A1 6a giornata: Canadian Bologna – Sutor Montegranaro 77-79

Futurshow Station in silenzio, il finale è stato un epilogo amaro per i padroni di casa che hanno fallito miseramente l’opportunità di acciuffare quantomeno i supplementari. Prima parte di chiara marca ospite, con Montegranaro capace di portarsi in avanti della bellezza di 25 punti per poi sgretolare – sotto gli affondi di una Bologna rinsavita – il bottino acquisito fino a correre il rischio di uscire sconfitta.

Invece, dopo aver stremato psicologicamente i padroni di casa, gli uomini di Pillastrini si sono seduti sugli allori e hanno provato a vivere di rendita. Nulla di più disastroso: meno male che, nel finale, c’è l’ex Sharrod Ford i cui due liberi sono decisivi ai fini del risultato. Le percentuali del primo parziale degli uomini di Lerda sono eloquenti: 3/18 in 10′ con otto tentativi falliti da fuori, meno quindici dagli avversari alla fine del secondo quarto.

Pazzesco quello che accade dopo: cinque triple, (quattro consecutive) e un parziale di 19-6 porta Bologna a meno uno quando manca un solo quarto: partita ufficialmente riaperta,  Arriva a -1 all’inizio dell’ultimo quarto. Marcellus Kemp (23 punti) cerca di prendersi sulle spalle il resto del quintetto ma se dalla sua mano arrivano i canestri che tengono la partita sul punto a punto, da quelle stesse mani arriva pure l’errore decisivo che nel finale lascia immutati i due punti in più messi a referto dagli ospiti. Nelle file di Montegranaro, ben quattro i cestisti in doppia cifra: Cinciarini 11, Jones 12, Ivanov 14, Ford 21.

Il Tabellino:

A1 6a giornata: Armani Jeans Milano – Lottomatica Roma 76-70

Il colpo d’occhio, al Forum di Assago, è quello delle buone occasioni: poco meno di 5 mila spettatori ad assistere alla sfida tra i capoclassifica dell’Olimpia Milano e una Lottomatica Roma (guida il duo Boniciolli – Tanievic) ancora troppo acerba per poterla inserire nel novero delle favorite per la vittoria finale. Anzi: avanti così, per i capitolini diventa difficile anche solo la conquista di un posto sicuro ai play off. Altalenante Roma, già in grande spolvero l’Armani nonostante la prima parte della partita racconti l’esatto contrario. Gli uomini di Boniciolli partono forte: l’ipotesi di sbacare Milano sembra qualcosa di più alla fine del secondo quarto, quando il vantaggio capitolini (43-48) si assottiglia rispetto al 22-30 con cui si era liquidata la prima frazione ma resiste ugualmente. Ritmi da paly off, va detto: ci si è divertiti per i costanti capovolgimenti di fronte che hanno saputo coinvolgere i presenti. L’immediato 7-2 degli uomini di Bucchi è stato illusorio perchè l’Armani sarà poi costretta a inseguire per una buona mezz’ora. In apertura di secondo quarto, Roma tocca il più dieci (22-32) e gongola – punto più, punto meno – al cospetto di una Olimpia nuovamente padrona del gioco a metà del terzo parziale (Milano a -1, 50-51). Pare una storia da riscrivere, invece tre triple consecutive di Smith consentono ai capitolini di riprendere il largo. Altro meno dieci per l’Armani (52-62), a cui non resta che disputare un ultimo quarto alla perfezione. Dire che Mancinelli e compagni ci riescono è quasi eufemistico: in apertura di ultimo quarto un netto 9-0 costruito da Jaaber e Van den Spiegel consente a Milano di affacciarsi in testa, Hawkins e ancora Jaaber concludono il capolavoro. Armani ancora prima in classifica a punteggio pieno, l’ex Hawkins (22 punti) è il miglior marcatore della serata mentre la verve di Smith (alla fine 21 punti) non salva Roma. La solita Roma: bella che quasi incanta e poi brutta. Talmente brutta che ti chiedi perchè.

Il tabellino:

Bargnani schianta i Celtics, bene New Orleans

La magica serata Nba è stata ancor più indimenticabile per Andrea Bargnani, oramai autentica stella (tra le stelle) in casa dei Toronto Raptors. 29 punti per il Mago, canadesi capaci di travolgere il mare verde di Boston e liquidare i Celtics a una manciata di secondi dalla sirena, quando gli ospiti hanno avuto palla in mano ma la conclusione di Garnett si è stampata sul ferro.

Il 102-101 con cui Toronto ha messo fine alle impietose statistiche (8 sconfitte di fila contro Boston). Decisivi, ai fini della vittoria, i 2 liberi infilati a 2 secondi dalla sirena da Amir Johnson. Per Bargnani, numeri da primadonna eccezion fatta per quei due miseri rimbalzi messi a referto. Troppo pochi per consacrare definitivamente il 25enne. Per il resto, 29 punti con 9/20 al tiro, 2/6 da 3 punti, 9/13 ai liberi e la sensazione che contro Glen Davis (non proprio uno qualunque) potesse fare quello che gli pareva. L’ex Benetton Treviso a fine gara:

“Avevamo tutte le scuse del mondo ma abbiamo lottato fino alla fine contro una squadra che ha più talento di noi. Non battevamo i Celtics da anni, abbiamo giocato in modo tosto. Non ci siamo accontentati,siamo stati aggressivi e questo ha pagato. Sapevamo che dovevamo correre, dovevamo sfruttare le nostre qualità atletiche. Lo abbiamo fatto, aiutati anche da un pizzico di fortuna”.

A1 6a giornata: Scavolini Pesaro – Dinamo Sassari 79-68

Quattro vittorie in sei gare. La Scavolini ha incrementato la striscia positiva liquidando la Dinamo Sassari con undici lunghezze di vantaggio: partita mai in discussione, raccontano impietosi i parziali, nel corso della quale la rincorsa degli ospiti ha avuto quale momento di maggiore efficacia quello finale, quando le distanze si sono ridotte a sette punti.

Poi, ennesimo affondo locale e il più undici alla sirena finale. Per i sardi, seconda sconfitta di fila: non sono bastati i punti di Hunter (22 a referto) e White (15) perchè sul versante opposto il gioco corale della formazione marchigiana ha fruttato una prestazione più che dignitosa. Non solo i 20 punti di Daniele Cinciarini ma anche altri quattro (Hackett 12, Lydeka 11, Aleksandrov 14, Almond 14) in doppia cifra.

Il tabellino:

SCAVOLINI PESARO-DINAMO SASSARI 79-68
(23-12, 39-26, 57-45)
PESARO: Traini 3, Hoover, Cakic 2, Flamini 3, Hackett 12, Lydeka 11, Aleksandrov 14, Almond 14, Cinciarini 20, Testa ne, Cusin ne, Bartolucci ne. Allenatore: Dalmonte.
SASSARI: White 15, Hunter 22, Devecchi, Cittadini 2, Sacchetti 1, Tsaldaris 11, Vanuzzo 3, Pinton, Hubalek 14, Maninchedda ne. Allenatore: Sacchetti.
ARBITRI: Cicoria, Quacci, Aronne.
NOTE: tiri liberi: Scavolini 26/33; Sassari 16/20. Tiri da tre: Scavolini 9/16; Sassari 2/19. Usciti per 5 falli: Hackett, White, Hubalek.

A1, risultati e classifica alla 6a giornata

La sesta giornata del campionato di basket A1 riserva qualche sorpresa: bene l’Armani (sempre prima in solitaria) contro una Lottomatica Roma che è crollata nel finale. Vittorie esterne per Bennet Cantù (ad Avellino), Pepsi Caserta (a Brindisi), Montegranaro contro Canadian Bologna. Compito più semplice del previsto per Cremona (che rifila 24 punti di differenza alla Cimberio Varese). Venti lunghezze di vantaggio per Montepaschi Siena su Angelico Biella, diciannove per la Benetton Treviso su Teramo.

I risultati della 6a giornata

Air Avellino-Bennet Cantù 71-75
Benetton Treviso-Banca Tercas Teramo 90-71
Enel Brindisi-Pepsi Caserta 64-76
Scavolini Siviglia Pesaro-Dinamo Sassari 79-68
Montepaschi Siena-Angelico Biella 101-81
Armani Jeans Milano-Lottomatica Roma 76-70
Canadian Bologna-Fabi Montegranaro 77-79
Vanoli Braga Cremona-Cimberio Varese 103-79

Due lunghezze (12 punti a 10) separano Milano da Siena; segue a otto punti un poker di squadre (Varese, Bologna, Pesaro, Cantù), mentre sono cinque le formazioni appaiate a 6 (Sassari, Avellino, Biella, Cremona, Montegranaro). Maluccio Roma (4p), Teramo fanalino di coda con zero punti all’attivo.

Classifica alla sesta giornata:

Oklahoma espugna Boston, Bargnani trascina Toronto. LeBron a Wade: “Fuori dagli schemi”

I risultati della notte di Nba hanno regalato più di una sorpresa. La prima, in ordine di importanza, è data dalla sconfitta interna dei Boston Celtics, liquidati con eccessiva facilità dagli Oklahoma City Thunder a cui è riuscito di imprimere una marcia in più negli ultimi due parziali e chiudere i conti per 84-89.

Presi per mano da Russell Westbrook (31 punti), gli ospiti non hanno faticato ad approfittare della serata storta dei locali. Tornati, specie in determinati frangenti del match, brutti e impossibili.

Indomita Los Angeles: Lakers ok contro Minnesota e in grado di sfruttare un Kobe Bryant sempre più risolutorio e implacabile (23 punti e otto rimbalzi) ma pure la buona luna di Matt Barnes che piazza a referto 24 punti. Timberwolves battuti per 112-95.

Miami Heat dimostra che, in questa fase, la sua forza stia tra le mani di LeBron James e Chris Bosh: male Dwyane Wade, qualche appannamento di troppo ma i Bobcats Charlotte solo solo riusciti per piazzare qualche graffio alla fine indolore. James ha siglato 32 punti, Bosh ne ha piazzati altri 22 (con 14 rimbalzi). Sintetizza la serata lo stesso LeBrown:

Toronto e New York ko, Bargnani e Gallinari non brillano

Toronto Raptors e New York Knicks sempre peggio. La regular season di Nba sta vivendo le fasi iniziali ma le due squadre, che vantano in organico la presenza di Andrea Bargnani e Danilo Gallinari, continuano a zoppicare. Fresche le sconfitte racimolate rispettivamente contro Washington Wizards e Denver Nuggets. Toronto mai in partita, i Knicks hanno ceduto negli ultimi secondi dopo un testa a testa che è durato tutta la gara (finisce 120-118 per Denver). Per i canadesi di Bargnani (score personale: 12 punti, 3/13 al tiro con 1/2 da 3 punti, 2 rimbalzi, 2 assist e 1 recupero) è la nona sconfitta in 11 gare. Migliori i numeri di Andrea Gallinari: l’ala ex Armani Jeans si concede una doppia doppia (21 punti, 10 rimbalzi, 6/19 al tiro).

New Orleans, il primo ko a Dallas

Altra casella dello zero che, nell’Nba, si depenna. Grandi Mavericks: presi per mano da Dirk Nowitzki (25 a referto) e Jason Terry (26 punti), gli uomini di Rick Carlisle hanno liquidato i New Orleans Hornets (98-95) dopo un incontro giocato punto a punto ma nel cui finale i locali hanno saputo conservare maggiore lucidità. Per Marco Belinelli 8 punti e oltre 21′ di gioco: il parquet dell’American Airlines Center ha avuto modo di ammirare anche la buona – ma insufficiente ai fini del risultato – prova di Chris Paul (22 punti). Nelle gare disputate nel corso della notte, netta la vittoria dei New Jersey Nets a Los Angeles contro i Clippers, bene anche Oklahoma sui Jazz (si è giocato a Utah) e Orlando contro i Grizzlies. Gli altri risultati dell’ultimo turno di Nba:
Charlotte Bobcats-Minnesota Timberwolves 113-110
Orlando Magic-Memphis Grizzlies 89-72
Dallas Mavericks-New Orleans Hornets 98-95
Phoenix Suns-Denver Nuggets 100-94
Utah Jazz-Oklahoma City Thunder 108-115
Golden State Warriors-Detroit Pistons 101-97
LA Clippers-New Jersey Nets 96-110.

A1 2a: MPS Siena – Montegranaro 93-82

Lavrinovic 21, Kaukenas 22: e la Montepaschi va. I 26 punti di Ford rendono meno pesante il passivo di Montegranaro che, tuttavia, esce da Siena con un -11 in taccuino.

MPS Siena – Montegranaro 93-82
(23-7; 43-33; 65-55)

MPS SI Mc Calebb 15, Zisis 8, Carraretto, Rakovic 7, Lavrinovic 21, Kaukenas 22, Ress NE, Michelori 2, Ingrosso NE, Stonerook, Aradori 7, Moss 11. All.: Pianigiani.

MONTEGRANARO Ford 26, Jones 9, Nasini NE, Antonutti 5, Cavaliero 3, Maestranzi 6, Ray 13, Canavesi, Cinciarini 7, Ongenaet NE, Ivanov 13. All.: Pillastrini.
Arbitri: Paternico – Begnis – Ramilli

A1 2a: Air AV – Cimberio VA 85-69

Avellino riscatta la sconfitta dell’esordio e, in accoglimento dell’esortazione di patron Ercolino, archivia con successo la pratica Varese. Troutman (21 punti) l’mvp di giornata; ospiti mai in partita.

Air AV – Cimberio VA 85-69
(28-17; 50-35; 69-47)
AIR AV Green 11, Troutman 21, Barbaro NE, Cortese NE, Spinelli 4, Lauwers 14, Infanti, Iannicelli NE, Szewczyk 14, Thomas 17, Johnson 4, Dean. All.: Vitucci.

CIMBERIO VA Bernardi NE, Goss 14, Mian, Rannikko 6, Antonelli, Righetti 11, Galanda 6, Thomas 16, Kangur 10, Cotani, Fajardo 4, Slay 2. All.: Recalcati.
Arbitri: Facchini – Sardella – Bettini

A1 prima giornata: risultati e classifica

L’apice dei 91 punti messi a segno dall’Angelico Biella a fronte – di rimando – degli stessi punti incassati dalla Pepsi Caserta.

Non cadono Siena e Milano, nonostante le difficoltà riscontrate (e inattese, soprattutto nel caso dei toscani). Esordio con sconfitta per l’Air Avellino sul parquet della Benetton Treviso mentre il margine più striminzito è stato quello con cui la Canadian BO ha avuto la meglio sul Bennet Cantu (68-66).

Basket A1 maschile, risultati prima giornata:

Banca Tercas TE-Armani Jeans MI    83-89
Benetton TV-Air AV 88-70
Canadian BO-Bennet Cantu 68-66
Cimberio VA-Scavolini PS 87-78
Lottomatica RM-Enel BR    86-61
Montegranaro-Dinamo SS    88-76
Pepsi CE-Angelico BI   87-91
Vanoli Braga CR-MPS SI   68-71

A1 prima giornata: Cremona – Siena 68-71

Siena parte col piede giusto, vero. Ma solo se si legge il risultato finale e si trascura l’andamento di un incontro che, se porta a spendere parole di elogio in qualche maniera, le suggerisce solo per Cremona.

Almeno due i motivi: la differenza di punti (3 in favore dei toscani) non è quella cui eravamo abituati solo qualche mese fa; inoltre, per buona parte della partita, lo squadrone di Pianigiani è stato costretto a inseguire la verve dei padroni di casa, capaci di sfruttare nel migliore dei modi la giornata favorevole di Rowland, autore di 21 punti e 3 assist (uscito anzitempo per cinque falli individuali).

I tre parziali di frazione (22-11, 42-31, 53-46) danno il senso dell’epica prestazione dei lombardi tanto quanto il risultato finale evidenzia la straripante rimonta di Siena (Kaukenas 21 punti, McCalebb 17 punti). Il PalaRadi ha sognato per 38′ e, nonostante la sconfitta, era impossibile non tributasse il giuto, meritato bagno d’appalusi agli uomini di coach Mahoric.
Cremona-Siena 68-71, il tabellino:

A1, Teramo – Milano 83-89 dopo un supplementare

Servono i tempi supplementari, all’Armani Jeans Milano, per dare ragione alla cabala (sei successi su nove in trasferta, diventano sette su dieci) ed espugnare il PalaScapriano e avere la meglio su un Teramo che ha messo spesso e volentieri in difficoltà il quintetto di coach Bucchi. Punto a punto fino all’ultimo quarto, nessuna delle due formazioni in grado di piazzare break importanti e parziali chiusi in sostanziale equilibrio.

Parte meglio la formazione di casa, nelle cui file Hall – il grande ex, il suo score finale è di 23 punti – mostra di avere tutta la voglia di togliersi più di un sassolino dalle scarpe. Di contro, l’Olimpia replica con un grande Mancinelli – 27 punti e parecchia sostanza – che contribuisce a ribaltare il parziale del primo quarto (22-21) e a chiudere la seconda frazione sul +1 per Milano.

La terza parte si tinge di “rosso Armani” solo per un attimo: al 27′ Milano viaggia sul 55-49 ma i padroni di casa riescono a replicare con tempestività e chiudere con un solo punto di svantaggio (59-60). Pare il momento in cui Teramo possa dilagare (75-68 a metà dell’ultimo quarto) ma il ritorno di Milano è dirompente (parecchia esperienza a carico dell’Armani, la stessa che Teramo non ha evidenziato). Il 78-78 su cui si chiudeono i tempi regolamentari sono il preludio ai supplementari: ne occorre uno, giusto il tempo di prendere le misure, piazzare l’affondo e chiudere in retroguardia.