NBA, salgono le quotazioni di Belinelli

New Orleans stende i Boston Celtics grazie al contributo di Marco Belinelli: il bolognese ha portato 6 rimbalzi agli Hornets che hanno fatto il bis, come i Nuggets di Danilo Gallinari. Primo stop di Toronto nonostante i 21 punti di Andrea Bargnani. Volano Miami e Oklahoma.

Denver e gli Hornets fanno il bis e sono fra le 5 squadre a punteggio pieno dell’Ovest dove è in fuga Oklahoma (3/0)  di Kevin Durant che ha vinto a Memphis, mentre a Est  Toronto di Bargnani  non è riuscito a ripetersi e dopo aver battuto Cleveland ha perso nella propria arena contro la sorprendente Indiana.

Vola anche Miami  che  ha vinto a Charlotte per un solo punto ma facendo spettacolo con una delle più belle partite di LeBron James, 35 punti (e nel suo show un assist di 25 metri in volo su una palla vagante che raggiunge un compagno smarcato, una stoppata sopra l’anello e un’entrata con schiacciata  in rovesciata) e un partitone  (25 punti) anche di Chris Bosh (terrificante entrata con dunk mancino!) in piena crescita, mentre una parte minore ha avuto Wade.

Nba, buon inizio per Bargnani, Gallinari e Belinelli

Andrea Bargnani, Maco Belinelli e Danilo Gallinari iniziano la regular season di Nba 2011-2012 con tre vittorie firmate da Toronto, New Orleans e Denver nel giorno di santo Stefano. In crisi Dallas e Lakers, vola Oklahoma.

  • Le feste  natalizie sono state di buon auspicio per i tre tenori italiani della NBA che come starters hanno contribuito al primo successo delle rispettive formazioni nelle prime 48 ore  del campionato professionistico accorciato per il lock-out dei proprietari. Sono subito venuti al pettine  i problemi dei Lakers e dei campioni uscenti di Dallas che hanno subito una doppia sconfitta nel doppio turno e partono come declassati, mentre Oklahoma di Kevin Durant  è l’unica ad aver portato a casa due vittorie.

 

 

Nba Santo Stefano con Bargnani Gallinari e Belinelli

La slitta che simboleggia  il Natale  ha  regala dunque per il 25 dicembre  ben 5 partite, con alcune delle classiche storiche, arene affollatissime (100mila spettatori complessivi): i campioni di Dallas strabattuti in casa da Miami (94-105, 37 LeBron), mentre Chicago con un’azione finale da incorniciare di Rose  è passato sul campo dei Lakers (87-88) nonostante una grande partita di Koby Bryant (27 punti) col polso dolorante.

Clippers sul velluto a Oakland, il campo dei  Golden State (86-105) , con 37 punti di “Melo” Anthony  ha vinto 106-104 con i Celtics  privi dell’infortunato Pierce, e per finire  niente da fare per i Magic di Dwight Howard a Oklahoma (89-97).

Per Santo Stefano 12 incontri, curiosità per gli italiani tutti in trasferta: i Raptors di Bargnani a Cleveland, i Denver di Gallinari a Dallas, gli Hornets di Belinelli a Phoenix.

 

 

Belinelli rinnova con New Orleans

Occirreva conoscerne il futuro Nba e oggi Marco Belinelli ha svelato la propria scelta: la guardia italiana con passato nelle file della Fortitudo Bologna ha deciso di accettare la proposta avanzata quest’estate dai New Orleans Hornets con ingaggio di 3.4 milioni di dollari della durata di un anno.

A ufficializzare la firma di Belinelli è stata la stessa società attraverso una nota ufficiale apparsa sul sito.

In qualità di restricted free agent, belinelli avrebbe potuto valutare le offerte di altri club ma, a cose fatte, ora non vede l’ora di raggiungere i compagni di squadra nel corso del training camp che ha preso il via settimana scorsa. Le prime parole a commento dell’intesa sono di Dell Demps, general manager degli Hornets:

“Siamo felici di riavere Marco in squadra. La sua ultima stagione è stata la migliore della carriera (media di 10.4 punti e 2 rimbalzi, ndr), ci aspettiamo che continui a crescere”.

Nba, niente italiani a Natale

Ratificato l’accordo fra proprietari e giocatori, dal 9 dicembre tutti in campo, il 25  dicembre 5 gare, l’apertura  Knicks-Celtis al Madison

La NBA torna il 25 dicembre con 5 partite super come regalo di Natale, la classica delle 2 leggendarie formazioni del nord-est  Knicks-Celtics al Madison di Mike D’Antoni, Mavericks-Heat (ovvero la rivincita dell’ultima finale fra Dallas e Miami), Lakers-Bulls, Thunder-Magic e per finire uno dei tanti derby californiani, Warriors-Clippers. Niente notte di Natale in campo per i 3 italiani, Bargnani (Toronto), Belinelli (New Orleans) e Gallinari (Denver).

Causa la serrata, la stagione è stata accorciata, 66 gare, termine della prima fase il 26 aprile con 48 partite per la propria conferenze e 18 con le altre, e anche 3 partite consecutive a metà settimane quando occorre.

Nba, Marco Belinelli: “Ecco perché sto fermo”

La guardia dei New Orleans Hornets preferisce allenarsi in Italia sul gioco individuale in attesa della ripresa della NBA, e dice: “Siena meno forte

No comment”, così Marco Belinelli la  guardia dei New Orleans Hornets  ha risposto alla domanda di Sky 24  sulle possibili offerte di squadre italiane durante la serrata dei proprietari NBA.
Questi alcuni passi dell’intervista.

– Inizialmente dovevi tornare negli Stati Uniti: come mai hai deciso di rimanere in Italia ad allenarti?

“Andare in America senza fare la stagione NBA non mi piaceva tanto come situazione. Rimanere qua mi sembrava la cosa giusta da fare. Ho preferito rimanere ad allenarmi con delle persone che già mi conoscono bene e sanno bene dove ho bisogno di migliorare, esercizi sulla mano sinistra o palleggio, arresto e tiro. Questa penso sia la cosa giusta da fare ed è quello che sto facendo. Per adesso va bene così.

Bargnani, Mago contro i 76ers; Gallinari vince ma non decolla; Belinelli ko

Un solo Mago, per una notte: i tre italiani dell’Nba giocano in contemporanea ma tra Marco Belinelli (finito ko con i suoi New Orleans contro Utah Jazz) e Danilo Gallinari (bene New York, 95-99 a Charlotte) le telecamere scelgono di soffermarsi su Andrea Bargnani: il romano entra di prepotenza in scena nella vittoria (106-90) di Toronto – quarto successo consecutivo – ai danni di Philadelphia 76ers.

Trentatrè minuti e una manciata di secondi sul parquet dell’Air Canade Centre sono bastati a Bargnani per piazzare a referto 24 punti (percentuali: 8/16 al tiro, 2/4 da 3), cinque rimbalzi e due assist. A dividere il gradino più alto del podio, insieme a Bargnani, il compagno di squadra Reggie Evans, che di punti ne fa 12 ma agguanta la bellezza di 22 rimbalzi.

Philadelphia, dodicesima sconfitta a fronte di tre sole vittorie, è tutta nelle iniziative di Andre Iguodala, 17 punti, e Jrue Holiday, 16. Per il resto, i locali hanno saputo amministrare il vantaggio nel corso dell’intera gara: talmente nitida, la vittoria, fin dai primi minuti (al 12′ già non c’è storia: +15 Toronto) che coach Jay Triano decide di concedere spazio agli ultimi arrivati. Jerryd Bayless, 13 a referto, e Peja Stojakovic, 7.

Bargnani schianta i Celtics, bene New Orleans

La magica serata Nba è stata ancor più indimenticabile per Andrea Bargnani, oramai autentica stella (tra le stelle) in casa dei Toronto Raptors. 29 punti per il Mago, canadesi capaci di travolgere il mare verde di Boston e liquidare i Celtics a una manciata di secondi dalla sirena, quando gli ospiti hanno avuto palla in mano ma la conclusione di Garnett si è stampata sul ferro.

Il 102-101 con cui Toronto ha messo fine alle impietose statistiche (8 sconfitte di fila contro Boston). Decisivi, ai fini della vittoria, i 2 liberi infilati a 2 secondi dalla sirena da Amir Johnson. Per Bargnani, numeri da primadonna eccezion fatta per quei due miseri rimbalzi messi a referto. Troppo pochi per consacrare definitivamente il 25enne. Per il resto, 29 punti con 9/20 al tiro, 2/6 da 3 punti, 9/13 ai liberi e la sensazione che contro Glen Davis (non proprio uno qualunque) potesse fare quello che gli pareva. L’ex Benetton Treviso a fine gara:

“Avevamo tutte le scuse del mondo ma abbiamo lottato fino alla fine contro una squadra che ha più talento di noi. Non battevamo i Celtics da anni, abbiamo giocato in modo tosto. Non ci siamo accontentati,siamo stati aggressivi e questo ha pagato. Sapevamo che dovevamo correre, dovevamo sfruttare le nostre qualità atletiche. Lo abbiamo fatto, aiutati anche da un pizzico di fortuna”.