A1 1a giornata: Banco Tercas Teramo – Montepaschi Siena 67-75

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Banco Tercas Teramo – Montepaschi Siena 67-75

(15-16; 30-33; 51-50; 67-75)

Ci piace che si inizia. Ci piace questo inizio. Odore di basket in tv – la diretta La7 ancora non mi convince nonostante gli intermezzi e le analisi tecniche di Gianmarco Pozzecco (a volte, in versione Pozzetto). Forse ho bisogno di rivedere Francica Nava – e odore di pallacanestro anche sul web. Stagione 2011/2012 al via. La prima palla a due è tra i campioni in carica della Montepaschi Siena e la Banca Tercas Teramo: toscani fuori casa, devono mostrare qualcosa. A me, nella sfida contro Cantù, Siena non era piaciuta: squadra sfilacciata, scarsa idea di gioco corale, percentuali al tiro a dir poco imbarazzanti. Contro Teramo avrebbe dovuto dimostrare. Forse, rispettto a una settimana fa, osare. E Teramo.

Palla a Wanamaker, immaginavo io, e tutti in fila sotto canestro dopo aver pensato prima a non prenderle: nel gioco del salviamoci le chiappe – inevitabile, contro Siena – i locali avrebbero potuto pagare cara l’arrendevolezza e la linea difensiva allo stesso modo in cui con i toscani si paga pure la sfacciataggine. Però, al prionti via è bastato un quarto per capire che non sarebbe stato incontro in cui alla Montepaschi sarebbe riuscito di fare il bello e cattivo tempo. Dopo i 10′ della prima frazione, Pianigiani stava con le mani nei capelli: Siena avanti di una lunghezza (15-16) e quintetto iniziale composto da Zisis, Andersen, Stonerook, Aradori e Carraretto.

Così e così il danese (che all’intervallo aveva a referto 8 punti e 2 assist), bene Kaukenas (solito cecchino, trascinatore di sempre), ha bisogno di tempo Summers, McCalebb continuo a non vederlo a proprio agio. Neppure l’intervallo serviva a scuotere una squadra appannata il cui +3 alla seconda sirena significava poco o nulla. Se Siena continua a tirare da tre con percentuali vicine al 15% significa che qualcosa poi si paga per forza. Ottimo Teramo: pochissime sbavature e una freschezza fisica che gli avversari non hanno. L’intesa dei nuovi con i vecchi pare già postiva; Brawn, Amoroso e Wanamaker sembrano a tratti dei rulli compressori in grado di alterare gli equilibri dell’incontro. Anche se di fronte hai la Montepaschi, che averla così è come avere davanti a sè una squadra diversa – più debole mentalmente – di quella cui eravamo abituati.

Poi, certo, Siena in partita ci resta sempre e, anche quando gli altri tentano mini break (sul terzo quarto, 38-30 Teramo), poi in due minuti la situazione torna sotto il controllo toscano. Merito, stavolta, di un Aradori formato super: parte dall’italiano la rimonta ospite che porta Siena lontano dai guai. Nell’ultima frazione, Teramo prova a tenere duro ma si scontra con una corrazzata che torna decisiva e letale. McCalebb nuovamente sui suoi livelli (14 a referto), Kaukenas ottimo collante tra la gloria che è stata e i sogni di grandi ambizioni per il prossimo futuro (14 anche per lui), Aradori efficace e putuale (15). Teram ofinisce tra gli applausi del pubblico: utti meritati come mostra il fatto che siano finiti in doppia cifra ben quattro cestisti. Amoroso mvp, 17 a referto. Percentuali basse al tiro.

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