Basket in allarme per la storia del finanziatore di Caserta

Spread the love

Uovo di Pasqua amarissimo per il basket, tutto a causa di una possibile truffa  che sarebbe stata perpetrata  da un sedicente manager conosciuto nell’ambiente  presentatosi a una società di A per salvarla. Quando questa sembrava aver trovato una soluzione ai suoi problemi economici da un giorno all’altro è passata invece dalla  padella alla brace.

Il caso viene ufficializzato implicitamente con questo comunicato soft  di  Caserta: ” La Juvecaserta in relazione ad alcune voci relative a trattative con sponsor e/o presunti tali, avviati da persone estranee,  precisa che l’unico autorizzato ad assumere impegni in nome e per conto della società, è esclusivamente il presidente, dr. Raffaele Iavazzi“.

Questa presa di distanza dei casertani non viene accompagnata da una denuncia a commissariato, pertanto non si fanno nomi e cognomi. Si sa però che queste “persone estranee” sarebbero riconducili a colui che recentemente si era fatto avanti con la società bianconera presentandosi come un broker di una società di Milano proponendosi come socio e firmando l’impegno davanti a un notaio per l’acquisto di parte delle quote e  assicurando di poter risolvere i problemi mediante un apporto economico e operazioni di marketing e sponsorizzazione.

Il presidente casertano Iavazzi scoperto di essere stato raggirato, si è rivolto immediatamente  alla Fip che ha aperto un’indagine chiedendo alla Comtec un’ispezione per gravi irregolarità.

Gli F24 del protagonista della vicenda vengono subito  messi al vaglio,  sarebbero quelli – si diceva –   che garantivano la salvezza della Juve Caserta.  Le prime voci parlano addirittura di falsificazioni della dichiarazione dei redditi. Come non bastasse, a stretto giro di posta arriva anche la conferma che la prima rata, di 60 mila euro, che doveva garantire l’impegno con i giocatori non è stata mai pagata. La società tranquillizza giocatori e agenti preannunciando loro per Pasqua che questo “Mister X” avrebbe provveduto personalmente a inviare le ricevute dei pagamenti bancari, con tanto di allegato. Invece anche in questo caso si sarebbe scoperto che la documentazione bancaria era falsa.

La gravità del caso è ancor più preoccupante perché oltre a produrre penalizzazioni e turbative alla regolarità del campionato potrebbe ricadere in qualche modo in maniera diretta o indiretta  anche sugli organi di gestione e vigilanza del basket. Questa “persona estranea”  che già in passato era riuscito a mettere in piede in una società di C1 sarebbe il figlio di un consigliere federale il quale avvisato nell’ultimo Consiglio Federale dell’acquisto delle quote avrebbe fatto mettere a verbale di non sapere nulla. A quella data però Caserta non sapeva ancora dell’operazione del bonifico respinta dalla banca.

Non si esclude anche una crisi dentro Legabasket  già in tensione per il “caso Mens Sana” se risultasse vera la dichiarazione di credito rilasciata dal’alto dirigente del consorzio dei club quando i giornali pubblicarono la notizia dell’arrivo a  Caserta del broker felsineo.

Il Mattino di Napoli riporta infatti questa sorta di  dichiarazione di “fido” inequivocabile: «È bolognese come me, è un entusiasta, un appassionato della pallacanestro ed inoltre viene da questo mondo. Ora si sta mettendo al lavoro e sono sicuro che potrà fare molto bene,dando serenità e nuovo slancio alla piazza casertana».

«Ogni tanto è opportuno anche vedere il bicchiere mezzo pieno – questa la conclusione tranquillizzante che smontava le perplessità su questo ingresso  – e notizie di ingressi di nuovi imprenditori nel mondo della pallacanestro fanno sempre bene».

La partita di Caserta a Cantù è prevista il 1° aprile,  considerata la data tutti sperano si tratti proprio di un pesce d’aprile anticipato.. E del resto, Fip e Lega non hanno rilasciato al momento alcuna nota.

Lascia un commento