L’oro ai turchi, niente medaglia per i cadetti azzurri

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L’infortunio di Oliva è costato un meritato risultato agli europei Under16 di Vilnius, la Serbia ci strappa il bronzo in una gara condizionata dalla delusione e dalla fatica che non cancella le 7 vittorie iniziali.

La Turchia vince il suo secondo oro con i baby-giganti Mehmet Alemdaroglu (2,02, 14 punti e 11 rimbalzi) e Gulen (2,06, 15 anni), il 52% nel tiro, 22 punti sul 2° tiro, superiorità netta contro la Francia che da molti anni non giocava una finale e ha pagato l’assenza dell’infortunato Charles-Catherine e la giornata no di Ory e Wallez.

Niente medaglia, se non quella della delusione, per gli azzurri. L’importanza di avere un giocatore come Pierfrancesco Oliva è fondamentale per il notevolissimo contributo  sul campo. Lui è il giocatore ideale se occorre un rimbalzo, un canestro, un passaggio per i compagni o una difesa speciale sul giocatore più pericoloso. E’ un due metri di talento e tecnica, può giocare in 3 ruoli. Paradossalmente la sua importanza però si avverte soprattutto quando lui non c’è. Ironia della sorte,  la parabola della squadra cadetti in questo europeo cadetti bugiardo che più bugiardo non si può, si è esaurita di colpo col suo  infortunio a  due minuti e mezzo alla fine della gara con la Polonia. Mandato in campo per 13 minuti nella semifinale, non poteva appoggiare sul piede e caricare il tiro, ha preso due rimbalzi. Un vano sacrificio.  Lì  è finito praticamente un europeo strepitoso di una squadra  partita con lo spirito dei ragazzi della via Pal,  con un chiodo fisso: “vediamo di  divertirci lottando”.

La formazione di Antonio Bocchino ha iniziato alla grande battendo la Croazia che  ambiva alla tripletta e che  nonostante il talento e i centimetri invidiabili,  si è portata la brutta sberla  azzurra fino in fondo. Poi ha battuto anche i turchi, i vincitori che hanno avuto quella fortuna che a noi è mancata. Stringi stringi  le sette vittorie  sono crollate come un castello di carta. Visto dal di fuori questo crollo, si potrebbe pensare che questi europei di Vilnius ci  hanno lasciato fra le mani solo un pugno di mosche. Non è così, purtroppo  la medaglia era il minimo premio  di  un patrimonio di sacrifici, gioco, coraggio, di organizzazione di gioco e la piacevole scoperta di individualità  di talento, come Daniel Donzelli, Federico Mussini  o il veneziano Riccardo Rossato che ha cercato di sopperire all’assenza di Oliva e  ha fatto vedere a sua volta il suo valore.

L’Italia ha perso le ultime due gare, in realtà questo europeo beffardo è stato anche più crudele, perché contro la Francia siamo andati sotto all’inizio, abbiamo recuperato e a 5’38” del 3° tempo eravamo avanti di 10 punti. Donzelli doveva prendere fiato, invece la sua uscita è stata fatale, la piccola Italia ha pagato la delusione e la fatica tutte in una volta, 9 minuti nell’ultimo minuto senza segnare,  una botta che fatalmente ha avuto una ripercussione sul morale, e l’assenza di Oliva ha complicato una situazione già critica. Il black out è continuato nella prima parte della gara con la Serbia, 9 punti di ritardo nel 1° quarto, poi 15 nel  2° e 17 nel 3° pensando di poter ancora ribaltare una situazione disperata, perché gli azzurri hanno chiuso con 25 punti negli ultimi 10 minuti, il parziale più  brillante. Ma era ormai troppo tardi.

Nel primo tempo il nervosismo, la delusione,la stanchezza e l’assenza di un giocatore da 15 punti e 10 rimbalzi di media capace se necessario di risolvere in prima persona, hanno prodotto le percentuali di tiro più basse di tutto il torneo, il 28% totale, il 29% da sotto, l’1/4 da 3 fino al 25° minuto, anche se i punti dalla lunetta (13/15) erano la conferma che i giocatori riuscivano a essere pericolosi. Poi le percentuali sono migliorate, gli azzurri sono saliti al 33-34 %, e hanno chiuso al 31%  perché nel tiro da 3 si sono perse troppo occasioni (5/20, il 25%, nonostante  il 3/6 di Mussini dall’arco). Tutti  sono stati sotto il livello standard delle precedenti gare, ed ecco spiegata la sconfitta netta pagata  con 85 punti, quasi 20 di più della media, subiti soprattutto in contropiede (20 assist dei serbi contro 6) e i 73 rimbalzi dei serbi, più atletici. L’Italia aveva sempre vinto per 7 gare  mica per grazie ricevuta, ma riuscendo  a costruire  la miglior difesa pari a quella francese. Con una formazione senza un supergigante, l’unica arma era la difesa, ma i Serbi hanno ottime individualità e non avevano sulle pelle le cicatrici della delusione.

Il tabellino di Serbia-Italia 85-69 (24-15, 19-13, 18-16, 22-25): Italia: 13 Mussini (5/14, 3/6 da 3, 7 ri), 18 Rossato (4/12, tl 9/9, 5 f), 6 Flaccadori (3/12, 2 ri), 2 Trovato (2/2 tl, 2 pe), 13 Donzelli (4/12, 0/3 da 3, 5/10 tl, 3 rec); 5 Navarini (2/4), 3 Spera (1/6, 2 ri), Mastellari (0/3, 2 Lenti (1/1, 5 ri), 5 Picarelli (2/4, 2 Zucca (0/1). Ne: Oliva. All: Bocchino. La statistica:     tiro totale 22/69, 31,9%; tiro 2: 17/49, 34,7; Tiro 3; 5/20, 25%; tl 20/27, Rimbalzi 37, 6 assist, 10 recuperi, 21 falli contro 26.

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Risultati

 Girone A: 1.a g: Turchia-Inghilterra 81-56, Italia-Croazia 77-63 (13-23, 21-11, 16-15, 27-14). 2° g:  Italia-Inghilterra  65-47, Turchia-Croazia 98-95 ts.. 3° g: Italia-Turchia 73-68, Croazia-Inghilterra 78-54. Class.fin: 3/0 Italia, 2/1 Turchia, 1/2 Croazia, 0/3 Inghilterra.

Girone B –  1° g: Spagna-Lettonia 65-63, Ucraina-Russia 87-63. 2° g: Ucraina-Lettonia 73-58, Spagna-Russia 88-64. 3.a g: Spagna-Ucraina 73-69, Lettonia-Russia 66-59. Class. fin: 3/0 Spagna, 2/1 Ucraina, 1/2 Lettonia, 0/3 Russia.

Girone C – 1° g:  Germania-Serbia 67-60, Lituania-Slovenia 82-76. 2° g: Germania-Slovenia 69-50,  Serbia-Lituania 70-64. 3° g: Serbia-Slovenia 71-64, Germania-Lituania 66-65. Class. fin: 3/0 Germania,  2/1 Serbia, 1/2 Lituania, 0/3 Slovenia.

Girone D –1° g: Francia-Cze 60-33, Grecia-Polonia 75-63. 2° g: Francia-Polonia 65-45, Grecia-Cze 86-61.  3.a g: Polonia-Cze 89-77, Francia-Grecia 70-59. Class. fin: 3/0 Francia, 2/1 Grecia, 1/2 Polonia, 0/3 Rep.Ceka.

Qualificazione quarti

Girone A – 1° g: Turchia-Ucraina 72-57, Italia-Lettonia 76-67, Croazia-Spagna 79-67. 2.a g: Italia-Ucraina 83-65, Croazia-Lettonia 76-72, Turchia-Spagna 71-56. 3.a g.: Croazia-Ucraina 70-67, Lettonia-Turchia 77-68, Spagna-Italia 74-62.

Classifica finale: 5/0 Italia, 3/2 Turchia, Croazia, 2/3 Spagna,  Polonia; 1/4 Ucraina,  Lettonia

Girone B – 1° g: Serbia-Grecia 63-52, Lituania-Francia 56-51, Polonia-Germania 80-63.. 2.a g: Serbia-Francia 56-53, Germania-Grecia 58-47, Polonia-Lituania 77-69. 3° g: Serbia-Polonia 80-62, Lituania-Grecia 75-56,  Francia-Germania 55-49.

Classifica finale: 4/1 Serbia,  3/2 Francia, Germania, 2/3 Polonia, Lituania,  1/4 Grecia.

Fase finale – Quarti: Italia-Polonia 82-79 (24-18, 19-22, 22-23, 17-16),  Serbia-Spagna 68-67, Turchia-Germania 67-56, Francia-Croazia 67-64. SemifinaliFrancia-Italia 80-71 (21-16, 20-24, 20-23, 19-8); Turchia-Serbia 67-62 (14-24, 13-14, 15-6, 23-20; 18 Baykan, 17 Ulubay; 18 Daskalovic).

Finali – 1°-2° posto: Turchia-Francia;  3°-4°: Serbia-Italia 85-69 (24-15, 19-13, 18-16, 22-25); 5°-6°: Germania-Polonia 74-59; 7°-8° Spagna-Croazia 79-72; 9°-10°: Grecia-Lettonia 63-46; 11°-12°: Lituania-Ucraina 82-71. Classificazione 9°-13° posto: 5/0 Russia, 2/3 Cze, 2/3 Slovenia, 1/4 Inghilterra.

Finali–  Domenica 29 luglio: 3°-4°  ore 18 Italia-Serbia, 1°-2° ore 20.30 Francia-Turchia.

I migliori azzurri: Punti 14,8 F.Mussini. Rimbalzi 9  P.Oliva. Assist: 2,8 P.Oliva. Recuperi: 2,5 D.Donzelli. Stoppate: 1,1 P.Oliva. Minuti: 30,5 F:Mussini.Tiro 2: 56,7 F.Mussini. Tiro 3: 52,9 F.Mussini. Falli subiti: 6,8 P.Oliva.

°I migliori degli europei: Punti: 19 M.Svoboda (Cze), 18,4 M.Arapovic (Cro),  9° 14,8, Mussini. Rimbalzi: 14,4 D.Sabonis (Lit), 10,5 Lazarevic (Srb), 4°, 9  P.Oliva Assist: 6,9  D.Zupkauskas, 5 J.Gavrilov (Rus),  13° Oliva 2,8. Recuperi: 3,5 M.Zywert (Pol), 3,3  M.Arapovic; 3° , 2,5 D.Donzelli . Stoppate: 2,4 G.Papagioannis (Gre), 2  Guven (Tur),   7°, 1,1 Oliva

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