Eurolega, gran rimonta del Cska, niente bis per il Panathinaikos

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Iniziate a Istanbul le Final Four: i campioni uscenti si prendono 15 punti di vantaggio nei primi 10 minuti, poi Kirilenko firma il ritorno dei russi che giocheranno la 9.a finale in 10 anni.

Il Panathinaikos non farà il bis, non conquisterà la quinta coppa del decennio d’oro e Zeljko Obradovic che ha battuto nelle Final Four allenatori tranne l’israeliano Gershon incassa la prima sconfitta dal lituano Jonas Kaszlaukas, ex CT della Grecia passato in questa stagione a dirigere il Cska dopo il breve interregno di Evgeni Pashutin.

Il primo quarto dell’Euroleague  ha illuso i campioni del 2011  arrivati alla finale di Barcellona col Maccabi dopo aver messo ko nella semifinale la Montepaschi. Ma un vantaggio di ben 14 punti, 29-15 dopo 10 minuti, ha cloformizzato i greci, e nonostante le rotazioni e il grande ritorno sulla scena di una leggenda del basket e di questa competizione, il lituano Jasikevicius, inserito a sorpresa nel quintetto iniziale e miglior marcatore della prima semifinale con 19 punti, il Cska aveva già raggiunto alla fine del secondo quarto (32-32) i greci, e pooi ha dato la stoccata decisiva nel quarto tempo, parziale di 15-9. Il Panathinaikos ha segnato dunque quasi la metà dei punti in 10 minuti, poi ha perso la vena, e il Cska ha dimostrato di saper anche difendere e di avere in Andrea Kirilenko, di ritorno in Europa dopo 10 anni nella NBA quale star di Utah, un giocatore completo, carismatico, come aveva già dimostrato anni fa riportando la Russia sul tetto d’Europa.

La semifinale ha premiato la squadra più continua della stagione assieme al Barcellona, e quella protagonista di un  mercato stellare con l’arrivo dei serbi Milos Teodosic (dall’Olyampiacos) e Nenad Krstic (dai Boston Celtiocs), e il lancio di Alex Shved,forse l’erede del grande Serghei Belov.

Risultato 66-64, punteggio bassissimo, con questi parziali: 15-29, 17-5, 19-21, 9-15. Migliori mercatori per i finalisti 17 Kirilenko, 15 Shved, 12 Teodosic, per i greci 19 Jasikevicius, 11 l’americano Batiste e 10 Diamantidis (con 6 assist) e Kaimanoglu.

Nell’altra semifinale si affrontano Barcellona e Olympiacos al ritorno nelle Final Four.

Il Cska ha tirato 27 liberi (con 17 segnati, solo il 62%), più del doppio dei greci  (11 su 11)   che hanno pagato l’attacco perimetrale, i falli (25 contro 18) e sono stati battuti ai rimbalzi (36/39).

Nell’arena di Istanbul inaugurata nel mondiale 2010, a 20 anni esatti dalla sua prima coppa dei Campioni col Partizan Obradovic viene sconfitto sul suo terreno preferito, il basket di trincea, con una squadra di 12 giocatori intercambiabili ma minor qualità di classe individuale, a parte Jasikevicius, Batiste e Diamantidis.

Domani vengono assegnati i premi speciali, Bob McCalebb è il top scorer della stagione e la guardia di Siena è stato scelto fra i migliori 10, e la giuria deciderà se inserirlo nel primo o secondo quintetto europeo.  Domenica alle 20 la finale, trasmessa in 174 paesi, il Cska è alla sua nona finale in 10 anni, ha vinto 2 coppe con Ettore Messina, ne ha perse 2 sempre con Messina e ha perso 4 volte in semifinale, 3 con Dusan Ivkovic e l’ultima a Parigi due anni fa col Barcellona. E quella di domenica potrebbe essere l’occasione della rivincita con gli spagnoli, unica squadra ad avere un coach fatto in casa.

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