NBA, le stelle giocano alla Florida International University. Ma domani saranno cancellate le prime due settimane

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La Florida dalle bianche e lunghe spiagge costantemente baciate dal sole, con la sua capitale Miami é sferzata da una pioggia quasi invernale. Ma anche questo non basta per spegnere la grande voglia di basket dei tifosi americani. L’esempio lo dà la lunga fila di tifosi che si forma di fronte ai cancelli della Florida International University per andarsi a prendere i posti migliori: c’è infatti il tutto esaurito per assistere al South Florida All-Star Classic, la partita di esibizione organizzata da LeBron James e Dwyane Wade che vede in campo, oltre alle due superstar degli Heat, anche tantissimi altri nomi del grande basket NBA, come quello di Chris Bosh, Carmelo Anthony, Amare Stoudemire, Chris Paul, Kevin Durant, Russell Westbrook, Rajon Rondo e Rudy Gay. “Continueremo a giocare, ogni giorno, a ogni ora – ha commentato LeBron al termine della partita, persa per un punto dalla sua squadra 141-140 in overtime -. Questo è il motivo che ci ha spinto a scendere in campo anche oggi: dare ai nostri tifosi quello che si meritano e far sapere loro che, in ogni caso, saremo sempre pronti a giocare ad alto livello”.

Ma al di là del pensiero di LeBron, la situazione é ancora lontana dallo sbloccarsi. Il nuovo meeting inizialmente programmato per oggi infatti, non si é svolto: Billy Hunter, il direttore esecutivo dell’assogiocatori, non incontrerà con i proprietari delle franchigie, bensì con alcuni esponenti del comitato dei giocatori a Los Angeles. Nonostante i tanti incontri infatti, le parti in causa sono ancora molto distanti. Domani la NBA dovrebbe dunque annunciare la cancellazione delle prime due settimane di regular-season. “Ci siamo infilati in una brutta situazione, in un contrasto fra due parti che vogliono raggiungere lo stesso obiettivo ma con modalità differenti – ha aggiunto Dwyane Wade, -. Sia noi sia i proprietari vogliamo veder crescere la NBA e renderla il migliore possibile, ma abbiamo idee diverse per riuscire a farlo. È triste rendersi conto che siamo vicini ma allo stesso tempo molto lontani dal trovare un accordo. Ma questa, d’altronde, è la natura degli affari”.

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