Basket A1 14a EA7 Armani Milano – Acea Roma 83-75

EA7 Emporio Armani Milano-Acea Roma 83-75
(21-19, 44-34, 69-58)

Equilibrio solo nel primo quarto, poi Milano ha gradualmente preso il largo e lasciato Roma a leccarsi le ferite di una imprecisione marcata e della disattenzione evidente con cui i capitolini hanno convissuto fino all’ultima sirena.

Nelle file locali, va messa a referto la prima grande presytazione di Alessandro Gentile che oltre a chiudere con 17 punti all’attivo ha dato la sensazione di essersi calato allla perfezione negli schemi di coach Sergio Scariolo.

Determinanti, in casa meneghina, anche gli apporti di Cook (18) e Radosevic (11). Il solito, immenso Tucker (20) per gli ospiti, tra i quali si annovera anche la buona performance di Dedovic (15).

Il tabellino della gara:

A1 tredicesima giornata risultati e classifica

La tredicesima giornata del campionato di basket italiano A1 mette in archivio il 2011 con l’evidenza di una serie di prestazioni importanti: tra tutte, la rimonta dell’Armani Milano che, in casa contro Avellino e senza Hairston, rischia il tracollo per tre quarti fino alla rimonta decisiva giunta negli ultimi 10′ a firma Giachetti (17 punti) e Mancinelli (14). Per gli irpini, grande prova fino all’ultimo parziale e i 19 punti a referto di Green, Dean e Slay.

La Montepaschi Siena gestisce con relativa facilità il match di Treviso contro la Benetton (per i locali Becirovic chiude con 17 punti e Thomas con 14) nonostante un Aradori a mezzo servizio (6 a referto). Per i toscani, McCalebb 16, Andersen 14 e Stonerook 13.

A Roma, l’Acea riesce a tenere testa all’Umana Venezia nei momenti di gioco spumeggiante degli ospiti e piazza l’affondo decisivo nel finale: grande prestazione capitolina per Kakiouzis che piazza 23 punti e con lui finiscono in doppia cifra tre compagni di squadra (Crosariol 14, Dedovic 17, Gordic 13). Ai veneti non bastano le prove di Clark 12, Slay 19, Szewczyk 19 e Young 15.

A1 dodicesima giornata, campionato italiano sotto la bandiera Onu

Dopo la dodicesima giornata del campionato di A1, disputata martedì 27 dicembre, Siena resta sola con l’Armani che viene “tradita” da Nicholas e si trova in cerca di un leader. Avellino vince nuovamente senza mandare in campo gli italiani: siamo sulla strada giusta?

  • Non c’è stato il bis al colpo di Belgrado, per  l’Armani a Cantù  l’impietoso “Catasù”  che in dialetto lombardo ha il valore di “Guai ai vinti”, 25 punti. Il gioco di Scariolo è ancora lavori in corso, con la giustificazione della rivoluzione estiva, la partenza di Gallinari, l’arrivo di Gentile. I suoi primi 5 punti non sono bastati, mi permetto di suggerire il ruolo di titolare, è giovane ma possiede carisma, idem come Aradori sempre ripaga la fiducia. Milano è un mix  (o una Babele?) di scuole e lingue diverse. Dall’americano al greco, il croato, lo spagnolo e gli stessi italiani non avevano mai giocato assieme.  Ma il problema vero è che  la squadra milanese manca del leader che non è Cook, peraltro in crescita come regista, un  ruolo rimasto  scoperto negli ultimi anni quando Milano prese persino uno “scarto” senese (Morris Finley) e ancora rimembra la personalità di Mike D’Antoni.

A1 decima giornata risultati 11 dicembre 2011

Basket A1 decima giornata 11 dicembre 2011 risultati

Siena sbanca il PaladelMauro di Avellino soffrendo solo a metà partita, Biella e Treviso sfruttano nel migliore dei modi il turno casalingo. Cantù tiene il passo dei toscani mentrev Sassari vince la prova di forza con Varese. Montegranaro corsara a Pesaro, Cremona archivia la pratica Caserta con un +7 a referto.

  • Sidigas Avellino-Montepaschi Siena 77-83
  • Banco di Sardegna Sassari-Cimberio Varese 90-79

 

Basket A1 Bennet Cantù Teramo Basket 84-76

Bennet Cantù – Teramo Basket 84-76

(20-18; 39-26;62-46)

Solito grande vecchio Gianluca Basile, ennesima prestazione corale di Cantù e nulla da fare per una Teramo in partita solo nel primo quarto, quando i due Brown (che pure chiudono alla grandissima:  D.Brown 34, B.Brown 12) hanno dato filo da torcere a una retroguardia collaudata ma rodata col passare dei minuti.

La differenza è venuta fuori piano ma è venuta fuori: in fase realizzativa, di contenimento, di proposizione e – last but not the least – in termini di esperienza.

Già, perché se Basile è Basile, allora che dire di Marconato? Denisone ne rifila 16 agli avversari e c’è sempre nei momenti criuciali della gara.

Il tabellino

A1 9a / Montepaschi Siena – Bennet Cantù 73-64

Montepaschi Siena – Bennet Cantù 73-64
(21-16, 40-24, 56-41)

La nona giornata di basket A1 ha riservato in posticipo serale la rivincita della finale scudetto 2011 mettendo una di fronte all’altra la Montepaschi Siena alla Bennet Cantù.

La vittoria locale per  73-64 racconta di una squadra, quella di coach Simone Pianigiani, che ha gestito l’incontro fin dalle prime fasi di gioco.

I parziali (21-16, 40-24, 56-41) rendono evidente la supremazia toscana: nonostante le assenze di Lavrinovic e Kaukenas, Siena ha saputo trovare linfa vitale nel roster a disposizione e ha beneficiato della serata di grazia di David Andersen (23 a referto) che in alcuni frangenti della sfida è stato trainante.

Cantù dei grandi vecchi Basile (19) e Marconato (10) ha mostrato che il gap – soprattutto mentale – che differenziava le due formazioni lo scorso anno non è ancora stato superato. Gran gioco corale per Siena, la cui forza rispetto alla Bennet è anche quella di saper gestire con esperienza il doppio impegno settimanale di campionato ed Eurolega.

A1 7a/ Siena e Cantù agganciano EA7 Armani Milano

Basket A1/Settima giornata

Tre squadre al comando dopo 7 giornate nel massimo campionato di A1 di Basket: si tratta dell’Armani Milano, che ha riposato, e di Siena e Cantù, che, rispettando il pronostico, hanno sfruttato l’occasione per l’aggancio alla vetta. Nel dettaglio, i toscani, nel successo contro Varese, mandano in doppia cifra quattro giocatori: Aradori, Lavrinovic, Andersen e Ress; top scorer dell’incontro, tuttavia, il varesino di militanza Diawara, autore di 19 punti.

Lodevole, e per questo va citata subito, la marcia dell’Umana Venezia che non si arresta neppure nella trasferta di Biella e liquida i piemontesi con quattro punti di vantaggio maturati nel corso dell’over time.

Uno strepitoso Basile, invece, per lui 25 punti al tabellone, trascina la Bennet al successo contro Caserta che si difende con i 16 punti di Tusek.

Scavolini Pesaro batte la Benetton Treviso  con White protagonista (20 punti a referto per lui), Moore in grande spolvero per i veneti. McIntyre regala la vittoria a Bologna nella trasferta contro Montegranaro, ma questa è  stata la sua ultima prestazione prima dell’intervento che verrà eseguito negli Usa.

Chiotti manda a tappeto, con i suoi 22 punti, Avellino e Monferrato torna dalla trasferta irpina con una bella e netta vittoria (82-91).

Brown, Polonara e Borisov non bastano a Teramo che cade in casa contro Cremona trascinata da Kakiouzis (13 punti).

Infine la Acea Roma esce ancora sconfitta contro Sassari: la società pare decisa a tornare sul mercato cercando di mettere sotto contratto Mordente ex guardia dell’Armani Milano.

I risultati

A1 7a / Dinamo Sassari – Acea Roma 80-68

Settima giornata basket A1, anticipo:
Dinamo Sassari – Acea Roma 80-68
(29-15, 39-32, 62-49)

Lo si evince dai parziali e, soprattutto , lo si è visto nel corso della gara: non c’è stata storia perché Sassari ha saputo legittimare, con il passare dei minuti, una gestione intelligente e un dominio notevole. Roma mai in partita, la formazione sarda è apparsa fin da subito in palla e ha chiuso il primo parziale con 14 punti di vantaggio. Si è chiuso praticamnete lì, visto che neppure nel corso delle tre frazioni successive i capitolini hanno saputo rimettersi in partita.  Sassari aggancia la formazione capitolina a 6 punti. Diener D. (16) e Hosley (17) hanno trascinato i padroni di casa, a nulla è valso un grande Datome (18) che ha onorato nel migliore dei modi il fresco rinnovo del contratto. Quattro in doppia cifra per entrambe, Roma presente a rimbalzo (38 contro i 32 di Sassari) mentre la percentuale totale dei tiri (Sassari 32/65 Roma 26/63) lascia intendere dove i capitolini sono gravemente mancati.

Sassari-Roma 80-68
(29-15, 39-32, 62-49)

Milano, storico sorpasso nel basket

Grazie a Gallinari-show nel finale, l’Armani fa 8-0 contro Siena che aveva preso il comando. Oltre alla star della NBA decisivi anche i canestri di Mancinelli e la difesa tecnica

  • Tutti in piedi al Forum, dopo 21 sconfitte consecutive (ultima vittoria il 18 marzo 2006) Milano batte Siena grazie a una superba partita gladiatoria, decisa da un 8-0 finale imperioso, proprio quando con un canestro di Anderson i senesi erano passati avanti (55-56)  a 1’52” dal termine fiutando il grande colpo. Però Gallinari ha detto no, ha artigliato il rimbalzo dopo il possibile +3 dei rivali, ha puntato a spada tratta contro la difesa senese, l’ha divelta di forza, fallo antisportivo di Kaukenas, 2 tiri liberi realizzati, rimessa per Milano e altri 2 tiri liberi segnati (e 5° fallo di Carraretto)  per la star in prestito dalla NBA grazie allo sciopero, e quindi l’Armani ripassa avanti 59-56 all’ultimo minuto. Siena accusa il colpo, Kaukenas rischia un passaggio a terra che Anderson  non s’aspetta, forse contro logica perché un lungo di 2,11 centimetri ha difficoltà a piegarsi per raccogliere la palla, fallo su Hairston, l’ex senese  che segna i 2 liberi della sicurezza, 61-56. E poi l’ultimo errore senese, e la schiacciata liberatoria di Radosevic che anche attraverso una serie di combinazioni astrali, vedi anche le sconfitte di Varese e Avellino (-35 a Venezia!) permette a Milano di restare sola in classifica al termine di una settimana indimenticabile.
  • CAMPIONI SEGNO MENOTutta l’Italia si aspetta la vostra vittoria”, aveva detto a Sergio Scariolo il giornalista di Rai Sport  nel pre-gara cercando di provocare un clima da Giudizio Universale del tutto fuori luogo, e con molta indulgenza e un po’ di stizza, alzando gli occhi al cielo, il tecnico aveva ribattuto che per risollevare le sorti del basket italiano ci vuole ben altro di un sorpasso su Siena, e se lo dice lui che ha vinto gli ultimi due europei alla guida della Spagna, la Mecca del basket continentale, bisogna prenderne atto. Milano ha vinto solo una partita, forse la più importante, ma non la guerra, Siena è forte, pensate che con ben 5 giocatori con segno meno nella valutazione (Zisis e Aradori -4, Rakocevic -2, Carraretto e Tomas -1), zero punti di Stonerook in 35 minuti (idem Aradori in 17 minuti)  ha avuto la palla per andare a più 3 a un minuto dalla fine, e sarebbe stato il sorpasso della vittoria. Quindi Milano si tiene lontano dai toni trionfalistici, apprezzabile il commento di Mancinelli che ha firmato i  vari strappi, anche con tiri da 3 punti che non sono la sua specialità, lasciando nel finale la scena a Gallinari: “Abbiamo fatto – ha detto l’abruzzese, partito nel primo quintetto –  una partita di squadra, l’importante era vincere, anche per l’ambiente, adesso dobbiamo concentrarsi sulla partita di Coppa col Partizan”.

A1 6a / Pepsi Caserta – Scavolini Pesaro 76 – 82

Anticipo della sestya giornata di basket A1
Pepsi Caserta – Scavolini Pesaro 76 – 82
(21-20; 37-40; 57-61)

  • Immediato riscatto della Scavolini Pesaro che, dopo la cocente sconfitta casalinga contro la matricola Umana Venezia di settimana scorsa, ha sbancato il difficilissimo parquet di Caserta grazie a una gara accorta in tretroguardia e puntuale in fase d’attacco. Dopo tre quarti equilibrati, è l’ultimo parziale a premiare la concretezza dei marchigiani che beneficiano della  prova positiva di Hackett (14), Jones (12) e Hickman 15. Collins (22) e Smith (19) in stato di grazia non bastano ai campani che possono recriminare (con se stessi) per la scarsa percentuale al tiro ( 17 su 40 da 2,  7 su 26 da 3).

Basket, delude il sabato in tv. Si cambia orario!

  • IL PUNTO – Poco più di 104 mila spettatori e lo 0,7, il basket  inferiore alle attese  e La7 per  questo  La7 anticipa alle 16.10  dal prossimo sabato volendo un traino forte per il suo Tg. E scende in campo Petrucci: “Basket, devi cambiare!”
  • Ammucchiata in testa. Sarà vero equilibrio?  Solo squadra ancora al palo, la neo-promossa Casale,  anche se accarezza  il sogno di battere una Milano  che trattandosi di Armani è ancora “imbastita”, senza contropiede e intanto si rafforza con Oliver Stevic, 25 anni, 2,05, sloveno di confine in arrivo da Oldemburg.
  • Chi sale al vertice della classifica, soffre della sindrome della “palla avvelenata”.  Nei ranghi era rientrata subito  Cantù a 30 anni dall’ultima volta che aveva guardato tutti dall’alto, è successo altrettanto a Caserta, perché  a Varese  Carlo Recalcati ha sconfitto l’allievo Pino Sacripanti  al quale affidò la Under 20, l’unica squadra azzurra ad aver portato due medaglie nell’ultimo lustro, quello del declino.
  • Caserta è stata perciò  defraudata da un legittimo diritto di figurare come la vera  capolista dopo 4 giornate, colpa non solo del  campionato dispari, della A con 17 squadre, alla faccia del codicillo della discussa Convenzione Lega-Fip che specificava che mai questo sarebbe successo.   Avendo l’Alta Corte di Giustizia Sportiva ammesso a tavolino  in extremis Venezia  – facendo saltare il principio del diritto sportivo acquisito sul campo –  di fronte al pericolo di  una “prospettiva falsata” era scontato che la Lega fornisse per questa stagione il ranking stile America. Puntualmente  sempre in ritardo sui tempi, troppo incardinata su logiche  assai lontane da una “par condicio” a suggello dell’equilibrio competitivo, magari un salary cap che le bigs però non vorranno mai con la scusa della minor rappresentatività nelle Coppe,  questa Legabasket  dovrebbe provvedere opportunamente  a fornire una classifica reale , basata sulle percentuali vittorie-sconfitte. Come fanno gli americani. Si sarebbe evidenziata che  la vera   capolista del campionato dei giganti   dopo 4 turni era  la  Juve del basket, e cioè Caserta. Fatto promozionale di non poco conto. Diritto e premio  rimasto purtroppo  sotto traccia col sistema della classifica legata ai 2 punti,  e  che in  un sistema basato sul valore dell’immagine e il rapporto con gli sponsor, sempre più carenti di questi tempi, contribuire a creare anche un indotto, un valore aggiunto.

A1 5a / Sassari dimentica 27 punti ad Avellino

A1 quinta giornata
Sidigas Avellino-Banco di Sardegna Sassari 96-79
(25-16, 52-30,68-56)

Green (22) maestoso e ben coadiuvato da Slay (15) e Dean (16). Il trio delle meraviglie di Avellino schianta Sassari, a cui la vena offensiva di Vanuzzo (14) non basta. Partita già decisa all’intervallo, con gli ospiti otto di 22. Nei restanti quarti, gli irpini controllano e prendono il largo.

Avellino: Green 22, Gaddefors 4, Ferrara ,Alborea ,Spinelli6, Lauwers 7, Soloperto 2, Golemac 8, Sapienza, Slay 15, Johnson 16, Dean 16. All. Vitucci.

Sassari: Metreveli, Binetti, Hosley 9, Devecchi 9, Diener Travis 12,Sacchetti 2, Plisnic 11, Diener Drake 7 ,Vanuzzo 14, Pinton 7, Hunter 8. All. Sacchetti.

Arbitri: Facchini, Pinto ,Provini.
Note.
Tiri da due: Avellino 22/41, Sassari 15/34.
Tiri da tre: Avellino 13/25, Sassari 13/33.
Tiri liberi: Avellino 13/17, Sassari 10/11.
Rimbalzi: Avellino 33,Sassari 40.
Nessuno uscito per 5 falli.
Spettatori 2.950.
Incasso Euro 29.700.

A1 5a/ Mamma che ha fatto l’Umana Venezia!

A1 quinta giornata
Scavolini Pesaro – Umana Venezia 58-71
(14-16, 36-29, 52-49)

Clark (17) e Bowers (15) frantumano le resistenze difensive di una Scavolini inesistente anche in attacco. Il solo Hackett (19) non ha potuto far altro che cercare di tamponare: ma Venezia, oggi, è stato squadrone da applausi.

Pesaro: White 13, Cavaliero 3, Hickman 4, Cusin 4, Flamini, Hackett 19, Lydeka 4, Jones 11. N.e. Traini, Alibegovic e Cercolani. All. Dalmonte.

Venezia: Clark 17, Tomassini, Slay 4, Szewczyk 4, Meini, Young 13, Fantoni 8, Bowers 15, Rosselli 1, Bryan 9. N.e. Allegretti e Causin. All. Mazzon.

Arbitri: Pozzana, Quacci, Vicino.

Note –
Tiri da due: Pesaro 19/39, Venezia 15/27.
Tiri da tre: Pesaro 2/15, Venezia 7/28.
Tiri liberi: Pesaro 14/21, Venezia 20/24.
Rimbalzi: Pesaro 33, Venezia 40.
Usciti per 5 falli: Szewczyk al 33’07, Hackett al 38’19.
Spettatori 4.616
Incasso 38.168 euro

A1 5a / Montepaschi Siena – Virtus Roma 85-52

In casa sua, la Montepaschi Siena ha asfaltato la Virtus Roma, spegnendone ogni velleità fin dal primo quarto. Si chiude con il punteggio di 85-52 l’anticipo della quinta giornata del campionato di basket di Serie A. I campioni d’Italia si portano a 8 punti in graduatoria, per Roma restano le 4 lunghezze.

Mvp del tardo pomeriggio, Bo McCalebb con 18 punti a referto, per i toscani finiscono in doppia cifra anche Aradori (15), Moss (12) e Rakocevic (12). Nelle file capitoline, Datome con 14 punti e Slokar con 11 sono gli unici a salvarsi.

Nella debacle ospite – che avrà detto coach Lardo negli spogliatoi? – poteva andare addirittura peggio: 82-46 a due minuti dalla fine, poi Roma ha deciso di darsi da fare per recuperare un minimo di svantaggio e perdere “solo” 33.

Il tabellino