Turchia, il basket non è sospeso: si continua a giocare

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In una situazione di emergenza a livello europeo, il basket in Turchia incredibilmente continua. Esattamente come la pallacanestro, anche tante altre discipline stanno proseguendo per la via maestra, cercando di rispettare le precauzioni minime, ovvero giocando le partite a porte chiuse.

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In Turchia si continua a giocare, a porte rigorosamente chiuse

In Turchia sembra che siano solamente sei i casi che sono stati comunicati in via ufficiale: detto questo, il Paese non ha perso tempo a chiudere i propri confini ai cittadini di nove nazioni, dimostrando come quantomeno la preoccupazione sia ai livelli massimi.

Il problema è che il mondo dello sport deve obbligatoriamente andare avanti: fino al termine di aprile si giocherà a porte chiuse, ma è la sola misura drastica che è stata intrapresa. Il campionato turco è l’unico di alto livello in Europa dove si gioca ancora. Ricordiamo come quelli non ancora sospesi sono la Lega Russa, in cui non ci sono le squadre più importanti che giocano in VTB League, e quello britannico.

Di conseguenza, in Turchia è sceso in campo anche il Fenerbahce, che conta nella sua rosa due grandissimi esponenti del basket italiano, ovvero Gigi Datome e Cecilia Zandalasini. Il primo è il capitano della Nazionale italiana e si è trasferito al Fener a partire dal 2015, vincendo tutto quello che si poteva con in panchina Obradovic. Nel suo palmares, infatti, figurano un’Eurolega e ben tre scudetti turchi. Nel corso degli ultimi giorni, proprio il Fenerbahce ha vinto contro il Tofas Bursa, disputando il match a porte chiuse: sia le strette di mano che i “cinque” tra giocatori erano proibiti. Alla fine del match, anche Obradovic si è mostrato molto preoccupato, sottolineando quanto si faccia fatica a parlare di sport in un momento del genere.

Una partita, quella tra Fenerbahce e Tofas Bursa che aveva, in effetti, davvero poco senso. Basti pensare che, prima della palla a due, l’ex Milano James Nunnally ha passato il disinfettante per le mani a tutti i suoi compagni. Datome ha guardato il match in borghese, per una questione di rotazione degli atleti che non hanno la nazionalità turca in campionato.

Adesso, un po’ tutti i giocatori e gli staff tecnici, non vedono l’ora di conoscere quale sarà il destino del campionato. Anche per via del fatto che ci sono diversi giocatori stranieri che stanno mostrando una certa insofferenza verso la mancanza di misure precauzionali: ad esempio Sammy Mejia, che veste la maglia del Tofas Bursa, ha rifiutato di scendere in campo, senza nemmeno pensare a quelle che potrebbero essere le conseguenze dal punto di vista contrattuale.

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