Euroleague, in panchina potere serbo e avanzata italiana C

Con Bartzokas all’Olympiacos e lo spagnolo Plaza allo Zalgiris  le 23 squadre hanno definito il problema dell’allenatore. Ben 14 club hanno cambiato, per la prima volta 4 italiani (Messina, Scariolo, Pianigiani e Banchi). Dopo i Giochi l’annuncio di Obradovic al Barcellona.

Con la scelta di affidare la squadra campione a Georgios Bartzokas, allenatore dell’anno in Grecia col 3° posto alla guida del Panionios, sconfitto dall’Olympiacos in semifinale e fattosi conoscere nel 2010 per le imprese del Maroussi, sono ormai tutte a posto le 23 squadre del main draw di Euroleague alla quale si aggiungerà la vincente delle qualificazioni.

Saranno ben 14 le nuove panchine, in rappresentanza di 11 nazionalità, e contiamo anche l’ultima destinazione di  Zeljko Obradovic che  torna in Spagna dove ha vinto con la Joventut Badalona e il Real Madrid a metà Anni Novanta. Dopo le Olimpiadi alla scadenza del mandato di Sergio Scariolo, la panchina della nazionale  sarà di Xavi Pascual che lascerà infatti il Barcellona nelle mani del tecnico delle 8 coppe.

Sulle due panchine più titolate dell’ultimo decennio di Euroleague, occupate con successo dai due maggiori “maistere” (maestri in serbocroato)  Zeljko Obradovic (5 trofei) e Dusan Ivkovic (campione uscente), i greci hanno messo due allenatori  quarantenni fatti in casa, soprattutto con  le idee chiare, ben consapevoli del ridimensionamento dovuto alla crisi economica. Nativo di Larissa, fattosi conoscere per i sorprendenti risultati in Euroleague nel 2009-2010 quando alla guida del Maroussi battè Panathinaikos e Maccabi sfiorando i Playoff, Bartzokas si trova seduto all’improvviso sulla panchina campione d’Europa non privo di fiducia in se stesso: “E’ un onore e una grande responsabilità rappresentare un così grande club, ci occorre metodo, lavoro duro e dedizione per raggiungere il nostro obiettivo”. Nemmeno un accenno al grande lavoro di Ivkovic, sarà un caso?…

Bis mondiale del Piccolo Dream Team

Prova di forza degli USA nel 2°  Mondiale Under17 a Kaunas, nella finale Australia nuovamente sconfitta, al 3° posto la Croazia di Mario Hezonja inbattuta da 2 anni. Miglior giocatore Jahlil Okafor (2,10), top scorer della finale con 22 punti  Conner Frankamp unico bianco dei 12 di Don Showalter. Il ruolo delle scuole cattoliche.

Pronostico rispettato, 8 vittorie su 8 gare, minimo scarto +22 e massimo + 69 con la Cina: gli Stati Uniti battono nuovamente l’Australia ma in finale con uno scarto maggiore (95-62) di quello del girone eliminatorio (89-67) e il Piccolo Dream Team  stelle e strisce si aggiudica anche la seconda edizione del Mondiale Under17 in Lituania ai quali hanno partecipato 12 paesi fra i quali non si era qualificata l’Italia. Fra i giocatori anche un ceko che gioca la Virtus Bologna, protagonista dei due scudetti giovanili , Adam Pechacek, ala-centro di 2,07, fra i migliori della rassegna di Kaunas.

Olimpiadi di Londra con più Africa

Dopo la Tunisia, anche la Nigeria targata Usa ai Giochi. Bocciate le squadre balcaniche Grecia e Macedonia e sudamericane, premiate la Russia, la più forte e la regolarissima Lituania negli ultimi 20 anni fa il 3° e 4° posto. Riparte l’Italia dopo Londra.

Bocciate le squadre balcaniche. Sono loro le grandi deluse delle qualificazioni olimpiche, forse ancor più – anche se si giocava a Caracas – delle  tre sudamericane Venezuela, Repubblica Dominicana e Portorico forti di giocatori NBA: i vari Greivis Vasquez degli Hornets, Al Horford e Francisco Garcia degli Hawks e dei Kins di Sacramento, Josè Barea ex campione con Dallas ceduto a Minnesota. Pollice verso per la Grecia, squadra di grande tradizione e vincitrice quest’anno dell’Euroleague grazie al ceppo nazionale, e  la Macedonia-Fyrom che ha sciupato l’opzione di Bo McCalebb. Grande sorpresa degli ultimi europei, non si è ripetuta perché i gemelli Stojanovski e Cegeski sono stati la brutta copia di se stessi  e l’ex senese Vlado Ilievski e Pero Antic, pilastro dell’Olympiacos vincitore dell’Euroleague, hanno pagato in un colpo solo lo stress di una stagione pesantissima. Da qui le deludenti prestazioni di tiro di una squadra che fonda soprattutto la sua forza sul tiro pesante. Stavolta il rischio ha avuto il suo prezzo perché il tiro dall’arco è un boomerangm, e la Macedonia ha pagato pedaggio ai rimbalzi e fin dalla prima gara persa con l’Angola è stata in difficoltà.

Finale Nazionale U15. Reyer Venezia Campione d’Italia

La Reyer Venezia scrive per la prima volta nella storia del basket giovanile italiano il proprio nome nell’albo d’oro dei Campioni d’Italia. Nella finalissima disputata sul parquet del Paladesio e di fronte al presidente della Fip Dino Meneghin la squadra di coach Zanatta ha sconfitto la Stella Azzurra (65-61) al termine di una partita intensissima. L’avvio è stato tutto per i capitolini, sospinti dal prezioso talento di Andrea La Torre (inserito nel quintetto ideale della manifestazione e premiato come miglior giocatore della Finale Nazionale), mentre l’Umana ha cominciato a carburare solo da metà del secondo periodo. Proprio arginando il numero 17 romano e alzando possesso dopo possesso le percentuali di realizzazione, i veneti hanno ribaltato le sorti della gara, fino a legittimare il successo con un quarto periodo di grande sacrificio. Per la Stella Azzurra, alla prima finale giovanile della storia, un meritatissimo secondo posto nella categoria dei nati nel ’97 e ’98. Per la Reyer Venezia il gradino più alto del podio, arrivato con una settimana in crescendo e concluso con una prestazione di grande spessore.

Nella finale per il terzo posto l’Armani Junior Milano si è imposta nel derby lombardo contro la Comark Bergamo per 78-76 dopo un tempo supplementare. La squadra di coach Gandini è stata avanti per 38′ di gara, ma a pochi scampoli dalla fine ha subito il pareggio degli orobici. Nell’intenso extra-time le due formazioni si sono alternate al comando, fino al gioco da tre punti di Di Meco che ha rotto l’equilibrio e mandato l’Olimpia Milano sul gradino più basso del podio di Desio.

Ai mondiali Under 17 finale Usa-Australia

Si conclude in Lituania la seconda edizione del “piccolo mondiale” che vede gli americani favoriti. I canguri hanno fermato la Croazia imbattuta da 2 anni e mezzo che si deve accontentare del bronzo. Alvaro Merlo gioiello argentino di origine italiana.

Imbattuta da oltre 2 anni la Croazia campione d’Europa Under 17 nel 2010 e 2011 ha perso la prima partita contro l’Australia in semifinale, e quindi saranno i canguri a sfidare gli Stati Uniti, favoritissimi per il 2° titolo, nei mondiali Under17 in Lituania senza la squadra azzurra.

Nelle semifinali gli Usa hanno sconfitto di 29 punti la Spagna, minimo scarto del torneo, senza far giocare il loro miglior giocatore Jabari Parker, e riuscendo a fondere le individualità come Okafor, il fratellino del giocatore della NBA, Winslo e Krankamp, col gioco organizzato e una difesa asfissiante nella quale è stato intrappolato il lungo Diop, nato in Senegal, uno dei migliori giocatori del torneo, che ha segnato un solo canestro.

Russia e Lituania qualificate per Londra

Grande novità del torneo di Caracas  le Tigri della Nigeria con 9 giocatori nati in America, fra i quali i fratelli El Farouq e Alade Aminou, che hanno eliminato la Grecia e spareggiano con la Repubblica Dominicana per l’ultimo passa per i Giochi. A Caracas l’Europa conquista i primi 2 posti per Londra grazie ai due allenatori dell’ultimo scudetto Benetton, quello al quale è seguito il dominio senese (6 scudetti): David Blatt si conferma il profeta della  Russia  e il suo ex vice Kestutis Kezmura  dopo aver fallito la medaglia agli europei e rischiato nel torneo pre-olimpico con la sconfitta con la Nigeria batte nettamente la Repubblica Dominicana in semifinale. E la qualificazione porta la firma di Jonas Maciulis, già autore di una doppia-doppia (10 punti, 11 rimbalzi) nella spinosissima gara col Portorico, spacca l’equilibrio della semifinale contro i dominicani all’intervallo (12 punti col 71%) e chiude  con 19 punti, miglior marcatore e 8/10, 6/8 da sotto 2/2 da 3, 6 rimbalzi. E si rivede anche l’altro Jonas, il ventenne Valanciunas che con 17 punti vede salire le sue quotazioni per strappare un buon  contratto ai Raptors dove giocherà con il compagno Linas Kleiza, autore di un ottimo torneo, e Andrea Bargnani. Micidiale la panchina dei baltici, ben 79 punti, con i 3 migliori marcatori della squadra fuori dal quintetto iniziale e 9 punti dell’altro ormai ex senese Kaukenas che potrà coronare una bellissima carriera a Londra. Micidiale il tourbillon, guidato da Kalnietis (11 assist su 26!) e Jasikevicius, che ha portato sempre a un tiro sicuro, vedi il 63,9% da 2 (29/43) e il 55% da 3 (10-18) e 21/24 dalla lunetta (87,5%).

Olimpiadi Londra 2012 Russia e Lituania qualificate

Dopo l’incredibile eliminazione della Grecia, non tradiscono le nazionali maschili di Russia e Lituania che si sono qualificate per il torneo olimpico di Londra 2012, dove si scontreranno nel girone A con la Francia e gli Stati Uniti.

I russi hanno conquistato il pass battendo la Nigeria 85-77 nella semifinale del torneo di qualificazione in corso in Venezuela, mentre la Lituania si è imposta nell’altra semifinale sulla Repubblica Dominicana con un ampio 109-83.

La Nigeria, che nei quarti ha eliminato a sorpresa la Grecia, e i dominicani si affronteranno oggi a Caracas per disputarsi l’ultimo posto disponibile per i Giochi. Il vincitore sarà inserito nel girone B, con Spagna e Brasile.

Londra 2012, ecco il Dream Team Usa made in Nba

Finalmente annunciata la lista definitiva del roster che difenderà i colori degli Stati Uniti nel corso delle Olimpiadi 2012 di Londra nel tentativo di bissare l’oro olimpico conquistato a Pechino nel 2008. LeBron James e Kobe Bryant guidano il gruppo destinato a schiacciare ogni avversario nel torneo a cinque cerchi. Ecco il gruppo a disposizione del coach Mike Krzyzewski: Carmelo Anthony (New York Knicks), Kobe Bryant (Los Angeles Lakers), Tyson Chandler (New York Knicks), Kevin Durant (Oklahoma City Thunder), Blake Griffin (Los Angeles Clippers), James Harden (Oklahoma City Thunder), Andre Iguodala (Philadelphia 76ers), LeBron James (Miami Heat), Kevin Love (Minnesota Timberwolves), Chris Paul (Los Angeles Clippers), Russell Westbrook (Oklahoma City Thunder) e Deron Williams (Brooklyn Nets).

Il mosaico ha preso forma con l’ufficializzazione delle ultime 3 convocazioni: gli ultimi a salire sull’aereo, dopo gli allenamenti degli ultimi giorni a Las Vegas, sono stati Griffin, Harden e Iguodala. A casa restano Rudy Gay, Eric Gordon e Anthony Davis, prima scelta assoluta del recente draft. Il 19enne è stato penalizzato da un infortunio alla caviglia che, di fatto, gli ha imedito di allenarsi. Il suo forfait priva Krzyzewski di un lungo: gli Usa probabilmente avranno meno centimetri rispetto a qualche avversario, ma nessun rivale può vantare le qualità della corazzata a stelle e strisce.

La Grecia non si qualifica per Londra 2012

La notizia ha del clamoroso anche perché lo squadrone ellenico è da sempre una corazzata che si sposa in maniera simbiotica al basket che conta.

Invece, la Nigeria elimina di fatto la Grecia dalla presenza alle Olimpiadi 2012 di Londra dopo la sconfitta rimediata dalla squadra di coach Vassilis Spanoulis nei quarti di finale del torneo di qualificazione a Caracas, in Venezuela.

I nigeriani si sono imposti con il risultato di 80-79 e quel punto è amarissimo da digerire non solo per lo scarto minimo ma anche perché tiene lontano la Grecia dalle Olimpiadi.

Ora proprio la Nigeria può centrare la qualificazione per Londra in caso di successo contro la Russia o vincendo la sfida per il terzo posto con la squadra che uscirà sconfitta nell’altra semifinale.

Ray Allen ai Miami Heat, si sfalda il Big Three di Boston

Gran colpo di mercato per i Miami Heat nel corso della sessione estiva che accompagna verso la stagione 2012-2013. La franchigia fresca di titolo Nba si rafforza ulteriormente con l’arrivo da Boston di Ray Allen. Ad annunciarlo è stato lo stesso proprietario di Miami, Micky Arison, su twitter.

Secondo il regolamento della Nba Allen non può ancora firmare per gli Heat prima dell’11 luglio, ma giovedì il giocatore si è incontrato con i dirigenti della sua nuova squadra e l’accordo è stato raggiunto.

Secondo i media Allen, che compirà 37 anni il 20 luglio, avrebbe accettato un ingaggio inferiore a quello offerto dai Celtics. Con Paul Pierce e Kevin Garnett formava un formidabile trio, chiamato dai tifosi Big Three.

Allen, una guardia di 1,96 di altezza, grande tiratore (ha il record di punti da tre nella storia della Nba), è stato campione olimpico nel 2000, ha vinto il titolo con Boston nel 2008 e ha giocato dieci All Star Game. Prima di arrivare a Boston, dove è rimasto cinque stagioni, aveva indossato le maglie dei Milwaukeee Bucks e dei Seattle Supersonics.

Mercato Nba, Lin verso Houston

Jeremy Lin, astro nascente dell’Nba, è pronto a dare l’addio ai New York Knicks. La stella della squadra di basket newyorkese, secondo fonti stampa, avrebbe già accettato l’offerta arrivatagli dagli Houston Rockets. E sui giornali già si parla di ‘Insanity’, parafrasando l’espressione ‘Linsanity’ con cui nel corso della passata stagione è stata definita l’enorme popolarità raggiunta dal cestista californiano di origini taiwanesi.

Il nuovo contratto, di durata quadriennale, frutterebbe al giocatore quasi trenta milioni di dollari: 10,2 milioni l’anno per le prime due stagioni e 9,3 milioni per le altre due. Tuttavia Lin dovrà aspettare l’11 luglio per firmare. Da parte loro i Knicks hanno più volte detto di volersi tenere il playmaker, nonostante l’arrivo a New York di Jason Kidd, cestista di più esperienza comprato dai Dallas Mavericks.

Toti alla Virtus Roma anche nel 2012-2013

Parole emblematiche e significative con sottinteso di positività dovuta al fatto che tra Claudio Toti e la Virtus Roma il rapporto si prolunga per un altro anno. Ha dichiarato il patron:

“Posso garantire ancora questa stagione ma nel corso dell’anno si dovranno trovare nuovi assetti societari atti a garantire il futuro della società”.

Toti, quindi, si impegna e garantisce un’altra stagione nella Serie A di basket:

“Ha vinto il mio senso di responsabilità nei confronti della Città che ama il basket”, dice Toti dal sito del club capitolino, ho trovato un supporto nell’Amministrazione Comunale che, come me, ha voluto evitare che il basket professionistico sparisse dalla Città ed ha preso nei miei confronti degli impegni che dovranno concretizzarsi nei prossimi giorni. Un sostegno è stato garantito da alcuni imprenditori romani, anche se pochi. Nel confermare tutte le motivazioni che mi avevano spinto a decidere di uscire dal mondo professionistico dello sport, anche se non con pochi dubbi, ho deciso di andare avanti ancora per questo anno. Dovremo avere una gestione molto attenta nel rispetto di un budget sicuramente ridotto impegnando solo le somme realmente a disposizione senza sperare in successive ricapitalizzazioni”.

Sorteggio Eurolega i gironi di Siena e Milano

Si sono svolti oggi a Barcellona i sorteggi per i gironi di Eurolega e, nel dettaglio, Siena è finita nel gruppo B con Maccabi, Alba Berlino, Unicaja Malaga, Prokom, Chalon; Milano si trova nel girone C con Panathinaikos, Real Madrid, Khimki, Fenerbahce, Olimpia Lubiana, e la qualificata del preliminare (a cui partecipa cantù, ndr).

Quest’anno gli incontri di Eurolega si giocheranno il giovedì e il venerdì invece che il mercoledì e il giovedì.

Le specifiche dei gironi:

girone A: Panathinaikos (Gre), Real Madrid (Spa), Khimki Mosca (Rus), Fenerbahce (Tur), Olimpia Lubiana (Slo), qualificata preliminare.

Girone B: Maccabi Tel Aviv (Isr), Montepaschi Siena (Ita), Alba Berlino (Ger), Unicaja Malaga (Spa), Sopot (Pol), Chalon-sur-Saone (Fra).

Girone C: Olympiacos (Gre), Vitoria (Spa), Efes Istanbul (Tur), Kaunas (Ltu), Milano (Ita), Zagabria (Cro).

Girone D: Barcellona (Spa), CSKA Mosca (Rus), Partizan Belgrado (Ser), Vilnius (Ltu), Bamberg (Ger), Besiktas Istanbul (Tur).

Goran Jurak torna all’Angelico Biella

Accordo raggiunto in casa Angelico Biella tra il club di basket piemontese e lo sloveno Goran Jurak per il ritorno dell’atleta di Celje, dopo un anno a Teramo.

Jurak, dopo l’Olimpia Lubiana e l’Olympiakos di Atene, ha giocato in Italia a Jesi, Cantù e Bologna.

Nel novembre 2008, lo sloveno di 35 anni, 203 centimetri di altezza, ha giocato nell’Angelico contribuendo a portare i piemontesi fino in semifinale scudetto.