Wnba, muore Kurt Budke coach Oklahoma State

Notizia fresca e giunta pochi minuti fa.

Kurt Budke, coach della squadra di basket femminile di Oklahoma State, è deceduto in un incidente aereo.

Il tecnico dell’equipe di Wnba, 50 anni, stava viaggiando su un velivolo che è precipitato nella Perry County, in Arkansas.

Insieme a Budke, hanno perso la vita altre tre persone in viaggio con il coach: tra esse, Miranda Serna, l’assistente personale di Budke.

Savona, a Loano niente basket perché disabile. E’ polemica

Il problema è rappresentato da una malattia metabolica rara che gli procura difficoltà di apprendimento e disturbi nel linguaggio: per questo motivo, in provincia di Savona, un ragazzo di 14 anni è statoescluso dalla squadra di basket. Premessa doverosa: ne parliamo senza alcun pregiudizio poiché nessuno, tra noi, è medico e diventa difficile capire che tipo di conseguenze possa avere l’attività della pallacanestro sul piccolo savonese.

Però, decidiamo di parlarne per la serie di polemiche che la vicenda ha innescato: prima tra tutte, nella presa di posizione contraria rispetto all’esclusione, il consigliere regionale di Idv Maruska Piredda:

“Atto discriminante e incivile. Secondo quanto mi è stato riferito dalla madre del ragazzo, gli è stato posto, dagli allenatori e dal presidente della società sportiva, il divieto di continuare ad allenarsi con la squadra con cui giocava da tre anni, l’Asd Basket Loano. A detta dei tecnici e dei dirigenti, rallenta l’attività degli altri compagni. Premesso che l’attività sportiva è fondamentale per la salute del ragazzo, per il ragazzo il basket, oltre a essere la più grande passione della propria vita, è l’occasione per socializzare con i coetanei e svolgere uno sport insieme al fratello minore, messo poi anche lui fuori dalla squadra”.

Virtus Bologna, ecco Kris Lang

In realtà si tratta di un innesto in corsa per sostituire l’infortunato Homan, ma l’approdo – anzi, il ritorno – di Kris Lang nelle file della Virtus Bologna è notizia che richiama alla memoria dei tifosi il periodo compreso nei due anni che vanno dal 2005 al 2007, quando Lang già militò nelle V nere.

Tuttavia, il biglietto da visita con cui il centro di 31 anni si è ripresentato al nuovo pubblico non è dei migliori, visto che è reduce da un periodo di stop che dura da 6 mesi:

“Ho voluto fermarmi – ha dichiarato in sede di presentazione – per stare vicino a mia moglie nel periodo della gravidanza (terzo pargolo, ndr) ma porto con me la grande voglia di fare il mio meglio e mettermi a servizio di una squadra assai talentuosa”.

Scarpe Basket, Nike LeBron 9 Watch The Throne

Nike LeBron 9 Watch The Throne

Nike ha sfornato un modello speciale e limitatissimo delle LeBron 9, le nuive scarpe della stella dei Miami Heat. Questa edizione è dedicata a Watch The Throne, l’album di Jay Z e Kanye West che ha spopolato in tutto il mondo.

Le Nike LeBron 9 Watch The Throne sono prodotte in edizione limitatissima, solo tre paia, uno per LeBron James, uno per Kanye West ed uno per Jay Z.

Nba, Joakim Noah verso la Francia

Il vincolo determinante è uno: che la Nba resti ferma per tutta la stagione.

Allora, nell’eventualità che il campionato americano rimanga stagnato nel lockout al punto da non cominciare affatto, Joakim Noah lascerebbe i Chicago Bulls e approderebbe in Francia.

E’ quanto il centro ha dichiarato alla stampa transalpina dell’Equipe, affermando che recepirebbe le offerte e prenderebbe in considerazione le sirene europee qualora la serrata sospendesse tutto.

Le indiscrezioni riferiscono di una offerta già formulata a Noah dal Paris Levallois.

Euroleague: Milano in black out, è allarme rosso

In Euroleague l’Armani perde la sua seconda gara casalinga consecutiva, e stavolta è più grave perché aveva avuto 21 punti di vantaggio che il Partizan ha annullato negli ultimi 10 minuti!

  • L’harakiri dell’anno si consuma in un Forum più interessato allo scudetto  (colpa del precedente ko casalingo con l’Efes?) che all’Euroleague . E’ davvero “spettacolare”, se non da Guiness –  anche per il due volte campione d’Europa Sergio Scariolo travolto  dalla situazione a sua volta assieme agli illustri vice – il  tonfo dell’Armani perché  avanti di 21 punti col Partizan s’addormenta, subisce un 9-30 “storico” nell’ultimo quarto e rischia di perdere uno dei primi 4 posti per le Top 16.
  • Adesso l’Armani deve assolutamente prendere 2 punti in trasferta, ma potrebbero  anche non bastare perché ha perso in casa proprio  con le due squadre più abbordabili, dando già  per scontato il passaggio del Maccabi e di un Real in crescita col rilancio di Sergio Rodriguez, ex di Portland. Pesano infatti le ultime due sconfitte casalinghe, di   8 punti con l’Efes e di 6 col Partizan che a sua volta ha perso di 11 in casa con l’Efes, una squadra balzana, atipica, senza americani,  che ha preso un ventello (e ben 104 punti)  dal ringalluzzito Real.
  • Il calendario dell’Armani è  tutto in salita, con 3 trasferte nelle ultime 5 partite  e il Real Madrid a domicilio dando per scontata la vittoria con lo Spirou già battuto in Belgio. Da qui al 21 dicembre, a cominciare dalla trasferta di Tel Aviv della prossima settimana,  è  un mese decisivo per evitare una  clamorosa  bocciatura  “stile vecchi tempoi” in Euroleague. Fortuna vuole che Gallinari possa rimanere almeno fino al 15 dicembre, da come si è messa la vertenza contrattuale della NBA con la cancellazione delle prime due settimane di dicembre.

Eurolega, Siena: quattro vittorie in cinque partite

Nulla da dire: è stata la maniera migliore per mostrare che la sconfitta di Milano – per carità, da mettere in conto – è stata ampiamente digerita. Voltata pagina, la Montepaschi Siena è tornata a fare quello che le riesce meglio: vincere.

L’Eurolega ha consentito l’opportunità di mettere a referto un ruolino di marcia finora impeccabile: 4 vittorie in 5 gare. Il successo (84-73) contro i polacchi del Prokom Gdynia ha altresì messo in evidenza le buone prestazioni di Rimantas Kaukenas (15 a referto, tutti nel secondo tempo) Bo McCalebb (14) e David Moss (11).

La sensazione resta tale per cui la Siena dell’Europa che conta – finora – sta iacendo e convincendo di più di quella che in campionato non pare riuscire a conservare identica lucidità nei momenti cruciali. Insomma, fermo restando che lotterà su tutto e per tutto, Siena pare aver fatto capire molto bene quali sono le priorità.

Eurolega, l’Armani si butta via e regala il successo al Partizan

Dopo aver toccato anche i 21 punti di vantaggio e aver tenuto il pallino del gioco in mano per quasi tutta la durata dell’incontro, Milano crolla incredibilmente nell’ultimo quarto e concede una vittoria a dir poco insperata al Partizan. Eppure l’Armani aveva un gran bisogno di vincere questo incontro che potrebbe risultare fondamentale ai fini del prosieguo della competizione. Gli uomini di Scariolo, provenienti dagli ultimi 2 successi contro Charleroi e Siena, sapeva si sarebbe trovato di fronte un avversario fisico, insidioso e con il suo stesso score in classifica nel girone (2 vinte e 2 perse).

IL MATCHMilano parte male concedendo troppe palle perse agli avversari ma a metà del primo quarto è Nicholas a dare la scossa ai padroni di casa mettendo a segno 4 punti di fila che fanno da preludio all‘ingresso sul parquet di Danilo Gallinari. La squadra di Jovanovic abbozza una minifuga sul +6 (14-8) a 2’15 dal termine salvo poi subire un parziale di 4-0 firmato Gallo, implacabile dalla lunetta. Hairstone e Bourousis ad inizio secondo quarto allungano il parziale a 8-0 per il 16-14 EA7, interrotto solo dalla tripla di Macvan. Il match é molto equilibrato, ma con il passare dei minuti Milano migliora a rimbalzo e trova il primo vero break dell’incontro sul finire del primo tempo: dal 19-16 per il Partizan si passa infatti sul 31-19 Milano (parziale di 15-0) con un grande Mancinelli, autore di 7 punti e di un grande impatto sul match. Le percentuali al tiro dei bianconeri sono pessime (33% da due, 1 su 12 da tre, 7 su 30 al tiro) e il 19-5 del secondo quarto permette ai ragazzi di Scariolo di andare all’intervallo lungo sul + 12. Al rietrno sul parquet, Milano continua ad attaccare ed aumentare il divario portandosi sul +18 grazie al solito Mancinelli, ai liberi di Radosevic e ai canestri di Nicholas e Bourousis. Dopo ben 11 triple sbagliate, a 5′ dalla fine del terzo quarto, Cakarevic va a segno ma gli risponde immediatamente Cook. Mancinelli prosegue nella sua serata magica andando a segno anche da 3 chiudendo, o almeno così sembra, la contesa con il +21. Andjusic (risulterà decisivo con i suoi 8 punti in 12’30”) segna da tre e per la seconda volta Milano, questa volta con Gallinari, risponde subito.

LA DISFATTA – L’ultimo parziale parte con il punteggio di 56-39 per l’Armani che inizia a concedere qualcosa permettendo agli avversari di arrivare a -12 con la tripla di Lucic che nell’azione successiva del -10 commette però fallo in attacco. Kecman poco dopo realizza i liberi che, uniti a quello realizzato da Pekovic, portano il Partizan a -9. A 2’36” dalla fine inzia però il dramma biancorosso. Fallo antisportivo di Gallinari che consente a Pekovic di portare i suoi a -6, Macvan (il migliore dei suoi con 18 punti e 8 rimbalzi) piazza la tripla del -3. Milano è in totale confusione e non trova più canestri, mentr un Pekovic scatenato sotto canestro contro Rocca realizza il -1 e tocca a Kecman siglare i primi punti del nuovo vantaggio, subendo anche fallo. Dalla lunetta non sbaglia e il Partizan ora è sopra di due. Nel finale di gara Cook va in penetrazione ma scivola e Law si va a prendere i liberi per il +4 serbo. Hairstone (12 punti e 4 rimbalzi) accorcia (65-67) ma lo scatenato Kecman (11 punti e 4 rimbalzi) chiude definitivamente i conti. Finisce in maniera quasi irreale, 65-69 a favore degli uomini di Jovanovic, per la gioia incontenibile dei circa 400 serbi arrivati in Italia.

Eurolega, la Montepaschi torna alla vittoria contro il Prokom

Siena ritrova il sorriso grazie alla vittoria in Eurolega: dopo le due sconfitte con Barcellona e Milano arriva il successo contro il Prokom, con una prova positiva ma solo a metà. Sul campo della squadra toscana arriva la quinta sconfitta del Prokom in cinque giornate: 15 punti di Kaukenas e 14 di McCalebb per Siena (quattro i giocatori in doppia cifra), 26 dell’ex Benetton Treviso Motiejunas e 16 dell’ex Boston Celtics Lafayette per i polacchi. Siena chiude avanti il primo quarto, ma soltanto grazie ad un tiro libero di Andersen nel finale di tempo: 16-15, con tanta sofferenza specie nella parte iniziale del match, grazie soprattutto ad un buon impatto di Montejunas, l’ex trevigiano, ispirato dalla distanza (2/2). La Mps trova subito un buon McCalebb, con Lavrinovic e Andersen sempre presenti e minacciosi sotto i tabelloni. Percentuali non altissime dal campo, soprattutto da due, con entrambe le squadre ceh restano in partita. Lafayette parte fortissimo nel secondo parziale, con una serie di assist e di bombe da tre, ma Siena non si fa intimidire: Rakocevic mette a segno due giocate importanti (assist per la tripla di Ress e piazzato) per il 23-23. Il Prokom c’é e torna avanti con i soliti Lafayette e Montejunas (+4), sprecando anche tante occasioni per proseguire l’allungo. Pianigiani allora si affida alla panchina, e Aradori trova cinque punti in fila che riportano avanti la Mps facendo esplodere il PalaEstra. Anche al riposo lungo Siena mantiene un punto di vantaggio sugli avversari, 32-31. Pianigiani parla a lungo con i suoi durante l’intervallo e l’effetto si vede subito, perché Siena esce sul parquet biancoverde con il coltello tra i denti: difesa perfetta, devastante l’attacco. A metà terzo quarto il vantaggio è già di +15 (48-33), grazie a McCalebb e ad uno scatenato Kaukenas. Il Prokom prova una reazione con i soliti Montejunas e Lafayette, ma la Mps ha in mano il match: Ress, Andersen e Zisis danno il colpo di grazia al match portando Siena a quota 65 (a 51). La Montepaschi continua a spingere e con la tripla di Moss arriva a quota +17; ancora Moss e poi Zisis portano il vantaggio a +20. La partita sembra chiusa, Pianigiani non vuole cali di tensione, ma la Mps si fa rimontare sino al -8, soprattutto grazie al neo entrato nel Prokom Zamojski . Alla fine ci pensano Moss, Lavrinovic e Kaukenas a chiuderla nel finale, ma con tanta sofferenza.

Verso Armani Milano – Partizan Belgrado, Scariolo: “Energia e concentrazione”

L’Armani Milano sogna la qualificazione alle top 16 dell’Eurolega ma il suo destino inevitabilmente su parquet. Nello specifico, la gara odierna contro il Partizan Belgrado pare di cruciale importanza per tenere la posizione in graduatoria nel girone C.

In campionato la squadra ha mostrato di andare forte, il tecnico Sergio Scariolo sa quanto sia importante la competizione europea, un palcoscenico che Milano vuole cercare di vivere il pù a lungo possibile.

“Affrontiamo una squadra molto pericolosa  che quest’anno associa ai tradizionali valori di una delle migliori scuole di pallacanestro in tutta Europa, giocatori di primissimo livello. Genete di grande livello dell’Nba come Pekovic e Law e altri di alto livello europeo come Macvan e Raduljca. Giocano molto bene, hanno una potenza vicino a canestro tremenda e anche un’ottima propulsione grazie al loro playmaker”.

Scariolo però pensa di avere la soluzione giusta per arrivare al successo:

“Dovremo giocare con molta energia e concentrazione e con durezza, perché siamo consci del fatto che per noi questa è una partita assolutamente indispensabile per il nostro sogno di arrivare alle Top16 di Eurolega. Speriamo che dopo la bella vittoria contro la Montepaschi avremo ancora più fiducia nei nostri mezzi e la capacità di giocare 40′ con grande intensità”.

Nba, Dwight Howard e la corte del Real Madrid

Dwight Howard e il Real Madrid

E’ uno dei componenti del Dream Team americano nonché tra i quattro, cinque cestisti più forti dell’Nba attuale.

Che il lockout abbia (e stia) mettendo in ginocchio il campionato a stelle e strisce è dato di fatto ormai noto, come lo è la fuga dei giocatori verso altri lidi. Asia ed Europa, con uno sguardo all’America Latina: sono le destinazioni più in voga e i lidi preferiti dai cestisti stessi che, in questo modo, hanno la possibilità di colmare la perdita economica con un contratto altrettanto (se non di più) vantaggioso.

Tra le voci che si rincorrrono – dove andrà Kobe Bryant, dove si accaserà Amare Stoudemire? Entrambi datoi per partenti proprio verso il Vecchio Continente – ve ne è una che nel corso delle ore sta prendndo corpo. Dwight Howard, classe 1985 – uno che di soprannome fa  The Man Child e Superman – sarebbe vicinissimo al Real Madrid.

Euroleague, sul Bosforo occasione persa per Cantù

Si salva nel supplementare il Fenarbahce segnando una sola bomba contro 28 tentativi dei canturini, con 2 su 10 di Gianluca Basile. Dwight Howard firma per il Real Madrid?

  • La partita  di Cantù contraddice il commento ascoltato stamani nel telegiornale Tv che tesseva l’elogio di Basile e parlava dello schianto di Cantù per le palle perse  nel supplementare a Istanbul, per il 5° turno dell’Euroleague. Non è andata esattamente così, in verità la Bennet ha perso nell’overtime una grossa occasione per guidare il girone A in solitario e per approfittare del  ko nel Caja Laboral nel derby basco: Gianluca Basile ha segnato 12 punti ma  con un 2/11 nel tiro (2/10 dall’arco più 6 liberi su 6)  ancora legato al ruolo che aveva nel Barcellona, quello di bombardiere tattico. Inoltre la squadra di Trinchieri  nel supplementare ha ceduto di misura, 12-10, mica c’è stato il crack…
  • Fatale invece in una gara pazza, con troppi tiri da 3 e troppi liberi (ben 67 totali)  il  discorso delle palle perse, 16  dei canturini contro 6 dei campioni di Turchia, che hanno trovato ancora una volta nel 33enne  Omer Onan  l’arma vincente, con 18 punti per il play-guardia che nella sua carriera non aveva mai segnato tanto, fino ad avere l’anno passato una media di 14,2 punti per gara.

NBA, il lockout rischia di cancellare la stagione. E l’economia di 29 città USA

E’ stato l’ultimatum imposto al sindacato dei giocatori a far saltare definitivamente il banco. E’ stato lo stesso Maurice Evans, vicepresidente del sindacato giocatori Nba a spiegarlo chiaramente (lui che é stato anche in Italia nel recente passato con la maglia del Benetton Treviso): anche i giocatori sanno molto bene che con questa decisione le possibilità che la stagione sia cancellata definitivamente sono altissime ma sostengono che sia stato un passo necessario: Sappiamo che facendo così rischiamo seriamente di non cominciare nemmeno la stagione, capiamo le conseguenze che tutti I giocatori possono avere se le cose andranno come speriamo, ma è un rischio che bisogna correre”. Nel frattempo il malumore cresce a dismisura non solo fra i tifosi ma anche nelle categorie che lavorano grazie alla Nba (parcheggiatori, camerieri, ristoratori, venditori ambulanti ecc…) che in questo momento di crisi ha grandi difficoltà a portare a casa uno stipendio e con la possibilità di una stagione intera cancellata si vedrebbe ancor più in difficoltà: Giocatori e proprietari non si rendono conto del danno reale che stanno facendo continuando questa pantomima sul contratto – ha scritto su Twitter un addetto alla vendita dei biglietti dei Denver Nuggetsi parcheggiatori e tutto il personale impegnato ogni sera nelle arene. Persone disoccupate che ora hanno uno stipendio a zero. Questa, più ancora che l’assenza delle partite, è la cosa più triste di questa vicenda”. Bisogna tenere conto del fatto che la Nba ogni anno produce 4 miliardi di dollari di indotto: soldi che servono a far girare l’economia anche e soprattutto di quelle città più piccole che vivono grazie alla Nba. Lo dimostra anche il fatto che dopo l’appello del presidente degli Stati Uniti Barack Obama, giorni addietro 22 sindaci delle 29 città che hanno una squadra Nba avevano inviato una accorata lettera a David Stern nella quale pregavamo il commissioner di trovare al più presto un accordo per far ripartire la stagione. Per questo sono ancora in molti a sperare che un accordo si possa trovare, anche se dopo la giornata di ieri tutto è maledettamente più complicato.

Eurocup, Treviso cade a Monaco all’esordio: il Bayern vince 72-62

Non sono bastati i 19 punti di Alessandro Gentile per ottenere la vittoria nell’esordio europeo nella Eurocup a Monaco: la Benetton é rimasta in partita per due quarti e mezzo ma poi, con le rotazioni accorciate per via dell’assenza di Becirovic, ha dovuto cedere alla maggiore voglia di vittoria del nuovo Bayern. Gentile e Nadifeji in avvio di match si scambiano nel tiro al beraglio, poi sono l’ex-Cremona Jekel Foster e Jagla a siglare il primo allungo dei bavaresi (19-13 al termine del primo quarto): Adrien fatica a trovare spazio tra le maglie della difesa bavarese, mentre i tedeschi vanno a segno con le triple di Wallace, Hamman e Foster per il primo vantaggio in doppia cifra (32-20). La Benetton ha un sussulto e si rianima con Ginone Cuccarolo (6 punti e 5 rimbalzi in 12’), e tiene botta con l’energia di Bulleri subentrato dalla panchina, un paio di conclusioni di Scalabrine e una bomba di Mekel, rientrando in partita all’intervallo lungo (36-31). Chevon Troutman, lasciata Avellino all’inizio del campionato, fa la voce grossa sotto le plance: Djordjevic allora ricorre nuovamente ai 219 cm di Cuccarolo, ma Foster é implacabile e spara un’altra tripla per il nuovo +11 al 27’. Gentile e Bulleri provano a tenere botta e a tenere in vita i biancoverdi, ma le tante, troppe palle perse (saranno 15 alla fine del match), consentono ai bavaresi di conservare 10 lunghezze di vantaggio all’ultimo riposo (56-46). Anche nell’ultimo quarto sono le palle prese (3 consecutive) a spianare la strada al Bayern per la vittoria finale: Benzing e Troutman vanno a segno per il +13 (massimo vantaggio sul 73-60 al 35’): é Moore a provare a ridare una minima speranza con il canestro del -8, ma un suo fallo in attacco seguito da un’altra tripla di Jagla chiudono definitivamente i conti.

BAYERN MONACO-BENETTON TREVISO 72-62 (19-13, 36-31; 56-46)

Bayern Monaco: Troutman 11, Hamann 7, Nadjfeji 6, Benzing 4, Foster 14; Wallace 10, Schwethelm 3, Hall 1, Greene 3, Jagla 12. N.e.: Radosavljevic, Hansbrough. All.: Bauermann.

Benetton Treviso: Adrien 7, Moore 9, Mekel 7, Gentile 19, Scalabrine 4; Bulleri 9, Sandri 0, Cuccarolo 6, Moldoveanu 1. N.e.: De Nicolao, Wojciechowski. All.: Djordjevic.