Danilo Gallinari, un italiano protagonista nei playoff NBA

La NBA-roller ball, per la pesantezza del gioco (una gomitata alla nuca di McGee ha praticamente messo fine alle speranza di Kevin Love di lottare per il titolo MVP,  e  si trova sotto stretta osservazione da parte dei medici, poi c’è stata la gomitata-killer di Artest al capo di Harden), la falcidia degli infortuni e anche tante malattie psicosomatiche, come i frequenti  mal di stomaco, gli esaurimenti.

La short-season per il lock out è stata un vero flagello,  ha avuto riflessi sul gioco, molte squadre con 3-4 impegni settimanali hanno spesso giocato incomplete, e la panchina è risultata decisiva, vedi appunto il 50-16 dei Bulls col dentro e fuori di Derrick Rose, MVP dello scorso anno, e gli ultimi successi di San Antonio che senza Parker hanno avuto più di 60 punti in due gare da parte dell’aborigeno Patty Mills.

Gli infortuni hanno condizionato la stagione di Gallinari e Bargnani che avevano iniziato alla grande. Dopo 3 stop per il problema al polpaccio sinistro, una spada di Damocle sul futuro del Mago, Bargnani ha dovuto arrendersi, troppo importante la prossima stagione con l’arrivo del lituano Valanciunas.

Gallinari per ben due volte si è dovuto fermare, ma ha saputo essere determinante nella cavalcata finale di Denver con 8 successi nelle ultime 10 gare, e i 137 punti di Minnesota, e  diventa il primo italiano a giocare i playoff, è una gara aperta quella con i Lakers che inizia domenica allo Steaple Center perché  la squadra di Kobe Bryant mancherà dello squalificato Artest per tutta la serie.

Infortunio Gallinari, stop di un mese per la frattura

Altro infortunio in Nba per Danilo Gallinari che, nel corso della sfida casalinga di Denver contro i Dallas Mavericks (sfida che i Nuggets hanno poi perso per 112-95) ha subito una frattura del pollice della mano sinistra. Stavolta, per il Gallo, si prospetta un mese di stop nel corso del quale recuperare dall’incidente:

“Ho provato a giocare nonostante il dolore – ha affermato Gallinari a gara conclusa – ma la situazione peggiorava. Non sapevo che il dito fosse rotto ma faceva davvero male. Il dottore mi ha detto che servono 4 settimane di recupero. Ma spero di giocare prima, magari usando qualcosa per proteggere il dito. È incredibile. Bisogna andare avanti, mantenere un atteggiamento positivo e continuare a spingere verso i playoff”.

Belinelli-Gallinari 12-9, ma gli Hornet non si ripetono

C’era anche il derby italiano  di venerdì notte 9 marzo in Colorado fra Gallinari e Belinelli in gara 3 fra Denver e Hornets con una vittoria per parte, entrambe in trasferta, l’ultima delle quali il 9 gennaio a favore di New Orleans (94-81).

Denver si è rilanciata (23/18)  dopo l’All Star Game e col ritorno del Gallo ha vinto 5 delle ultime 6 gare e superato in classifica  Dallas al 6° posto  approfittando delle ultime delusioni dei campioni in carica  e adesso è attesa da un trittico casalingo con squadre ambiziose e in forma, e questo col recupero di Mozgov e Koufos  potrebbe proiettarla nuovamente fra le protagoniste. Precisamente affronta domenica Memphis, martedì Atlanta e mercoledì Oklahoma, la miglior squadra della sua conference.

Match pari, senza però particolari guizzi per i due azzurri. Il Gallo, entrato come 7° giocatore, stenta a trovare il ritmo e la sicurezza nel tiro dopo il serio infortunio alla caviglia e il mese d’assenza, e dopo aver sbagliato addirittura i primi 6 canestri si è rimboccato le maniche e  ha chiuso con 3/10, 1/5 da 3, 9 punti e un contributo prezioso per la squadra (difesa, 3 rimbalzi e 2 assist).

Gallinari out a tempo indeterminato

Brutte notizie per Danilo Gallinari, infortunatosi nel corso della sfida di regular season Nba tra i Denver Nuggets e gli Houston Rockets: il Gallo, che ha sostenuto gli esami radiografici, ha evidenziato una frattura del piede sinistro e pare destinato a stare fuori a tempo indeterminato.

Le parole di Gallinari, rese note dal sito ufficiale dei Nuggets, sono emblematiche:

“Non sono certo felice ma sul momento la voglia di giocare e di vincere è stata troppo forte. Ora starò fuori non so per quanto”.

E’ un peccato perché il Gallo stava crescendo nel corso della stagione gara dopo gara: allo stato attuale, dopo la firma del contratto che lo lega a Denver per altri quattro anni per la cifra di 42 milioni di dollari, aveva messo in bacheca statistiche importanti con medie di 17 punti e 5,2 rimbalzi a partita.

Il trio dei Lakers passa a Denver, il Gallo sente l’esame

22 punti di Bynum, 20 di Kobe, 17 rimbalzi di Pau Gasol,  Gallinari serata-no al tiro, 1/9 (1/6 da 3), 6 punti soli. La sorpresa è Indiana, Miami macina Filadelfia fuori casa e attacca Chicago. L’aria fina  del Colorado è perfida con la squadra del cuore, perché le Pepite di George Karl a un passo dal paradiso  scivolano nuovamente sulla buccia di banana, anche se la più illustre, i Lakers. Matura così, con un tiro da 3 fallito di Andre Miller nell’ultima azione  che potrebbe ribaltare le sorti,  la seconda sconfitta casalinga, la terza nelle ultime quattro gare al Pepsi Center.

Gallinari show al Madison, una grande rivincita

Ceduto a Denver 11 mesi fa, con 37 punti e 11 rimbalzi (record in carriera) Danilo Gallinari ha messo ko dopo 2 supplementari l’ex squadra ed è la quarta vittoria consecutiva in trasferta della franchigia del Colorado. Male Belinelli da 3 (0/6), largo a Dallas. Non avevamo forse ripetuto che il Gallo era diventato il giocatore-franchigia di Denver e una clamorosa opportunità gettata al vento agli europei?. A 11 mesi di stanza dalla cessione ai Denver, Gallinari si è preso la sua rivincita nei confronti dei Knicks che l’avevano ceduto in cambio di Melo Anthony dimostrando ampiamente la sua cresciuta e la fiducia accordatagli da George Karl offrendo uno show indimenticabile al Madison, con 37 punti e 11 rimbalzi, il record in carriera che gioverà anche a un’impennata nelle quotazioni alla vigilia del rinnovo del contratto con i Nuggets.

Dopo Kevin Love e Russell Westbrook, infatti, Gallinari dovrebbe strappare il miglior contratto entro il 25 febbraio, data ultima per trovare un accordo fra il suo agente Arn Teller e i proprietari della franchigia del Colorado che avevano visto giusto, il 22 febbraio 2011, a cedere Carmelo Anhtony ai Knicks in cambio di giocatori, fra i quali Gallinari e il russo Timofei Mozgov che da parte sua si è dato da fare segnando 16 punti, il massimo punteggio nella sua carriera. “E’ stata davvero una soddisfazione grandiosa, e desidero ringraziare tutti i tifosi dei Knicks per avermi regalato un’ovazione indimenticabile”, ha confessato Gallinari il quale ha coronato la sua prestazione segnando 9 punti nel 2° supplementare, con 7 liberi su 7. Importanti nell’ultima frazione anche il canestro di Harrington (24 punti totali, 4/12 dall’arco) e i liberi di Ty Lawson.

Nba, Denver di Gallinari ferma la corsa di Miami

Undici gare di regular season nel corso dell’Nba del 13 gennaio 2012: i Denver Nuggets di Danilo Gallinari fermano i Miami Heat e vanno a 8/4, Marco Belinelli migliora il suo record (20 punti) ma non basta contro i Minnesota di Ricky Rubio. Andrea Bargnani fermo per uno stiramento. Chicago raggiunge le 11 vittorie, Kobe Bryant fa 42 punti, 130 in 3 gare: è lui il n.1 dei marcatori.

Andrea Bargnani marca visita (stiramento al polpaccio sinistro) e senza i 22,8 punti di media dell’8° marcatore della Nba Toronto perde con Indiana l’ennesima partita casalinga, Marco Belinelli migliora il suo high (20 punti con 8/14 e 3/7 da 3, precedente 19 a Denver) ma non basta a New Orleans per fermare Minnesota che vince mettendo Ricky Rubio in quintetto (12 punti e 9 assist), Gallinari è fondamentale (14 punti con 3-5 da 3 e 5 rimbalzi) per fermare i Miami di LeBron (35 punti) e va 8/4 esattamente come i vice-campioni che perdono terreno mentre Chicago è la prima ad arrivare alle 11 vittorie vincendo il derby a Boston.

Nba, Gallinari 31 punti e Bargnani doppia-doppia

Nel corso delle gare Nba del 7 gennaio, Danilo Gallinari e Andrea Bargnani protagonisti col sogno dell’All Star Game anche se le rispettive squadre – Denver e Toronto – hanno perso. Stop di Chicago ad Atlanta, ottavo successo per Miami. Passata la grande paura di Mike D’Antoni, i Knicks vincono anche a Detroit.

La grande giornata di Gallinari e Bargnani nel turno post-Befana purtroppo non è stata una giornata felice per Denver e Toronto che hanno perso in trasferta a Filadelfia  e a San Antonio, peraltro formazioni più quotate. Gallinari ha scritto 31 punti, suo high stagionale, contro gli Spurs privi di Ginobili (frattura alla mano, 8 settimane di stop) e con 7 giocatori in doppia cifra.

Nba, Gallinari mette ko gli Hornets di Belinelli

Nel corso delle gare Nba del 6 gennaio, Danilo Gallinari è il migliore di Denver che va 6/2 vincendo a New Orleans nel derby azzurro tra il milanese e Marco Belinelli. Intanto, i deboli Nets interrompono la breve scalata dei Raptors vincendo a Toronto. Grazie a Rose, Chicago vola passando anche a Orlando. Continua la striscia di Chicago (7/1) che frena la corsa di Orlando (3/4) nel turno dell’Epifania con 12 gare e 5 vittorie esterne fra le quali quelle di Mike D’Antoni che salva la sua panchina dei Knicks e del Gallo che dà slancio alle nuove ambizioni dei Nugget (6/2)  nel derby con Belinelli.

Brusco stop,invece, per l’interessante primavera di Toronto di Andrea Bargnani (3/4) che dopo le due vittorie, fra le quali quella sorprendente al Madison, perde in casa contro i Nets che hanno vinto la loro seconda partita. Danilo Gallinari in odore di All Star Game dopo la prova da leader di Denver a New Orleans, col maggior punteggio (23 punti. 9/17, 3/9 da 3, 4 rimbalzi, 6 assist), il maggior minutaggio della sua squadra (39 minuti): grinta, attacco, difesa, organizzazione, carisma. New Orleans che aveva iniziato bene la stagione ha perso terreno (2/5), e fra i pochi da salvare in una squadra dallo scarso potenziale offensivo c’è Marco Belinelli tornato nel quintetto con i nuovi guai al ginocchio di Eric Gordon e la cui risposta è stata senz’altro positiva, con 3 bombe importanti per tenere su la squadra, 13 punti, 5/13, 4 assist, 2 recuperi, 3 rimbalzi.