I Knicks simbolo della rinascita di New York

L’amore della città ferita dall’uragano Dandy si è riversato sulla squadra di basket che ha battuto anche Dallas tornando dopo tantissimi anni al 1°posto di Atlantic Division.

Dopo aver afferrato la palla  sul ferro per un errore di Antohny e averla schiacciata, Tyson Chandler è saltato in aria, si è battuto il petto con la mano, come uno scimmione gasato scaldando il Madison che per larghi parti della gara aveva sostenuto la sua squadra al grido incessante di “defense-defense-defense). E’ stato per il centro premiato l’anno scorso come Miglior Difensore dell’anno e starter del Dream Team a Londra, ex di Dallas,  il  secondo canestro decisivo,  premiato anche con un tiro libero di bonus.

Ronnie Brewer ai New York Knicks

A fare spazio nelle file dei Chicago Bulls a Marco Belinelli è Ronnie Brewer, guardia che saluta i Tori per accasarsi a New York presso i Knicks. L’annuncio è arrivato, il trasferimento è cosa fatta: Brewer era un free agent e ha firmato con Chicago per una stagione.

Tra le altre cose, il classe 1985 è famoso per il suo non propriamente ortodosso stile di tiro, dovuto ad un infortunio patito da bambino mentre andava su uno scivolo ad acqua

Ufficiale, Jeremy Lin da New York a Houston

La notizia era nell’aria e attendeva l’ufficialità che è puntualmente arrivata: Jeremy Lin lascia i New York Knicks e si accasa agli Houston Rockets. Il play di origine taiwanese, una delle rivelazioni dell’ultima stagione Nba, ha accettato l’offerta dei texani che gli garantiscono un contratto triennale da 25,1 milioni di dollari complessivi. New York, che avrebbe potuto trattenere il giocatore pareggiando l’offerta, ha deciso di non fare follie per il 23enne.

I Knicks avrebbero dovuto destinare a Lin la bellezza di 14,8 milioni nella stagione 2014-2015 per tenere testa all’offerta di Houston. Un simile contratto avrebbe costretto New York a sfondare il salary cap con conseguenze disastrose a livello finanziario. Il messaggio di commiato di Lin ai suoi ormai vecchi tifosi è arrivato via twitter:

Nba, Anthony rilancia i Knicks che puntano su Steve Nash

Derrick Rose torna dopo 12 gare per uno stiramento inguinale segna 29 punti ma sbaglia due liberi e l’ultimo tiro in sospensione del tempo regolamentare e il canestro da sotto della vittoria dei Bulls nell’overtime che incassano al Madison la sconfitta n.14 quando sul 91-86 hanno la gara in pugno ma non riescono a chiudere contro i Knicks portati al successo dal miglior Anthony d’annata che segna da 2  e poi da 3 dai 9 metri e ripete lo stesso tiro nel supplementare, quando la sua squadra si trova nuovamente indietro 95-99.

Il turno pasquale fa stare  dunque sui carboni ardenti Chicago con 9 gare ancora da giocare da qui al 26 aprile, vede Oklahoma tornare al successo contro Toronto di Bargnani (7 punti) dopo 3 scivoloni consecutivi mentre  Miami riprende quota senza l’infortunato Wade  che James Jones con 6 bombe su 8 e 18 non fa rimpiangere. Ma dal Texas  la valanga San Antonio travolte anche Utah e con  l’11° successo consecutivo tocca le 40 vittorie (40/14) e  attacca il primato assoluto dei  Bulls (43/14)  che questa settimana hanno la possibilità di chiudere la partita o di rimettersi in gioco  ospitando martedì  i Knicks e giovedì gli Heat  per far visita domenica ai  Detroit Pistons.

NBA Mike D’Antoni lascia i New York Knicks

La notizia é arrivata in serata direttamente dalla Grande Mela: Mike D’Antoni non è più il capo allenatore dei New York Knicks. Il tecnico italo-americano ha infatti lasciato la guida della squadra proprio alla vigilia della chiusura del mercato, con i Knicks sprofondati in una pesante crisi di risultati (bilancio di 2-8 nelle ultime 10 gare). Il coach ex Milano e Treviso saluta dunque New York con tre mesi di anticipo rispetto alla scadenza del contratto: l’odierno addio arriva dopo quattro stagioni in cui i Knicks hanno cercato di rifondare e costruire una squadra vincente, ma nemmeno il duo formato da Amar’e Stoudemire e Carmelo Anthony (arrivato un anno fa, i Knicks sacrificarono il  nostro Danilo Gallinari) non è bastato per tornare a sognare. Anzi: proprio i “caso Melo” sarebbe alla base dell’addio del tecnico 60enne. Il suo rientro in squadrea è infatti coinciso con l’inizio del lento declino di prestazioni della sorpresa Jeremy Lin (8 vittorie in 9 gare): nell’ambiente si vocifera che proprio ieri Anthony avrebbe chiesto la propria cessione indicando nel guasto rapporto con D’Antoni la causa principale di questa sua scelta. Nonostante le smentite di rito dello stesso giocatore, i media neyorkesi si dicono convinti che dopo la rottura tra i due, in seno alla squadra ogni equilibrio sarebbe saltato. Per ora sulla panchina dei Knicks si é seduto il vice Mike Woodson, ex capo allenatore degli Atlanta Hawks, che manterrà l’incarico ad interim, in attesa dell’arrivo di un nuovo coach per la prossima stagione.

Visione diversa rispetto alla proprietà sul futuro della franchigia

Questa, in estrema sintesi, la spiegazione dell’ex tecnico dei Knicks, che per il momento non ha voluto rilasciare altre dichiarazioni.

Odissea aerea per Gallinari e i Nuggets

Il volo che avrebbe dovuto portare nella notte i Denver Nuggets di Danilo Gallinari verso New York, dopo la vittoria contro Washington, si è trasformata in un’odissea.

Gallo e compagni, che stasera sfideranno al Madison Square Garden i Knicks, sono stati bloccati da una fitta nevicata che ha ritardato in maniera evidente il decollo da Washington e lasciato i roster del Colorado in aereo per oltre tre ore, nell’attesa che fosse dato al pilota l’ok per la partenza.

E’ stato lo stesso meneghino a raccontare la disavventura attraverso la propria pagina facebook mentre metteva in scena con il collega Rudy Fernandez una partita a Monopoli sull’i-Pad:

Nba risultati 25 dicembre 2011

Nba partita, a Natale le prime tre sorprese con la vittoria di Miami Heat sui campioni in carica dei Dallas Mavericks e l’affermazione di misura di New York Knicks sui Boston Celtics. In serata, Chicago sbanca Los Angeles grazie a Derrick Rose e a uno startosferico Luol Deng.

  • DALLAS MAVERICKS-MIAMI HEAT 94-105. E’ stata la rivincita degli Heats ma anche la grande serata di Lebron James che, davanti ai 20 mila spettatori dell’American Airlines Center, ha firmato la prima prestazione da mettere in bacheca. Per lui, 37 punti, 10 rimbalzi e 6 assist appena dopo la premiazione dei padroni di casa che, sotto gli affondi (oltre che di James) di un Dwyane Wade (26 punti, 8 rimbalzi) ottima spalla del compagno di squadra. Ospiti già avanti di 15 dopo il primo quarto (32-17), di 21 a metà gara (62-41) e di 32 a dieci minuti dal termine (97-65). Il dominio locale dell’ultimo parziale (con Dallas che piazza un complessivo 29 a 8) è solo servito a rendere meno pesante il passivo.

I Knicks prendono Baron Davis e D’Antoni sogna il titolo

Dopo aver preso Mike Bibby, i New York Knicks hanno ingaggiato anche un altro playmaker del calibro di Baron Davis (contratto annuale da 2,5 milioni di dollari). Il 32enne è stato lasciato libero dai Cleveland Cavs, che per la regia hanno invece puntato sulla scelta numero 1 dell’ultimo draft, Kyrie Irving. Davis è ancora fermo per problemi alla schiena, che dovrebbero tenerlo ai box per altri due mesi, ma la squadra di Mike D’Antoni dovrebbe averlo in forma in tempo per i playoff. Anche per questo motivo coach D’Antoni è molto ottimista in merito alle chance dei suoi Knicks, che oltre a Bibby e Davis in regia, potranno contare anche sul duo Carmelo Anthony-Amare Stoudemire ma anche su un centro come Tyson Chandler, reduce dall’ultimo titolo vinto con Dallas. «Se hai un centro di 28 anni reduce dal titolo, e lo affianchi a superstar come Anthony e Stoudemire, è ovvio che devi lottare per il titolo» ha detto l’ex tecnico di Milano e Treviso.

Nike Jordan Spiz’ike con i colori dei New York Knicks

Jordan Spiz'ike

 

Spike Lee è un grande fan dei New York Knicks, questo non è un mistero. Forse però molti di voi non sanno che il regista americano ha anche una sua scarpa dedicata nella collezione Jordan, la Spiz’ike.

Una scarpa che si appresta a tornare nei negozi in una doppia colorazione dedicata ai New York Knicks. Come potete vedere i colori sono proprio quelli della squadra di Carmelo Anthony, nero, bianco, arancione e blu.

Nike Air Jordan Melo M8, le nuove scarpe di Carmelo Anthony

Nike Jordan Melo M8

Arrivano le prime informazioni sulle Air Jordan Melo M8, le nuove scarpe della stella dei Knicks Carmelo Anthony. Molto simili alle Jordan Fly Wade, le scarpe presentano ovviamente i colori del team di New York e saranno disponibili inizialmente in due versioni, una bianca ed una blu.

Le Melo M8 saranno in vendita dal prossimo 12 ottobre, nei mesi successivi arriveranno anche altre colorazioni. Il prezzo di listino è di 130 dollari, circa 118 euro al cambio attuale.

Nike Melo M7 in vendita da domani nei negozi

Nike Melo M7La nuova versione delle Melo M7 sarà in vendita da domani negli Stati Uniti, disponibile inizialmente solo in due negozi di New York, House Of Hoops e Nike Town.

Questo nuovo modello si differenza dalla prima versione per la tecnologia Flywire, già usata da Nike nelle LeBron 8 V2 e nelle Hyperdunk 2010. La scarpa è leggermente diversa rispetto alla “vecchia” edizione uscita a inizio stagione, il design è più aggressivo ed il look è veramente cattivo.

Melo M7 Advance, le nuove scarpe di Carmelo Anthony

Melo M7 AdvancePochi giorni fa vi abbiamo parlato delle Melo M7 Welcome To New York, edizione speciale delle scarpe di Carmelo Anthony realizzate per festeggiare l’arrivo di Melo ai Knicks. Durante le prime gare di playoff Anthony ha però sfoggiato una nuova versione delle Melo M7, denominata Advance.

Le Melo M7 Advance hanno un design più aggressivo anche se nel complesso le differenze con il vecchio modello non sono molte, possiamo definire le M7 Advance come una versione “reloaded” del modello uscito ad inizio stagione.

Nike Jordan Melo M7 Welcome To New York, edizione speciale commemorativa

Nike Melo M7 Knicks

Per festeggiare l’arrivo di Carmelo Anthony a New York Nike ha annunciato oggi che il primo giugno lancerà sul mercato una edizione speciale commemorativa delle Jordan Melo M7, le scarpe ufficiali del giocatore per questa stagione. Fino ad ora le Melo M7 erano disponibili soltanto nella colorazione bianca/azzurra dedicata ai Denver Nuggets, questo nuovo modello invece porta i colori dei Knicks.

Le Melo M7 Welcome To New York saranno prodotte in tiratura estremamente limitata, disponibili solo al Nike Town di New York. La confezione include, oltre alle scarpe, anche una targhetta celebrativa e sei gettoni della metropolitana con il logo di Melo. Il prezzo? 399 dollari.

NBA, New York si esalta. Vince 131-109 contro Utah

I New York Knicks si esaltano sul parquet lucido del Madison Square Garden e travolgono Utah Jazz 131-109. Già nella prima frazione New York si porta avanti con un parziale di 40 a 24 per poi mantenere questo vantaggio per il resto della partita. Al terzo tempo Utah ci va sotto 102-72. Un risultato impossibile da ribaltare. E’ stata la serata di Carmelo Anthony, il neoacquisto di NY, in grande spolvero, mette in luce tutte le sue qualità realizzando 34 punti, 3 rimbalzi e 5 assist. Ottime anche le prestazioni di Amare Stoudemire, con i suoi 31 punti,  di Toney Douglas (20 punti e 6 assist) e di Shelden Williams, 13 punti, 6 assist e 5 rimbalzi.