Virtus Bologna e Besiktas litigano per Kemp

Virtus Bologna e Besiktas ai ferri corti: la società felsinea, infatti, ha deciso di procedere con il pugno duro nei confronti dei turchi, rei di non aver versato il compenso pattuito – circa 150 mila euro – per il trasferimento al Besiktas di Marcellus Kemp. A rendere nota la vicenda è stata la stessa società italiana che, attraverso una nota, ha annunciato il ritardo del versamento, non avvenuto entro la tempistica limite del 30 agosto. Si legge nelle righe ufficali del club bianconero:

“Il 29 agosto il club turco ha chiesto una proroga al 5 settembre, adducendo difficoltà operative legate allo svolgimento del Ramadan. Ieri però, è stato comunicato un ulteriore e ingiustificato slittamento sine die dell’importo dovuto”.

A questo punto, la diffida inviata dalla Virtus implica che, in caso di mancato pagamento da parte dei turchi, si proceda con un’azione legale presso la Fiba con l’obiettivo di bloccare il trasferimento.

Basket, lo sciopero Cgil blocca l’Italia in Lettonia

La nazionale di basket dell’Italia non è potuta rientrare, come previsto inizialmente, dalla Lettonia a causa dello sciopero proclamato dalla Cgil in merito alla manovra economica annunciata dal Governo e in discussione in Parlamento.

Gli Azzurri capitanati da coach Simone Pianigiani hanno dovuto rimandare la partenza a domani: bloccati a Riga, capitale lettone, per il fatto che tutti i voli in programma per la penisola – a eccezione di quello per Milano – sono stati cancellati.

Poiché il grosso della truppa atterra a Roma, solo alcuni tra i membri della spedizione Azzurra hanno optato per l’alternativa Milano. Gli altri rientrranno domani a Roma alle 13 ora italiana.

Italia, Pianigiani, i tre Nba e la Federazione: occorre ripartire

C’è maretta nel mondo della nazionale italiana di basket. Dopo la precoce eliminazione dagli Europei 2011, Dino Meneghin, presidente della Fip, preferisce non drammatizzare. “La squadra ha l’età anagrafica per crescere ancora. I ragazzi hanno bisogno di lavorare tanto dal punto di vista fisico e mentale. Molti non hanno esperienza internazionale: si sono trovati di fronte ad un arbitraggio più europeo e si sono resi conto che gli avversari non sono solo Francia e Germania, ma anche squadre sconosciute ai più giocano una buona pallacanestro“.

COACH PIANIGIANI NON SI DISCUTE – Al momento la panchina di Simone Pianigiani non appare in pericolo. “E’ stato scelto con l’obiettivo di migliorare la nostra pallacanestro, sta facendo un buon lavoro ed è quello di cui abbiamo bisogno. Trovo ammirevole che lui si metta in discussione, ma alla Federazione non passa neanche per l’anticamera del cervello l’idea di privarsi di Simone Pianigiani. Ha il contratto fino al 2013 e resterà assolutamente fino alla sua scadenza. Poi lui deciderà se rinnovare o meno; bisognerà anche vedere chi sarà alla presidenza“.

NESSUN DRAMMA IN LITUANIA – Per Dino Meneghin, in Lituania non c’è stato un tracollo. “Non ho visto partite disastrose, non abbiamo preso 30 punti da tutti ma ce la siamo giocata fino in fondo contro squadre più forti di noi come Serbia, Francia e Germania. Questo denota una voglia di fare positiva. Il presidente del Coni Petrucci mi ha ribadito di essere contento del lavoro di Pianigiani. E’ dispiaciuto per non andare ai Giochi Olimpici, ma lo sono anche i giocatori che ci hanno messo l’anima fin dall’inizio del raduno. Li ringrazio, così come ringrazio tutto lo staff“.

RIPARTIRE DALLE TRE STELLE NBABargnani, Belinelli e Gallinari: sono loro i nomi dai quali ripartire, nonostante non abbiano dato il contributo decisivo che tutti si aspettavano. “Sono fondamentali per questa squadra ed è importante che ci siano anche nel 2012 per le qualificazioni al prossimo Campionato Europeo. Conto che loro vengano, assolutamente. Abbiamo un buon gruppo su cui lavorare. Bisogna solo avere pazienza. I nostri avversari stanno raccogliendo i frutti di un lavoro iniziato anni fa. Quello che deve essere chiaro è che da noi c’è sempre entusiasmo. Questa è una lezione salutare per capire quanto ancora ci sia bisogno di lavorare. La squadra non è fatta solo da tre giocatori e non si può pretendere che i nostri tre Nba risolvano da soli tutti i nostri problemi. Ci vuole la squadra intera. Dietro questo gruppo non c’è il deserto“.

La Virtus prova il colpaccio Ginobili

La Virtus Bologna tenta il colpaccio in questo pazzo mercato di basket: il club emiliano ha infatti presentato un’offerta a Manu Ginobili, asso degli Spurs e già campione d’Italia e d’Europa nel 2001 con le V nere, per farlo giocare fino alla fine del lockout Nba. Manu, al momento impegnato con l’Argentina nei campionati americani (la Fiba Americas), é ancora legato da due anni di contratto a San Antonio a 27 milioni di dollari complessivi, e dovrebbe dare una risposta tramite il suo agente Luciano Capicchioni nelle prossime 48 ore. Non c’è il solo Ginobili nella nazionale argentina e della Nba interessato a giocare in Italia: anche Carlos Delfino, dei Milwaukee Bucks, ex Fortitudo e sposato con una ragazza italiana, non ha intenzione di restare fermo per l’intera durata della serrata, e vorrebbe tornare a giocare nel nostro Paese. L’offerta della Virtus, che si dice sia anche sulle tracce di Chris Douglas-Roberts, la scorsa stagione a Milwaukee, è la prima ufficiale di un club italiano ad un giocatore sotto contratto con la Nba. Intanto, la precoce eliminazione dell’Italia all’Europeo potrebbe rendere più chiara a partire nei prossimi giorni la situazione di Andrea Bargnani e Danilo Gallinari con Siena e Milano, anche se probabilmente si dovrà attendere la seconda metà di settembre, dove sono previste le riunioni decisive tra proprietari e giocatori Nba, quando verrà presa una decisione sulla stagione.

PILLOLE GINOBILI – Emanuel David “Manu” Ginóbili Maccari (Bahía Blanca, 28 luglio 1977) è un cestista argentino naturalizzato italiano. Alto 198 cm per 93 kg di peso, ricopre il ruolo di guardia tiratrice (o, talvolta, di ala piccola o playmaker) nei San Antonio Spurs, per i quali indossa la maglia numero 20. Soprannominato El Narigón (“Il Nasone”), discende da immigrati italiani dalle Marche. Nella sua famiglia giocano a pallacanestro anche i fratelli maggiori Sebastián e Leandro, mentre il padre, Jorge, è stato allenatore della squadra locale dove Emanuel è cresciuto, e anche giocatore.

 

Abbonamenti Bennet Cantù 2011/12: informazioni e costi

E’ l’ufficio stampa della Bennet Cantù a rendere noto, in occasione della stagione 2011/2012 di A1, le modalità per la sottoscrizione degli abbonamenti all’annata che sta per iniziare. Il campionato delle sorprese? La speranza è che sia proprio così anche perchè fare meglio dello scorso anno significherebbe per l’appunto raggiungere un obiettivo da sogno. Che l’impostazione della campagna rivolta ai tifosi sia all’iunsegna della speranza lo suggerisce anche il titolo pensato per la stessa: “Succederà…? Dipende anche da te!”.

L’attaccamento del pubblico potrebbe consentire al club di compiere un salto di qualità notevole e di beneficiare di un supporto essenziale. Da ieri è possibile prenotare il proprio seggiolino per le gare interne di Cantù presso la NGC Arena: sarà prima la volta dei vecchi abbonati e poi, dal 19 settembre, di tutti gli altri. Gli abbonamenti potranno essere sottoscritti e ritirati:
– Alla NGC Arena, in via per Cantù 10, a Cucciago, dal lunedì al venerdì dalle ore 15.00 alle ore 19.00 e il sabato mattina dalle ore 9.00 alle ore 12.00
– presso tutte le sedi della Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù indicate nella brochure, oltre che presso la nuova filiale di Solbiate.

Nike KD 4, le nuove scarpe di Kevin Durant

Nike KD 4Nike ha annunciato ufficialmente le nuove KD 4, le scarpe ufficiali di Kevin Durant per la prossima stagione. Più alte rispetto alle KD 3, questo nuovo modello è studiato appositamente per i piedi della stella dei Thunder.

Le Nike KD 4 saranno disponibili inizialmente in quattro diversi colori, l’uscita è fissata per l’inverno, anche se manca ancora il mese esatto.

Italia, Petrucci: “Ripartire da Pianigiani”

Se dopo la sconfitta contro Israele, Simone Pianigiani si è messo a disposizione della Federazione italiana con cui vi sarà un confronto franco per capire come e se proseguire il percorso formativo dell’Italia cominciato dal tecnico ex Montepaschi, la Federazione pare avere già le idee chiare. Coach Pianigiani ha fatto sapere che potrebbe anche valutare l’opzione di dimettersi qualora non vi sia la massima fiducia e il medesimo impegno da parte della Fip; il presidente del Coni, Gianni Petrucci si è immediatamente speso a favore di Pianigiani:

“Abbiamo un grande commissario tecnico, sono convinto che con lui si possa ripartire. L’ho detto anche a Dino Meneghin, sono convinto che il basket abbia dentro il Dna le risorse per ripartire”.

Nonostante l’amarezza per l’esclusione immediata dall’Europeo in corso di svolgimento in Lituania, Petrucci si è quindi schierato con Pianigiani al quale fa sapere che il basket italiano deve ripartire proprio dalle considerazioni che a freddo saprà fare il commissario tecnico:

“L’eliminazione è un grande dispiacere, gli altri sono stati più bravi di noi però si deve ripartire da Pianigiani con grande fiducia, libertà assoluta su tutto. Mi auguro che dica qual è la realtà del basket italiano, sarà lui a dover dire quello che dobbiamo fare”.

Italia, Pianigiani: “Pronto a dimettermi, parlerò con la Federazione”

La sconfitta dell’Italia contro Israele, ininfluente ai fini della qualificazione solo perchè gli Azzurri erano già stati eliminati, potrebbe non solo significare esclusione dall’Europeo in corso di svolgimento in Lituania ma anche rivisitazione del progetto tecnico che è stato affidato al coach Simone Pianigiani. E’ lo stesso tecnico, appena dopo la gara, a prendere in considerazione anche l’ipotesi dell’abbandono a causa di un esito non certo ottimale. Pianigiani, dunque, non esclude l’ipotesi delle dimissioni: farsi da parte per affidare il giovane gruppo italiano a qualcun altro.

Il gioco a fasi alterne – alcuni parziali da incorniciare, altri da dimenticare – è stato un limite anche nel corso della sfida contro Israele: il terzo quarto degli Azzurri è stato penoso, l’ultima frazione è parsa impeccabile. Pianigiani lo sa bene e non dimentica di sottolineare che il gruppo tricolore va fatto maturare e crescere anche dal punto divista psicologico:

“Devo dire che per questi ragazzi è molto difficile fare sforzi mentali al massimo livello tutti i giorni. E ciò è indispensabile perchè se non diamo il 110% non possiamo competere con Serbia, Francia, Germania e così via. La sensazione è che di fronte a Israele, nel terzo quarto, si sia come spenta la luce”.

Proprio così: è parso che l’interruttore abbia reso bui i pensieri e le menti fin lì brillanti del quintetto. Vi sono stati frangenti dell’incontro nei quali l’Italia è stata imbarazzante:

Montegranaro perde Sosa per una frattura multipla alla gamba

Arrivano pessime notizie per la Fabi Shoes Montegranaro, che quasi certamente sarà costretta a cambiare playmaker ancora prima dell’inizio del campionato. Edgar Sosa ha infatti rimediato un gravissimo infortunio, apparso da subito molto grave, nel finale del match tra Repubblica Dominicana e Panama al Torneo delle Americhe di Mar del Plata. Il 23enne Sosa si sarebbe infatti rotto una gamba, e la frattura sarebbe addirittura multipla, questo almeno secondo quanto viene riportato dai media dominicani. Per l’ex Biella rischia dunque di profilarsi uno stop lunghissimo. Sosa, potrebbe essere operato proprio in queste ore a Mar del Plata, ha ricevuto già in serata l’incoraggiamento della Fabi Shoes. Sul sito ufficiale del club marchigiano è presente una nota che si chiude in questo modo: « Tutta la grande famiglia della Sutor si stringe con affetto a Edgar in questo difficile momento».

PASCO SI AGGREGA ALLA VIRTUS ROMA – Da oggi, il player Pervis Pasco si allenerà con la Virtus Roma di Lino Lardo. Il 31enne pivot originario della Florida torna dunque agli ordini del tecnico ligure – che fu il suo allenatore a Rieti – e completerà il roster giallorosso in un precampionato che Roma vive senza sei giocatori impegnati agli Europei, cioè Anthony Maestranzi, Nemanja Gordic, Nihad Djedovic, Gigi Datome, Vladimir Dasic e Uros Slokar. Pasco è conosciuto in Italia per aver giocato con Teramo, Pesaro, Rieti e Biella, dove due anni fa ottenne la salvezza all’ultima giornata, mentre lo scorso anno è stato a Strasburgo.

SI RITIRA NESTEROVIC – A 35 anni, Radoslav “Rasho” Nesterovic ha deciso di dire basta per quanto riguarda il basket giocato. La decisione dello sloveno è seguita anche dal recente infortunio alla spalla, che aveva impedito a Nesterovic di disputare la finale greca tra il suo Olympiacos e il Panathinaikos, e che – dopo l’operazione – prevedeva un lungo recupero. A ciò si aggiunge anche il fatto che la carriera del nativo di Lubiana non richiedeva oramai ulteriori successi. In Europa, il pivot di passaporto greco aveva vinto scudetto ed Eurolega con la Virtus Bologna di Ettore Messina nel 1998. Poi – scelto con il numero 17 nel draft NBA del 1998 – Nesterovic ha disputato undici stagioni NBA, con 811 gare a 6.8 punti e 5.1 rimbalzi di media, vincendo da titolare l’anello nel 2005 con i San Antonio Spurs.

Europei Lituania 2011, la seconda fase a gironi a Vilnius

Gli Europei di Lituania, dopo la fine della prima fase a gironi, si trasferiscono a Vilnius, per la seconda fase che andrà in scena da mercoledì a lunedi. Una seconda fase che comprende 12 squadre divise in due gironi, che si porteranno dietro i punti conquistati nella prima fase contro le altre qualificate. Ad esempio, la Spagna di Sergio Scariolo parte da quota 2 punti – ha battuto la Lituania ma ha perso contro la Turchia – e affronterà le tre qualificate del gruppo B, Germania, Serbia e Francia. Per ognuno dei due gironi, passeranno le migliori quattro ai quarti di finale, con due eliminate per ogni gruppo. Ecco la situazione nel dettaglio.

GIRONE E – Comprende le squadre qualificate dai gruppi A e B. Si parte con Francia a 4 punti, Spagna, Lituania, Turchia e Serbia 2, Germania a 0. Questo il calendario: mercoledì Spagna-Germania, Lituania-Serbia e Francia-Turchia; venerdi Spagna-Serbia, Germania-Turchia e Lituania-Francia. Domenica Spagna-Francia, Lituania-Germania e Serbia-Turchia.

GIRONE F – Comprende le squadre qualificate dai gruppi C e D. Si parte con Macedonia e Russia 4, Grecia e Slovenia 2, Finlandia e Georgia 0. Questo il calendario: giovedi Georgia-Macedonia, Slovenia-Grecia, Finlandia-Russia; sabato Macedonia-Slovenia, Georgia-Finlandia, Grecia-Russia; lunedi Russia-Macedonia, Grecia-Georgia, Slovenia-Finlandia.

CIFRE – Per chiudere la prima fase, anche qualche cifra. Sul podio dei migliori realizzatori, soltanto Tony Parker (23.2 punti) disputerà la seconda fase: il capocannoniere Luol Deng (24.6) e Andrea Bargnani (22.8) sono stati eliminati. Quarto Pau Gasol (21.8) mentre il primo giocatore non-NBA è Bo McCalebb (foto): il play di Siena, leader della Macedonia regina del girone C, ha chiuso a 20.6 punti. Davanti anche a Dirk Nowitzki (20.4), divenuto recordman di punti nella storia degli Europei. A rimbalzo, primo Chris Kaman (Germania) con 10 di media, davanti a Luol Deng (9.4) e al virtussino Viktor Sanikidze (8.6). Ottavo Andrea Bargnani con 7.4. Negli assist, primo Milos Teodosic (7.8) davanti al croato naturalizzato Dontaye Draper (7) e il duo Tony Parker-Teemu Rannikko (5.4). Il primo italiano è solo 29° (Marco Belinelli con 3.2).

Europei 2011, Meneghin: “Italia, devi crescere”

Dino Meneghin, presidente della Federazione Iitaliana pallacanestro, non si nasconde: Italia fuori dall’europeo alla prima fase e uscita di scena con l’ennesima sconfitta all’attivo – contro Israele il ko è arrivato ai supplementari. Il biolancio finale è di una vittoria e quattro batoste, il che equivale a provare amarezza evidente e giustificata. Le parole di Meneghin sono in tal senso eloquenti:

“Purtroppo abbiamo fallito l’obbiettivo olimpico, ma i giocatori hanno dimostrato di giocare a testa alta con tutti. Con la Germania, la Serbia e la Francia abbiamo giocato bene tre quarti di gara, ma ci manca l’esperienza per vincere queste partite”.

Opinioni condivisibili (o meno): senza dubbio, in termini di risultati ci si attendeva di più. Si è pagata l’inesperienza? Meneghin la pensa così: “

I ragazzi si sono allenati benissimo, ma questo ci serve come spinta emotiva per capire che i giocatori dovranno lavorare sempre di più e sacrificarsi. La nostra è una squadra giovane, c’è grande voglia di lavorare da parte di Pianigiani, dello staff e dei giocatori, ma non ci sono segreti o alchimie strane, bisogna solo allenarsi al tiro. In questo momento ci manca poco per essere competitivi con i più forti”.

Europei 2011: Italia – Israele 95-96 al supplementare

L’Europeo dell’Italia si conclude così come era cominciato. In questo caso, però, non c’è l’attenuante dell’emozione dell’esordio né quella dello sparring partner di grande livello, come era accaduto nella prima giornata al cospetto della Serbia. Stavolta si giocava contro Israele, squadra tosta sì, ma assolutamente alla portata degli azzurri.

E invece l’Italia di Pianigiani se ne torna a casa con l’ennesima sconfitta, la quarta del torneo, dopo aver combattuto fino all’overtime, per poi cedere di un solo punto. E dire che il primo quarto era stato piuttosto equilibrato, con l’Italia avanti fino al minuto numero 8. Poi Israele approfittava delle distrazioni azzurre e si portava sul 26-27.

Europei 2011, Pianigiani: “Italia, dispiace” – VIDEO

“Volevamo essere in grado di giocare una partita come questa”:

è così che Simone Pianigiani mette in archivio l’Europeo 2011 dopo la sconfitta dell’Italia contro la Francia.

Il coach sa bene che, nonostante l’eliminazione, i suoi uomini si sono comportati nel migliore dei modi: messi sotto i transalpini per tre quarti, gli Azzurri sono calati solo nell’ultima frazione, quando sembrava che il canestro ospite fosse stregato.

Eppure, ci si è divertiti ad assistere a una gara divertente e priva di tempi morti, ricca di capovolgimenti di fronte e tesa fino all’ultimo.

“Sicuramente possiamo crescere molto e mi auguro che la sfida contro Israele possa consentire a questo gruppo di mettere in bagaglio ulteriore dose di esperienza”:

Kevin Garnett: “Prima del ritiro voglio un altro anello con i Celtics”

Trentacinque anni suonati e nessuna voglia di dire addio alla pallacanestro. Non ora, non prima di aver conquistato il secondo anello con i Boston Celtics. Lui è Kevin Garnett, campione NBA con la maglia biancoverde nel 2008, alla sua prima stagione con i Boston, dopo aver sfacchinato per anni nei Minnesota Timberwolwes.

Alla sua età e con il suo curriculum si potrebbe permettere il lusso di terminare la carriera in un’altra realtà, magari puntando ad un ingaggio superiore a quello attuale. Ma lui non ne vuol sapere:

Voglio finire la mia carriera a Boston. Non mi interessa girare altre squadre, voglio dire addio al basket indossando la casacca dei Celtics. Questa è la mia unica opzione per il futuro.