Tessitori e Nicolino Ivanovic, giovani al potere in Europa

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“Blake” Tessitori l’italiano più ammirato in questi europei juniores di Vilnius è uno dei candidati al Quintetto Ideale, se non ce la farà sarà per la spietata concorrenza  di questa edizione che comprende almeno 10 nomi, e anche perché l’Italia  non è riuscita a entrare nel giro medaglia come l’anno scorso. Però, come è stato per la Under20 un mese fa a Lubiana, l’ala forte scoperto da Umberto Vezzosi e ultimo di 3 fratelli cestisti,  è cresciuto di partita in partita. E il doppio impegno  dell’ultimo mese ha accelerato la crescita del ragazzo pisano che ha solo 17 anni. Intanto è  arrivato a 205 centimetri  e nell’ultima stagione si è confermato il miglior giocatore della A dilettanti, anche se ha avuto molti problemi fisici.

Con i 28 punti (10/12, 0/1, 4 rimbalzi, 2 stoppate) contro la Bulgaria nella finale per il 7°-8° posto ha stabilito il suo record  internazionale personale, e migliorato anche quelli delle stoppate (6 contro la Lituania), dei tiri da 3 fatti (3) e tentati (5) in una gara.

A Vilnius ha disputato il 4° europeo in due anni. Ha cominciato nel 2010 lanciato da Gaetano Gebbia e Umberto Vezzosi, suo attuale allenatore,  nella Under 16 quando aveva 15 anni con 9,8 punti, 5,9 rimbalzi, 0,3 assist. Nel 2011 passa alla Juniores e migliora le cifre (11,6 punti, 6,4 rimbalzi, 1,1 assist). Nel 2012 viene chiamato a sorpresa nella Under20 di Stefano Sacripanti  pur essendo due anni sotto il limite d’età e risulta a Lubiana  il miglior marcatore della squadra (11,1, 4,5 ri, 0,5 as). Senza nemmeno un breve riposo, dopo il duro impegno di Lubiana  si mette al lavoro con la Juniores e nel giro di mese disputa con successo anche l’europeo Under 18 migliorando suo primato nel punteggio (15,3, 5,4 rimbalzi, 1,1 assist, 1 recuperi, 2,3 stoppate).

Ribattezzato Blake perché nei movimenti e nel fisico ricorda Blake Griffin dei Clippers e ama l’entrata e schiacciata, potrebbe lasciare la Virtus Siena qualora non venisse ripescata nei prossimi giorni in Serie A, o andasse in porto il suo trasferimento con alcune trattative aperte.

All’inizio dell’estate l’ex direttore generale dell’Armani aveva avviato una richiesta  che poi si è fermata, ma la crescita internazionale  dell’ultimo mese gli ha aperto prospettive a livello continentale dove si sta evidenziando sempre più il  lancio deciso dei migliori gioielli. Come negli ultimi anni ha fatto solo la Benetton, vedi l’ingresso nel grande basket di Donatas Motjeunas e Alessandro Gentile.

Giocatori come il croato Saric e lo spagnolo Abrines hanno inoltre già giocato da titolari  nei campionati di vertice dei propri paesi e anche nelle coppe, mentre l’ultima bella storia arriva  dal derby slavo di sabato notte a Belgrado. Il Montenegro ha condannato la Serbia col  canestro del sorpasso (73-71) a suon di sirena  di Nikola Ivanovic . Si è trattato della maggior sorpresa delle qualificazioni europee.

Per la cronaca, “Nicolino”, così ribattezzato perché era un piccoletto quando  due anni fece  il suo debutto nelle giovanili del Montenegro, è stato fino all’ultimo incerto, ma i “neri” slavi hanno chiuso con Omar Cook (Armani) e puntato sull’americano Rochestie, giocatore che assomiglia a Mike D’Antoni e Nikola è stato subito adottato.

.L’anno passato il n.20 di Podgorica, nato il 19 febbraio 1994,  fu lanciato nella Under 20 con 3 anni sotto età. Essendo classe ’94  avrebbe  quindi potuto partecipare agli europei Juniores coi vari Saric, Tessitori, Kulagin, Diaz, Hernangomez, Nikola Jankovic, Diop, Vezenkov, Perez, Brzoja. Oggi  si è alzato, è vicino al metro e 90, e in campo rimane  sempre il più piccolo. Ha mostrato coraggio Luka Pavicevic, il coach dei montenegrini a mandarlo in campo, e a sorpresa passata la metà campo si è sentito di tirare dagli 11 metri e ha fatto canestro.

La precocità avanza, e la Fip deve provvedere a prenderne atto, e se non cambia la mentalità dei club, deve cambiare la normativa.

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