Pascucci a Houston e Portaluppi all’Armani Milano

Incrocio di figure manageriali in casa Armani Milano, con il team di basket che saluta il partente amministratore delegato e general manager Gianluca Pascucci – per lui destinazione Nba visto che ha accettato l’incarico di director of player personnel degli Houston Rockets – per sostituirlo con Flavio Portaluppi, che torna all’Olimpia dopo esserne stato giocatore e team manager.

Le parole di Pascucci, in commiato dal club:

“Lascio l’Olimpia portandomi dietro un’esperienza lavorativa e umana fantastica e con un forte senso di gratitudine per la proprietà e per tutte le persone con cui ho lavorato, dal Presidente Proli al Coach Scariolo fino a tutti i membri dello staff e dell’ufficio”.

A1 Bologna: le dieci partite di Bryant

Dieci partite. L’undicesima, per dirla con le parole di Claudio Sabatini, patron della Virtus Bologna,

“non possiamo permettercela”.

Sebbene Kobe Bryant, dopo essere stato praticamente annunciato, non sa ancora se potràò esaudire il suo/nostro sogno di vederlo giocare in Italia, abbiamo provato a capire – calendario alla mano – quali sarebbero le dieci partite che vedrebbero protagonista il più grande giocatore del mondo attualmente in attività.

Prima constatazione: l’ultima è prevista per l’11 dicembre e pare inverosimile – dovessero restare così le cose – che per quella data Bryant si possa trovare ancora in Italia. Vorrebbe dire, per davvero, che l’Nba salterebbe l’intera stagione.

Secondo poi: la richiesta di Bologna di starvolgere il calendario per giocare in casa le partite attualmente in programma fuori è giustificata dal fatto che, se tutto rimanesse com’è, ne disputerebbe sotto le Due Torri solo la metà. Ma tanto, abbiamo intuito, restasse tutto così l’affare salterebbe quando mancavano solo due firme in calce.

Piccola curiosità: nella decina è inclusa anche la Vanoli Braga Cremona ma – nonostante il veto a stravolgere il criterio delle gare esterne e di quelle intyerne – per il club di Flavio Portaluppi è prevista la trasferta in terra felsinea.

A questo punto, non capisco: tanto rumore per nulla. Solo per un principio? Solo per un malinteso? Speriamo bene. Le altre nove con cui Bologna dovrebbe vedersela in quel frangente lì sono nell’ordine:

Bologna, su Bryant veto di Varese e Cremona. E’ proprio così?

Fuori i nomi: Cremona e Varese. Le due società lombarde sarebbero le due alle quail fa riferimento Claudio Sabatini nell’imputare al veto di due club la mancata firma del contratto di Kobe Bryant. Eppure, Sabatini lo aveva annunciato come accordo già raggiunto. “Mancano solo le firme”, ripetevva anora nel primo pomeriggio ai microfoni di La7.

Black Mamba “non è ancora un giocatore della Virtus per via della indisponibilità – riferisce Sabatini – di entrambe le lombarde ad accogliere eventuali modifiche al calendario”.

Eppure, non appena si sono accavallate le indiscrezioni sui nomi dei due club, Flavio Portaluppi, direttore generale della Vanoli Braga Cremona è stato pronto nel controbattere:

“Se fossimo noi l’unico ostacolo all’arrivo di Kobe Bryant, ci penseremmo bene. Il problema? Semplice: dalla Virtus non è arrivata nessuna richiesta relativa al calendario per l’affare Bryant”.

Per fare chiarezza: la Virtus chiede, per giustificare l’investimento e poter rientrare nei costi, un calendario più flessibile rispetto a quanto stabilito dalla norma. Il fatto che contesta Portaluppi è che tale richiesta non è mai stata formulata ai club. Le parole del dg:

Vanoli Cremona: Sekulic e Drozdov le armi micidiali di Mahoric

L’empasse iniziale poteva anche essere preventivata. Quello che sfuggiva, fino a quattro domeniche fa, era il fatto che la Vanoli Cremona potesse di punto in bianco sfoggiare tanta continuità. A scapito di formazioni – Varese, ultima vittima dei lombardi, ne sa qualcosa – con obiettivi dichiaratamente differenti.

Il basket a Cremona rischia di togliere la scena all’altra squadra che ha rappresentato storicamente la città: mentre la Cremonese calcio vive un momento non particolarmente entusiasmante, i cestisti guidati da Tomo Mahoric (nemo profeta patriae, direbbe qualcuno) stanno lentamente – ma inesorabilmente – risalendo la china e hanno già raggiunto la settima posizione.

Non è come stare in cima, dove impera l’Armani Jeans Milano, ma è pure una scalata che merita di essere raccontata: tre vinte e tre perse, recitano i numeri, che non nascondono neppure il fatto – sacrosanto – che Cremona, nelle ultime quattro gare, ha vinto con pieno merito tre partite. E’ una piccola striscia positiva ma sembra qualcosa di più grande: perchè la sensazione della pre season (con tanto di filo da torcere a club quali Siena, Cantù e Biella) era che avrebbe dovuto, Cremona, difendersi con le unghie e con i denti per non retrocedere.