Serie A1, i risultati della 15/a giornata

Questi i risultati della 15/a giornata del campionato italiano di serie A1 di Basket. Nel derby la Cimberio Varese batte la Bennet Cantù per 82-65. Non si ferma più Dan Peterson. La sua  Armani Jean Milano si impone sulla Scavolini Siviglia Pesaro per 94-84. Esordio amaro per coach Filivposky, la  Lottomatica Roma perde in casa contro la Montepaschi Siena per 67-73. Questi gli altri risutati  Air Avellino-Enel Brindisi 79-80 Banca Tercas Teramo-Canadian Solar Bologna 55-62 Angelico Biella-Fabi Shoes Montegranaro 78-86

Classifica: Siena punti 28; Milano 24; Cantù 20; Montegranaro e Bologna 16; Pesaro, Biella, Avellino, Varese, Caserta 14; Cremona, Treviso, Sassari e Roma 12; Brindisi 10; Teramo 8.

Prossimo turno (23/1, h.18.15) Treviso-Avellino (22/1, h.20.00) Biella-Caserta Cantù-Bologna (h.11.45) Sassari-Montegranaro Brindisi-Roma Milano-Teramo Pesaro-Varese

Serie A1, Varese risorge nel derby con Cantù

Il clima del 123° derby con Cantù risveglia la Cimberio Varese che mette fine a un filotto di sei sconfitte consecutive. Senza storia, alla fine, la vittoria della squadra di Carlo Recalcati nonostante  Cantù provi a rimanere in partita sino all’ultimo quarto. Il successo di Varese è tutto nell’ eccellente prova difensiva, che ha costretto la Bennet a una percentuale di realizzazione inconsueta per gli uomini di Andrea Trinchieri (41% globale), e con la grande prestazione balistica di Phil Goss: alla fine l’americano segna 26 punti, con 10 su 14 dal campo (4-6 da tre punti), 4 rimbalzi, altrettanti assist e 5 recuperi.

Miami perde ancora, un grande Bargnani non basta a Toronto

Andrea Bargnani non basta a Toronto. Seconda sconfitta per i Raptors contro i Wizards, nonostante il cestista azzurro sia stato il miglior realizzatore del quintetto canadese con 25 punti e 7 rimbalzi. Grazie anche allo show di Young che ha chiuso la sfida con 29 punti a referto, Washington torna a casa con il bottino pieno. Senza Marco Belinelli, vittoria per New Orleans in casa di Charlotte. Terza sconfitta consecutiva invece per Miami, che priva della sua stella Lebron James si è dovuta inchinare a Chicago, dopo le battute d’arresto con Denver e i Los Angeles Clippers. Agli Heat non sono stati sufficienti i 33 punti di Wade per fermare i Bulls, trascinati da Rose che ha chiuso con 34 punti, 8 assist e 4 rimbalzi. Come nel match con Denver James non ha giocato per un dolore alla caviglia accusato nella partita con i Clippers: e Miami ha perso anche Bosh, costretto ad uscire nella sfida con Chicago per un problema alla caviglia. Chicago, ancora priva del pivot franco-americano Joakim Noah, si è aggiudicata il match grazie alla tripla di Korver a 25 secondi dalla sirena, quando Miami era avanti di un punto.

Questi i risultati del campionato NBA: Atlanta-Houston 106-112 Charlotte-New Orleans 81-88 Washington-Toronto 98-95 Detroit-Sacramento 110-106 Chicago-Miami 99-96 Memphis-Dallas 89-70 Minnesota-Orlando 99-108 Denver-Cleveland 127-99 Portland-New Jersey 96-89

Montepaschi Siena, preso Jaric

Grande colpo di mercato per Montepaschi Mens Sana Siena che ha tesserato il serbo trentaduenne Marko Jaric, playmaker con un passato anche in NBA. Jaric ha già giocato in Italia con la Fortitudo Bologna e il Virtus Bologna dove nel 2001 vinse Scudetto, Coppa Italia e Eurolega. Prima di lasciare l’Italia direzione USa vincerà un’ultima coppa Italia nel 2002. In USA, il cestista serbo, ha girato diverse squadre tra cui i Los Angeles Clippers, MinnesotaT’wolves e i Memphis Grizzlies. Poi nella stagione 2009/2010 l’esperienza spagnola con il Real Madrid. Con la nazionale serba ha vinto l’oro ai Mondiali 2002, agli Europei 2001 e agli Europei Under 22 nel 1998.

Montepaschi Siena, Zisis: “Sta per iniziare un periodo molto duro”

Nikolaos Zisis, cestista greco classe ’83 ex Benetton Treviso, ha commentato così l’attuale momento di forma di Siena: “Sta cominciando un periodo molto duro con tante partite importanti, trasferte, la Coppa Italia inserita all’interno delle Top 16. A Roma ci attende un impegno difficile con una formazione forte ma in una situazione non semplice, che ha appena cambiato allenatore e che insegue la possibilità di qualificarsi per le Final 8. Poi dovremo andare a Istanbul, in casa dell’Efes Pilsen, e non sarà certo una passeggiata, visto che ci vince fa un primo passo importante verso i play off”.

Tra l’altro, le imprese corsare non sono all’ordine del giorno, quest’anno, in Europa…

“Tutti giocano molto bene sul proprio terreno, mentre in trasferta fanno un pò di fatica. Se però ci presentiamo in Turchia pronti a giocarci tutte le nostre carte fino in fondo, potremo provare a sfruttare la pressione che di sicuro avranno addosso i nostri avversari. Ritengo che il colpo sia alla nostra portata, prima però concentriamoci sulla Lottomatica”.

Cosa dovrà fare, allora, Siena per non concedere spazio ai capitolini?

“I locali saranno molto motivati, sia per impressionare il nuovo coach che per i valori che ha sempre avuto per loro sfidare la Montepaschi. Visto che ci manca McCalebb, noi dovremo fare quadrato ancora più del solito e aiutarci gli uni con gli altri, alzando la qualità della manovra e l’impegno per conquistare questo successo”.

In viale Sclavo come è stato presa la brutta notizia relativa all’infortunio del play americano?

Fino a ora è stato meraviglioso, ha dato una grande mano in tantissime cose, anche nelle più piccole che magari non tutti hanno notato, ma la stagione del basket dura 10 mesi e cose del genere possono succedere. All’inizio il gruppo ha avuto un pò di choc già nel corso della partita di domenica scorsa con Sassari, ma poi tutti abbiamo capito che un giocatore, per quanto sia fondamentale come lo è lui, è una pedina in un ingranaggio di 12 uomini. Tutti, da ora in poi, dovremo dare di più per contribuire alle vittorie, io per primo, visto che ricopro il suo stesso ruolo in campo e magari avrò un minutaggio più alto. Gli avversari studieranno di sicuro qualcosa per sfruttare questa nostra difficoltà, ma noi ci siamo preparati per far fronte a ogni situazione e ci faremo trovare pronti. Da tante parti sentiamo dire che la Montepaschi, già profondamente rinnovata in estate, ora senza McCalebb non ha più possibilità di reggere al vertice. Bene, ci deve servire come stimolo per vivere questa fase e magari fare a Bo il regalo della qualificazione ai play off di Euroleague. Se lo merita per come gioca, sarebbe un peccato se la sua avventura continentale fosse già finita in anticipo”.”

Bennet Cantù, Trinchieri: “I derby sono sempre sfide strane”

Ecco le parole di Andrea Trinchieri, coach del Bennet Cantù, a poche ore dal derby contro Cimberio Varese che si giocherà domenica alle 11.45 al PalaWhirlpool: “Onestamente, non ho idea di che tipo di partita sarà quella di domattina». Che forse è anche una maniera per fare pretattica. Cantù guarda Varese dall’alto al basso. In senso generale, lei preferisce affrontare uno formazione in striscia positiva oppure una squadra, come la Cimberio, reduce da sei sconfitte? «Vorrei giocare a pallacanestro e far valere gli 8 punti di differenza in classifica accumulati in questi primi 14 turni del torneo. Posso capire che per molti è una sfida speciale, ammetto però che per me è una gara che conta 2 punti a cui attribuisco l’eventuale valore aggiunto del successo in trasferta». Proprio un match come gli altri non sembra… «Quello che posso concedere è che, siccome per tanti che sono vicini alla mia squadra questo confronto ha un significato particolare, non mancherò di fare del mio meglio al fine di disputare un’ottima prestazione. Del resto, è quanto faccio sempre. È chiaro che sarà un match difficilissimo anche perché noi non siamo nel momento migliore, ma per me finisce qui. Il mio ruolo mi obbliga infatti ad avere raziocinio». Quale potrebbe essere la chiave del match? «Storicamente si dice che queste partite sfuggono a ogni pronostico. È una frase molto banale che però ha un fondo di verità, perché è realmente difficile intuire come si svolgerà la gara di domani. I derby sono sempre sfide strane». C’è qualche giocatore in particolare che teme del roster di Varese? Una minaccia tecnica più minaccia delle altre? «Nelle partite in cui lo sviluppo del duello sfugge al pronostico, anche gli stessi protagonisti del confronto si sottraggono a qualsiasi previsione. Di solito queste gare vengono indirizzate da mister X, che normalmente non è nei primi cinque giocatori di ogni squadra e che sbuca alla ribalta un pochino a sorpresa. Chiaro che se ci fosse una logica l’avversario che potrebbe metterci più in difficoltà a Masnago sarebbe Ron Slay. E non mi riferisco solo a tutto quanto produce sul campo, ma anche per quello che riesce a trasmettere». Per alcuni versi la trasferta dì Varese può ricordare quella di Pesaro. Anche la Scavolini era in brutto momento, e in quel caso la Bennet ha pagato dazio finendo per perdere l’incontro nonostante lo avesse avuto in controllo. «L’analisi è corretta. Le congiunture, ossia tutti quegli incastri che portano a uno svolgimento tecnico ed emotivo della partita, sono simili. Anzi si può dire che le difficoltà rispetto a Pesaro risultano moltiplicate. In queste gare conta molto anche l’inerzia emotiva». La tensione pesa. «Nel calcio per sfide del genere si dice che la prima squadra che segna è quella che vince. In questi match la parte psicologica ed emotiva è preponderante. Siamo in quel territorio lì. Chi per primo prende questa spinta “metafisica” poi se la tiene e riesce a disporre dell’avversario”

Benetton Basket, Gentile: “Dobbiamo rimanere concentrati in difesa”

Alessandro Gentile, esterno della Benetton Basket che domani sera sfiderà la Pepsi Caserta nell’ultima partita del girone d’andata ha commentato così la sfida: “Cerchiamo in extremis di raggiungere le finali di coppa italia, ci teniamo molto e speriamo proprio di qualificarci. Per farlo intanto dobbiamo battere la Pepsi, e non sarà facile, poi dipendiamo anche dagli altri risultati, vedremo. Pero’ quello che dobbiamo fare lo sappiamo, vincere la partita. Per farlo dovremo fare la massima attenzione in difesa, è lì che si deciderà il match. Se la nostra difesa sarà pronta contro una squadra con tanti punti nelle mani e giocatori dal grande talento offensivo, allora potremo imporre il nostro gioco, se invece permettiamo loro di correre e ai loro terminali di “accendersi”, con Caserta possiamo rischiare molto. Ecco, quindi penso proprio che la partita dovremo interpretarla al meglio sotto il profilo difensivo e nel controllo dei rimbalzi per evitare il gioco veloce dei nostri avversari. Siamo entrambe due squadre forti e di talento, che pero’ hanno avuto qualche problema di risultati e di classifica, di certo sarà una bella partita, noi dobbiamo vincere sperando che basti per qualificarci.”

NBA, tutti i risultati

Ecco tutti i risultati delle partite della regular season Nba giocate questa notte: Indiana Pacers-Chicago Bulls 86-99; Philadelphia 76ers-Milwaukee Bucks 95-94; Toronto Raptors-Detroit Pistons 95-101; Boston Celtics-Charlotte Bobcats 99-94; New York Knicks-Sacramento Kings 83-93; San Antonio Spurs-Dallas Mavericks 101-89; Houston Rockets-New Orleans Hornets 105-110 (overtime); Utah Jazz-Cleveland Cavaliers 121-99; Golden State Warriors-Los Angeles Clippers 122-112; Los Angeles Lakers-New Jersey Nets 100-88; Phoenix Suns-Portland Trail Blazers 115-111. Bargnani è stato l’unico italiano a giocare viste le assenze di Danilo Gallinari e Marco Belinelli fermi ancora per infortunio. La squadra di Gallinari, i New York Knicks sono stati sconfitti in casa da Sacramento mentre i New Orleans di Belinelli hanno vinto in trasferta contro Houston Rockets 105-110.

NBA, Bargnani: “Stiamo giocando male in difesa”

Andrea Bargnani, l’unica nota positiva della partita persa in casa da Toronto contro Detroit, ha commentato così il match: “I nostri avversari hanno segnato ancora 60 punti nel primo tempo. Se vogliamo vincere, non possiamo permettere che accada una cosa del genere«, dice Bargnani dopo il match. »Abbiamo commesso di nuovo lo stesso errore. Poi siamo risaliti fino a -5, ma non siamo mai stati nelle condizioni di passare a condurre. Stiamo giocando male in difesa. Detroit è riuscita a creare situazioni di isolamento in maniera sistematica. Quando noi cercavamo di andare in aiuto, loro trovavano lo spazio per un tiro comodo. È successo questo«, spiega prima di osservare che »rendiamo meglio contro grandi squadre come Orlando e Los Angeles. Anche questo è un problema”

NBA, Bargnani non basta. Toronto sconfitta

C’è solo una lucead illuminare la notte di Toronto: Andrea Bargnani. Nella ennesima pesante sconfitta casalinga dei Toronto Raptors contro i Detroit Pistons infatti è solo Bargnani a non perdere la faccia realizzando, da solo, 31 punti, 9 rimbalzi, 3 assist, 1 recupero e 1 stoppata, numeri da fenomeno ma che non bastano a Toronto che così subisce il 26esimo ko stagionale, di fronte alle soli 13 vittorie in campionato. I canadesi del Toronto, oltre a Bargnani, hanno potuto contare su 11 punti e 13 assist di Jose Calderon e i 15 punti di DeMar DeRozan. La sconfitta per i canadesi è nata soprattutto nel primo tempo chiuso con un passivo pesante di punti subiti: 60.

Armani Jeans Milano, Bucchi: “Gli infortuni hanno penalizzato la mia gestione”

Piero Bucchi, ex coach di Milano, esonerato poche settimane fa, e sostituito con Dan Peterson ieri, intervistato da Sky, ha parlato con amarezza della vicenda:

“Se ci sono delle responsabilità da parte mia, probabilmente è dovuto al fatto che non è stato un periodo semplicissimo a Milano. Credo che le contestazioni mi abbiano involontariamente un pò chiuso e forse ho difettato nella comunicazione. Se ci fossimo qualificati per le Top 16 sarei ancora in panchina? Credo di sì. E’ chiaro che gli infortuni di Pecherov e di MaciulisPetravicius e Finley per i loro problemi fisici, parlandone già in agosto, ma il club ha rifiutato questa ipotesi e io ho rispettato il volere della società, capendo che nuovi ingaggi avrebbero significato nuovi e forti esborsi”.

Virtus Bologna, Poeta: “Non abbiamo paura di nessuno”

Giuseppe Poeta, playmaker della Virtus Bologna e ex cestista del Teramo ha commentato così la prossima sfida di campionato proprio contro gli abruzzesi: “Per fortuna sto bene, ho fatto tutta l’ultima settimana regolarmente, sono in forma”, annuncia senza immaginare cosa succederà domenica.  O meglio: cosa gli succederà. Prima della partita e durante. Ieri si è messo a posto i capelli, sistemato le basette. Fosse un calciatore direbbe che “se segno non esulto”. Ma non sarebbe da Poeta: se vince porta la Virtus in Coppa Italia ed esulta con il cuore in frantumi. E in fondo renderebbe un pò meno triste anche la gente di Teramo.

Peppe Poeta come arrivò a Teramo, in Serie A, direttamente dalla serie B di Veroli?

“Cominciarono a seguirmi da gennaio. Avevo un contratto con Veroli anche per l’anno seguente ma con l’opzione di uscita se fosse cambiato l’alllenatore, Stefano Salieri, quello che era al Gira. E’ quanto successe, poi cambiarono anche le regole sullo svincolo e alla fine mi liberai a parametro. Mi impressionò il fatto che a seguirmi in prima persona fosse il presidente Antonetti. Ricordo che era presente ad una gara ad Osimo, abbastanza vicino a Teramo. Feci molto bene. Poi si fece viva anche Roma ma mi voleva prendere e girarmi in prestito. Pensai che Teramo fosse il posto giusto e lo è stato”.

Quattro stagioni in crescita. Solo bei ricordi?

“Sì, considero bellissimo anche l’anno passato perché comunque ci salvammo e debuttai in una coppa internazionale. Teramo mi ha visto crescere e la gente mi ha adottato. A me tenevano un pò più del normale e così anche io ho imparato a tenere a loro un pò più del normale. Poi io sono uno che vive in mezzo alla gente, pranzo fuori, passeggio per le vie del centro, non sono uno che si nasconde. Alla fine a Teramo mi conoscevano tutti, ero uno di loro. Ogni volta che parlo vorrei ringraziare qualcuno. Dal presidente Antonetti in giù, compresi gli amici del bar in cui facevo colazione la mattina”.

Nel suo terzo anno a Teramo per poco non eliminate Milano…

“Mi brucia ancora perché stavamo giocando così bene che eravamo convinti di fare la finale e qualificarci per l’Eurolega. Chissà se poi l’avremmo fatta… Se avessimo eliminato Milano, e tutti sanno quanto ci andammo vicini, avremmo trovato Biella in semifinale, con il vantaggio del fattore campo. Chiodo scacciachiodo. C’è solo un modo per cancellare i rimpianti: tornare nei playoff e andare più lontano. Con la Virtus”.

Per la prima volta torna su un campo da ex. Ha idea di come reagirà emotivamente?

“Zero. Avevo deciso di non pensarci, arrivare là, farmi scendere due lacrime e provare a giocare. Ma hanno deciso di ritirare la mia maglia numero 8, e poi la settimana è lunghissima, non riesco a non pensarci. Sarà un’esperienza nuova”.

Il suo mentore Andrea Capobianco è stato esonerato. Questo può togliere un pò di tensione?

“Non credo, semmai il fatto che non ci sia nemmeno un giocatore dei miei tempi, a parte il grande capitano Lulli, che gioca pochissimo, può aiutarmi. Non devo giocare contro degli amici. Quelli però saranno tutti in tribuna. Mi basterà voltarmi verso gli spalti e vedrò solo facce note. Il PalaScapriano è una bomboniera, la gente la vedi in faccia”.

E’ in corso un grande dibattito a Bologna: come deve giocare la Virtus in attacco?

“Non vale, io sono di parte… Comunque credo che ci si debba sforzare di seguire le indicazioni del coach con un pò più di spensieratezza. Smettiamo di pensare troppo solo quando andiamo sotto. Dobbiamo farlo a prescindere perché il talento c’è. Il cammino di questa squadra che ha giocato con degli assenti per due terzi del girone d’andata dimostra che abbiamo cuore e coglioni. Non abbiamo paura di giocare contro chi è più forte, non abbiamo paura di rimontare se andiamo sotto, non molliamo mai, abbiamo vinto anche in trasferta”.

Con un altro americano e senza infortuni quanto vale questa squadra?

“Possiamo giocare per una semifinale scudetto, però deve incastrarsi tutto bene. All’inizio quando non avevamo problemi abbiamo vinto quattro partite su cinque. Basta una striscia come quella per volare. E’ una questione di salute e di chimica. Se abbiamo tutte e due andiamo in alto. Altrimenti basta perdere due gare e ti trovi dodicesimo, con l’equilibrio che c’è in giro”.

NBA, Miami senza LeBron James sconfitta a Denver

Quarta sconfitta consecutiva in NBA per Miami che questa volta, orfani di LeBron James perdono contro Denver Nuggets con un passivo pesante: 130 a 102. Dopo un’ottima serie di 13 vittorie consecutive adesso Miami è in un vortice negativo visto anche l’infortunio a LeBron James che ha saltato la partita per un dolore al ginocchio sinistro. Per quanto riguarda le statistiche della partita ottima prova per Smith dei Denver che realizza 28 punti e per Anthony autore di 21 punti. Vittoria al cardiopalma per Oklahoma City che vincono contro Orlando Magic grazie a un tiro di Richardson proprio negli ultimi secondi. Ecco il quadro completo delle partite giocate questa notte in NBA: Minnesota Timberwolves-Washington Wizards 109-97; Oklahoma City Thunder-Orlando Magic 125-124; Denver Nuggets-Miami Heat 130-102.

Virtus Bologna, preso K. C. Rivers

Sembrava destinata al fallimento la trattativa tra Virtus Bologna e K.C. Rivers dopo la dura presa di posizione di ieri della squadra emiliana con un comunicato dal proprio sito ufficiale in cui si dichiarava chiusa ogni speranza per l’acquisto del cestita americano. Invece nella mattinata di oggi il colpo di scena: finalmente K.C. Rivers approda alla Virtus Bologna. Il 18 gennaio Rivers giocherà l’ultima partita con la squadra francese del Roanne nella Coppa di Francia e dopo prenderà un aereo con un’unica destinazione: Bologna. Dopo una carriera universitaria costruita in patria Rivers può vantare anche ottime esperienze in Italia con  Treviso e con Latina dove ha vinto il titolo di capocannoniere della Lega Due.