Trionfa lo Spars (Bosnia) nel Città di Roma e va a Londra

La prima qualificata per il Nike International Junior Tournament  in programma a Londra dal 9 al 12 maggio, maggior evento collaterale come validità tecnica e promozionale  delle Final Four di Euroleague, è la formazione bosniaca del KK Spars che ha vinto imbattuta (4 successi) il Città di Roma 2012, la prova di qualificazione italiana organizzata dalla Stella Azzurra Academy  col contributo della Fip per quanto riguarda gli arbitri e i trasporti. Il torneo era il clou dell’attività giovanile nel perido festivo cominciato con il Torneo di Tigullio Sport Team dal 7 al 9 dicembre a Santa Margherita e Rapallo vinto  dall’Armani Milano battendo in finale gli sloveni dell’Olimpia Lubiana.

Per quanto riguarda il tradizionale appuntamento “stellato”, ospitato nell’Arena Felici di via Flaminia con la presenza di personaggi del basket e delle migliori scuole italiane, vittoria nella dei bosniaci nella finale coi turchi del Fenerbahce Istanbul per 73-55. Doko Salic è stato proclamato MVP della manifestazione dopo aver segnato nella finale 29 punti e catturato 11 rimbalzi.  Sono stati votati per il  Quintetto Ideale Aleksej Nikolic (Spars), Nedim Buza (Spars), Ruben Guerrero (Unicaja Malaga),  Andreas Obst (Bamberg) e Berk Ugurlu (Fenerbahce).

Altre finali . 3° posto: Brose Bamberg (Germ)-Unicaja Malaga (Spa) 66-51; finale 5°:  Stella Azzurra Roma-Virtus Bologna  84-57, 7° Mas Mandoluoides Salonicco (Gre)-Virtus Siena 61-49.

Letterina al basket per l’anno che verrà…

Sarebbe facile cominciare queste poche righe con le parole di uno che il basket, nel suo piccolo, lo amava e che proprio quest’anno se n’é andato: Lucio Dalla.

Caro amico ti scrivo, così mi distraggo un pó …. L’anno che verrà era uno dei pezzi più scontati di questi giorni da trasmettere quando lavoravo in radio ed evidentemente non ho perso l’abitudine. Consuntivo e buone intenzioni: sinora il basket ha dato poche certezze e molte sorprese. Nell’anno che doveva vedere Milano sugli scudi e tutti gli altri dietro, la classifica propone esattamente il contrario, con Varese davanti a tutti, dietro i Sacchetti boys , Siena post Pianigiani e poi Cantú ancora costretta a rimbalzare tra Pianella e PalaDesio… E Milano? Un settimo posto risicato dopo due supplementari contro Biella, ma sopratutto ancora priva di equilibri nonostante le “purghe”di fine 2012. E la tv?

Nba continua il volo dei Clippers, grande attesa per Belinelli

Con 17 successi  consecutivi i Clippers, squadra non ancora titolata, è a pochi passi dall’ingresso fra le titolatissime 5 formazioni iscritte nell’albo d’oro delle più lunghe strisce vincenti, che si apre con i 32 dei Lakers 71-72 e si chiude con 19 di Boston e Lakers.  Domenica notte hanno festeggiato assieme ai tifosi  con l’ennesimo esaurito un 2012 memorabile nella storia della seconda franchigia di Los Angeles che ha avuto una svolta col mercato del 2011, quando David Stern, il commissioner che gestiva gli Hornets, a quel tempo di proprietà del concorso dei 29 club, decise di mandare Chris Paul a Los Angeles, ma non ai Lakers che avrebbero fatte carte false per Paul e Howard.

La scelta del coach ricadde su Vinnie Del Negro, l’ex giocatore della Benetton che non aveva esperienza specifica e aveva lavorato prevalentemente nelle relazioni esterne più che in palestra,  il quale passato un momento delicato a metà stagione riuscì a portare la squadra ai playoff e a costruirsi un seguito di tifosi entusiasti per il gioco spumeggiante prodotto da star come Paul e Griffin, e questo nonostante i molti cambiamenti e l’infortunio grave di un giocatore-chiave come  Billups.  La mentalità vincente è arrivata invece in questa stagione, dopo qualche difficoltà iniziale, grazie a qualche ritocco alla squadra, vedi l’arrivo di Jamal Crawford, spesso il cecchino della scolta,  e alla decisione di Del Negro di dare maggiori responsabilità alla panchina, una delle più produttivo specie da quando Lamar Odom è tornato pian piano e essere una presenza importante  dopo la brutale  spersonalizzazione patita col trasferimento dai Lakers a Dallas.

Nba Golden State mette ko Boston e passa all’ottavo posto

Nell’ultimo turno del 29 dicembre, terza vittoria consecutiva di Golden State, la grande sorpresa della stagione, che ha battuto Boston 101-83 che veniva da un’altra sconfitta e stanotte gioca a Sacramento.

I parziali: 29-23, 28-17, 19-27, 25-16. Boston non aveva Rajon Rondo, fermo per una contusione all’anca,  ha tirato male da 3 punti (5/22, 1/7 Jason Terry, 2/9 Paul Pierce e torna sotto il 50% (14/15) mentre i Warrios  (22 e 9 assist S.Curry, 20 D.Lee) con 21/10 e il 67% sono all’8° posto (21/10, 67%) dietro LA Clippers (80%, 24/6), Oklahoma (79,3, 23/6), San Antonio (74,2,  23/8), Miami (71,4, 20/8),Memphis (70,40, 19/8), Atlanta (67,9, 19/9), New York (70, 212/9).

Il programma del turno del 30 dicembre  è Detroit-Milwaukee, Dallas-San Antonio, Sacramento-Boston, La Clippers-Utah

Nba Gallo non ripete, Belinelli rilancia i Bulls

Dopo la magica notte di Dallas che con record personale di 39 punti l’ha proiettato fra i grandi della NBA  Gallinari non  ripete come Paganini, ma  per il maggior prestigio del campionato italiano che ormai pochi si filano torna  alla ribalta Marco Belinelli che preferito  nel quintetto al rientrante Rip Hamilton dimostra di aver messo nel suo bagaglio il carattere da uomo-Bulls.

Non è la prima volta che succede, risulta al ritorno nello United Center  il miglior marcatore della sua squadra, 17 punti, con la tripla sul 79-76 che tiene a distanza i Wizard che senza il loro top-scorer Jordan Crawford e la star John Wall, fuori dall’inizio della stagione, valgono molto di più della loro classifica e dominano ai rimbalzi Noac e c.  col giovane centro africano Okafor in continua crescita.

Nba Gallinari chiude il 2012 col record di 39 punti a Dallas

Nel suo viaggio al sud Gallinari dopo il suo record personale, 39 punti con 7 bombe su 11,  torna in campo stanotte a Memphis per chiudere un anno splendido cominciato il 12 gennaio col record di 37 punti contro i Knicks di Mike D’Antoni al Madison e proseguito con i playoff, il rilancio della nazionale italiana (8 successi su 8 gare), la leadership dentro la sua squadra-guastafeste nonostante l’arrivo della star  Iguodala, le nomination per l’All Star Game di febbraio a   Houston e  la votazione del Miglior giocatore d’Europa dove però  il trofeo sembra destinato meritatamente al  francese Tony Parker.

Le grandi giornate del Gallo da combattimento, come sempre, arrivano on the road, dove risalta il carattere, una dote che non gli manca e quella che doveva essere la festa per il ritorno di Dirk Nowitzky  davanti al proprio pubblico, si è trasformata invece nell’ennesimo calvario dei campioni 2010 che questa stagione fanno collezione di sconfitte sopra i 20 punti, hanno commesso errori di mercato (vedi le cessioni di Tyson Chandler, Jason Kidd, Josè Barea e l’acquisto del declinante Odom, subito ripudiato) e sono stati ringraziati vibratamente per l’occasione dal giocatore azzurro che con 10 punti (una tripla e una giocata da 3 punti)  ha determinato nel 3° quarto il break decisivo, 17-6, punteggio 87-70 per la squadra di Karl che ha avuto punti importanti anche da Iguodala, ala piccola, e anche il record personale di 19 rimbalzi dell’incredibile Faried che a questo punto diventerà uno dei possibili colpi di mercato delle bigs in estate.

Il valzer delle panchine europee, Cantù lascia Trinchieri alla Grecia?

Siamo all’operazione ricambio sulle panchine delle squadre europee, e se Sergio Scariolo ha chiuso il rapporto triennale con la Spagna come CT ma rimane nel board tecnico della FEB con un incarico da definire, il greco Fotsis Katsikaris   (Bilbao) considerato papabile per la Grecia è stasto ingaggiato dalla Russia con un biennale per prendere il posto di David Blatt.

La Grecia non ha confermato Ilias Zouros e ha proposto un biennale a Andrea Trinchieri all’inizio del ciclo olimpico che porta a Rio. Il  44enne coach milanese assistente dell’Olimpia Milano dopo la prima esperienza a Magenta  ha allenato 3 stagioni la Vanoli Soresina, una Juve Casert e  Prima Veroli e dal 2009-2010 è passato a Cantù con la quale ha vinto in 3 stagioni  la Supercoppa 2012 e giocato e perso con Siena  la finale scudetto 2011 e di Coppa Italia. E’ stato 2 volte votato come Coach dell’Anno in Italia.In questa stagione ha conquistato l’unica qualificazione per il main draw dell’Euroleague e nel 2011-2012 le Top16 .

Fip candidati al Consiglio Federale 2013-2016

La Segreteria Generale della Federazione Italiana Pallacanestro ha ufficializzato i candidati al Consiglio Federale 2013-2016 in funzione della 44a Assemblea Generale elettiva che si terrà a Roma l’11 e il 12 gennaio 2013.

Il Consiglio Federale, che i Delegati ai vari livelli saranno chiamati ad eleggere, è composto dal Presidente e da dodici consiglieri con diritto di voto. L’Assemblea Generale eleggerà anche il Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti

Ecco di seguito di candidati

Candidato Presidente Federale

1. Giovanni Petrucci

Eurolega: Ress fa volare Siena, col Maccabi due punti d’oro

Il segnale che per Siena era  la sera giusta lo si è capito dall’inizio spumeggiante (17-11, 44 punti nel primo tempo) col quintetto bassotto (Brown, Janning, Moss, Ress, Sanikidze), il canestro da 3 di Devin Smith annullato alla fine del 3° quarto (61-51) al Maccabi, la vena dell’altotesino Tomas Ress, sorprendente esplosione di questa stagione nel ruolo che era del mitico capitano Stonerook, che ricaccia indietro sul 65-60 il Maccabi. E poi per buona sorte anche  il 5° fallo a 4 minuti dalla fine  di Shawn James, (8/10 al tiro).

L’ex giocatore rimasto vittima anni fa, assieme ad altri compagni fra cui Aaron Jackson del Cska, del folle che sparò sugli studenti della  Duquesne University  ripete gara due, è  il centro che manca a Siena per essere sicura  da Final Four ma la squadra toscana  è forte nelle guardie che nelle rotazioni garantiscono gioco, ritmo, punti, difesa. Ovvero, la “formula Banchi”, più verticolatità e meno pick-and-roll.

Nba i Clippers come Boston nell’anno dell’ultimo titolo, strepitosi!

Due sole partite ma di quelle che lasciano il segno nel  turno di giovedì 27 dicembre, coi Clippers che volano e portano a 15 vittorie la striscia vincente, record della franchigia, imbattuti dal 26 novembre quando furono sconfitti in casa da New Orleans e Oklahoma che si salva ai supplementari contro Dallas davvero jellata.

I due top-scorer della squadra di Vinnie Del Negro e il miglior rimbalzista sono le riserve di lusso Matt Barnes (21 punti, high stagionale, 5/9 dall’arco che conferma le sue qualità di giocatore tattico) e Jamal Crawford (17 punti) e il redivivo Lamar Odom (13 rimbalzi), Chris Paul è il solito direttore d’orchestra (11 assist) per la delizia dei suoi tifosi, fra i quali spicca Billy Crystal, nel 67° esaurito allo Staples Center.

Ancora una volta gara perfetta da 3 punti (12/24, 50%) e come concentrazione e gioco (8 perse, 31 assist), Boston travolti fin dall’inizio, 60 punti incassati già a metà gara.  Sembra quasi un passaggio di consegne, perché proprio i Celtics furono l’ultima squadra a  toccare 4 anni fa il record  dei 15 successi consecutivi, il segnale che la squadra di Pierce e Garnett era pronta per vincere il titolo.

Eurolega, l’Italia punta solo su Siena che ritrova subito il Maccabi

Montepaschi indebolita mentre ben 6 squadre hanno messo a segno nelle ultime ore imprtanti colpi di mercato, il più importante dei quali è il centro Usa Shelden Williams che lascia Elan per l’Efes Istanbul mentre Papaloukas torna a 35 anni nel Cska di Ettore Messina.

Le Top16  nuovo formato (2 gironi da 8, le prime 4 spareggiano nel playoff per le Final Four di Londra a maggio)  diventano il pezzo forte di un’Euroleague che perde ogni anno giocatori per il saccheggio NBA e per noi non è un amaro risveglio ma la conferma del declassamento del basket italiano che l’anno scorso aveva avuto 3 formazioni e oggi, fortemente delusa dall’Armani mentre Cantù ha l’alibi degli infortuni, conta solo della Montepaschi che ha dovuto ridimensionare e ha sbagliato qualche scelta (Kasun e  il ritardo di preparazione di Kemp) e deve lottare col coltello fra i denti per arrivare fra le prime 4 del girone di ferro con  le plurititolate Barcellona, Olympiacos,   Maccabi, l’altra spagnola Caja Laboral , le turche Fenerbahce dell’ex coach Pianigiani e McCalebb e Besiktas campione nazionale e i russi del Khimi vincitori dell’Eurocup. Il calendario è buono, 4 gare casalinghe su 7 nell’andata possono fare classifica e dare una spinta di cui Siena ha bisogno nel momento in cui il club finisce sotto la lente d’ingrandimento della finanza e di un PM  per operazioni all’estero.

Nba risultati 27 dicembre 2012

Danilo Gallinari segna 19 punti e Denver stende i Los Angeles Lakers. L’ala azzurra colpisce dalla lunga distanza al momento opportuno e i Nuggets (16-14) sul proprio campo battono i gialloviola (14-15) per 126-114. I californiani, nonostante i 40 punti di Kobe Bryant (decima partita di fila oltre quota 30), vanno al tappeto dopo 5 vittorie consecutive.

I padroni di casa chiudono con 6 uomini in doppia cifra e si godono l’eccellente prova di Corey Brewer, che firma 27 punti in 23’50” partendo dalla panchina. Da applausi anche la prestazione di Gallinari: titolare per 35’35», mette a referto 6/10 al tiro (3/5 da 3 punti), 3 rimbalzi e 2 assist. Pesa, in particolare, la tripla che il numero 8 infila a 3’48” dalla sirena per il +10 che fa calare virtualmente il sipario.

Natale stellare con le squadre di Los Angeles, non per Belinelli e Gallinari

Natale stellare per le squadre di  Los Angeles e i campioni di  Miami nel tradizionale appuntamento  che da 65 anni la NBA regala ai tuoi tifosi regalando il miglior prodotto attraverso la Tv e col contributo di personaggi dello spettacolo e della musica, come ad esempio la cantante  Rihanna che ha consegnato pacchi dono ai ragazzini, la modella Kate Upton, alcuni rappers e l’attore Billy  Krystal che ha tifato per i Clippers, giunti al record della 14esima  vittoria consecutiva e arrivati per la prima volta al top del ranking battendo i Denver di Gallinari, con una stella di Natale appiccicata sulla fronte. Lo spettacolo è stato richiesto però anche alle squadre e ai campioni, come ad esempio Koby Bryant, al suo 17° appuntamento natalizio e che ha superato per la 9a volta consecutiva i 30 punti confermandosi il top-scorer della NBA (30 di media) nella sfida diretta con Melo Anthony (34 punti anche per lui), una gara che per i Lakers significava il definitivo rilancio con 5 vittorie nelle ultime 5 gare che hanno permesso alla squadra di Mike D’Antoni di toccare il 50% in classifica e di riproporsi come una delle protagoniste della stagione, grazie anche al rientro di Steve Nash che con una doppia-doppia ha ridato quel gioco e quella fiducia che lo squadrone avevano perso se Belinbelli ha giocato una buona partita segnando 15 punti e una buona letturea di gioco.

LeBron con 29 punti (oltre  8 rimbalzi e 9 assist) ha eguagliato  il record delle 24 partite consecutive con almeno 20 punti, che fu stabilito da Karl Malone (Utah Jazz) e che ha ormai i minuti contati stante le fortissime motivazioni del re della NBA che ha respinto l’assalto di Kevin Durante (33 punti) nella rivincita della gara per il titolo con Oklahoma. Decisivo anche il contributo delle guardie  Wade e Chalmers, con 41 punti in due.

Nba Clippers record con 13 vittorie consecutive, è tornato Nowitzki

Alla vigilia dell’offerta natalizia di Heat-Thunder e Lakers-Knicks che sarà offerta anche da Sky Sport,  Mike Woodson che gli deve il posto per averlo messo su una delle panchine più ambite, ha celebrato al solito il monumento al suo  Melo Anthony che pur essendo sul filo del 6° fallo dopo un tecnico per proteste, con 19 punti nel quarto finale ha chiuso una spinosissima serata con un ultimate-show col quale ha voluto fortissimamente  fare ai suoi tifosi il  regalo da mettere sotto l’albero.

 Pur priva di Kevin Love, il bersaglio preferito della sfortuna (prima la fratt6ura alla man, poi la flu e  stavolta una ditata nell’occhio), Minnesota hanno praticamente condotto tutto la gara, sono andati sotto di 1 punto (87-86) con un’entrata di Melo Anthony che ha messo il suo talento e il suo fisico pachidermico contro il povero Dante Cunningham, sottile quando un palo.