Nba, New York e il Madison applaudono Bargnani

Nel corso delle gare di regular season Nba del 2 gennaio, vanno annotati il ko di Miami, Oklahoma e Orlando, mentre Andrea Bargnani replica a Carmelo Athony e i Raptors vincono sul campo dei Knicks, senza Stoudemire e Shumpert. Danilo Gallinari  meglio di Brandon Jenning (ex Roma) rilancia Denver. Giornata ricchissima di colpi di scena. E’  il “lunedì nero” della vecchia e nuova nobiltà quella del 2 gennaio: il Madison Square Garden applaude Andrea Bargnani che firma la prima sconfitta interna dei Knicks di Mike D’Antoni, Danilo Gallinari  MVP di Denver-Milwauke e ultimo ma non ultimo il volo di Oklahoma e Miami, le squadre più brillanti con 5 successi, spezzato  da Dallas  e Atlanta.

Perde pure Orlando a Detroit, la NBA del dopo lock-out è più livellata, c’è gloria per gli italiani, nessuna è imbattuta e solo Washington  è ancora ferma al palo. Per la cronaca, Minnesota rompe il ghiaccio con 25 punti e 14 rimbalzi di Kevin Love  e Ricky Rubio  diventa il 6° uomo, Atlanta e Indiana vincono in trasferta e si inseriscono nella lotta al vertice all’Est mentre Boston cancella le 3 sconfitte iniziali e assieme a Chicago vanta adesso la miglior striscia (3 su 3).

La grande partita di Andrea Bargnani contro i Knicks privo di due pedine fondamentali (Stoudemire e Shumpert, ma i Raptors sono senza il lituano Linas Kleiza e Gray) neutralizza un Carmelo Anthony devastante, 35 punti, 11 rimbalzi, 13/31, 4/9 da 3 e 4 assist. Il Mago gioca 34 minuti di grande intensità, apre il match alla grande con un’entrata a difesa schierata e schiacciata sul terzo passo e lo chiude  alla grande col canestro dell’86-83 e i due liberi dell’88-85 su fallo di Fields a 17” dal termine. I Knicks feriti tentano due conclusioni forzate da 3, i liberi finali  di Toronto li mette dentro l’esperto Carter subentrato in  regia a Calderon, il play spagnolo che impreziosisce la festa della franchigia canadese con 12 assist.

Nba, Bargnani saluta il 2011 con 30 punti

Le partite della Nba del 30 dicembre hanno detto che, nonostante l’ottima gara a Dallas, Toronto perde terreno sebbene Andrea Bargnani saluti il 2011 con 30 punti all’attivo mentre i Suns vincono a New Orleans e Marco Belinelli cattura 10 rimbalzi. LeBron e Howard trascinano Miami e Orlando. Gallinari in campo a San Silvestro. Kirilenko resta al Cska?

Penultimo turno NBA del 2011 agrodolce per Andrea Bargnani e Marco Belinelli, con la seconda sconfitta per Toronto (1-2) e la prima degli Hornets anche se in casa,  pesante (20 punti) e se Phoenix non è certo una big. Il Mago è stato con 30 punti  il miglior marcatore della serata a Dallas, ha segnato più di Dirk Nowitzki (18 punti) ma i campioni uscenti dopo 3 sconfitte hanno rotto il ghiaccio grazie alla panchina, ai 17 punti di Terry, i 10 di Vince Carter e  in particolare hanno pescato il jolly  con le sembianze della montagna di muscoli Ian Mahinmi.

Nba, buon inizio per Bargnani, Gallinari e Belinelli

Andrea Bargnani, Maco Belinelli e Danilo Gallinari iniziano la regular season di Nba 2011-2012 con tre vittorie firmate da Toronto, New Orleans e Denver nel giorno di santo Stefano. In crisi Dallas e Lakers, vola Oklahoma.

  • Le feste  natalizie sono state di buon auspicio per i tre tenori italiani della NBA che come starters hanno contribuito al primo successo delle rispettive formazioni nelle prime 48 ore  del campionato professionistico accorciato per il lock-out dei proprietari. Sono subito venuti al pettine  i problemi dei Lakers e dei campioni uscenti di Dallas che hanno subito una doppia sconfitta nel doppio turno e partono come declassati, mentre Oklahoma di Kevin Durant  è l’unica ad aver portato a casa due vittorie.

 

 

Bargnani promuove i Raptors di coach Casey

Andrea Bargnani si appresta a iniziare con i Toronto Raptors la stagione di Nba 2012 con sensazioni che sono assolutamente positive. Dopo pochi giorni di training camp, il romano ha buone sensazioni e crede fermamente nei miglioramenti della franchigia canadese:

“Stiamo lavorando molto in difesa, gli schemi offensivi che abbiamo provato mi piacciono molto”.

Il nuovo corso dei Raptors griffati Dwane Casey, ex dei campioni in carica dei Dallas Mavericks, è concentrato in particolar modo su esercizi e schemi difensivi:

“Tutto il lavoro è basato sulla difesa: è l’aspetto che dobbiamo migliorare di più dopo l’ultima stagione. Lo scorso anno siamo andati molto male, il coach ora ci sta chiedendo di fare di più, ognuno deve dare un contributo extra”.

Casey si presenta ai Raptors e mette Bargnani al centro del progetto

Parola di Dwane Casey, coach di Toronto Raptors: secondo l’allenatore Nba, Andrea Bargnani sarebbe un attaccante per dono naturale e il compito della squadra è di tutelarne il rendimento.

Bargnani – dice Casey, nuovo coach dei canadesi, nel media day in vista dell’apertura del training camp – ha il dono di essere un grande attaccante. E noi dobbiamo proteggerlo in difesa”.

E’ la maniera, neppure troppo velata per ribadire che il Mago sarà al centro del progetto di Toronto. Parlano, per Bargnani, i numeri della passata stagione, la migliore della carriera americana per il romano che ha chiuso con una media di 21,4 punti e 5,2 rimbalzi a partita. Coach Casey era parte integrante dello staff dei Dallas Mavericks campioni della passata satgione e punta a impostare il proprio percorso su giovani talentuosi:

“Vogliamo avere una mentalità che ci consenta di proteggere l’area, vogliamo sfruttare le nostre qualità con la difesa a zona per raggiungere questo obiettivo”.

Nba, niente italiani a Natale

Ratificato l’accordo fra proprietari e giocatori, dal 9 dicembre tutti in campo, il 25  dicembre 5 gare, l’apertura  Knicks-Celtis al Madison

La NBA torna il 25 dicembre con 5 partite super come regalo di Natale, la classica delle 2 leggendarie formazioni del nord-est  Knicks-Celtics al Madison di Mike D’Antoni, Mavericks-Heat (ovvero la rivincita dell’ultima finale fra Dallas e Miami), Lakers-Bulls, Thunder-Magic e per finire uno dei tanti derby californiani, Warriors-Clippers. Niente notte di Natale in campo per i 3 italiani, Bargnani (Toronto), Belinelli (New Orleans) e Gallinari (Denver).

Causa la serrata, la stagione è stata accorciata, 66 gare, termine della prima fase il 26 aprile con 48 partite per la propria conferenze e 18 con le altre, e anche 3 partite consecutive a metà settimane quando occorre.

Nba, Bargnani: “Dai che si comincia”

Se Danilo Gallinari vive queste fasi di ritrovata armonia nell’Nba, con il più che probabile avvio di stagione 2011/2012 nel giorno di Natale, Andrea Bargnani – che non si è accasato in nessun altro club ma ha preferito vivere il periodo del lockout allenandosi tra Roma e Toronto – non vede l’ora di tornare sul parquet. Il commento e l’opinione del lungo dei Raptors è affidata ai social network: sulla pagina facebook del romano, un pensiero diretto.

“Dai che forse si comincia!”.

Pare che in cinque parole Bargnani riesca a esprimere il proprio pensiero rispetto all’intesa preliminare raggiunta da giocatori e proprietari in merito al rinnovo del contratto collettivo. La regular season sarà di 66 partite.

Parla Bargnani: “Io in Italia? Chances solo per Siena o Milano”

Andrea Bargnani dall’Nba all’Italia? Se fino a qualche anno fa – poi c’è riuscito – il magho sognava di fare il percorso inverso – Treviso-Toronto, sola andata – ora gli tocca la stessa sorte che stanno condividendo i maggiori talenti del basket americano.

Con il lockout ancora nel vivo e la sospensione forzata dovuta alla serrata che contrappone cestisti e proprietari di franchigie per la stipula del nuovo contratto, anche Bargnani guarda all’Italia con occchio differente. Non per lasciarci qui dove si è in balia di un destino economicamente amaro ma per tornare da protagonista a calcare i parquet dei palazzetti della penisola.

Accostato negli ultimi giorni prima alla Montepaschi Siena (se non altro, per replicare al fermento di mercato dell’Armani Jeans), poi a Milano – è bastato l’equivoco del contenuto di un post su Twitter in cui il Mago aveva scritto “Going to Milan” – e infine a Roma, è stato il numero 7 dei Raptors a esplicitare lo stato di fatto: presente e futuro? Ecccovi qualche chicca.

Bargnani su Twitter: “Going to Milan”. Minuti di panico

Immaginatelo soltanto. Perchè non è che un teorema che alla fine smonteremo. Anzi, l’ha smontato il diretto interessato. Andrea Bargnani. Complice l’uso smodato e la passione che anche il campione Nba dei Toronto Raptors ha mostrato di avere in più di una occasione,

RICORDATE QUELLA FOTO CON LOOK A UOVO?

a un certo punto si pensava che quel gran genio che sta ai vertici dell’Armani Jeans Milano avesse piazzato il dioppio colpo: dopo Danilo Gallinari, anche l’altro italiano più forte in circolazione. Sarebbe stata grande Olimpia, Sergio Scariolo lo credevamo già lì a guardare tutti di soppiatto.

Mentre rideva con quell’espressione ambigua che a volte pare rida anche quando sta sbraitando.  Bargnani a Milano è stata un’illusione? Semmai, un’incomprensione. E’ bastato che il talento nostrano dell’Nba scrivesse tre paroline magiche su Twitter.

“Going to Milan”.

Nba, momento si per Bargnani

Con 23 punti, Andrea Bargnani conduce Toronto ad un successo storico. I Raptors passano per 95-93 sul campo dei quotati Oklahoma City Thunder (45-24) e interrompono una serie di 14 sconfitte esterne consecutive. La formazione canadese, che ha un record di 20-49, torna a vincere on the road dopo due mesi e mezzo e comincia nel modo miglior la lunga trasferta che comprenderà 5 appuntamenti. L’ultimo acuto lontano dall’Air Canada Centre risaliva al 5 gennaio. I Raptors, reduci dal successo casalingo contro Washington, confezionano il primo ‘back to back’ positivo dall’inizio di dicembre. Bargnani fa la sua parte in 39’06” da titolare. Il ‘mago’ chiude con 7/18 al tiro (2/4 da 3 punti e 7/10 ai liberi), 5 rimbalzi e un contributo tangibile in difesa.

Nba, super Bargnani non basta

Andrea Bargnani e i Toronto Raptors se ne vanno dopo una sconfitta al terzo overtime. I New Jersey Nets si aggiudicano per 137-136 l’interminabile sfida che chiude il weekend londinese della National Basketball Association e lasciano Londra con l’en plein nelle prime 2 gare di regular season giocate nel Vecchio Continente. Bargnani riparte dalla O2 Arena con il titolo platonico di miglior marcatore della serata: 35 punti, 12 rimbalzi e 3 assist.

Nba, Bargnani: “So di essere fondamentale per i Raptors”

Toronto, nonostante la buona prova di Bargnani ,vanno ko contro i Nets. Nella cornice londinese il ‘mago’ è uno dei giocatori più acclamati dal pubblico.

“Una sorpresa?  No, perchè so di essere un elemento fondamentale per la mia squadra. Abbiamo perso un match che è stato molto equilibrato per 3 quarti. Se poi però si subiscono 38 punti nell’ultima frazione, c’è poco da fare. La sconfitta è inevitabile. Il bicchiere individuale è mezzo pieno. Ho segnato 23 punti e nemmeno io so come ci sono riuscito, visto il modo in cui mi hanno marcato. Nel primo tempo avevo spesso 3 avversari addosso, era difficile fare qualsiasi cosa”.

Nba, super Bargnani non basta a Toronto

A Toronto, il lato positivo coincide con la prova offensiva di Andrea Bargnani. Il ‘magò è perfetto in attacco con 26 punti e con soli 3 errori al tiro (12/15 dal campo). Troppo poco, però, per fermare i Phoenix Suns che passeggiano 110-92 all’Air Canada Centre. Il lungo azzurro, miglior marcatore della serata, non produce però granchè a rimbalzo (solo 4 sotto il proprio tabellone). I Raptors continuano però ad avere seri problemi in difesa incassando la 43esima sconfitta di una stagione complicata (16-43).

Nba, Bargnani trascina Toronto

Andrea Bargnani tira fuori dal cilindro 27 punti e Toronto sorride. I Raptors superano i Los Angeles Clippers per 98-93 e regalano al pubblico dell’Air Canada Centre una delle rare soddisfazioni stagionali. Toronto, che ha un record di 15-40, si affida al ‘mago’ italiano. Bargnani, titolare per 40’47”, supera i 20 punti per la quinta partita consecutiva e si conferma il miglior realizzatore della squadra allenata da coach Jay Triano.