Virtus Bologna, Poeta: “Non abbiamo paura di nessuno”

Giuseppe Poeta, playmaker della Virtus Bologna e ex cestista del Teramo ha commentato così la prossima sfida di campionato proprio contro gli abruzzesi: “Per fortuna sto bene, ho fatto tutta l’ultima settimana regolarmente, sono in forma”, annuncia senza immaginare cosa succederà domenica.  O meglio: cosa gli succederà. Prima della partita e durante. Ieri si è messo a posto i capelli, sistemato le basette. Fosse un calciatore direbbe che “se segno non esulto”. Ma non sarebbe da Poeta: se vince porta la Virtus in Coppa Italia ed esulta con il cuore in frantumi. E in fondo renderebbe un pò meno triste anche la gente di Teramo.

Peppe Poeta come arrivò a Teramo, in Serie A, direttamente dalla serie B di Veroli?

“Cominciarono a seguirmi da gennaio. Avevo un contratto con Veroli anche per l’anno seguente ma con l’opzione di uscita se fosse cambiato l’alllenatore, Stefano Salieri, quello che era al Gira. E’ quanto successe, poi cambiarono anche le regole sullo svincolo e alla fine mi liberai a parametro. Mi impressionò il fatto che a seguirmi in prima persona fosse il presidente Antonetti. Ricordo che era presente ad una gara ad Osimo, abbastanza vicino a Teramo. Feci molto bene. Poi si fece viva anche Roma ma mi voleva prendere e girarmi in prestito. Pensai che Teramo fosse il posto giusto e lo è stato”.

Quattro stagioni in crescita. Solo bei ricordi?

“Sì, considero bellissimo anche l’anno passato perché comunque ci salvammo e debuttai in una coppa internazionale. Teramo mi ha visto crescere e la gente mi ha adottato. A me tenevano un pò più del normale e così anche io ho imparato a tenere a loro un pò più del normale. Poi io sono uno che vive in mezzo alla gente, pranzo fuori, passeggio per le vie del centro, non sono uno che si nasconde. Alla fine a Teramo mi conoscevano tutti, ero uno di loro. Ogni volta che parlo vorrei ringraziare qualcuno. Dal presidente Antonetti in giù, compresi gli amici del bar in cui facevo colazione la mattina”.

Nel suo terzo anno a Teramo per poco non eliminate Milano…

“Mi brucia ancora perché stavamo giocando così bene che eravamo convinti di fare la finale e qualificarci per l’Eurolega. Chissà se poi l’avremmo fatta… Se avessimo eliminato Milano, e tutti sanno quanto ci andammo vicini, avremmo trovato Biella in semifinale, con il vantaggio del fattore campo. Chiodo scacciachiodo. C’è solo un modo per cancellare i rimpianti: tornare nei playoff e andare più lontano. Con la Virtus”.

Per la prima volta torna su un campo da ex. Ha idea di come reagirà emotivamente?

“Zero. Avevo deciso di non pensarci, arrivare là, farmi scendere due lacrime e provare a giocare. Ma hanno deciso di ritirare la mia maglia numero 8, e poi la settimana è lunghissima, non riesco a non pensarci. Sarà un’esperienza nuova”.

Il suo mentore Andrea Capobianco è stato esonerato. Questo può togliere un pò di tensione?

“Non credo, semmai il fatto che non ci sia nemmeno un giocatore dei miei tempi, a parte il grande capitano Lulli, che gioca pochissimo, può aiutarmi. Non devo giocare contro degli amici. Quelli però saranno tutti in tribuna. Mi basterà voltarmi verso gli spalti e vedrò solo facce note. Il PalaScapriano è una bomboniera, la gente la vedi in faccia”.

E’ in corso un grande dibattito a Bologna: come deve giocare la Virtus in attacco?

“Non vale, io sono di parte… Comunque credo che ci si debba sforzare di seguire le indicazioni del coach con un pò più di spensieratezza. Smettiamo di pensare troppo solo quando andiamo sotto. Dobbiamo farlo a prescindere perché il talento c’è. Il cammino di questa squadra che ha giocato con degli assenti per due terzi del girone d’andata dimostra che abbiamo cuore e coglioni. Non abbiamo paura di giocare contro chi è più forte, non abbiamo paura di rimontare se andiamo sotto, non molliamo mai, abbiamo vinto anche in trasferta”.

Con un altro americano e senza infortuni quanto vale questa squadra?

“Possiamo giocare per una semifinale scudetto, però deve incastrarsi tutto bene. All’inizio quando non avevamo problemi abbiamo vinto quattro partite su cinque. Basta una striscia come quella per volare. E’ una questione di salute e di chimica. Se abbiamo tutte e due andiamo in alto. Altrimenti basta perdere due gare e ti trovi dodicesimo, con l’equilibrio che c’è in giro”.

Serie A1, risultati della 14° giornata

Questi sono i risultati della 14° giornata della Serie A1 di Basket, penultima di andata. Siena batte Sassari e resta in vetta, mentre sembra funzionare la cura Peterson sulla panchina dell’Armani Jeans Milano che ottiene la seconda vittoria consecutiva sulla panchina, Montegranaro asfalta Varese, mentre la sorpresa della giornata è il successo esterno colto da Avellino sul parquet della Scavolini Pesaro. Roma domina ma perde contro la Virtus Bologna e vede sfumare le Final Eight.

Pesaro-Acvellino 69-80

Siena-Sassari 92-83

Caserta-Teramo 89-91

Cantù-Treviso 75-65

Bologna-Roma 87-79

Montegranaro-Varese 107-77

Cremona.-Milano 71-78

Brindisi-Biella stasera.

Banca Teramo, Ramagli:”Con Brindisi ci serve la vittoria”

La Banca Teras Teramo affronta stasera l’Enel Brindisi  con la grande novità che è arrivata dal mercato di Dicembre, Rodrigo De La Fuente, ma deve verificare le condizioni di Drake Diener, alle prese con una leggera distorsione alla caviglia. Il coach Alessandro Ramagli presenta così la gara: “Una partita importante contro una squadra che ci appaia in classifica,che per questo motivo vale doppio.

Serie A, risultati della 10° giornata

La decima giornata di campionato ha confermato lo strapotere della Montepaschi Siena che ha battuto in modo netto Pesaro per 104-61, il risveglio della Lottomatica Roma capace di espugnare per 100-102 Biella,  con i romani che ottengono la terza vittoria di fila, la seconda consecutiva in trasferta.

Teramo, Ramagli:”Varese l’avversario peggiore che potesse capitarci ora”

Dopo la battuta d’arresto casalinga contro Roma, la Banca Tercas Teramo si ritrova di fronte la Cimberio Varese. La squadra di Recalcati è indubbiamente una delle rivelazioni del campionato e dovrà  vedersela contro il secondo migliore attacco. Per quanto riguarda la situazione infortuni, problemi per Lulli e Zoroski alle prese entrambi con problemi muscolari.

BancaTercas Teramo: ecco Ramagli e Crawford

Nessun’altra possibilità ad Andrea Capobianco: la BancaTercas Teramo, dopo aver riflettuto a lungo, ha deciso per volontà dirigenziale di archiviare l’esperienza con il tecnico partenopeo e ha ufficializzato l’ingaggio di coach Alessandro Ramagli, presentato in sede alle 16.30.

Il tecnico livornese, classe 1964, è l’uomo cui il presidente Carlo Antonetti si affida per voltare pagina. Ramagli, che per maestro ha avuto Claudio Bianchi e che ha legato il proprio nome a quello del Livorno Basket con cui è riuscito a sforare una finale promozione, è reduce dall’esperienza fatta sulla panchina di Reggio Emilia, dove ha allenato fino alla passata stagione conseguendo la semifinale play off persa contro Veroli.

La sala conferenze era gremita, Ramagli visibilmente emozionato ma già determinato: aveva chiesto una notte di tempo per decidere, la notte ha portato consiglio:

Teramo esonera Capobianco e attende Crawford

Sei partite e altrettante sconfitte: inesorabile la classifica che, di fianco alla voce Teramo annota uno zero privo di fraintendimenti. Inevitabile che il primo a finisre in discussione fosse coach Andrea Capobianco che, proprio oggi, ha ricevuto il benservito dalla dirigenza.

Esonerato il napoletano classe 1966, che era approdato a Teramo nella stagione 2008-09 riuscendo a raggiungere nello stesso anno il terzo posto e storici play-off, Capobianco non conosce ancora il nome del sostituto perchè il patron del club,  Carlo Antonetti, non lo ha ancora reso noto.

La rinuncia al tecnico che alla guida di Teramo si era aggiudicato il premio come “Miglior tecnico del campionato italiano 2008-2009” arriva dopo la sconfitta della squadra contro la Benetton Treviso in una trasferta conclusasi col netto punteggio di 90-71. Il prossimo turno pone Teramo di fronte ai campioni d’Italia della Montepaschi Siena.

Intanto a rinforzare la rosa biancorossa si attende l’arrivo di un nome di spessore. nelle ultime ore si è parlato con sempre maggiore insistenza della guardia Joe Crawford, 24 anni, ex Kentucky, e di recente con i Sacramento Kings nel corso della pre season.

Teramo presenta Josh Davis: “In Abruzzo per vincere”

Teramo Basket ha presentato il suo nuovo acquisto, lo statunitense Josh Davis, il quale si è detto entusiasta dell’approdo in tera abruzzese. “Sono felicissimo di far parte di questo gruppo, di indossare la maglia biancorossa e soprattutto di essere arrivato a Teramo. Ringrazio la società  per la fiducia e sono pronto a scendere in campo per conquistare più vittorie possibili”.
All’anagrafe Joshua Warren Davis, ala grande classe 1980 e nativo di Salem: il cestista a stelle e strisce porta in dote 204 centimetri di altezza per 111 chili di peso. La società lo ha subito accolto come si fa con i campioni.E’ un giocatore solido al quale chiediamo grande impegno. Lo abbiamo incontrato in passato nel 2003, quando militava nella fila di Jesi, e quindi conosciamo la sua volontà la voglia di dimostrare il proprio valore. Ha avuto esperienze in NBA e penso che possa dare un grosso contributo“.

Teramo Basket 2010/11: la rosa

TERAMO BASKET, LA ROSA DELLA STAGIONE 2010/11.

Ivan Zoroski (Play);

Blake Ahearn (Guardia);

Giorgio Boscagin (Guardia/Ala);

Gianluca Lulli (Ala);

Drake Diener (Guardia);

Alex Martelli (Guardia/Ala);

Roberto Rullo (Play);

Mike Hall (Ala);

Casey Shaw (Centro);

Achille Polonara (Centro);

Kevin Fletcher (Centro).

Teramo, Mike Hall: a Milano ci pensa lui

La foto in testa è solo un lontano ricordo. Perchè, nel frattempo, Hall ha fatto in tempo a salutare l’AJ Milano e proseguire altrove. Riportiamo la versione integrale dell’articolo di presentazione di Teramo Basket-Olimpia Milano apparso sulle pagine de Il Corriere dello Sport. La minaccia per l’Armani Jeans, si legge nel pezzo, è rappresentata soprattuto da Mike Hall, l’ala su cui la società abruzzese ha investito molto e nella quale ripone enorme aspettativa. Testuale:

Bravo e dannato, imprendibile e sfuggente ma anche tremendamente unico. Mike Hall è proprio questo, un giocatore capace di far male a chiunque, nessuno escluso. Oggi è la stella di Teramo, l’uomo sul quale ha voluto investire, e anche tanto, il presidente Carlo Antonetti. Con la speranza, o forse anche la certezza, di vincere l’ennesima scommessa. Il destino, però, è spesso beffardo e questa volta lo è stato con l’ala di Chicago, proprio con colui che ama prendersi gioco, sportivamente parlando, degli avversari. Prima giornata di campionato, e subito la sfida a quella Milano che due anni fa lo aveva portato in Italia e gli aveva dato fiducia. Hall, molto criticato proprio dal club milanese per certi suoi atteggiamenti fuori dalle righe sul campo, riesce anche a essere diplomatico.
«Sono eccitato ed anche tanto. Ma non perchè affronteremo Milano, bensì perchè sarà la mia prima uscita con la maglia di Teramo: ci tengo tantissimo a fare bene».
Della serie: il passato è già alle spalle, quello che conta è solo il futuro, sebbene sempre biancorosso.