Nba risultati 7 gennaio 2012

Dieci gare di Regular Season Nba disputate il 7 gennaio con le sconfitte di Denver e Toronto – contro San Antonio e Filadelfia nonostante le ottime prestazioni di Danilo Gallinari e Andrea Bargnani. Male anche gli Hornets di Marco Belinelli, battuti 96-81 a Dallas dai campioni in carica dei Mavericks (4-5). Per Belinelli, 17’14” in campo per tre punti (1/4 al tiro). Dirk Nowitzki è ancora l’ombra di se stesso (10 punti con 2/11 al tiro).

Ottava vittoria per Miami Heat con il rientrante LeBron James in grado da solo di abbattere le velleità dei Nets a New Jersey: finisce 101-90 con 32 punti di LeBron. Sconfitta per Chicago (sette vinte e due perse nella serie) dopo sei successi consecutivi: i Bulls si piegano di fronte agli Hawks che sfruttano il turno casalingo e si impongono ad Atlanta per 109-94.

Da segnalare i 25 punti di Josh Smith e la giornata poco proficua di Derrick Rose che chiude con otto punti (3/10 al tiro). Vittoria anche i Los Angeles Clippers che beneficiano dello stato di grazia di Griffin (22 punti e 14 rimbalzi) per liquidare Milwaukee.

Risultati regular season Nba 7 gennaio 2012:

Nba, Gallinari 31 punti e Bargnani doppia-doppia

Nel corso delle gare Nba del 7 gennaio, Danilo Gallinari e Andrea Bargnani protagonisti col sogno dell’All Star Game anche se le rispettive squadre – Denver e Toronto – hanno perso. Stop di Chicago ad Atlanta, ottavo successo per Miami. Passata la grande paura di Mike D’Antoni, i Knicks vincono anche a Detroit.

La grande giornata di Gallinari e Bargnani nel turno post-Befana purtroppo non è stata una giornata felice per Denver e Toronto che hanno perso in trasferta a Filadelfia  e a San Antonio, peraltro formazioni più quotate. Gallinari ha scritto 31 punti, suo high stagionale, contro gli Spurs privi di Ginobili (frattura alla mano, 8 settimane di stop) e con 7 giocatori in doppia cifra.

Mazzon tra ricordi e derby contro Treviso

Siamo giunti vigilia dell’attesissimo derby Benetton Treviso-Umana Venezia. Una partita che sarà giocato in un palazzetto da tutto esaurito, visto che sono già esauriti i 1200 biglietti per i tifosi orogranata e sono pochissimi i posti disponibili per gli altri settori destinati ai tifosi biancoverdi. Il Palaverde, che sino a questo punto del campiponato é stata la sede delle partite casalinghe di entrambe le formazioni (il PalaTalercio non é infatti omologato per la A1). «E’ sorprendente arrivare a questa partita davanti a loro in classifica – spiega il coach dell’Umana Andrea Mazzon – stiamo parlando di una squadra storica, che negli ultimi anni è sempre stata al top. Però siamo anche consapevoli che adesso, con i nuovi innesti, la Benetton è di nuovo una squadra di prima fascia. Hanno poi alcuni giocatori con qualità superiori alla media in termini di esperienza ad alto livello. Penso in particolare a Bulleri, Becirovic e Thomas che hanno grandissima esperienza di A1 e di partite come queste. Il talento di Becirovic poi è assolutamente unico».

MAZZON TRA RICORDI E ATTUALITA’ – La parola derby provoca in Mazzon pagine belle ed indimenticabili della sua carriera: «Ricordo molti derby con la Benetton perché in gioventù andavo a vedere sia Reyer che Mestre. Sono partite che ogni giocatore vorrebbe giocare e credo che sia il bello di ogni sport giocare partite in cui c’è sana rivalità. Partite che danno grandissime soddisfazioni. Poi alla parola derby associo la cornice di quelli a cui ho preso parte in grecia tra Aris e Paok che non è nulla di immaginabile se non li si è vissuti. Infine quando ero a Verona, anche se era un derby meno sentito, ho giocato contro la Benetton una semifinale scudetto, un bel ricordo. Quello di domenica è però un derby molto più sentito».

Sacripanti chiede a Caserta di tornare a vincere contro Montegranaro

Per la Juve Caserta domani c’è l’incontro con la Fabi Shoes Montegranaro e coach Sacripanti, nel consueto incontro con la stampa della vigilia, non nasconde le difficoltà di un match che presenta tanti motivi di interesse tra cui l’atteso debutto di Charlie Bell nelle fila bianconere ed il ritorno a Caserta, per la prima volta da avversario, dell’ex capitano bianconero Fabio di Bella. «Partita difficile contro una squadra composta da dieci giocatori dieci che sta cercando di trovare una continuità nei risultati dopo un inizio di stagione difficile». Oltre che dal valore dell’avversario, il tecnico bianconero è preoccupato anche dei tanti infortuni che hanno condizionato il cammino ed il gioco della squadra casertana. «Noi siamo ancora e sempre in emergenza e chi andrà in campo dovrà dare un extra contributo per cercare di conquistare un successo che ci manca da tre partite. L’unica certezza, oggi è di poter sempre contare sul calore del nostro pubblico che mai come in questo momento rappresenta un sostegno fondamentale per sopperire alle difficoltà».

Coach Lardo spinge Roma verso le final eight

Coach Lino Lardo ha incontrato la stampa alla vigilia del match che vedrà l’Acea impegnata contro la Novipiù Casale Monferrato. Il coach della squadra romana si é detto fiducioso sulle possibilità di raggiungere le final eight, da parte del suo roster. «E’ la seconda di due partite in trasferta, i segnali che arrivano dalla gara di Milano sono contrastanti, abbiamo incontrato una squadra di cui conosciamo bene il valore però saremmo potuti uscire dal Mediolanum Forum con i due punti se avessimo giocato con più continuità per tutti i 40′. Quello che chiedo ai miei giocatori è la continuità, giocare con intensità per tutta la partita. Ci siamo resi conto che con la voglia messa in campo a Milano nell’ultimo quarto possiamo arrivare a risultati migliori. Domani incontriamo una squadra che sta giocando un buon basket, è veloce e, soprattutto in casa, è pericolosa. La speranza è di portare a casa una vittoria importante avendo poi l’ultima partita del girone d’andata in casa con Pesaro, eventualmente provando ancora a pensare alla Final Eight di Coppa Italia, anche se oggi la cosa più importante è guadagnare due punti».

Banca Tercas – Armani 74-68, a Teramo Milano non passa

Anticipo quindicesima giornata basket A1:
Banca Tercas Teramo – Armani Milano 74-68
(7-17, 30-40, 56-52)

I precedenti – venti gare prima dell’odierna, valevole per il quindicesimo turno di basket A1 – parlavano di un bilancio pendente in maniera netta da una sola parte: 15 i successi di Milano a fronte dei 5 teramani (dieci le sfide a Teramo con sette successi meneghini). E, per la verità, le forze in campo e gli obiettivi di stagione lasciavano presagire che gli equilibri di bilancia non fossero affatto alterati: ci si aspettava il successo di Milano al PalaScapriano nel corso dell’anticipo di giornata sebbene i biancorossi di Alessandro Ramagli fossero reduci dal successo di Ancona contro Montegranaro.

Il roster capolista di Sergio Scariolo, costruito per lottare per il titolo, dopo la bella prova di Alessandro Gentile nella sfida casalinga contro Roma e, ancor di più, in seguito all’aggancio in vetta alla Montepaschi Siena, aveva semmai un obiettivo ancor più definito: non perdere la cima e mettere pressione ai toscani, che giocheranno domani con la consapevolezza di sapere cosa abbia fatto Milano.

 

Nba, parla Gallinari dopo New Orleans – Denver

C’era da vincere un derby tutto italiano – quello con l’amico Marco Belinelli – ma non solo: occorreva dare continuità ai risultati di Denver e piazzare una prestazione indivisuale a tal punto buona da riscattare in totto quell’erroraccio che lo aveva visto protagonista a Los Angeles quando – ultima palla in mano – Danilo Gallinari aveva sbagliato il canestro dell’aggancio ai Lakers.

E il Gallo, a questo putno, non solo ha consentito ai Nuggets di vincere contro gli Hornets ma ha pure convinto mettendo a referto una prestazione che, al pari di Andrea Bargnani, gli lascia quantomeno sperare di partecipare alla All Star Game. Denver sbanca New Orleans per 96-88, il Gallo mette a referto 23 punti (mvp di serata) in 39’22” di gioco.

Le percentuali dell’ex Armani Milano sono nel complesso discrete: 9/17 al tiro, 3/9 da 3 punti, 4 rimbalzi e 6 assist. E’ lo stesso Gallinari, a fine gara, a tracciare un’analisi dettagliata della sfida e raccontare come – dopo essere stata sotto nei primi due quarti – Denver abbia cambiato marcia nella ripresa:

Nba risultati 6 gennaio

Dodici partite di Nba nel corso dell’Epifania con il derby tra Danilo Gallinari e Marco Belinelli, con il Gallo che ha messo in scena una prestazione super – 23 punti, 4 rimbalzi, 6 assist – con cui ha consentito a Denver di liquidare gli Hornets (e sente odore di all star game).

Chicago sbanca Orlando in virtù del solito fenomeno Derrick Rose che, in condizioni fisiche non ottimali (problemi al gomito), piazza 21 punti, 8 rimbalzi e 10 assist mentre i 28 punti e 15 rimbalzi di Dwight Howard non bastano ai locali.

Boccata di ossigeno per i Knicks che a Washington si schierano compatti con coach Mike D’Antoni e con ogni probabilità gli salvano la panchina: determinante il trio Anthony (37 punti)-Stoudemire (23)-Chandler (12). Ko Andrea Bargnani (17 a refertio in 36 minuti con 6/12) contro New Jersey. 

James Harden (23 punti partito dalla panchina) e Sergi Ibaka (11 punti e 9 rimbalzi) rilanciano Oklahoma. In crescita Indiana e Atlanta.

I risultati della regular season Nba del 6 gennaio:

Nba, Gallinari mette ko gli Hornets di Belinelli

Nel corso delle gare Nba del 6 gennaio, Danilo Gallinari è il migliore di Denver che va 6/2 vincendo a New Orleans nel derby azzurro tra il milanese e Marco Belinelli. Intanto, i deboli Nets interrompono la breve scalata dei Raptors vincendo a Toronto. Grazie a Rose, Chicago vola passando anche a Orlando. Continua la striscia di Chicago (7/1) che frena la corsa di Orlando (3/4) nel turno dell’Epifania con 12 gare e 5 vittorie esterne fra le quali quelle di Mike D’Antoni che salva la sua panchina dei Knicks e del Gallo che dà slancio alle nuove ambizioni dei Nugget (6/2)  nel derby con Belinelli.

Brusco stop,invece, per l’interessante primavera di Toronto di Andrea Bargnani (3/4) che dopo le due vittorie, fra le quali quella sorprendente al Madison, perde in casa contro i Nets che hanno vinto la loro seconda partita. Danilo Gallinari in odore di All Star Game dopo la prova da leader di Denver a New Orleans, col maggior punteggio (23 punti. 9/17, 3/9 da 3, 4 rimbalzi, 6 assist), il maggior minutaggio della sua squadra (39 minuti): grinta, attacco, difesa, organizzazione, carisma. New Orleans che aveva iniziato bene la stagione ha perso terreno (2/5), e fra i pochi da salvare in una squadra dallo scarso potenziale offensivo c’è Marco Belinelli tornato nel quintetto con i nuovi guai al ginocchio di Eric Gordon e la cui risposta è stata senz’altro positiva, con 3 bombe importanti per tenere su la squadra, 13 punti, 5/13, 4 assist, 2 recuperi, 3 rimbalzi.

NBA: New York delusa, D’Antoni rischia

Intanto una svolta nel turno Nba di giovedì 5 gennaio 2012: settimo successo per Miami che senza Lebron e Wade vince dopo 3 supplementari ad Atalanta, Portland ferma i Lakers grazie a Wallace, Tanto i Lakers quanto Dallas non hanno mai vinto in trasferta.

Sacramento ha licenziato Paul Westphal e New York potrebbe pensare di adottare identico provvedimento con Mike D’Antoni. Il turno più corto, con 4 gare, quello di  giovedì 5 gennaio ha invece detto cose importanti, anche se tutto è relativo con questa NBA post-lock out ripartita frettolosamente. Comunque si sono avute alcune conferme, e cioè:

Nba risultati 5 gennaio 2012

Quattro gare Nba il 5 gennaio, con lo spettacolo di Atlanta dove gli Hawks hanno dato filo da torcere a Miami e con gli Heat capaci di aggiudicarsi una vittoria importantissima dopo tre over time e – dettaglio tutt’altro che trascurabile – senza l’apporto di LeBron James e Dwyane Wade, non al meglio delle condizioni e risparmiati per l’intera gara.

A trascinare gli Heat, ancora una volta, il duo composto da Chris Bosh e Mario Chalmers, con il lungo capace di decidere la gara con la tripla della vittoria (per lui, 33 punti e 14 rimbalzi) e il play che ha messo a referto 29 punti. Bene San Antonio Spurs che liquida i campioni di Dallas per 93-71 grazie alla prova maiuscola di Bonner (16 punti finali).

Male i Lakers di Kobe Bryant, battuti a Portland per 107-96: Bryant ne piazza 30, Gerald Wallace uno in più (grande prova anche di LaMarcus Aldridge, 28 punti e 10 rimbalzi). Sacramento supera i Milwaukee Bucks dopo aver cancellato un vantaggio ospite di 20 lunghezze: bene Evans (26 a referto) e Cousins (19).

Risultati della regualr season Nba del 5 gennaio 2011:

Bargnani vuole l’All Star Game

Dopo una serie di prestazioni da applausi inanellate nel corso delle prime gare di regular season di Nba, Andrea Bargnani (settimo marcatore della Lega americana) sta prendendo per mano i Toronto Raptors e comincia a pensare in grande. Il Mago vede una strada ancora lunga e tortuosa ma sta dimostrando di poter competere con i migliori cestisti a stelle e strisce e ora sogna l’All Star Game.

E’ lo stesso romano, al termine della sfida vinta contro Cleveland (in cui ha messo a referto il massimo stagionale, 31 punti, e che sta viaggiando a una media di quasi 28 punti a partita nelle ultime quattro gare) a rendere pubblici i desideri:

“L’All Star game è un sogno. È ovvio, vorrei arrivarci: l’unico modo per riuscirci è continuare a lavorare, lavorare, lavorare. La cosa più importante è continuare a vincere. Ho tirato molto bene nel secondo tempo, ma il merito è di tutta la squadra: non ho avuto bisogno di forzare, avevo a disposizione tiri aperti perchè la palla arrivava sempre al momento giusto”.

Caso Delle Cave, la perizia del Pm smentisce ipotesi freni difettosi

Ci sono nuovi ed importanti sviluppi sul caso Mario Delle Cave, la 18enne giovane promessa della Stella Azzurra Roma, deceduto il 7 settembre a causa di un incidente stradale dalla dinamica fatalmente incredibile: il giovane era sul proprio scooter fermo ad un semaforo (dietro di lui il compagno di squadra Alessandro Paesano), quando venne investito da un cellulare dei Carabinieri. Delle Cave morì sul colpo, mentre Paesano riuscì a cavarsela con qualche ferita. In un primo tempo si ipotizzò di un guasto ai freni del mezzo dell’Arma: ma la perizia disposta dal Pubblico Ministero Delia Cardia ha smentito tale ipotesi: secondo le prime indiscrezioni l’impianto di frenata era perfettamente funzionante, con il motivo dell’incidente che ritorna ad essere la forte velocità del veicolo. Ed ora il carabiniere che era alla guida del veicolo rischia un rinvio a giudizio con l’accusa di omicidio colposo.

La Benetton Treviso riabbraccia Marcus Goree

Contiunano a ruotare le porte scorrevoli del grand hotel della Benetton Treviso. Mancano infatti solo i dettagli per ufficializzare l’accordo ed il ritorno in magli biancoverde di Marcus Goree. L’ala-centro 35enne si è svincolato dal PAOK Salonicco e nel giro di pochi giorni dovrebbe raggiungere la squadra di Sasha Djordjevic, che nell’ultimo mese ha cambiato fisionomia. Goree ha già giocato per tre stagioni con la maglia biancoverde dal 2004 al 2007, nel corso delle quali vinse un campionato italiano, due Coppa Italia e una Supercoppa Italiana.