Belinelli uomo Bulls, a Denver non basta Gallinari, ciclone-Harden

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Il bolognese ha giocato 21 minuti sbagliando solo un tiro, al debutto il Gallo (23 punti)  non scuote i Nuggets. Harden un affare da 80 milioni per i Rockets:  segna 45 punti e prende 10 rimbalzi, poi 21 di Lin e 19 rimbalzi di Asik.

Recuperato per il problema alla caviglia Gallinari gioca la sua prima partita della stagione, è il miglior marcatore (23 punti) della sua squadra che col 38% al tiro e una sola manciata di assist  non è certo la divertente ambasciatrice  del corri-e-tira dello scorso anno. Dopo aver perso in casa al debutto  ci lascia le penne a Orlando che inizia il dopo-Howard con una bella vittoria firmata da Glen Davis e JJ  Redick (50 punti in due, e resto mancia…).

Nuggets da registrare, Koufos è un buon fante di 213 centimetri, strappato un buon contratto McGee è tornato l’oggetto misterioso di Washington, è ancora fuori il mastodontico russo Mozgov. Il francesino Evan Fournier, la prima scelta nel draft, non riesce a segnare,  e quel che è peggio il giocatore più atteso, Iguodala sembra un comprimario e non la star dei Sixers e del Dream Team. Difficile passare dalla nobile Filadelfia all’aria rarefatta della cosiddetta  High Mile City. Per ora alla vigilia della partita di sabato a Miami, con i campioni messo nettamente  ko da New York che rialza la testa, “Iggy” manda solo un segnale di leadership attraverso i giornalisti: “Non dobbiamo perdere la fiducia, perché un brutto inizio potrebbe costarci caro

Orlando ha perso nel finale di gara il turco Turkoglu per un infortunio alla mano, è invece ancora fuori Kevin Love, la star della squadra, ma Minnesota è partito  quest’anno con la fissa dei playoff con un promettente  successo grazie alla trottola portoricana Josè Barea, messo alla porta da Dallas dopo il titolo. Ha diretto bene i “lupi” contro Sacramento. Importante  nel ruolo di alter ego di Love, Andrei Kirilenko,  10 punti, 7 rimbalzi, 5 assist, al suo ritorno nella NBA dopo l’anno sabbatico al Cska, mentre l’altro russo, Alex Shved, ha debuttato con 3 tiri sbagliati in 15 minuti, per un giovane è il prezzo che si paga ne mettere piede nella NBA.

Prima vittoria  (contro Portland) anche per Oklahoma col trio Westbrook, Durant (17 rimbalzi, miglior della giornata davanti al polacco Gortat con 16 nella vittoria casalinga di Phoenix) e Kevin Martin (19 punti, 3/3 nelle triple, 6/6 dalla lunetta) il quale regge bene il ruolo, con ben altra stazza fisica, che era di James Harden il quale è apparso come un ciclone sulla scena della nuova stagione. Messi in banca 80 milioni d’ingaggio è passato ai fatti, e dopo i 37 punti e 12 rimbalzi ha fatto ancora meglio ad Atlanta firmando la seconda vittoria dei Rockets con 45 punti, 14/19, 2/4 da 3, 7/8 ai liberi, 10 rimbalzi, 7 assist ben spalleggiato da Jeremy Lin (21 punti, 10 rimbalzi e 7 assist anche per il taiwanese-californiano).

Alla faccia dei detrattori, primo fra tutti  Melo Anthony che si crede il padreterno (ma non sempre in campo lo dimostra), Omer Asik ha giocato una gara da Guinness, con 19 rimbalzi ma nessun canestro. Comunque il  miglior rimbalzista dopo 2 gare con 28 rimbalzi (23 al debutto!)  è il brasiliano Anderson Varejao, il migliore della squadra dell’Ohio  nel ko casalingo con 29 punti con i Bulls, un copione scontato (8 sconfitte consecutive, le ultime 4 con una media di 30 punti). Hinrich, il play-postino che tiene il posto in caldo per Derrick Rose, non fa altro che scaricare subitisimamente ai compagni, la velocità della palla, da squadra di college (questa la formazione del suo coach Tom Tibodeau, confermato prima della stagione con un contratto da 20 milioni di dollari) permette ai Bull di battere sul tempo le difese. A Cleveland c’è stata  quindi gloria per le guardie Nate Robinson (16 punti, 12 assist) ed Rip Hamilton il 34enne, più  un personaggio da fumetto che un giocatore classico alto e muscoloso. “The Old Man River”, come lo beccava il pubblico, è – incredibile ma vero – il top scorer dei Bull con 19 di media dopo due gare.

In una grande serata delle guardie (da qui il 63% nel tiro, nel travolgente inizio che ha spazzato via i Cavs e  intimidito il suo gioiello Irving  addirittura il 73,7% del 1° quarto!)  si è ritagliato uno spazio significativo  anche Marco Belinelli. Utilizzato come ala piccola, giocando 21 minuti, con 8 punti, 3/4,  2/3 ai liberi, 2 rimbalzi, un recupero, e  una continua applicazione in difesa, giusto per non perdere l’occasione di meritarsi il posto in una squadra da playoff che, guarigione di Rose permettendo, diventerebbe una della favorite dopo aver vinto per due anni la regular season col suo gioco difensivo stile Boston di una volta. Non  certo i  Boston Celtics  di oggi che usciti malconci dalla pre-season (tranne che a Milano con l’Armani…)  hanno perso davanti al proprio pubblico di  11  contro Milwaukee ispirata dall’ex golden boy di Roma Brandon Jennings (21 punti, 9/17, 13 rimbalzi e 6 recuperi).

Si tratta, per la squadra di Rivers, di un inizio ben peggiore  dello scorso anno, e la perdita di Ray Allen ci dice poco.  Garnett e Rondo (14 punti e 11 assist) non hanno colpe, Pierce è un guerriero impotente,e il brasiliano Leandro Barbosa (1/3 in 7 minuti), giocatore tattico per aprire le difese col tiro da fuori, non credo proprio sia il giocatore giusto per questa squadra che tira e difende male, e non si capisce bene quale sia delle due la causa e l’effetto.

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Risultati 2 novembre: Charlotte-Indiana 90-89 ( 30 Walker, 18 Henderson; 15 Stephenson, 15 Handsbrook); Orlando-Denver 102-89 (29 Glen Davis, 21 JJ Redick; 23 Gallinari, 12 Lawson); Boston-Milwaukee (15 Garnett, 14 Rondo + 11 as, 14 J.Green; 21 B.Jennings + 13 ri, 6 as, 18 Hines) Altanta-Houston  102-109 (22 Lou Williams, 18 J.Smith + 10 r; 45 Harden + 10 ri, 21 Lin + 10 ri, 0 p e 19 r. Asik); Cleveland-Chicago 86-115 (15 Irving, 12 Varejao; 19 Hamilton, 19 Boozer, 16 + 12 as N.Robinson); New York-Miami 104-84 (30 Anthony, 14 Felton + 9 a; 23 L.James, 16 R.Lewis, 12 Bosh + 11 ri); New Orleans-Utah 88-86 (19 R.Anderson,  19 R.Lopez, 15 AD Aminu;  20 Foye, 16 Mo Williams); Oklahoma-Portland 106-92 (32 Westbrook, 23 Durant + 17 ri, 7 as, 19 K.Martin;  22 Aldridge + 15 ri, 21 Lillard); Minnesota-Sacramento  92-80 (21 Barea, 10 Kirilenko; 20 I.Thomas, 15 M.Thornton); Phoenix-Detroit 92-89 (16 Gortat + 16 ri, 16 Beasley; 18 Prince, 16 Maxiell)

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