Serie A1 2012 coach Scariolo esalta il giovane talento Gentile

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Il giorno di Santo Stefano, nel derby di andata contro Cantù al Pianella, Milano ne prese venticinque. E coach Sergio Scariolo, per preparare il derby di ritorno, è partito proprio da quella famosa sconfitta.

Prosaicamente, tre mesi fa tra noi e loro c’erano i 25 punti raccontati dal campo. Arrivammo a quella sfida con attenuanti, come è accaduto per loro ieri. Ho chiesto alla squadra di dimostrare che questo tempo non è passato invano e farlo contro una grande avversaria. Ma in realtà la partita ci metteva davanti ad un duro confronto con noi stessi.

La svolta al match di ieri, l’ha data tra gli altri soprattutto Giachetti, nella prima metà del match. Che non giocava da tempo: nel girone di ritorno aveva messo a segno appena 41 minuti e 5 punti in 11 partite, mentre un bel 17+14 ieri sera l’ha riportato sulla cresta dell’onda.

Concordo sulla qualità della sua partita, ma resto diffidente sulle generalizzazioni. Avere un contributo dai giocatori italiani è parte del progetto fin dall’inizio, con Pesaro siamo quelli che li fanno giocare di più e la nostra età media è tra le più basse del campionato. Questo ci ha creato scompensi, previsti perché siamo in controtendenza con l’idea dominante che qui funziona la squadra Over30 e con italiani non protagonisti.

Ma quella di ieri é stata soprattutto la partita di Alessandro Gentile, che ha lasciato il campo tra gli applausi, e Mvp del match.

Dopo una settimana nella quale aveva provato ad allenarsi per poi fermarsi per il guaio ai flessori. Poi riprovando e fermandosi di nuovo. Un giocatore giovane, certo, ma che sta dimostrando di avere la stoffa del campione giorno dopo giorno. Ieri ha detto “fatemi l’iniezione, voglio giocare”. E lo ha fatto nel modo che avete visto. Uno che sul piano della pallacanestro giocata deve ancora compiere progressi importanti. Ma ha grande coraggio. Mettiamo da parte il talento: a livello caratteriale vedo in lui la qualità deficitaria nei giocatori italiani. E’ uno che va con le unghie a scavare le opportunità che gli si presentano davanti.

Scariolo sa che Gentile é un patrimonio da difendere per tutto il basket italiano.

Il futuro del basket italiano passa da lui. Ed è opportuno che il basket italiano ne prenda nota e lo tratti con le giuste cautele, pari a quelle di chi ha nome e numeri attualmente più importanti dei suoi. E questo indipendentemente dalla maglia di club che Gentile indossa. Anche, in certi contatti. Ma non certo quando viene penalizzato dalla sua pollaggine. Questa è una legge di vita.

Infine, un piccolo giallo: si vocifera infatti che Gentile, a fine stagione, dovrà operarsi alla spalla. Se fosse così, salterebbe la Nazionale.

Non lo so e non voglio entrare in alcuna polemica. So che il malanno è cronicizzato e che la spalla gli dà fastidio. Io ho solo sottolineato che Gentile merita attenzione ed affetto da parte di tutti per ciò che rappresenterà per il basket italiano. Dò un consiglio, figlio di mie sensazioni. E lo dico da allenatore di un’altra Nazionale che da anni si trova a dover gestire certi accadimenti.

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