Gli allenatori-gemelli di Armani e Cska hanno operato con le stesse convinzioni cambiando mezza squadra con nomi già conosciuti. La provocazione Nicolas, il rapporto Messina-Teodosic, Andersen lascerà Siena per 2 milioni di euro
Anche se per il sito n.1 d’Europa specializzato nel mercato, Ioannis Bouroussis potrebbe tornare in Grecia (sponda Panathinaikos) nell’Armani è sempre fra i 12 che tenteranno dopo 16 anni di riportare lo scudetto a Milano. E’ fatta, non nel senso di questa locuzione fra i giovani, la formazione di Sergio Scariolo con gli ingaggi di Rok Stipcevic (Croazia, da Varese), Gianluca Basile (Italia, da Cantù), Richard Hendrix (Stati Uniti, da Maccabi), Keith Langford (Stati Uniti, da Maccabi con un passato a Cremona e Virtus Bologna), Juan Fernandez (Ciclistico, Argentina). Tranne il promettente argentino, anche quest’anno mercato impostato sul riciclaggio, e la domanda è: fra i nuovi arrivati c’è il big, il personaggio di cui Milano ha bisogno?
Più forte dietro, anche se col pericolo di doppioni (e, siamo sinceri, minori prospettive per Gentile e Melli di andare in campo…) l’incognita Armani resta il leader avendo Omar Sharif Cook suscitato forti perplessità per guidare una squadra ambiziosa. Tanto che nel momento del taglio di Nicholas (ripescato dal Cska, il diavolo ci mette lo zampino…) una corrente di pensiero ha provato a buttare là una domanda provocatoria: “Siamo sicuri che non fosse meglio rinunciare invece a a Cook?”
Scariolo e Messina, ovviamente, trovano forza dalla stessa scuola di pensiero, dove ha lavorato l’uno magari è passato anche l’altro (Real Madrid). Ettore Messina, cavallo di ritorno a Mosca com’era stato alla Virtus dopo i 5 anni di nazionale, pur avendo lavorato un anno nella NBA è rimasto fedele all’arte del riciclo. Non sempre gli è andata bene: stavolta oltre alla provocazione di Drew Nicholas, scarto illustre del suo gemello di panchina, ha infatti completato la squadra con Sonny Weems (26, 1,98 ala piccola) che ha lasciato Denver per giocare nello Zalgiris Kaunas risultando nel 2011-2012 il 3° marcatore di Euroleague. Oltre a Weems e Nicholas ha portato a Mosca giocatori già visti e rivisti, come il centro serbo Zoran Erceg (dopo l’Olimpiacos in Turchia), la guardia Aaron Jackson (Bilbao, passato anche dal campionato italiano), l’ala forte serba Vladimir Micov (granatiere di ferro di Cantù). Pur col ritiro dalle scene di Ramunas Siskaukas, e la firma di Kirilenko e Shved coi Grizzlies che forse Messina non si aspettava la rosa è di ben 14 giocatori. Bisognera essere franchi: funzionerà il rapporto fra Messina e l’estroverso Milos Teodosic?. E con quattro serbi in squadra?
David Andersen, beato lui, è tornato l’anno scorso con un contratto da 4 milioni di euro. Per la precisione i 2 milioni annuali sono più del doppio degli incassi del suo club di una sola stagione, il quinto di quelli dell’intera serie A. L’equilibrio economico del basket dovrebbe essere il primo traguardo, penso lo capirebbero per primi tifosi, e arrivano invece i palliativi: playoff con 7 gare, più Tv per calamitare gli sponsors quando negli ultimi 6 mesi gli investimenti pubblicitari sono calati di un alrro 13,6 per cento. La Montepaschi è costretta quindi a liberarsi del secondo anno di contratto, l’ha messo sul mercato. Ma cercherà di non rafforzare troppo i concorrenti. Siena aveva anticipato un possibile trasferimento dell’aussie (assieme a Bo McCalebb) al Fenerbahce di Pianigiani , il Real Madrid è pronto a trattare col giocatore ma valuta anche altre scelte, come il messicano Gustavo Ayon (Hornets) e Troy Murphy (ex Lakers).
A scanso di equivoci, sull’arrivo a Madrid di Andersen scrive Marca: “El jugador, que la última temporada ha jugado en Italia en las filas del Montepaschi Siena, tiene donde elegir y a pesar de sus altas pretensiones económicas –pide dos millones de dólares para salir del equipo transalpino– no le faltan novias en el mercado”. Tradotto: nonostante le richieste, vuole 2 milioni di euro e fortuna sua (soprattutto di Siena) non gli mancano le proposte. E essendo agente libero anche di squadre di NBA. Ma essendo impegnato nelle Olimpiadi, motivatissimo per darsi visibilità e se possibile migliore il livello del prossimo contratto, ha rinviato ogni discorso al termine delle Olimpiadi.
Jasmin Repesa dopo l’addio al basket di Garbajosa e Berni Rodriguez ha perso anche Joel Freeland. E Alecs Abrines il gioiellino spagnolo, 31 punti con l’Estudiantes, il quale si proclama il “nuovo Navarro”. Sarà per questo che si è liberato dal biennale e raggiunge il suo idolo a Barcellona. Jasmin che in Italia ha vinto uno scudetto con la Fortitudo è riuscito a ricostruire un mosaico interessante col cecchino croato Kruno Simon, il centro del Barcellona Fran Vazquez e il play Sergi Vidal. Ieri un altro colpo importante per l’Unicaja Malaga con l’annuncio di Marcus Williams (26 anni, 1,91), n.22 deel draft ( Nets), 4 anni di esperienza NBA (Nets, Warriors, Grizzlies) e nelle ultime due stagioni in Russia e in Cina. Giocatore spettacolare, ha vinto il titolo NCAA 2004 con U-Conn. C’è ancora posto per un’ala, se non è Earl Callaway sarà il basco Txezi Urtasun.
Donald Clark, giovane centro inglese di 2,13 della squadra britannica delle Olimpiadi (che comprende anche gli scozzesi Kieron Achara, ex Biella e il 39enne Nate Archibald) ha rinnovato per l’Estudiantes mentre Clay Tucker (ex Roma) è tornato in Spagna (Valencia).
Dagli Stati Uniti arriva la notizia che Andrew Bynum ha finalmente accettato di lasciare i Lakers, che non lo vedevano di buon occhio (svogliato in allenamento, refrattario all’agenda del club, deludente contro Oklahona) e il suo agente David Lee ha aperto una trattativa con Orlando per lasciar partire Dwight Howard che i Lakers inseguono da due anni. L’affare provocherà un giro di giocatori senza pari, si parla di 15-16. Jim Harden, il barbuto mancino di Oklahoma, miglior Sesto Uomo è tentato dall’offerta di Phoenix dopo il passaggio di Steve Nash.
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