Torna Langford, se ne va Micov, Siena si muove

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SPECIALE MERCATO –  La Spaghetti League fra pochi arrivi e molte partenze (anche Bouroussis?), aspetta le novità della Montepaschi (Hackett?) che taglia la metà del  budget, operazione analoga a quella del Panathinaikos che ha annunciato Argiris  Pedoulakis al posto di Obradovic. Fernandez lascia Denver per il Real. Nella NBA il caso Asik. Adesso le panchine delle 23 squadre ammesse direttamente alla regular season 2012-2013 sono praticamente a posto, l’ultima incertezza riguarda il successore di Dusan Ivkovic, il vincitore dell’Euroleague,che potrebbe essere comunicato nelle prossime ore.  Magari proprio a Barcellona il 6 luglio, il giorno dei sorteggi  quando i fratelli Angelopoulos saranno premiati quali manager dell’anno. Difficile  invece che in tempi di grande ristrettezza economica l’Olympiacos venga affidata a Agelou Vangelis, il vice  Ivkovic.

Dai neo-campioni e dai due milionari, quelli che Ioannis Bouroussis nelle intercettazioni telefoniche della polizia greca nell’ambito di un’inchiesta riguardante il calcio scommesse definì “due idioti” si aspetta qualcosa di più, intanto il Panathinaikos ha comunicato ieri  che Argyris Pedoulakis, 48 anni, tecnico del Peristeri  sarà il successore di Zeljko Obradovic. La volpe di Cacak, la Siena serba dal punto di vista cestistico, ha lasciato dopo 13 anni, 11 titoli nazionali e 5 Euroleague il club del trifoglio in attesa di andare, terminate le Olimpiadi, sulla panchina del Barcellona quando  sia che vinca o meno l’oro Sergio Scariolo al quale scade il triennale e lascerà il posto a Xavi Pascual.

Per il gran rispetto per la loro squadra e il presidente Saez, i colleghi  spagnoli fingono di ignorare il  vero colpo dell’anno aspettando la fine dei Giochi e l’inizio del tour di preparazione chiamata “ruta” (la rotta) che toccherà le principali città spagnole, con partine by-night, inizio alle 22.15, tipo notti bianche per la gran calura e comincia il 9 di luglio da Valladolid con la Gran Bretagna.

Il ritratto di Pedoulakis è quello di un coach nato come buon cestista al Peristeri, uno dei tanti club della capitale, che dopo una discreta carriera fra l’86 e  il 93 col Panathinaikos ,  arrivato anche alla nazionale, ha scelto la carriera di allenatore lavorando nella sua società d’origine, e poi con l’Aek,il Makedonios col quale perse una finale di Coppa Ulbeb contro il Lietuvos Rytas, il Panellinios, il Paok Salonicco per diventare head coach del Peristeri negli ultimi due anni.
Si è presentato, il buon “Ped” con una “lettera aperta “accorata ai  migliaia di tifos del clubi, di questo tenore:

“Entro a far parte del club più vincente nella storia dello sport greco grazie a Pavlos e Thanassis Giannakopoiulos e alla loro passione e generosità da più di 25 anni. Ho avuto questa possibilità, come ex giocatore del Panathinaikos, di sostituire Zeljko Obradovic il miglior e più vincente allenatore di Europa.  Le circostanze economiche e sociali  sono cambiate, il basket fa parte della nostra società e dobbiamo continuare a essere competitivi. La presenza  della famiglia, tramite Dimitris Giannakopoulos , garantisce un passaggio sereno al club. Sappiamo che non possiamo vantare un credito a occhi chiusi in questo momento, ma col lavoro e sacrificio pensiamo di essere ancora competitivi. Spero che i nostri tifosi non ci giudichino troppo severamente, e ci diano il tempo per dimostrare il frutto del nostro impegno. Senza i tifosi non possiamo fare nulla, col loro sostegno possiamo vincere dovunque”.

Ped” non ha dato notizie sulla squadra, ma rimarrà Demetrio  Diamantidis la bandiera del club con la quale anche Nando Gentile vinse una coppa dei Campioni. E si parla dell’arrivo di Ioannis Bouroussis in uscita dall’Armani per vestire la maglia del club  di cui è stato rivale, una vicenda opposta a quella di Vassilli Spanoulis, bandiera dell’Olympiacos ed ex dei verdi.

Ettore Messina prosegue nella ricostruzione del Cska, senza però sciogliere il nodo riguardante il possibile ritorno  nella NBA di Andrei Kirilenko, impegnato a Caracas nelle qualificazioni olimpiche. Dopo il play-tuttofare  Aaron Jackson, uno dei tanti giocatori passati dalla Virtus Bologna che avrà il compito di far scordare Siskaukas, e il centro Erceg il Cska ha firmato l’ala piccola Vladimir Micov  che dividerà il ruolo col capitano Viktor Khryapa, e ricostruito da Cantù. Il serbo di ferro, 27 anni, 2,01, dopo aver girato fra le squadre belgradesi e la montenegrina Budocnost vincendo 3 titoli, non ha avuto grande fortuna nelle prime esperienze all’estero (Panionios e Caja Laboral) e grazie ai continui miglioramenti ha contribuito al rilancio di Cantù divenendo uno dei maggiori giocatori europei nel suo ruolo. Impossibile, per la potenza economica della squadra amata da Putin, trattenerlo a Cantù. L’anno passato ha avuto una media di 11 punti, 4 rimbalzi, 3,2 assist, mentre in Euroleague le sue media sono state 10.4 punti, 4,1 rimbalzi e 5,3 assist nelle Top16.   Le cifre ne fanno un giocatore fondamentale, di talento, e il fisico lo aiuta anche a essere un ottimo difensore, qualità indispensabile per il suo nuovo coach.

Milano ha ufficializzato lunedì pomeriggio la firma di Keith Langford, 28 anni, 1,93, che contribuisce a fare dell’Armani la squadra più mancina d’Europa. Passato inosservato  dai grandi club  nonostante le belle prove a  Soresina e Biella e l’ottima scuola della Kansas University con la quale ha giocato tre finali NCAA (in una rivaleggiò alla pari contro un certo Dwayne Wade ma non venne scelto ai draft, contrariamente al rivale di Marquette), fu lanciato da Andrea Luchi ai tempi in cui era general manager della Virtus Bologna e andò in Finlandia a firmare il 19enne Koponen. Si tratta di  quel 2009 che ricorda l’ultimo trofeo del club e le battaglie pari a pari con Siena, l’unico momento in cui il basket italiano poteva davvero cambiare pagina, con troppe finali tristi nel Truman Show del basket. Invece Claudio Sabatini, sul punto del sorpasso, smantellò il club, cambiando politica di 180 gradi. Dopo aver criticato gli italiani, descritti come un tendaggio del campionato, ha fatto razzia nei vivai italiani, e oggi  per lui è più utile vincere scudettini in serie (grazie a un grande talento ceko,Adam Pechacek), cosa che non piace esattamente ai suoi 7000 tifosi che coprono almeno la metà del budget che vorrebbero –a ragione –  una Virtus da scudetto.

Langford in virtù di quell’esperienza avrebbe voluto rimanere in Italia, fra l’altro sembra ci fosse la possibilità di un matrimonio italiano (e quindi la relativa cittadinanza)  a quel tempo con una ragazza romagnola, e fu il primo colpo di Sergio Scariolo (european oriented)  quando firmò col Khimki col quale ha tenuto una media di 18,7 punti nel 2010-2011.

Strano destino, pur essendo un giocatore esemplare, un difensore micidiale (ne sa qualcosa Terrell McIntyre) e uno dei migliori tiratori in circolazione (top scorer di Euroleague nella regular season 2 stagioni fa), trascurato in patria, continua a cambiare casacca. Dopo Mosca, l’anno scorso è stato ingaggiato dal Maccabi, ha giocato ottime gare, specie nel playoff perso col Panathinaikos, MVP con 19 punti di media nelle Final Four di Adriatic League, ma non è riuscito a giocare le Final Four a Istanbul e ci riprova con Milano.

Delle due l’una, o il Maccabi ha preferito puntare su Devin Smith (ex Benetton) o Armani ha messo sul tavolo una cifra da capogiro.
Cosa che Scariolo smentisce: “Parlando con Keith  mi ha fatto molto piacere apprendere che ha scelto noi rispetto ad altre più remunerative per motivazioni sportive e umane. Ricordo il tempo passato con lui a Mosca soprattutto nella prima stagione quando arrivò senza aver mai giocato una sola partita di Eurolega e finì la regular season da Mvp”.

Ma Hendrix e  K-F (key-frozen, l’antigelo) Lanford, i nuovi arrivati, sono due ottimi colpi, ma rimane il problema del leader, quello dei 4 mesi di stop per Gentile, forse Hairston prende la strada per Mosca e si punta su Niccolò Melli come titolare. Poi c’è il caso Bouroussis, siamo al divorzio o è recuperabile il rapporto?. Non era giusto trattenere Radosevic, e lavorare di più sul suo rilancio? Insomma, per ora il mercato  di Milano non propone vere novità, Hendrix e Langford sono tipi già conosciuti, che Scariolo pensi di portarsi a Milano Josè Calderon, il suo amato play in nazionale,  che i Raptors sacrificano per far posto a Steve Nash?. O perché Milano non prova con lo stesso Nash?. Tentar non nuoce?

L’attenzione nelle prossime ore si concentra su Siena. Lunedì c’è’ stato il Palio, e dopo la festa la Montepaschi annuncia le novità: vedremo chi parte (5-6 pedine per un taglio del budget di 10-12 milioni), e chi arriva (forse Daniel Hackett). Da Madrid giunge la conferma che il Real ripartirà da Rudy Fernandez, contratto da 3,5 milioni all’anno.

Col ritorno di Dule Vujosevic, il Partizan lavora sui talenti stranieri. E dopo aver fatto prendere Ian Vesely, il ceko che parte in quintetto a Washington, il Grande Seminatore serbo, uno dei tanti scheletri nell’armadio dell’Italia che non gli ha riservato mai la grande squadra, ha firmato con la tosta guardia francdese Leo Westermann, 19 anni, 1,96, guardia. Si tratta di uno dei migliori talenti degli europei Under 20 l’anno scorso a Bilbao, un tantino sotto ai vari Fournier, Gentile, Mirotic (e forse anche a Melli e lo sloveno Muric) ma un giocatore concreto, 10 punti di media nella Francia medaglia di bronzo.

Ma il Villeurbanne, il club di proprietà di Tony Parker, l’ha subito lanciato nella mischia, con 6 punti, 3,6 rimbalzi, 1,2 recuperi in Eurocup. Se gli slavi puntano su un francese è una bella storia,e soprattutto se un francese rinuncia a un certo tenore di vita scegliendo la Serbia per migliorare come cestista significa che bisogna cominciare a pensare, in questi tempi di crisi, che il concetto di patria è si tratta del posto dove ciascuno si sente a casa sua.

L’emigrante del basket è una persona fortunata, vedi ad esempio il caso delle ultime ore della NBA. Il cambio di Yannick Noah, il turco Omer Asik, una montagna di centimetri con poco talento, tecnica grezza, 3,1 punti, 5,3 rimbalzi per soli 14,7 minuti per gara nei Bulls, potrebbe trasferirsi a Portland. Si parla infatti di una trattativa da 25 milioni per 3 anni, l’agente e Portland si sono dati la scadenza dell’11 luglio per decidere. Se non è uno scherzo, Asik diventerebbe uno dei giocatori più pagati. Le nostre torri, a cominciare da Cuccarolo e c., se hanno un briciolo di orgoglio o senso degli affari dovrebbero pensare davvero a dormire col pallone sotto il cuscino, e lasciando la scena ai veri protagonisti della Spaghetti League, i Signori Passaportati.

E’ chiaro che la calamita NBA avrà la meglio, lo dimostra la chiusura della Benetton la miglior fornitrice europea della real casa americana, da Kukoc a Bargnani, unico n.1 italiano (ed europeo!) si sempre,  passando – vero anche questo –  per la meteora Tikhitshvili, il georgiano entrato nella storia del draft assieme a  Jent Benson come il più colossale bidone da parata.

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