Messina: “Mi dispiace per la sconfitta del Real”

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Ettore Messina, ex allenatore del Real Madrid, ha rilasciato un intervista in cui ha parlato a 360° della sua carriera, del basket italiano ed europeo:

Rimpianti…
“No, credevo peggio. Lo temevo, quando l’Eurolega mi invitò a Barcellona con la famiglia. Vado, pensavo, e avrò sempre il magone. No, sono sereno, il dispiacere è semmai quello di non far parte della Final Four, intesa come festa e punto d’arrivo d’eccellenza della stagione. E mi spiace per la sconfitta del Real, perché genererà lo stesso clima di pessimismo negativo che mi spinse a lasciarlo. No, non sono pentito. Mi dimisi allora, lo rifarei adesso. Le condizioni, dentro il club, sono immutate”.

Mourinho, a far la guerra col mondo ci sta provando.
“Ognuno ha il suo carattere, lui interpreta un ruolo che condivido, quello del grande professionista che, dentro il club, vuole assumere il controllo di tutto. Mi pare un buon principio, poi le modalità discendono dalla personalità e lui lo fa così, come io non potrei. I tifosi cominciano ad amarlo, io credo sarà interessante seguire la sua vicenda proprio come evento sociologico. Il Real Madrid, club un tempo di potere, legato al politicamente corretto, saprà sostenerlo in una battaglia politica contro un potere che adesso sembra essere altrove, a Barcellona? Bene, da come l’establishment societario vivrà questa partita, si capirà molto del futuro del club. Con Mou, certo. Non credo proprio che possa lasciare”.

Bologna…
“Una città peggiorata. Più disordinata, più spenta. E per fotografare la quale andrebbero bene anche le vicende del nostro sport. Una squadra di basket sparita, una sopravvissuta a prezzo di sacrifici, per meriti di un proprietario che spesso fa discutere, ma quel merito lì, enorme, ce l’ha tutto. E un Bologna che ha cambiato tutti quei presidenti e rischiato tanto. Non un gran panorama”.

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