Nba per Gallinari i complimenti di Garnett, Boston salva per miracolo

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E’ superbo il match fra le due squadre più “calde” della NBA, fra continui colpi di scena ne esce un superthrilling di 3 supplementari firmato dopo ben 63 minuti da due canestri di Terry, con Denver che raggiunge Boston con un canestro a 0,8 secondi dal tempo regolamentare, ha l’occasione per vincere nei 3 tie-break ma nel primo Lawson non si ripete e la sua sospensione da 3 va lunga sull’innesto del ferro  col tabellone, nel secondo Gallinari in entrata sulla sinistra non riesce a chiudere il sottomano di tabellone, un tiro che non sbaglierebbe mai e sul quale gli arbitri non hanno visto il fallo, mentre nel terzo Andre Miller ha sbagliato da 3, e non solo il tiro ma anche a voler tirare quando mancavano ancora 8 secondi quando uno tanto geniale nel timing e nel passaggio poteva pensare ad altre opzioni dando quasi per scontato che la boccia  più importante sarebbe arrivata fra le mani del Gallo che oltre ad aver già dimostrato su vari campi di avere la tempra del match winner era carico e concentrato segnando la precedente tripla per il 113 pari a 1’57” dalla fine di una delle gare più belle della stagione che premia troppo i Celtics e castiga troppo i Nuggets che andavano per la decima vittoria consecutiva.

Al solito, quando Boston sembrava fuori dai giochi e si parlava di “stagione sbagliata”  ha saputo rientrare in gioco grazie al suo proverbiale carattere riuscendo a vincere la sua settima gara consecutiva, guarda caso da quando sono venuti a mancare Rajon Rondo e Jared Sullinger, una delle migliori matricole dell’annata. Adesso vede il secondo posto, mentre i Knicks sono altalenanti e troppo perimetrali e sono riusciti a perdere di 22 in casa nonostante un Anthony micidiale che però non riesce a fugare il sospetto di una dipendenza alla fine pericolosa.

In una serata difficile nel tiro, il Gallo è stato eccezionale per intensità, carica nervosa, lettura del gioco (spettacolare  alley hoop per Faried), aiuti in difesa e anche nel lay up del  possibile successo allo scadere ha avuto ben nella mente la trama miglior per andare a canestro dopo che Pierce aveva pareggiato (107-107) a 8 secondi dal termine. Ricevuta la palla sulla rimessa da Miller, ha visto che Garnett era venuto fuori dall’area per parare la possibile tripla, è sceso in palleggio dal centro sulla sinistra  dove l’aspettavano in 3. Un’azione perfetta per intelligenza e tempismo, peccato gli sia mancato l’attimo fuggente, ma dopo 51 minuti di gioco è difficile avere ancora una riserva di energia per il colpo di reni, o per un arresto, finta e tiro per giocartela dalla lunetta.  Vista l’azione dal retro, ci stava il fallo, ma nonostante lo spiegamento di telecamere l’azione non si è vista da un’altra angolazione per giudicare la decisione degli arbitri.

Il commento più bello sulla gara del Gallo l’ha fatto Kevin Garnett, il totem dei Celtics ha  ragalato un’altra partita da incorniciare anche se la squadra è stata ispirata e salvata da Ricky Pierce che oltre alla tripla-doppia è stato immenso nella tripla del 107 pari, tirando fra due avversari quando l’errore sarebbe costato la sconfitta nel 2° supplementare .

“E’ incredibile che questi ragazzi non abbiano nemmeno un All-Star, non posso crederci. Lo merita Gallinari… e  anche Lawson”.

Denver ha dominato ai rimbalzi (65-51, 3 giocatori in doppia cifra 16 Magee, 11 Faried e 10 il Gallo ) e dentro l’area (62 punti a 30) ma ha pagato le 23 palle perse, lo stiramento di Iguodala che però in era in serata. Solo i Celtics potevano vincere una partita con queste cifre.

Gira e rigira c’è sempre qualcosa  che per  Bargnani non va e dopo aver contribuito con 14 punti  al secondo successo di Indiana al ritorno in  campo dopo 26 gare per l’infortunio al gomito cadendo a sasso su un tentativo di schiacciata l’attesa di una verifica del suo ruolo dentro la squadra è andata delusa per un’influenza. Nuovo stop per il Mago, i Raptors di Rudy Gay (20 punti) hanno vinto 3 delle ultime 5 partite, l’ultima in casa con New Orleans rimasta ai livelli dello scorso anno perché il n.1 del draft Anthony Davis non ha confermato per ora, per vari acciacchi, le attese, la formazione di Dwane Casey si consola con la palma della prima delle ultime fra le varie division, con 19/32 e 1/8  nell’Atlantic  dove hanno perso Knicks e Brooklyn  prima e la seconda. Una doccia gelata per la domenica al Madison, non è stato sufficiente che Anthony segnasse metà dei punti della squadra (42) per  impedire ai Clippers, con Paul e Blake Griffin risanati, di tornare ai livelli che le avevano permesso di salire in cima al ranking.

Tornando a Toronto, ha 8 squadre alle sue spalle, Cleveland (Central), Orlando, Washington, Charlotte (Southeast), Minnesota (Northwest), Sacramento e Phoenix (Pacific) e New Orleans (Southwest). Valanciunas guarito dalla frattura di un dito è tornato in quintetto e Gray è scalato in panchina. Promettente doppia per il lituano al quale è stata ordinata una salutare cura dimagrante. Lowry ha fatto una buona regia (10 assist)  ma senza i fuochi d’artificio di John Lucas (5/5 dall’arco) nel 4° tempo sarebbe stato duro vincere con gli Hornets di Greivis Vasquez, il venezuelano arrivato fra i primi negli assist..

L’assistente di Bryan Colangelo, Maurizio Gheradini, era al Forum di Milano e mentre il capo sta cercando di poiazzare Bargnani anche se manca la verifica di quanto può rendere assieme a Gay, il suo vice ha dato un’occhiata  interessata alla Coppa Italia, in particolare si è concentrato su Polonara e Gigi Datome che sono nel mirino di Toronto. Per quanto riguarda il mercato, Mirotic per ora dice no ai Bulls e sulla possibilità di uno scambio Boozer-Bargnani lanciata da Espn è caduto il silenzio, a Chicago si aspetta piuttosto che passi l’All Star Game per rivedere in campo Derrick Rose. Gelabale è stato confermato fino al termine della stagione da Minnesota con i guai fisici di Kirilenko, Miami ha rinunciato a Ogden e confermato  Chris Anderson con i suoi orrendi tatuaggi e le sue spiacevoli storie. A Orlando Redick potrebbe fare le valigie e approdare a Boston, idem Shumpert a New York destinazione Phoenix,  il vero affare dei Magic post-Howard  è stato lo svizzero-montenegrino Nikola Vucevic che contro Hickson ha tirato giù ben 19 rimbalzi, il top della giornata. In festa il paese degli orologi e del formaggio coi buchi perché oltre al “Vuc” Sefolosha ha segnato 20 punti, 2 più di Durant,  e Oklahoma quindi non è solo Durant e Westbrook.

San Antonio senza Duncan (al suo posto nel quintetto Boris Diaw) e Ginobili col 63% da 3 e il solito Parker-show (31 punti, 11 assist)  è la prima ad arrivare prima all’ultimo giro di boa con  40 successi, anche se i Thunder non mollano e saranno queste due squadre a giocarsi il 1° posto dell’Ovest mentre all’Est la brutta sconfitta casalinga dei Knicks fa capire che Miami non avrà problemi, soprattutto guardando alle strepitose partite ultime di LeBron e Wade che sono tornati ad essere la coppia più bella del mondo. I Lakers senza Gasol e con Jamison e World Pace sotto tono, 12 punti della panchina e 15 perse sono riusciti a resistere a Miami, Howard non è stato in grado di dominare sotto canestro e in suo soccorso è arrivato il padre a polemizzare con D’Antoni per la gestione del suo cocco che a sua volta è stato punzecchiato  da Bryant perché reagisce poco ai problemi fisici che tutti i campioni si portano addosso in una stagione di 80 partite.

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Risultati domenica 10 febbraio: Memphis-Minnesota 105-88 (18 Prince, 8/8, 16 Z.Randolph, 8 r, 16 Conley, 8 a, 16 Daye; 17 Ridnour, 17 Rubio, 10 Shved, 9 a, 14 Gelabale, ng Kirilenko); Orlando-Portland 110-104 (22 Redick, 9/13, 17 Vucevic + 19 r, 10 Jam.Nelson + 15 a, 34 assist: 25 Aldridge, 19 Batum , T3 4/6, 8 r, 6 a , 5 pe, 17 W.Matthews,  Lillard, 1/16, T3 0/8 + 12 a); Toronto-New Orleans 102-89 (20 Gay, T3 0/4, 8 r, 4 a, 19 Lucas, 7/11, T3 5/5, 14 Lowry + 10 a, 11 Valanciunas +10 r; 19 R.Lopez, 17 Vasquez, 7 r, 6 a); Boston-Denver 118-114 d3ts (27 Pierce, T3 5/9 + 14 r + 14 a, 26 J.Terry, T3 5/14, 20 K.Garnett + 18 r, 17 J.Green; 29 Lawson, 6 r, 9 a, 18 Gallinari, 7/20, T3 2/8 + 10 r, 3 a, 3 recp, 14 Faried + 12 r, 5 McGee + 16 r);Miami-La Lakers 107-97 (32 L.James, 12/18, tl 7/8, 30 Wade, 12/18 , 5 a, 12 Bosh + 11 r; 28 K.Bryant, 11/19, Tl 6/8, 6r, 9 a, 18 Clark, 9 r, 15 Howard, 6/9, 9 r); Brooklyn –San Antonio 80-101 (19 J.Johnson, T3 ¼, 18 B.Lopez, 9 r; 29 T.Parker, 11 a); Phoenix-Oklahoma  63-90 (12 M.Morris, 30/91 T2, 4/14 T3, 23 perse, 53-40 r; 24 Westbrook, 6 a, 20 Sefolosha, T3 5/7, 3 rec, , 18 Durant, T3 0/2, 7 r) ; Sacramento-Houston 117-111 (23 I.Thomas, 13/13 tl, 23 Salmons, 20 Counsins, 8 Hayes + 12 r; 30 J.Harden, 18 Patterson, 17 Asik + 12 r,); New York-LA Clippers 88-102 (42 C.Anthony, 14/26, T3 5/11, Tl 9/9, 20 Felton, 6 a, 6 T.Chandler + 11 r; 27 Jam.Crawford, 25 Paul, T3 3/5, 6 r, 7 a, 4 rec, 17 B.Griffin + 12 r)

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