La NBA si spacca per il duello Obama-Romney

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Basket e politica anche negli Usa: Obama ha assoldato Michael Jordan e un gruppo di star ed ex, il candidato Repubblicano ha dalla sua i proprietari. Obama:” Noi come Miami, Romney come Lin”.

Tempo di  grandi manovre per le prossime elezioni presidenziali degli Stati Uniti, i due candidati Barack Obama e Mike  Romney dai congressi di Charlotte e Tampa non si risparmiano i colpi bassi, e non perdono l’occasione per raccogliere finanziamenti e reclutare personaggi illustri in questa battaglia. Da qualche anno come in Italia anche il mondo dello sport viene coinvolto se non sfruttato. Il fine giustifica i mezzi. E il basket , sport di successo, è un formidabile bacino di potenziali consensi.

Il democratico  Obama ha arruolato Carmelo Anthony, Vince Carter, Grant Hill, Baron Davis e Michael Jordan che ha organizzato una cena a New York con 20 mila dollari a cranio e un raccolto di 3 miloni. Sono dalla sua parte gli allenatori Doc Rivers (Boston Celtics), Gregg Popovich (Spurs), Larry Drew (Hawks)  e Mike Dunlap. “Barry O’ Bomber” come veniva chiamato ai tempi dell’università l’attuale presidente aveva per primo pescato  con successo nell’ambiente del suo sport preferito ai tempi del primo mandato quando riuscì a reclutare LeBron James, Carmelo Anthony, Dwayne Wade e alcuni immortali del parquet come Bill Russell, Magic Johnson e Patrick Ewing  e Allan Houston..

Da parte sua Mitt Romney si è garantito l’appoggio di alcuni proprietari, come James Dolan (Knicks) James DeVos (Orlando Magic), Michael Gearon (Hawks)e Dan Gilbert (Cavaliers)  e l’uomo dello show-time dei Lakers Pat Riley.

Obama è intervenuto anche dialetticamente durante la finale NBA e sulla querelle per decidere se fosse più forte  il Dream Team di Barcellona o quello di Londra, cavandosela astutamente con la storia che il primo rappresentava fatalmente la sua generazione, mossa che gli ha permesso di “reclutare” Michael Jordan. L’ultima uscita è di questi giorni, non proprio felicissima, è stata usata come argomento di polemica con Romney. “Noi siamo come i Miami Heat e lui è come Jeremy Lin”.  Un modo per dire che lui arriverà al titolo mentre il rivale sarà ricordato come una meteora, anche se ben pagata. Nessun commento, per ora,  da parte della folta comunità asiatica: siamo sicuri che continuerà a essere un voto sicuro per Obama?.  Altrimenti, il presidente appassionato di basket passerebbe alla storia del basket per un clamoroso auto canestro.

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