Eurolega Barcellona senza Navarro, primo stop a Mosca

A sorpresa il Khimki dopo il colpo della prima giornata ha battuto nettamente a Mosca (78-65, 21-18, 25-23,16-14. 16-10)  nel Girone B  il Barcellona che non aveva mai perso in trasferta. Gli spagnoli privi di Juan Carlo Navarro hanno perso la seconda gara della stagione, ed entrambe con le due squadre russe.

Nel Khimki, vincitore dell’Eurocup 2011-12, il migliore è stato il play croato Zoran Planinic, ex NBA, con 16 punti, 5/16 e 6 assist. Tomic (20 di valutazione) e Mickeal nonsono stati sufficienti ai rimbalzi (27/35), scarso il contributo dell’australiano Nathai Jawai che non ha segnato.

Girone B – 3 gennaio Khimki-Barcellona 78-65, Maccabi-Caja Laboral (Tel Aviv, 20.05); 4 gennaio: Fenerbahce-MPS Siena (Ulker Arena Istanbul, 19), Olympiacos Atene-Besiktas (20.45).

Classifica: 2/0 Khimki Mosca,  1/0 Montepaschi Siena, Caja Laboral Vitoria; 1/1 Barcellona; 0/1 Besiktas Istanbul, Olympiacos Atene, Maccabi Tel Aviv, Fenerbahce Istanbul.

Stop alle fasce arbitrali, meglio il sorteggio!

Nota di Arbiter Elegantiarum

Concordo e non concordo sull’ultimo articolo di  Enrico Campana, opinionista del basket e che da tempo segue da vicino anche le problematiche arbitrali. E desidero estendere  al Commissario CIA Laguardia e al prossimo Presidente FIP Petrucci, che fra meno di 10 giorni sarà intronato, le seguenti considerazioni

Ci vogliamo rendere conto che le “fasce arbitrali” sono condizionanti per tutto il Movimento, SI O NO?

Lo sono per:

Nba big in difficoltà, i Warriors di Curry e Lee la bella novità

Dopo lo stop di Denver  che ha messo fine alla striscia di di 17 vittorie pesante contraccolpo (-21)  a Oakland  dei Clippers  come non bastasse il dolore del suo proprietario, Mister Sterling, che ha perso  il figlio trovato morto  per overdose  a Malibu. Senza il loro centro titolare, l’australiano Andrew Bogut, che ha giocato solo poche partite e poi è sparito per il problema al piede, i Warriors hanno dato una bellissima lezione di gioco a Paul e soci grazie ai missili di Stephen Curry (6 triple su 8)  e David Lee, il grande mancino bianco,   due bigs come classe e continuità e forti motivazioni da parte del gruppo e una panchina di qualità con  Jack e Laundry in grado di essere a loro volta protagonisti.

Per Vinnie Del Negro, premiato assieme  a Drew, altro ex del campionato italiano miglior allenatore del mese di dicembre, si profila un periodo non facile, il ricordo della fantastica galoppata è già cancellato da due sconfitte nette, con problema dello scadimento di forma di Blake Griffin e una flessione della grinta vincente che si riflette sulla difesa, mentre è ancora fuori Billups, la spalla di Chris Paul, ed è calato anche Jamaal Crawford, cambio determinante per aprire le difese e scavare il solco quando le cose vanno bene.

Arbitri basket tornano le polemiche, rientra Paternicò e Sahin finisce in Fascia2

E’ sempre il fischietto agrigentino Paternicò a tenere banco, nel bene e nel male, anche in quella che si voleva  finalmente come una gestione del basket più incline a rispettare quello spirito del sorteggio chiesto dalle società, e soprattutto sembra da Sassari e Cantù in prima linea per uscire dalla triste e incredibile storia di Baskettopoli.

Ma la gestione commissariale è evidentemente ancora  work in progress, e  bisognerà aspettare l’elezione di  Gianni Petrucci ala presidente del basket  per chiudere il commissariamento gestito bene da Gaetano Laguardia  e mancante di un tocco finale risoluto, per  nominare un capo forte. Che veramente già  ci sarebbe quel  Guglielmo Petrosino, ex direttore di Lega calcio e il vice-commissario che ha riscritto le regole che funzionano  se si sa  dipendono  da  uomini validi.

Euroleague, la sfida di Siena a Pianigiani e agli ex dei grandi successi

Per il basket italiano il match-clou del 2° turno delle Top 16,la grande novità dell’Euroleague dove è rimasta solo Siena,   è certamente quello fra Simone Pianigiani contro il suo fresco passato, e la squadra nella quale è stato assistent-coach di Recalcati  nel primo scudetto e poi  head-coach nei 6 titoli  consecutivi fra il 2012 che fanno parte dell’albo dei record del campionato. Per l’occasione si sente parla di una missione in Turchia del prossimo presidente Petrucci e di Gaetano Laguardia  che si fatto gestirà la nazionale mentre non ci sarà  Meneghin che  non più presidente avrà incarichi di rappresentanza, sarà una sorta di ambasciatore per i rapporti internazionali.

L’occasione è buona per affrontare subito l’argomento del rilancio della nazionale azzurra col tandem  degli allenatori confermato fino al termine dell’europeo 2013, un vertice con Pianigiani e il suo vice Delmonte potrebbe essere utile per fare una panoramica sui programmi, sul tipo di squadra e anche concordare un tipo di comunicazione forte, penetrante, che Petrucci ha già anticipato in ottobre a Milano, e ribadito recentemente “niente coppette e coppettine, la nazionale prima di tutto perché questo interessa alla gente”.

Nba Gallinari 17 punti e Miller-show, stop dei Clippers dopo 17 successi

Il 2013 inizia nel modo migliore per Danilo Gallinari, 17 punti, miglior marcatore dei Denver Nuggets che fermano bruscamente i Clippers lasciandogli solo 78 punti dopo 17 gare vinte consecutivamente, e  devono fare un monumento all’incredibile Andre Miller chiamato al ruolo di starter per l’assenza del regista Ty Lawson per uno stiramento del tendine d’Achille.

A  soli due mesi dai 37 anni Miller, 1,88, il sosia coi baffetti di Denzel Washington, voluto l’anno scorso da George Karl che lo guidò ai mondiali 2002, ha terminato l’ennesimo capolavoro con 12 punti e 12 assist, giusto il doppio degli assist di Chris Paul,  vale a dire l’ispiratore della scalata dei Clippers che, imbattuti dal 26 novembre, erano ormai a sole 2 vittorie per entrare nelle prime cinque squadre della NBA con la maggior striscia vincente,un record che vede in cima con 32 vittorie i mitici Laker dei primi Anni Settanta.

Inchiesta Mens Sana, perché si è dimesso il presidente Minucci

Le dimissioni del dott. Ferdinando Minucci dalla carica di presidente  della Mens Sana Basket SpA sono uno dei  primi effetti palpabili in casa Mens Sana dopo l’operazione massiccia della Guardia di Finanza disposta dalla Procura che riguarderebbero ipotesi per pagamenti di giocatori all’estero (contratti d’immagine) e la prassi fiscali, e che avrebbe avuto un precedente  verso la fine del 2010 con un’ispezione delle Fiamme Gialle arrivata poi alla Comtec, l’organo di controllo della Fip, per la posizione del giocatore Eze, nigeriano diventato italiano per matrimonio, regolata con una conciliazione di oltre 200 mila euro.

Altro fatto di non poco conto la comparsa sulla scena della casa madre, e cioè la polisportiva, socio di maggioranza, che ha fatto da garante nell’atto costitutivo col quale fin dal 1995 le maggiori istituzioni senesi (Fondazione Mps, Provincia, Comune, Camera di Commercio) garantirono attraverso la Fises (Finanziaria senese di Sviluppo) finanziamenti necessari per costruire una squadra vincente, fino al dominio a partire dal 2004 e il record degli ultimi sei scudetti in sei stagioni.

Siena Minucci si dimette e Lazzeroni è il nuovo presidente

Arrivano le dimissioni di Ferdinando Minucci da presidente della Mens Sana Basket: l’ex patron di Siena ha rimesso al consiglio di amministrazione il mandato dopo sei anni di successi nella pallacanestro italiana.

Al suo posto è stato nominato Cesare Lazzeroni, già vicepresidente del club: allo stato attuale, Minucci resta nel consiglio e conserva le deleghe per la parte sportiva e di rappresentanza della società in Eurolega, in Federazione e in Lega.

La decisione – divulgata dalla stessa società –  è stata assunta nella seduta del 29 dicembre scorso. Nella nota della Mens Sana si legge che è stata affrontata tra i punti all’ordine del giorno

Bilancio Tv di Fine Anno sulle 3 emittenti del basket

Scrivo guardando le immagini beneauguranti di feste, fuochi artificiali, botti che precedono i nostri e la cosa mi richiama alla memoria tutti i buoni propositi fatti e smentiti l’anno passato e che l’anno scorso venivamo dal mio primo anno senza pallacanestro da far vedere e solo da vedere. Allora l’impatto era stato, ricordo, quasi violento, perché dopo una stagione (1) in cui cercavamo di tirar fuori conigli da tutti i cappelli, cercando di proporre sempre più idee ed immagini per arricchire le partite trasmesse, ci trovavamo ad essere criticati perché “troppo tecnici”… E come contraltare c’erano partite prodotte con pochi mezzi e senza un format unico.

Questa prima metà della nuova stagione invece vede:

IN

Maggiore continuità in casa RaiSport nel commento (anche se uno dei due commentatori é nettamente più ascoltabile dell’altro).

Grande traffico in D-League, Brooklyn scarica Josh Childress

Più di 80 giocatori dall’inizio della stagione hanno fatto la spola fra la NBA e la D-League, una cifra record che dimostra come i 30 club della Lega più famosa al mondo desiderino tenere sotto controllo i giocatori ancora acerbi per la prima squadra. Il mercato minore alle spalle della NBA non è stato insomma mai così animato, ecco quello che è successo alla viglia del 2013.

Prima Scelta di  Washington  nel 2010 col n.30 Lazar Hayward (1,98, 26 anni, Marquette Un.) passato nell’ultima stagione  da Minnesota (3 gare con una media di 24 punti, 5,7 rimbalzi, 2,7 assist)  dai Sixers e Oklahoma e fra i protagonisti della finale,  al 3° anno di NBA dopo aver iniziato il torneo con i Thundercity ha firmato con i Los Angeles D-fender.

Nba Capodanno amaro per Belinelli, Vucevic cancella Shaq e LeBron salva Miami

Miami si salva a stento scampando  in quel di Orlando  alla terza sconfitta consecutiva perché  un ragazzo di  soli 22 anni e 213 centimetri, Nicola Vucevic,  conferma di avere la stoffa del campione  e con 29 rimbalzi (e l’high personale di 20 punti) cancella  il record dei rimbalzi  di Shaquille (28 nel lontano ’93) nella storia dei Magic.

L’eroe sfortunato, visto in un’azione battere sul salto per ben 5 volte LeBron al rimbalzi d’attacco,  è uno slavo  montenegrino,  figlio di un  ex campione giramondo  e coach  e venuto al mondo in Svizzera, che oltre a dimostrare che la genetica nel basket vale di più di quella dei cavalli, e noi abbiamo infiniti esempio, l’ultimo Gallinari, segna il crollo del mito consumistico della NBA.

Trionfa lo Spars (Bosnia) nel Città di Roma e va a Londra

La prima qualificata per il Nike International Junior Tournament  in programma a Londra dal 9 al 12 maggio, maggior evento collaterale come validità tecnica e promozionale  delle Final Four di Euroleague, è la formazione bosniaca del KK Spars che ha vinto imbattuta (4 successi) il Città di Roma 2012, la prova di qualificazione italiana organizzata dalla Stella Azzurra Academy  col contributo della Fip per quanto riguarda gli arbitri e i trasporti. Il torneo era il clou dell’attività giovanile nel perido festivo cominciato con il Torneo di Tigullio Sport Team dal 7 al 9 dicembre a Santa Margherita e Rapallo vinto  dall’Armani Milano battendo in finale gli sloveni dell’Olimpia Lubiana.

Per quanto riguarda il tradizionale appuntamento “stellato”, ospitato nell’Arena Felici di via Flaminia con la presenza di personaggi del basket e delle migliori scuole italiane, vittoria nella dei bosniaci nella finale coi turchi del Fenerbahce Istanbul per 73-55. Doko Salic è stato proclamato MVP della manifestazione dopo aver segnato nella finale 29 punti e catturato 11 rimbalzi.  Sono stati votati per il  Quintetto Ideale Aleksej Nikolic (Spars), Nedim Buza (Spars), Ruben Guerrero (Unicaja Malaga),  Andreas Obst (Bamberg) e Berk Ugurlu (Fenerbahce).

Altre finali . 3° posto: Brose Bamberg (Germ)-Unicaja Malaga (Spa) 66-51; finale 5°:  Stella Azzurra Roma-Virtus Bologna  84-57, 7° Mas Mandoluoides Salonicco (Gre)-Virtus Siena 61-49.

Letterina al basket per l’anno che verrà…

Sarebbe facile cominciare queste poche righe con le parole di uno che il basket, nel suo piccolo, lo amava e che proprio quest’anno se n’é andato: Lucio Dalla.

Caro amico ti scrivo, così mi distraggo un pó …. L’anno che verrà era uno dei pezzi più scontati di questi giorni da trasmettere quando lavoravo in radio ed evidentemente non ho perso l’abitudine. Consuntivo e buone intenzioni: sinora il basket ha dato poche certezze e molte sorprese. Nell’anno che doveva vedere Milano sugli scudi e tutti gli altri dietro, la classifica propone esattamente il contrario, con Varese davanti a tutti, dietro i Sacchetti boys , Siena post Pianigiani e poi Cantú ancora costretta a rimbalzare tra Pianella e PalaDesio… E Milano? Un settimo posto risicato dopo due supplementari contro Biella, ma sopratutto ancora priva di equilibri nonostante le “purghe”di fine 2012. E la tv?

Nba continua il volo dei Clippers, grande attesa per Belinelli

Con 17 successi  consecutivi i Clippers, squadra non ancora titolata, è a pochi passi dall’ingresso fra le titolatissime 5 formazioni iscritte nell’albo d’oro delle più lunghe strisce vincenti, che si apre con i 32 dei Lakers 71-72 e si chiude con 19 di Boston e Lakers.  Domenica notte hanno festeggiato assieme ai tifosi  con l’ennesimo esaurito un 2012 memorabile nella storia della seconda franchigia di Los Angeles che ha avuto una svolta col mercato del 2011, quando David Stern, il commissioner che gestiva gli Hornets, a quel tempo di proprietà del concorso dei 29 club, decise di mandare Chris Paul a Los Angeles, ma non ai Lakers che avrebbero fatte carte false per Paul e Howard.

La scelta del coach ricadde su Vinnie Del Negro, l’ex giocatore della Benetton che non aveva esperienza specifica e aveva lavorato prevalentemente nelle relazioni esterne più che in palestra,  il quale passato un momento delicato a metà stagione riuscì a portare la squadra ai playoff e a costruirsi un seguito di tifosi entusiasti per il gioco spumeggiante prodotto da star come Paul e Griffin, e questo nonostante i molti cambiamenti e l’infortunio grave di un giocatore-chiave come  Billups.  La mentalità vincente è arrivata invece in questa stagione, dopo qualche difficoltà iniziale, grazie a qualche ritocco alla squadra, vedi l’arrivo di Jamal Crawford, spesso il cecchino della scolta,  e alla decisione di Del Negro di dare maggiori responsabilità alla panchina, una delle più produttivo specie da quando Lamar Odom è tornato pian piano e essere una presenza importante  dopo la brutale  spersonalizzazione patita col trasferimento dai Lakers a Dallas.