Play off Nba, Chris Paul ammaccato, Marc Gasol porta Memphis alla bella

Spread the love

Chris Paul, la miglior guardia della stagione che ha ridato slancio ed entusiasmo ai Clippers,  accusa un problema ai flessori, gioca sotto dolore.  Non riesce certo a essere il giocatore spettacolare di qualche settimana fa, e quando nel finale i Clippers con un 10-0 guadagnano 8 punti (76-68) e poi si trovano indietro 80-85 dopo un tap-in di Zach Randolph, giocatore di enorme importanza in questa serie (18 punti e 16 rimbalzi in gara 6) appare un po’ svuotato. Ecco spiegato perché ha sbagliato 2 liberi decisivi, perso due palloni ed è uscito per 6 falli, un inutile sacrificio testimoniato da 5 rimbalzi, 7 assist, 3 recuperi.

Le condizioni del miglior giocatore della NBA e nei recuperi, uno dei virtuosi dell’assist, l’artefice dell’unica vera novità di questa stagione pazza che ha dimostrato il suo valore passando da New Orleans a Los Angeles, ma non sulla sponda Lakers dov’era atteso assieme a Howard, e quelle di Blake Griffin (problemi al ginocchio) hanno negato ai Clippers quel pizzico di freschezza decisiva nelle due gare di 1 punto e utili al vantaggio di 3-1 contro Memphis che ha recuperato lo scarto e adesso va alla bella con il favore del campo.

I Grizzlies di Lionel Hollins  con loro quartetto di punta al meglio,  in doppia cifra il neo all star Marc Gasol, firmato per 5 anni e 50 milioni di dollari,  che difende l’onore di famiglia scosso dalle critiche al fratello maggiore Pau ed è nuovamente top scorer con 23 punti, Randolp, Gay e Conley, domina ai rimbalzi (48-32) sfruttando le debolezze del centro titolare dei Clippers,  DeAndre Jordan il giovane gigante di 211 centimetri che in tre anni ha fatto pochissimi progressi (3,6 punti e 4,4 rimbalzi di media) tanto che il suo coach lo lascia in panchina nel finale, quando invece i Grizzlies danno 12 minuti all’interminabile (218 cm) persiano Hamed Haddadi che se la cava benissimo.

Per la prima volta la panchina dei Clippers fa una bellissima figura, 34 a 15, con una gara maiuscola di Eric Bledsoe,. 21 enne trottola (1,85) di Kenbtucky, 14 punti (6/12), 6 assist , 4 rimbalzi in 24 minuti e ben 10 rimbalzi di Reggie Evans che compensano i problemi della squadra che si manifestano anche nel tiro da 3 (4/15, 26%) e nella svogliatezza dei due primi cambi, Mo Williams (2 punti, ben 7 tiri forzati in 10 minuti) e Nick Young (0/2) spesso determinanti in positivo, mentre è calato Foye che ha segnato solo una volta su 4 dall’arco.

A questo punto della stagione è difficile essere al massimo della condizione, un giocatore non può vincere da solo, ma è una gara aperta”, così risponde Chris Paul un po’ seccato ai giornalisti che tentano  di farlo apparire come il salvatore della patria.

Forse al posto di Del Negro ci voleva un coach più esperto, “pensa che fino all’anno scorso – mi confida  un suo amico – era addetto alle relazioni con la stampa”.

La griglia dei playoff presenta ancora due verdetti incerti, mentre sono qualificate  6 squadre di cui 2  imbattute: San Antonio (4/0 con Utah) c. vincente Memphis-Clippers (2/3), Oklahoma (4/0 con Dallas campione uscente) c. vincente Lakers-Denver (3-3), Miami (4/1 con New York)-Indiana (4/1 con Orlando), Boston(4/2 con Atlanta)-Filadelfia (4/2 con Chicago).

Week end con i fari puntati sulle due losangeline, stanotte allo Steaple Center la bella fra i Lakers e i Denver di Gallinari che da 0-2 sono arrivati a 3-3 vincendo le ultime due gare approfittando dell’assenza di Ron Artest (o se volete Metta World Peace) che torna dopo aver scontato le 7 gare di squalifica per la violenza gomitata sferrata a James Harden di Oklahoma.

“Lo aspettiamo in campo con la tenacia che lo contraddistingue”,

dice Koby Bryant mentre  è annunciato in quintetto (al posto di Evens) dal coach Mike Brown che chiede qualcosa di più a Pau Gasol e Andrew Bynum rispetto alla deludente gara di Denver. Domenica gara7 a Memphis , i lunghi dei Grizzlies contro i bassotti dei Clippers e l’anteprima delle semifinali  delle due Conferences con Miami-Indiana all’Est che vede LeBron Raymona James lanciato verso il 3° consecutivo titolo di MVP della stagione, che vede fra i primi 10  n.2 Durant, 3 Bryant, 4 Paul, 5 Parker (il francese è l’unico europeo), 6 Love, 7 Rondo, 8 Westbrook, 9 Wade, 10 Howard.

[email protected]
Riproduzione Riservata

Lascia un commento