Nba Chris Paul strega i Lakers, bis dei Clippers nel superderby

Con Chris Paul in veste di ingegnere, pontiere, demolitore i Clippers sono più forti in questo momento dei Lakers, come ha riconosciuto Koby Bryant che li pronostica per l’anello e i cui 38 punti (e 5 recuperi) sono solo serviti a recuperare nel quarto tempo un ritardo di 19 punti. I Lakers sono arrivati a 2 punti a 1’29” dalla fine (99-97), ma il genio della lampada Chris Paul come nella finale del Dream Team di Londra ha preso in mano la squadra e segnato dalla lunetta i punti per sancire una superiorità netta in questo superderby che, scherzi del destino, aveva come rivali due ex idoli della Benetton, Vinnie Del Negro amatissimo giocatore e Mike D’Antoni alle prime esperienze come coach vincente prima di sbarcare nella NBA e provare , viste le sue vicissitudini, quanto sia vero e crudele l’aforisma che dice:

“Se Dio vuole punire qualcuno esaudisce i suoi desideri”.

Nba il Gallo non canta, ne approfitta Minnesota a Denver

Il Gallo abbassa  la cresta, favolosa occasione (persa) per Denver  del Gallo per dare forse una svolta  definitiva alla classifica con buone prospettive di  calendario nelle prossime tre gare  che prevedono  per stanotte la visita di Utah al Pepsi Center , domenica la trasferta coi Lakers e mercoledì il match casalingo con Orlando.

Le occasioni sprecate, si sa,  hanno anche un rovescio della medaglia, e  la seconda sconfitta casalinga dell’anno in questo caso vale doppio . Perché ha vinto infatti  Minnesota, accreditata  aspirante pur con tutti i suoi guai fisici ma con un ottimo mercato impostato sui russi Kirilenko e Shed, come la squadra di George Karl, al ruolo di anti-Oklahoma nella Northwest Division, ed è riuscito a svangarla nostante avesse giocato e perso di 22 la sera precedente a Sall Lake, e   con Kevin Love finito in panchina a 4’32” dalla fine del 3° tempo  con un dito slogato dopo una doppia che avrebbe potuto essere ancora più pesante (12 punti e preso 17 rimbalzi) e  Rubio assente per dolori alla schiena, anche se per nulla incisivo.

Nba big in difficoltà, i Warriors di Curry e Lee la bella novità

Dopo lo stop di Denver  che ha messo fine alla striscia di di 17 vittorie pesante contraccolpo (-21)  a Oakland  dei Clippers  come non bastasse il dolore del suo proprietario, Mister Sterling, che ha perso  il figlio trovato morto  per overdose  a Malibu. Senza il loro centro titolare, l’australiano Andrew Bogut, che ha giocato solo poche partite e poi è sparito per il problema al piede, i Warriors hanno dato una bellissima lezione di gioco a Paul e soci grazie ai missili di Stephen Curry (6 triple su 8)  e David Lee, il grande mancino bianco,   due bigs come classe e continuità e forti motivazioni da parte del gruppo e una panchina di qualità con  Jack e Laundry in grado di essere a loro volta protagonisti.

Per Vinnie Del Negro, premiato assieme  a Drew, altro ex del campionato italiano miglior allenatore del mese di dicembre, si profila un periodo non facile, il ricordo della fantastica galoppata è già cancellato da due sconfitte nette, con problema dello scadimento di forma di Blake Griffin e una flessione della grinta vincente che si riflette sulla difesa, mentre è ancora fuori Billups, la spalla di Chris Paul, ed è calato anche Jamaal Crawford, cambio determinante per aprire le difese e scavare il solco quando le cose vanno bene.

Nba Gallinari 17 punti e Miller-show, stop dei Clippers dopo 17 successi

Il 2013 inizia nel modo migliore per Danilo Gallinari, 17 punti, miglior marcatore dei Denver Nuggets che fermano bruscamente i Clippers lasciandogli solo 78 punti dopo 17 gare vinte consecutivamente, e  devono fare un monumento all’incredibile Andre Miller chiamato al ruolo di starter per l’assenza del regista Ty Lawson per uno stiramento del tendine d’Achille.

A  soli due mesi dai 37 anni Miller, 1,88, il sosia coi baffetti di Denzel Washington, voluto l’anno scorso da George Karl che lo guidò ai mondiali 2002, ha terminato l’ennesimo capolavoro con 12 punti e 12 assist, giusto il doppio degli assist di Chris Paul,  vale a dire l’ispiratore della scalata dei Clippers che, imbattuti dal 26 novembre, erano ormai a sole 2 vittorie per entrare nelle prime cinque squadre della NBA con la maggior striscia vincente,un record che vede in cima con 32 vittorie i mitici Laker dei primi Anni Settanta.

Nba Capodanno amaro per Belinelli, Vucevic cancella Shaq e LeBron salva Miami

Miami si salva a stento scampando  in quel di Orlando  alla terza sconfitta consecutiva perché  un ragazzo di  soli 22 anni e 213 centimetri, Nicola Vucevic,  conferma di avere la stoffa del campione  e con 29 rimbalzi (e l’high personale di 20 punti) cancella  il record dei rimbalzi  di Shaquille (28 nel lontano ’93) nella storia dei Magic.

L’eroe sfortunato, visto in un’azione battere sul salto per ben 5 volte LeBron al rimbalzi d’attacco,  è uno slavo  montenegrino,  figlio di un  ex campione giramondo  e coach  e venuto al mondo in Svizzera, che oltre a dimostrare che la genetica nel basket vale di più di quella dei cavalli, e noi abbiamo infiniti esempio, l’ultimo Gallinari, segna il crollo del mito consumistico della NBA.

Nba continua il volo dei Clippers, grande attesa per Belinelli

Con 17 successi  consecutivi i Clippers, squadra non ancora titolata, è a pochi passi dall’ingresso fra le titolatissime 5 formazioni iscritte nell’albo d’oro delle più lunghe strisce vincenti, che si apre con i 32 dei Lakers 71-72 e si chiude con 19 di Boston e Lakers.  Domenica notte hanno festeggiato assieme ai tifosi  con l’ennesimo esaurito un 2012 memorabile nella storia della seconda franchigia di Los Angeles che ha avuto una svolta col mercato del 2011, quando David Stern, il commissioner che gestiva gli Hornets, a quel tempo di proprietà del concorso dei 29 club, decise di mandare Chris Paul a Los Angeles, ma non ai Lakers che avrebbero fatte carte false per Paul e Howard.

La scelta del coach ricadde su Vinnie Del Negro, l’ex giocatore della Benetton che non aveva esperienza specifica e aveva lavorato prevalentemente nelle relazioni esterne più che in palestra,  il quale passato un momento delicato a metà stagione riuscì a portare la squadra ai playoff e a costruirsi un seguito di tifosi entusiasti per il gioco spumeggiante prodotto da star come Paul e Griffin, e questo nonostante i molti cambiamenti e l’infortunio grave di un giocatore-chiave come  Billups.  La mentalità vincente è arrivata invece in questa stagione, dopo qualche difficoltà iniziale, grazie a qualche ritocco alla squadra, vedi l’arrivo di Jamal Crawford, spesso il cecchino della scolta,  e alla decisione di Del Negro di dare maggiori responsabilità alla panchina, una delle più produttivo specie da quando Lamar Odom è tornato pian piano e essere una presenza importante  dopo la brutale  spersonalizzazione patita col trasferimento dai Lakers a Dallas.

Nba Golden State mette ko Boston e passa all’ottavo posto

Nell’ultimo turno del 29 dicembre, terza vittoria consecutiva di Golden State, la grande sorpresa della stagione, che ha battuto Boston 101-83 che veniva da un’altra sconfitta e stanotte gioca a Sacramento.

I parziali: 29-23, 28-17, 19-27, 25-16. Boston non aveva Rajon Rondo, fermo per una contusione all’anca,  ha tirato male da 3 punti (5/22, 1/7 Jason Terry, 2/9 Paul Pierce e torna sotto il 50% (14/15) mentre i Warrios  (22 e 9 assist S.Curry, 20 D.Lee) con 21/10 e il 67% sono all’8° posto (21/10, 67%) dietro LA Clippers (80%, 24/6), Oklahoma (79,3, 23/6), San Antonio (74,2,  23/8), Miami (71,4, 20/8),Memphis (70,40, 19/8), Atlanta (67,9, 19/9), New York (70, 212/9).

Il programma del turno del 30 dicembre  è Detroit-Milwaukee, Dallas-San Antonio, Sacramento-Boston, La Clippers-Utah

Nba Gallinari chiude il 2012 col record di 39 punti a Dallas

Nel suo viaggio al sud Gallinari dopo il suo record personale, 39 punti con 7 bombe su 11,  torna in campo stanotte a Memphis per chiudere un anno splendido cominciato il 12 gennaio col record di 37 punti contro i Knicks di Mike D’Antoni al Madison e proseguito con i playoff, il rilancio della nazionale italiana (8 successi su 8 gare), la leadership dentro la sua squadra-guastafeste nonostante l’arrivo della star  Iguodala, le nomination per l’All Star Game di febbraio a   Houston e  la votazione del Miglior giocatore d’Europa dove però  il trofeo sembra destinato meritatamente al  francese Tony Parker.

Le grandi giornate del Gallo da combattimento, come sempre, arrivano on the road, dove risalta il carattere, una dote che non gli manca e quella che doveva essere la festa per il ritorno di Dirk Nowitzky  davanti al proprio pubblico, si è trasformata invece nell’ennesimo calvario dei campioni 2010 che questa stagione fanno collezione di sconfitte sopra i 20 punti, hanno commesso errori di mercato (vedi le cessioni di Tyson Chandler, Jason Kidd, Josè Barea e l’acquisto del declinante Odom, subito ripudiato) e sono stati ringraziati vibratamente per l’occasione dal giocatore azzurro che con 10 punti (una tripla e una giocata da 3 punti)  ha determinato nel 3° quarto il break decisivo, 17-6, punteggio 87-70 per la squadra di Karl che ha avuto punti importanti anche da Iguodala, ala piccola, e anche il record personale di 19 rimbalzi dell’incredibile Faried che a questo punto diventerà uno dei possibili colpi di mercato delle bigs in estate.

Nba i Clippers come Boston nell’anno dell’ultimo titolo, strepitosi!

Due sole partite ma di quelle che lasciano il segno nel  turno di giovedì 27 dicembre, coi Clippers che volano e portano a 15 vittorie la striscia vincente, record della franchigia, imbattuti dal 26 novembre quando furono sconfitti in casa da New Orleans e Oklahoma che si salva ai supplementari contro Dallas davvero jellata.

I due top-scorer della squadra di Vinnie Del Negro e il miglior rimbalzista sono le riserve di lusso Matt Barnes (21 punti, high stagionale, 5/9 dall’arco che conferma le sue qualità di giocatore tattico) e Jamal Crawford (17 punti) e il redivivo Lamar Odom (13 rimbalzi), Chris Paul è il solito direttore d’orchestra (11 assist) per la delizia dei suoi tifosi, fra i quali spicca Billy Crystal, nel 67° esaurito allo Staples Center.

Ancora una volta gara perfetta da 3 punti (12/24, 50%) e come concentrazione e gioco (8 perse, 31 assist), Boston travolti fin dall’inizio, 60 punti incassati già a metà gara.  Sembra quasi un passaggio di consegne, perché proprio i Celtics furono l’ultima squadra a  toccare 4 anni fa il record  dei 15 successi consecutivi, il segnale che la squadra di Pierce e Garnett era pronta per vincere il titolo.

Nba risultati 27 dicembre 2012

Danilo Gallinari segna 19 punti e Denver stende i Los Angeles Lakers. L’ala azzurra colpisce dalla lunga distanza al momento opportuno e i Nuggets (16-14) sul proprio campo battono i gialloviola (14-15) per 126-114. I californiani, nonostante i 40 punti di Kobe Bryant (decima partita di fila oltre quota 30), vanno al tappeto dopo 5 vittorie consecutive.

I padroni di casa chiudono con 6 uomini in doppia cifra e si godono l’eccellente prova di Corey Brewer, che firma 27 punti in 23’50” partendo dalla panchina. Da applausi anche la prestazione di Gallinari: titolare per 35’35», mette a referto 6/10 al tiro (3/5 da 3 punti), 3 rimbalzi e 2 assist. Pesa, in particolare, la tripla che il numero 8 infila a 3’48” dalla sirena per il +10 che fa calare virtualmente il sipario.

Natale stellare con le squadre di Los Angeles, non per Belinelli e Gallinari

Natale stellare per le squadre di  Los Angeles e i campioni di  Miami nel tradizionale appuntamento  che da 65 anni la NBA regala ai tuoi tifosi regalando il miglior prodotto attraverso la Tv e col contributo di personaggi dello spettacolo e della musica, come ad esempio la cantante  Rihanna che ha consegnato pacchi dono ai ragazzini, la modella Kate Upton, alcuni rappers e l’attore Billy  Krystal che ha tifato per i Clippers, giunti al record della 14esima  vittoria consecutiva e arrivati per la prima volta al top del ranking battendo i Denver di Gallinari, con una stella di Natale appiccicata sulla fronte. Lo spettacolo è stato richiesto però anche alle squadre e ai campioni, come ad esempio Koby Bryant, al suo 17° appuntamento natalizio e che ha superato per la 9a volta consecutiva i 30 punti confermandosi il top-scorer della NBA (30 di media) nella sfida diretta con Melo Anthony (34 punti anche per lui), una gara che per i Lakers significava il definitivo rilancio con 5 vittorie nelle ultime 5 gare che hanno permesso alla squadra di Mike D’Antoni di toccare il 50% in classifica e di riproporsi come una delle protagoniste della stagione, grazie anche al rientro di Steve Nash che con una doppia-doppia ha ridato quel gioco e quella fiducia che lo squadrone avevano perso se Belinbelli ha giocato una buona partita segnando 15 punti e una buona letturea di gioco.

LeBron con 29 punti (oltre  8 rimbalzi e 9 assist) ha eguagliato  il record delle 24 partite consecutive con almeno 20 punti, che fu stabilito da Karl Malone (Utah Jazz) e che ha ormai i minuti contati stante le fortissime motivazioni del re della NBA che ha respinto l’assalto di Kevin Durante (33 punti) nella rivincita della gara per il titolo con Oklahoma. Decisivo anche il contributo delle guardie  Wade e Chalmers, con 41 punti in due.

Nba Clippers record con 13 vittorie consecutive, è tornato Nowitzki

Alla vigilia dell’offerta natalizia di Heat-Thunder e Lakers-Knicks che sarà offerta anche da Sky Sport,  Mike Woodson che gli deve il posto per averlo messo su una delle panchine più ambite, ha celebrato al solito il monumento al suo  Melo Anthony che pur essendo sul filo del 6° fallo dopo un tecnico per proteste, con 19 punti nel quarto finale ha chiuso una spinosissima serata con un ultimate-show col quale ha voluto fortissimamente  fare ai suoi tifosi il  regalo da mettere sotto l’albero.

 Pur priva di Kevin Love, il bersaglio preferito della sfortuna (prima la fratt6ura alla man, poi la flu e  stavolta una ditata nell’occhio), Minnesota hanno praticamente condotto tutto la gara, sono andati sotto di 1 punto (87-86) con un’entrata di Melo Anthony che ha messo il suo talento e il suo fisico pachidermico contro il povero Dante Cunningham, sottile quando un palo.

Nba torna Nash, per i Lakers comincia una nuova era?

Mike D’Antoni può giocare finalmente con la squadra al completo  recuperando Steve Nash, fuori 24 partite per un problema al ginocchio,  e i Lakers vincono gara2 sul campo dei Warriors, la più bella novità della stagione coi suoi giovane di talento, dopo essere stati sotto di 14 punti nel 4° tempo, aver avuto l’occasione di vincere con un tiro di Bryant e sfruttando l’enorme  esperienza nell’overtime finito, come sublimazione dello spettacolo,  con la tripla del possibile pareggio di Stephen Curry, circondato da 3 difensori,  leggermente lunga sul ferro.

Si è capito che gli astri  sabato notte  erano dalla parte dei  Lakers quando recuperati 14 punti, i gialloblù  sono tornati  avanti proprio sul filo   con 2 canestri da 3 e   nell’overtime Koby Bryant che  stava per perdere palla si è trovato a palleggiare in ginocchio riuscendo a rialzarsi per segnare  un canestro psicologicamente importante in una delle gare più pazze della sua incredibile carriera riuscendo a segnare per la 15esima volta quest’anno più di 30 punti, con 41 tiri, di cui 16 realizzati. Un dato da Guinnes, perché  ha tirato  ben 41 volte, pensate 10 più dei 31 di massimo stagionale contro Houston!.

Belinelli bestia nera dei Knicks, si ripete al Madison

Di Enrico Campana

Prendiamola alla lontana, la maledizione dei Maya passa, è una delle tante bufale inventate nel corso dei secoli (prima della terra si distruggeranno gli uomini…), Marco Belinelli resta. E si conferma la bestia nera segnando nuovamente 22 punti ai Knicks nel giro di due settimane, l’impresa della sua vita che ha svoltato verso la favola da quando messo in quintetto il 5 dicembre la sua squadra ha vinto 7 partite su 9 e lui è andato sempre in doppia cifra confermandosi un uomo-Bulls che è come la Juve del basket in attesa del rientro della star Derrick Rose che ha cominciato con l’allenamento individuale dopo 9 mesi e un’operazione al ginocchio complessa e piena di incognite.