Mentre si attende da un momento all’altro la data e il nome del luminare cui toccherà il compito di ricostruire il crociato di Danilo Gallinari, con una quasi quadrupla-doppia di Andre Iguodala in veste di leader la sua squadra no tolto non solo San Antonio (priva dell’insostituibile Tony Parker) dal piedestallo della Western Conference ma è a un centimetro dal traguardo del 3° posto. I colleghi americani aggiungono inoltre che Denver è entrata nell’albo dei record della franchigia per il maggior numero di vittorie casalinghe consecutive, 21 (precedenti 19), oltre a eguagliare il record di vittorie casalinghe (36 contro 3 sconfitte) e totali (54) suscettibili di miglioramento perché il calendario prevede nelle ultime 4 gare la trasferta del 12 aprile a Dallas, il 14 Portland, il 15 a Milwakee e il 17 con Phoenix.
NBA
Nba i Bulls provano a fermare i Kinicks vincitori dell’Altantic Division
Spazzata via Washington con un superbo 3° tempo di Melo Anthony autore dei 21 punti sui 36 finali, è festa grande al Madison perché dopo 19 anni i Knicks conquistano il titolo dell’Atlantic Division con 13° successo consecutivo, il 51° stagionale mentre Indiana non ha tenuto il passo e sfiderà nella semifinale i Knicks che vivono un momento d’euforia e guardano lontano. “Can’t stop New York, 2013 division champion”, che è più di un sottinteso messaggio agli alrtri pretendenti allo scudetto: ”largo a New York”.
Melo è il profeta di questo risultato, un anno fa Mike D’Antoni lo considerava un ostacolo verso la ricostruzione, lui ha puntato i piedi e Mike Woodson raccoglie i frutti di una stagione che era iniziata alla grande col favore del calendario e in seguito aveva riservato qualche sconfitta di troppo per gli infortuni e il problema di ginocchio guarito miracolosamente.
NCAA: titolo a Louisville, Hall of Fame per l’italo-americano Rick Pitino
I Cardinals di Louisville hanno vinto il titolo NCAA n.75 battendo Michigan 82-76 nell’immenso Giorgia Dome di Atlanta con una folla record di 74 mila spettatori.
Il basket è uno sport che va di fretta, e molte cose inaspettate sono successe in questi giorni al coach dei vincitori, Rick Pitino, newyorkese di 60 anni, sempre azzimato ed elegante come un figurino,fisico asciutto, l’anellone vistoso del primo trionfo, certamente uno dei grandi personaggi italo-americani che hanno fatto del basket uno sport planetario e ottenuto lunedì notte la sua seconda vittoria a 16 anni di distanza da quella con Kentucky del 1996.
Nba Belinelli paga la lunga assenza, Bulls sconfitti a Detroit
L’importanza del sesto uomo…E’ scontato che il trofeo questa stagione tocchi a JR Smith che anche a Oklahoma ha firmato il canestro da 3 decisivo per la vittoria n.50 spalleggiando Melo Anthony, 36 punti e 12 rimbalzi, di cui 9 in attacco, col sostegno di una panchina super (55 punti a 30, ottima gara del 40enne Kidd con 14 punti e 5/8). I Thunder a loro volta sentono la mancanza del Sesto Uomo che faceva la differenza, Jeff Harden, e non bastano i 64 punti di Westbrook e Durant vincitori della battaglia dei punti con i due bomber dei Knicks (58 punti) ma sconfitti nella guerra importantissima per il 1° posto all’Ovest .
Nba il dopo-Gallinari comincia per Denver con 132 punti a Houston
Gallinari cerca di farsi una ragione dell’infortunio e attende il verdetto definitivo dei medici per l’operazione al ginocchio sostenuto dal lungo elenco dei twitts calorosi di amici e tifosi, fra i quali Rudy Fernandez, Polonara, Poeta, il suo Milan e anche Livio Proli presidente Armani il quale si definisce suo amico.
Per i Nuggets il primo test del “dopo-Gallinari” inizia invece contro Houston nel migliore dei modi: il record stagionale di punti (132), quello delle vittorie casalinghe consecutive (20 dal 18 gennaio, segmento che ha prodotto anche 19 vittorie su 21 totali) e 40 assist.
Nba Anthony ne fa 41, Lakers di un soffio
La vicenda del Gallo si è preso tutto lo spazio, rimane da dire che lo stop brusco di San Antonio a Oklahoma City ha dato il primato ai Thunder anche se entrambe sono a 56-20,e che il calendario per il primato all’Ovest riserva ai texani il 6 Atlanta, il 10 Denver fuori, il 12 Sacramento, il 14 e il 15 Lakers e Warriors fuori il 17 Minnesoota mentre per Durant e c. questa domenica New York, il 9, 11 e 12 Utah, Warriors e Portland fuori, il 15 Sacramento e il 17 Milwaukee che non è ancora sicura matematicamente per il risveglio dei Sixers che hanno vinto ad Atlanta, anche se siamo al 5% di possibilità di riaggiustare una stagione storta. All’Ovest sono sicure Oklahoma, San Antonio, Denver (che gioca stanotte con Houston e poi mercoledì San Antonio ancora in casa), Clippers e Memphis, Golden State, Houston e Lakers non hanno ancora certezza matematica, ma in pratica rischiano solamente i gialloblù di D’Antoni (40-36) perché Utah (40-37) non molla la presa e Dallas (37-39) è ormai distante a 6 turni dalla fine della stagione.
Operazione per Gallinari, agli europei come capitano non giocatore?
Lacerazione del crociato anteriore del ginocchio sinistro, niente menisco, operazione a fine stagione – assicura Denver – con le migliori prospettive per il pieno recupero. La paura è stata tanta ma si tratta pur sempre di …“a serious injury that will require a long rehabilitation”, che tradotto significa problema serio, riabilitazione su tempi lunghi.
Questa, in sintesi, la situazione riguardante l’infortunio di Gallinari a 4’27” dal termine del primo tempo contro Dallas, quando forzando una chiusura di Nowitzky e Collison sull’entrata, il pallone fra le mani sul secondo passo per andare a canestro il ginocchio gli ha ceduto.
Gallinari infortunio al ginocchio: perso anche per gli europei?
Una buona notizia e una brutta, anzi bruttissima, per Gallinari, la sua formazione, la nazionale. Il fighter azzurro è uscito dal campo su una sedia a rotelle a 4’27” dal riposo, punteggio 35-38 mentre, gomiti larghi , avanzava in palleggio in area e dopo il cambio di mano, forzato la chiusura difensiva all’altezza della linea di tiro libero di due avversari, Nowitzky e un compagno , l’azione è finita bruscamente. Si è visto che sul primo passo con la gamba destra esegue un saltino caricando tutto il peso sul ginocchio sinistro, e lì ha ceduto.
Nba Anthony scrive 50 e i Knicks vincono a Miami
Melo Anthony ha segnato 50 punti e i Knicks hanno vinto a Miami 102-90 con gli Heat che mancavano di LeBron (stiramento alla coscia) , Wade e Chalmers (caviglia).
E’ la terza volta che il bomber dei Knicks segna 50 punti, i suoi tiri sono venuti tutti da fuori area e ha segnato 7 triple su 10 con 2 rimbalzi e 2 assist. Nei Knicks rientrava Tyson Chandler. Grazie al successo i Knicks,in serie positiva da 9 giornate e vincitori della serie con Miami per 3/1 , si sono ripresi al 2° posto nonostante la vittoria importante di Indiana sul campo dei Clippers.
Nba Miami passa a San Antonio senza bigs
Adesso il match più atteso dei turni post.-pasquale è Heat-Knicks di martedì notte. Con la miglior striscia vincente, 8 vittorie consecutive, i Knicks dopo aver archiviato la netta vittoria nella serie con i Celtics, la prima dopo 9 stagioni, lanciano la sfida di Miami . I campioni in carica vengono da 29 vittorie nelle ultime 30 are, fermati dai Bulls sulla strada delle migliori intenzioni per battere il record di 33 successi consecutivi dei Lakers di Chamberlain , West Goordrich e di coach Bill Sherman inizio Anni Settanta.
Nba vittoria contestata, gli Spurs sicuri del 1° posto a Ovest
E’ iniziato il count-down della Regular Season e la sconfitta di Oklahoma a Minnesota consegna all’Ovest il 1° posto agli Spurs (55-17, 76,4%) che hanno 2 vittorie in più e 3 sconfitte in meno dei Thundercity che partito Jeff Harden, Miglior Sesto Uomo dell’ultima stagione, non hanno saputo costruito una panchina all’altezza per il titolo incorrendo nell’errore di rifirmare Derek Fisher sfottuto dal suo stesso club perché tira peggio degli appassionanti che sfilano nel concorso da metà campo negli intervalli.
Campanello d’allarme dei Lakers perché ritrovato Millsap Utah ha vinto a Portland e grazie al confronto diretto coi giallo-blu è in questo momento all’8° posto (37-35) e anche Dallas spera di dire ancora la sua.
Nba George riporta Indiana al 2° posto, altro stop dei Lakers
Mini-turno con importanti annunci, ad esempio lo show di Paul George a Dallas che ha consentito a Indiana di tornare al 2° posto (anche se con 3 partite in più dei Knicks) all’Est e raffreddato la speranziella dei Mavericks che proseguono nella loro discesa, due anni fa vincitori del titolo, l’anno passato fuori al 1° turno del playoff, e hanno sciupato, vista la sconfitta dei Lakers, l’ occasione di agganciare i rivali per l’8° posto (ma c’è anche Utah) e riscattare in extremis una brutta stagione fra scelte non convincenti (OJ Mayo e Kaman), infortuni (Nowiztzky) e casi di spogliatoio (Delonte West).
NBA il Gallo fa tremare gli Spurs, Chicago stoppa Miami
Riassunto del megaturno con 26 formazioni in campo:
- 1) Chicago ferma la corsa al record di Miami dopo 27 vittorie, resiste quello dei Lakers anni settanta (32)
- 2) vincono le losangeline e le newyorkesi
- 3) adesso la miglior striscia vincente è dei Knicks con JR ancora top-scorer
- 4) San Antonio mantiene il primato all’Ovest battendo di 1 punto Denver nella prima delle due sfide dirette
- 5) Denver non segna nemmeno un tiro da 3
Nba Nowitzky super, Dallas ferma i Clippers, playoff in vista?
Per il principio del “mal comune mezzo gaudio” in questo giro la sconfitta di Denver a New Orleans nonostante la brillante gara del Gallo non ha provocato danni alla classifica. Denver che stanotte, coltello in bocca, sfida gli Spurs resta al 3° posto della Western Conference con una vittoria in più dei Clippers che hanno perso martedì notte a Dallas e 2 su Memphis sconfitti lunedì senza Marc Gasol (stiramento degli addominali) a Washington dal ciclone John Wall (47 punti, 19 liberi su 24) che ha giocato anche per gli infortunati Beal, Price, Nenè e Webster e maledetto la lunga assenza dai campi “perché oggi saremmo facilmente nei playoff”.