parlino le immagini.

VIDEO Kobe Bryant a Milano – Nike Stadium

Eccolo. Faccia a faccia con il campione. Mentre Kobe Bryant giungeva a Milano in pulmino grigio metallizzato, una fiumana di persone lo attendevano da ore per dimostrargli tutto l’affetto di cui potevano essere capaci.

Maglia gialla, per Kobe, e maglia gialla con tanto di 24 al petto anche per numerosi tra gli appassionati assiepati al di là della balaustra di metallo. Occhiali scuri a volte si e a volte no, sorriso e disponibilità da vendere: Milano Kalibro Kobe made in Nike è stato un evento riuscito.

Tutta l’attenzione del mondo sportivo focalizzata sul contesto della pallacanestro.

Fosse così sempre, sarebbe uno spettacolo (la fiumana di sollecitazioni) nello spettacolo (il basketball). Kobe sta appena dopo il salto.

BASKET CASE: Ron Artest (LA Lakers) mangia un’arancia intera – VIDEO

Dire BASKET CASE – oltre che richiamare alla mente uno dei migliori gruppi musicali in circolazione, vedi alla voce Green Day – è un po’ come dire rottame. Cosa da buttare via, riferito a persona: poverino. Poveraccio. Allora pare il caso che la serie di video inerenti a eventi particolarmente bizzarri che hanno per protagonisti siano chicche la cui peciuliarità, perchè no, è quella di lasciare più sgomenti che attratti. Più scostanti che coinvolti. Alcuni – li abbiamo già visti – sono a dir poco orripilanti, altri stupefacenti.

Quello con cui intendiamo cominciare ha per protagonista quel grande cestista che è Ron Artest, personaggio a dir poco bizzarro. Uno che i tifosi dei La Lakers amano alla follia mentre i  supporters delle altre squadre della Nba odiano nel vero senso della parola. Provate a passarci – tra Denver e Philadelphia; tra New York e Orlando – e capireste cosa significa essere Ron Artest e venire mandati a quel paese con cadenza regolare e incessante.

Nello specifico, l’over 30 ha momentaneamente messo in stand by le scarpe da ginnastica e, in attesa della fine del lockout, si è messo a ballare in televisione ma, tra un passo e l’altro (prima di essere clamorosamente eliminato) ha fatto in tempo a rilasciare una performance di tutto… gusto.

Si divora un’arancia intera con la buccia. La stranezza è che quel che per davvero è un’arancia, tra le fauci di Artest pare essere diventata una caramella. Pazzesco. Bestiale? Bestiale! Guardate un po’.

VIDEO Finale Europei 2011

Mancano una manciata di secondi dalla sirena conclusiva ma il mondo già conosce la nazionale vincitrice degli Europei 2011. In Lituania, infatti, la Spagna ha saputo mettere su parquet una prestazione impeccabile dal primo all’ultimo minuto e, grazie soprattutto a una percentuale in attacco assai elevata, non ha faticato a tenere dietrio una Francia generosa. Solo che: non sempre basta, la generosità.

Necessaria, per carità: ma se ti trovi di fronte a un quintetto che primeggia per molte caratteristriche e non ti è secondo neppure per cuore e polmoni, bhè. La prendi così: hai dato il massimo, ne fai tesoro, ti complimenti e saluti. Ripasseranno, i transalpini di Tony Parker, nel tentativo di paregiare il gap che ancora esiste.

Europei 2011, le gare più belle: Serbia – Francia – VIDEO

Continua la carrellata delle gare che più hanno appassionato in questo Europeo 2011 di casa in Lituania.

Per la seconda volta, proponiamo un match che ha tra i protagonisti i cestisti della nazionale serba, nella circostanza impegnati contro la Francia.

Quello che vale la pena gustarsi è l’epilogo dell’incontro che ha tenuto incollati a sedie, poltroincine e divani (a seconda di dove e se si ha avuto la fortuna di gustarlo).

Il punto a punto della gara nel momento della sua conclusione è uno di quei lunghi fotogrammi da portare nel bagaglio dei ricordi.

Europei 2011, le gare più belle: Lituania – Serbia – VIDEO

Seppure l’Europeo 2011 in programma in Lituania sia entrato nel vivo proprio ora, vale già la pena cominciare a proporre in maniera continuativa (e stavolta integrale, perchè la gara è proposta dalla prima palla a due fino alla sirena conclusiva) le più belle partite regalate da una competiziona che ha avuto la fortuna (difficile possa ricapitare con cadenza costante) di ammirare decine di talenti Nba, svincolati dal più bel campionato del mondo di basket almeno fino a che il lockout non cessi di esistere (in tal proposito, pare che qualcosa si possa muovere già nelle prossime ore: c’è chi giura che vi sia tempo per salvare la stagione).

Il primo dei video presentati è quello della sfida tra i padroni di casa della Lituania e la Serbia: nella circostanza, i primi si sono imposti per 100-90 nel corso di un match davvero intenso e piacevole.

Le formazioni schierate dalle due nazionali erano le seguenti:

  • Serbia: Milos Teodosic, Milenko Tepic, Marko Keselj, Dusko Savanovic, Nenad Krstic – Aleksandar Rasic, Nemanja Bjelica, Stefan Markovic, Kosta Perovic, Milan Macvan.
  • Lithuania: Mantas Kalnietis, Rimantas Kaukenas, Simas Jasaitis, Paulius Jankunas, Robertas Javtokas – Sarunas Jasikevicius, Martynas Pocius, Jonas Valanciunas, Darius Songaila.

Kevin Durant nello spot delle Nike Air Mag 2011

Nike Air Mag 2011Ve le ricordate le Nike Air Mag, le mitiche scarpe indossate da Marty McFly in Ritorno Al Futuro 2? Si trattava di un modello inventato dai grafici che hanno lavorato al film, per più di 20 anni gli appassionati di sneakers hanno chiesto a gran voce la realizzazione di questo modello.

Adesso finalmente sono stati accontentati, Nike ha realizzato 150 paia di Air Mag in vendita esclusivamente su eBay. Il ricavato sarà devoluto alla Michael J Fox Foundation, vi segnalo inoltre che lo spot pubblicitario realizzato da Nike ha per protagonista Kevin Durant, la stella dei Thunder.

Italia – Israele, time out Pianigiani: “Ma che cazzo avete dentro?” – VIDEO

Ormai se ne può parlare a freddo: l’Italia ha già salutato l’Europeo 2011 ed è in procinto di lasciare la Lituania con un volo in partenza nella tarda mattinata per Roma. Eppure, nonostante le quattro sconfitte racimolate a fronte di una sola vittoria, si torna a parlare con stupore – e una nota di colore – della sfida persa all’over time contro Israele per lo show filmato dalle telecamere che ha visto protagonista Simone Pianigiani nel corso di uno dei time out chiamati durante la gara.

Il tecnico azzurro ha cercato in ogni modo di spronare i suoi dopo un avvio di terzo quarto disastroso e non ha risparmiato urla e rimproveri.

“Ma che cazzo avete dentro?”,

sbraitava un Pianigiani indemoniato mentre si agitava con ogni muscolo del corpo.

“Occorre un po’ di dignità, nessuno fa un salto”.

Europei 2011, Bargnani schianta la Lettonia – VIDEO

Andrea Bargnani. Quasi da solo. Il cestista in quota ai Toronto Raptors ha preso per mano l’Italia – che stavolta s’è desta per davvero – e ha sradicato da un terreno apparentemente arido più di una speranza per continuare il cammino nel corso della competizione europea in programma in Lituania.

La Lettonia – difesa, attacco, panchina – osservava inerme la prestazione di quel fenomeno che sa essere il Mago se in partita – magari, se cercato?? – e non ha potuto nulla per impedire che fosse egli stesso a trascinare la compagine Azzurra verso una vittoria vitale. Necessaria.

Il video con fotogrammi significativi dell’impatto che Bargnani ha avuto sul match rende indelebile ancora di più la gara – miglior personale con la maglia della nazionale, 36 punti a referto e una delle migliori prove di un singolo giocattore in questo Europeo – dell’Nba player. Vedergli fare canestri e movenze da Mago è un toccasana.

Adidas AdiZero Crazy Light, lo spot con il rapper Big Sean

Adidas AdiZero Crazy LightIl rapper Big Sean ha remixato il brano What’s in a Number usato per lo spot delle Adidas AdiZero Crazy Light, le scarpe usate dalla stella dei Chicago Bulls Derrick Rose.

Big Sean è anche il protagonista del nuovo spot Adidas, la sua canzone fa ovviamente da colonna sonora al video. Il rapporto tra basket e musica rap è sempre stato fortissimo e questo clip lo testimonia. Potete vedere lo spot delle Adidas AdiZero Crazy Light con Big Sean a fondo pagina.

Adidas AdiZero Crazy Light, la scarpa più leggera del mondo [VIDEO]

Adidas AdiZero Crazy Light

Adidas ha pubblicato sulla pagina Facebook Adidas Basketball un divertente spot comparativo realizzato per mostrare le qualità delle AdiZero Crazy Light, scarpe da basket indossate anche dall’MVP NBA Derrick Rose.

Il video mette a confronto le Adidas AdiZero Crazy Light con le Nike Hyperdunk 2010, il risultato è che le scarpe della casa tedesca risultano incredibilmente più leggere delle rivali americane. Ma è solo il primo round, nei prossimi giorni Adidas pubblicherà nuovi spot per mettere a confronto le Crazy Light con altri modelli.

La schiacciata vincente di Griffin (video)

Numeri d’alta classe allo Staples Center di Los Angeles, dove è in corso l’All Star Weekend 2011. La stella indiscussa è Blake Griffin che conquista la scena con una schiacciata originale quanto spettacolare, aggiudicandosi lo slum dunk contest.

Il giocatore dei Los Angeles Clippers ha dato sfogo alla propria fantasia come nessun altro prima e mentre il pubblico si chiedeva cosa ci facesse un’automobile ai piedi del tabellone, lui restava sospeso in cielo e schiacciava a canestro il passaggio di Baron Davis, sistemato all’interno dell’auto. Il tutto sulle note di I Believe I Can Fly, intonato da un coro gospel presente nel bel mezzo del parquet.

Pubblico in visibilio e vittoria scontata per Blake Griffin, applaudito da compagni ed avversari. A voi il video subito dopo il salto.