I grandi del basket: Bill Russell

Il suo nome continua ad imperare nel basket professionistico americano, sebbene la sua carriera da giocatore si sia conclusa più di quaranta anni fa.

Parliamo di Bill Russell, che molti hanno conosciuto nel ruolo di allenatore, ignorando forse che un tempo calcava i parquet dell’NBA ed inanellava titoli su titoli, fino a metterne in bacheca addirittura 11 in tredici anni di militanza nei Boston Celtics.

Nessuno come lui prima, nessuno come lui dopo, Bill Russell è in assoluto il cestista che ha vinto più campionati nella storia del basket americano. Un record difficilmente uguagliabile, se si considera che tra i giocatori in attività Kobe Bryant e Derek Fisher sono fermi a cinque anelli.

I grandi del basket: Larry Bird

Molti di quelli che lo hanno conosciuto ed affrontato durante la carriera lo descrivono come antipatico e spocchioso, provocatore e pieno di sé al punto che sfotteva spesso l’avversario cercandone la reazione.

Ma, carattere a parte, Larry Bird è ricordato come uno dei più grandi cestisti degli anni ’80, quando dava vita a sfide infinite con Magic Johnson, negli anni in cui Boston Celtics e Los Angeles Lakers avevano più di un motivo di rivalità.

La sfida infinita tra le due stelle cominciò sin dai tempi dell’università, allorché Magic difendeva i colori della Michigan State e Bird cercava di sfondare con la canotta degli Indiana State. Nella finalissima del ’79 si impose la futura stella dei Lakers, ma Bird ebbe modo di mettersi in mostra, tanto che la stagione successiva veniva scelto dai Boston Celtics, mentre Johnson prendeva la via di Los Angeles.

I grandi del basket: Shaquille O’ Neal

Duecentosedici centimetri di altezza, 147 chili e passa di peso, numero di scarpe corrispondente al nostro 57! Parliamo di Shaquille O’Neal, non un gigante, ma una vera e propria montagna sul parquet, che ha fatto della potenza fisica e dell’esplosività le armi migliori del suo successo.

Imponente, dominante, maestoso, per anni ed anni ha dettato legge sotto canestro ed ancora oggi continua a correre e sudare sui campi di mezza America, nonostante i 39 anni suonati.

Sin dagli anni del college si intuì che quella montagna di muscoli avrebbe avuto grosse possibilità di sfondare nel basket professionistico, tanto che nel Draft del ’92 gli Orlando Magic se lo assicurarono come prima scelta assoluta.

Nei quattro anni ad Orlando Shaq conquistò l’accesso in finale una sola volta, cedendo però le armi di fronte agli Houston Rockets. Intanto però la fama di quel centro possente aveva varcato ogni confine, tanto che un paio di anni più tardi i Los Angeles Lakers gli offrirono un contratto da 122 milioni in sette anni pur di assicurarsi le sue prestazioni.

Nba, San Antonio domina a ovest mentre Chicago tallona Boston

In prossimità dei playoff  Nba, i San Antonio Spurs (53-12), miglior squadra della lega, piegano i Sacramento Kings (15-48) con  27 punti di Tony Parker e i 24 di Manu Ginobili. Gli speroni difendono la prima testa di serie nel tabellone della Western Conference con ben 6 partite di vantaggio sui Dallas Mavericks (47-18).

Completamente diversa, invece, la situazione nella Eastern Conference. I Boston Celtics (46-17) cadono per 89-86 sul campo dei Philadelphia 76ers (34-31) e dopo il secondo stop consecutivo sono tallonati dai Chicago Bulls. I tori, trascinati da Derrick Rose (34 punti) travolgono gli Atlanta Hawks (37-28) per 94-76. Chicago, al quinto successo di fila, ha un record di 46-18: i Celtics sono lontani solo mezza partita. (

Belinelli e Hornets ko, Boston si risveglia

Undici vinte e due perse: la seconda sconfitta per i New Orleans Hornets di Marco Belinelli giunge – forse inattesa – sul parquet di Los Angeles e di fronte a una compagine – quella dei Clippers – che ha saputo difendere bene e ripartire anche meglio: finisce 99-95 dopo 40′ di grande agonismo e incertezza.

L’italiano ex Warriors e Raptors non incanta ma nei 14 punti messi a referto si conferma in fase di crescita con 2/9 da tre punti e un assist in 39’22”. Meglio di lui, il compagno di squadra David West, autore di 30 punti e dieci rimbalzi complessivi.

Inevitabile la presa d’atto che vede i Clippers finalmente fuori da una storia recente che raccontava di 9 sconfitte consecutive. Per i padroni di casa, 27 punti di Gordon.

Nba 2010/11, 2a giornata: i risultati

Dopo la sconfitta di Boston (Ray Allen 20 punti) all’esordio stagionale, i Miami Heats di LeBron James, Dwyane Wade e Chris Bosh mettono a referto la prima vittoria prima vittoria superando per 97-87 i Philadelphia 76ers; i New York Knicks hanno battuto i Toronto Raptors per 98-93 (Bargnani, sconfitto, meglio di Gallinari nella personalòissima sfida tra italiani: 22 punti a 12). Marco Belinelli (18 punti) trascina New Orleans Hornets nella vittoria su Milwaukee Bucks (95-91). I Celtics le prendono da Cleveland (95-87).
Tutti i risultati della seconda giornata: