Le furie rosse di Scariolo, dopo l’Europeo c’è Gallinari

Mamma mia! Sergio Scariolo lo immaginiamo con le dita incrociate. O a toccare ferro. Forse, di nascosto da tutti, si gratta. Perchè se si è fatto trenta – con l’approdo di Danilo Gallinari a Milano nelle file dell’Armani – ora si potrebbe pure sperare di fare trentuno. Che magari il lockout possa durare un po’. Un bel po’. Egoisticamente lo speriamo un pochino pure noi, non foss’altro per guardare fenomeni così a pochi metri di distanza e non più da uno schermo che riesce spesso a farci incantare ma non sa di certo abbattere distanze che si sentono eccome.

Che vorresti essere lì: a Boston, Dallas, Minnesota, Miami e ovunque vi sia lo spettacolo della Nba. Ecco perchè nonostante il campionato americano manchi parecchio (anche se l’Europeo di Lituania appena concluso ha contribuito a lenire tale mancanza), l’Italia potrebbe finire col beneficiare di tale situazione. Mamma mia! Sergio Scariolo, la cui presenza sulla panchina di Milano tanto ha inciso nella vestizione “in jeans” del Gallo, lo abbiamo ascoltato raggiante nonostante cercasse di restare freddo e oggettivo come nella migliore tradizione del ruolo.

Secondo chi l’ha ascoltato, tutttavia, l’emozione era grande. Del resto, lo andava ripetendo da sempre: il solo cestista che avrebbe avrebbe accettato di integrare in rosa per un periodo limitato di tempo sarebbe stato Danilo Gallinari. Lo sapeva di già? E da quanto? O, più verosimilmente, ha indirizzato gli eventi proprio lì. Due indicazioni al tom tom, il satellite che connette, la strada che porta a destinazione. Tom tom Olimpia, nella circostanza, ha afferrato il concetto al volo e Scariolo, fresco di titolo europeo con la nazionale spagnola di cui è commissario tecnico, si è bevuto per due volte a distanza ravvicinata la seconda bottiglia di Berlucchi. Con chi abbia scelto di brindare l’arrivo del Gallo non è dato saperlo. Con patron Livio Proli? Con Giorgio Armani, main sponsor? Magari – buongustaio – se l’è scolata da solo. Intanto, all’annuncio ufficiale del Gallo, Scariolo ha dichiarato:

Gallinari torna a Milano: “Un onore giocare per coach Scariolo”

Danilo Gallinari é tornato a casa. Almeno per ora. Grazie al lockout che sta bloccando la partenza della stagione della NBA, il Gallo ha deciso di tornare in Italia per vestire la maglia dell’Olimpia Milano, dove troverà una squadra costruita per vincere o comunque per provare ad interrompere il dominio della Montepaschi Siena. Ma oltre a ritrovare Milano e l’Olimpia, Gallinari troverà un coach di grande spessore come Sergio Scariolo, fresco del bis continentale ottenuto sulla panchina della Spagna agli Europei in Lituania. “E’ un allenatore che ha vinto tanto e quindi per me sarà prima di tutto un onore lavorare con lui – ha dichiarato il talento azzurro in collegamento telefonico con Sky Sport24 – Sarà una bella esperienza iniziare questo percorso assieme. Io come al solito mi metterò a completa disposizione del tecnico. Pronto a fare quello che lui vuole, dando il massimo. Sono contento iniziare questa esperienza con lui, con una squadra forte e con giocatori forti”. Ma cosa ha spinto Gallinari a prendere questa scelta? “Semplicemente non riesco a stare senza giocare. Dopo una settimana di vacanza devo toccare il pallone se no impazzisco. Ho bisogno della competizione e starne senza per tre mesi impazzirei. Questo è uno dei motivi che mi hanno portato a scegliere Milano”. Un Gallinari che in questa  nuova avventura in Italia con la maglia EA7 potrebbe ritrovarsi a sfidare Andrea Bargnani (in trattativa con la Mps Siena) e Kobe Bryant, sogno impossibile della Virtus Bologna, ad un passo dall’ex Ginobili. “Ci sono tante idee, tante possibilità incredibili. Se succedesse sarebbe un campionato unico, un anno particolare. Per Kobe sarebbe un’esperienza incredibile tornare in Italia per la prima volta. Sarebbe un’esperienza super per lui. Sarebbe un campionato dal livello altissimo“. Gallinari da giovedì si aggregherà ai suoi nuovi compagni in partenza per il ritiro pre-campionato in Spagna. “Dopodomani partirò per il ritiro in Spagna: saranno dieci giorni di preparazione con la squadra al completo e quando si tornera’ sarà già tempo per la prima di campionato“.

Spagna campione d’Europa 2011: le FOTO del tripudio

Ancora la Spagna, il cui sigillo è micidiale. Come un graffio, un acuto inavvicinabile, gli iberici hanno saputo scrivere la storia Grande, quella che si compone di piccoli frammenti della storia più piccolina che è fatta di istanti e attimi, e imprimere nella bacheca del tempo una impronta indelebile. Chi la cancellerà mai, quest’impresa? Difficile pensare che a breve qualche altra nazionale possa fare meglio delle furie rosse: significherebbe mettere in bacheca tre titoli europei vinti uno dietro l’altro. Roba da capogiro: lo sanno bene Paul Gasol e compagni che, non per altro, si sono goduti la vittoria contro la Francia festeggiando in maniera imponente.

Lituania in ginoccchio per la stima, Francia avverario leale ma non ancora ai livelli iberici, noialtri abbiamo osservato. Ci siamo compiaciuti. Si è provata – e nemeno poco – una punta di invidia grossa così: piacerebbe sapere che il movimento cestistico possa imparare da quello spagnolo che ha confezionato – nel basket ma non solo – una progettualità a questo punto proverbiale. Non serve vincere per sentirsi appagati, basterebbe anche solo percepire che qualcosa si muove per il verso giusto. Impareranno i nostri eroi – Federazione e protagonisti, tutto incluso? – a essere tanto umili, modesti e operativi? Difficile pensarlo, anche perchè tale approccio non avviene neppure con il calcio, ovvero lo sport nazionale più seguito ed elargito.

Europei 2011 Spagna – Germania 77-68

Germania – Spagna 68-77 (15-16, 18-20, 22-20, 13-21)

Ha avuto inizio la seconda fase degli Europei 2011 in svolgimento in Lituanie e la prima giornata del gruppo E ha riservato il bell’incontro tra Spagna e Germania che si sono affrontate a viso aperto e hanno messo in scena una gara a tratti davvero piacevole. La vittoria finale è andata agli iberici che si sono imposti per 77-68 sui tedeschi, in girone con l’Italia nel corso della prima fase della competizione.

Le nove lunghezze che hanno distanziato i fratelli Gasol e compagni dal gruppo capitanato dal campione in carica dell’Nba con i Dallas Mawericks, Dirk Nowitzky, sono il giusto distacco per quello che si è visto sul parquet: eppure, le fasi iniziali hanno visto il quintetto spagnolo soffrire oltremodo l’ottimo gioco di difesa e ripartenza degli avversari. Il primo break spagnolo giunge all’inizio del secondo quarto: San Emeterio è il più efficace e lancia i suoi sul 26-18 a metà parziale. Un fenomenale Nowitzky riporta i tedeschi in partita (27-26 per la Germania a metà tempo).

Neppure nel terzo quarto ci si può distrarre: il testa a testa è una costante fino a che il quintetto allenato da Sergio Scariolo, nell’ultimo dei quattro periodi, porta a compimento un finale da manuale. Da segnalare nelle file della Germania i 15 punti di Kaman e i 19 di Nowitzki. Per la Spagna, ben quattro in doppia cifra: oltre a M. Gasol (24 punti, top scorer) e il fratello Paul (19 punti per lui) ci sono anche Navarro (14 punti) e San Emeterio (12 punti).

Milano, l’Armani ingaggia Hairston, ex Siena

Il tempo di una pausa – quella del week end vacanziero – e subito Milano rilancia alla grande una settimana che pare essere ancora decisive in ottica mercato.  Una nota ufficiale del club ha infatti certificato che la Pallacanestro Olimpia EA7- Emporio Armani Milano si è accaparrata un altro pezzo da novanta. In Lombardia approda infatti Malik Hairston, cestista nativo di Detroit e classe 1987. Il cestista è un’ala piccola (statura pari a 197 centimetri) e sbarca nel capoluogo meneghino dopo un trascorso (era lì, lo scorso anno e si presenta da campione d’Italia) nella Montepaschi Siena.

Inutile dire che per Milano si tratta di un valido innesto in grado di rinforltire e potenziare una rosa a questo punto più che competitive. A spendere parole di elogio nei confronti del neoacquisto è il coach di Milano, Sergio Scariolo, che ha fatto in fretta a sottolinearne l’importanza:

Malik Hairston – parole del tecnico – ha già dimostrato lo scorso anno di essere un giocatore completo e in grado di fare la differenza. La mia convinzione personale è abbia ancora importanti margini di miglioramento. Può indifferentemente iniziare le partite in quintetto o uscire dalla panchina: tra le prerogative che ha mostrato nel corso del campionato passato vi è quella di saper leggere la partita, ha grande esplosività e aiuta la squadra efficacemente anche in difesa”.

Armani Jeans Milano, Scariolo: “Bourousis è stato negli ultimi anni uno dei migliori centri europei”

Sergio Scariolo, neo allenatore spagnolo dell’Armani Jeans Milano, ha così commentato il tesseramento del centro greco Ioannis Bourousis:

“Bourousis è stato negli ultimi anni uno dei migliori centri europei ed ha acquisito un’esperienza importante sia a livello di club che di nazionale, lottando sempre per le primissime posizioni in tutte le competizioni. E’ molto bravo in post basso, sia attaccando il canestro che passando, ed ha una notevole capacità di intimidazione difensiva. Un buon tiro da fuori completa il ritratto di un giocatore di talento ed esperienza”.